Religione sotterranea

 C’è molta fede sotto terra.  Nel mondo vi sono diversi templi e chiese ben
sotto il livello del suolo.  I più vicini
a noi sono i templi ipogei (sotterranei) della comunità di Damanhur, a Baldissero
Canavese (Ivrea).

Tempio sotterraneo di Seokguram, Corea del Sud

E’ un eremo che fa parte del
complesso del Tempio di Bulguksa. Si trova 4 chilometri a est della parte
principale del complesso, sul monte Tohamsan, nella città di Gyeongju, in Corea
del Sud. La grotta sovrasta il Mar del Giappone e si trova a 750 metri sul
livello del mare. Nel 1995 venne inserito nell’elenco dei Patrimoni
dell’umanità dell’UNESCO insieme al Tempio di Bulguksa, in quanto contiene
alcune delle principali sculture buddhiste del mondo. La grotta è decorata con
mezze lune e fiori di loto. Gli architetti Silla utilizzarono apparentemente il
principio della simmetria e quello del “rettangolo dorato”. Per la
costruzione non venne usata calce e la struttura è tenuta insieme da rivetti di
pietra. La costruzione è stata orientata in modo da poter utilizzare la
ventilazione naturale del luogo. La cupola della rotonda è leggermente ovale,
con un diametro che varia fra i 6,84 e i 6,58 metri.

Damanhur,  Italia

Gli appartenenti a Damanhur
ricercano in svariati campi legati alla sensibilità e alla percezione da loro
definita “sottile”, non sostenuti da dimostrazioni e protocolli
scientifici.  Nella Valchiusella, in
Piemonte, circa 50 km a nord di Torino, ai piedi delle Alpi i cittadini delle
comunità di Damanhur hanno creato il Tempio dell’Umanità, grande costruzione
ipogea scavata a mano nella roccia, dedicata al dio Horus. La costruzione è
articolata in sette sale principali: la sala dell’Acqua, della Terra, delle
Sfere, degli Specchi, dei Metalli, il Tempio Azzurro, il Labirinto. Le sale
rappresentano simbolicamente le stanze interiori di ogni essere umano, così
come camminare attraverso sale e corridoi che lo compongono corrisponde
metaforicamente, secondo gli intenti dei costruttori, ad un profondo viaggio
all’interno di sé. La Sala della Terra, ad esempio, è quella dove vengono
rappresentate la vita e la natura divina dell’uomo. Il Labirinto, invece, è una
sorta di galleria dove sono riunite tutte le divinità, da Allah a Manitù. Ad ogni
particolare è stato attribuito dai costruttori un significato: i colori, le
misure, ogni dettaglio seguono un preciso codice di forme e proporzioni; ogni
sala ha la sua specifica risonanza ed un proprio suono. Il volume complessivo
del tempio è di oltre 8.500 metri cubi su cinque livelli sotterranei, che
scendono per un dislivello di 72 metri, l’altezza di un palazzo di oltre 20
piani. Le pareti del tempio sono affrescate, i pavimenti decorati a mosaici e i
soffitti sono a vetrate. La Sala degli Specchi, inoltre, vanta il Guinness dei
primati per la cupola di vetro Tiffany più grande del mondo. Oggi il tempio è
stato riconosciuto opera d’arte dalla Soprintendenza

Ipogeo  di Hal Saflieni, Paola, Malta

E’ una struttura sotterranea
scavata circa tra il 3600 a.C. e il 2500 a.C. Si pensa che in origine fosse un
santuario, ma divenne una necropoli in tempi preistorici. È l’unico tempio
preistorico sotterraneo al mondo. L’ipogeo venne impresso su 5000 francobolli
da due centesimi delle isole di Malta nel 1980, per commemorare il fatto che
l’UNESCO inserì questa struttura unica tra i patrimoni dell’umanità. Venne
chiuso al pubblico tra il 1992 ed il 1996 per restauro. Il secondo livello
contiene una buca alta due metri che potrebbe essere stata usata per tenervi dei
serpenti, o per raccogliere l’elemosina.

