Fare figli e non educarli

di Giorgio Nadali   www.giorgionadali.it

Il dottor Spock ne sarebbe fiero. Non quello di Star Trek, ma Benjamin McLane Spock  – il padre del permissivismo in pedagogia. Così tanti “genitori” biologici – mancando il compito educativo che li renderebbe propriamente tali – lasciano al pargoletto ogni libertà. Tanto, cosa vuoi, è un bambino! Magicamente quando crescerà smetterà di esserlo e come per incanto lo ritroveremo adulto modello. Quello che non rispettava gli adulti da piccolo mai e poi mai ti taglierà la strada ubriaco in tangenziale. I divieti non vanno di moda. E se crescesse frustrato? No, no. Rompi pure le scatole al tuo prossimo. Tanto sei un bambino. E poi – quando sarai un po’ cresciuto – sarai solo un ragazzo! Andiamo, su! Come dirti questo si fa e questo non si fa? Dopotutto, anche per il bravo genitore tutto è relativo. Il bene e il male in quanto tali non esistono come criteri assoluti. E così – con la grande fortuna di avere tali padre e madre – verrai su con quella che Piaget chiamò “morale eteronoma”. E’ una fortuna sai. Anche quando crescerai e avrai 50 anni avrai la morale di quello che non ruba la marmellata perché ha paura che la mamma lo becchi e lo punisca. Tranne poi cercare di fregarla appena possibile. Niente a che fare con quella pallosa “morale autonoma” che dentro di te ti fa rispettare gli altri anche se non ci sono telecamere che ti controllano. No, a te tutto è permesso perché così ti hanno “educato”. Mai una bella sberla, un “stai composto”, “non si grida”, “ti ho detto di no”, “saluta”, “dì per favore e grazie”. Tanto – cosa vuole – è solo un bambino! Così “da grande” quello che vuoi te lo prendi punto e basta. Fosse anche l’illibatezza della prima che ti capita a tiro. Mica devi chiederle il permesso no? Perché è questo essere “grandi”. O no? Confondere la forza con la prepotenza. Eri piccolo e non ti hanno insegnato ad essere grande. Ora sei grande e rimarrai piccolo per sempre. Volere I figli solo per il proprio capriccio. Essere genitori è un’altra cosa. Tale padre tale figlio. La società ringrazia.

Giorgio Nadali

www.giorgionadali.it