Catacombe

Nascono a Roma tra la fine del
II e gli inizi del III secolo d.C., con il pontificato del papa Zefìrino
(199-217). Scavate per lo più nel tufo, la maggior parte delle catacombe si
trovano a Roma, tanto da raggiungere il numero di una sessantina, mentre
altrettante se ne contano nel Lazio. In Italia, le catacombe si sviluppano
specialmente nel meridione, dove la consistenza del terreno è più tenace e,
allo stesso tempo, più duttile allo scavo. La catacomba situata più a
settentrione è quella che si sviluppa nell’isola di Pianosa, mentre i cimiteri
ipogei più a sud sono quelli dell’Africa settentrionale e specialmente ad
Hadrumetum in Tunisia. Altre catacombe si trovano in Toscana (Chiusi), Umbria
(presso Todi), Abruzzo (Amiterno, Aquila), Campania (Napoli), Puglia (Canosa),
Basilicata (Venosa), Sicilia (Palermo, Siracusa, Marsala e Agrigento), Sardegna
(Cagliari, S. Antioco). Il termine antico per designare questi monumenti è coemeterium, che deriva dal greco e
significa “dormitorio”, sottolineando con ciò il fatto che per i
cristiani la sepoltura non è altro che un momento provvisorio, in attesa della
resurrezione finale.

 Temppeliaukio  Kirkko, Helsinki, Finlandia – Il bunker sotteraneo anti diavolo

Questa chiesa luterana di forma
circolare è costruita interamente sottoterra nel centro di Helsinki
(Finlandia). Al piano stradale è possibile vedere solo il tetto interamente
costruito in rame collegato alla roccia mediante una lunga serie di finestre.
Il luogo scelto per la costruzione è una collinetta naturale alta dodici metri
nel quartiere di Töölö.  La chiesa è
stata inserita all’interno della collinetta che è stata svuotata. E’ una della
maggiori attrazioni turistiche di Helsinki. 500.000 visitatori all’anno. Il suo
nome significa “piazza del tempio”. Architetti Timo e Tuomo Suomalainen.
Consacrata nel settembre  1969. L’interno
è interamente scavato nella roccia, ma è illuminato naturalmente dalla cupola
al piano stradale. L’arredamento sacro è stato progettato dagli stessi
architetti. Organo con 43 registri della Veikko Virtanen. Non ha campane. Una
registrazione di un brano di campane di Taneli Kuusisto viene diffuso da
altoparlanti all’esterno. La chiesa è anche nota in finlandese come “Piruntorjuntabunkkeri”, cioè il “bunker
di difesa anti diavolo”. La copertura della cupola è costituita con una serie
di travi curve in cemento armato, che convergono nell’anello centrale, ognuna
delle quali presenta una lunghezza diversa dall’altra in modo da adattarsi
meglio alla roccia sottostante. Il perimetro della chiesa, come le pareti
interne, sono state lasciate volutamente grezze ed irregolari per dare risalto
alle geometrie naturali della roccia, in modo da creare particolari giochi di
luci ed ombre attraverso con la luce artificiale dei fari e quella naturale
proveniente dalle finestre. L’altare maggiore, l’organo e il fonte battesimale
sono realizzati con blocchi di roccia irregolare. La navata sella chiesa è a
forma quasi circolare con superficie di 700 mq e può ospitare 1000 fedeli.
L’altare è visibile da ogni lato della navata con una posizione privilegiata
anche dal punto di vista acustico, infatti questa chiesa è stata spesso
utilizzata come sala da concerto. Per questo è stato costruito il ballatoio
superiore, per accogliere il pubblico, un fatto insolito negli edifici
religiosi moderni. La roccia, il cemento armato, le vetrate, le grandi porte in
cristallo fanno parte di uno dei luoghi di culto più suggestivi del Mondo.

Cappella
di Santa Kinga, Cracovia, Polonia

Situata a  20 km da Cracovia, quella di Bochnia è la più
antica miniera di sale in Polonia e uno delle più antiche del mondo. In
funzione da 750 anni. Oggi, l’estrazione del sale è cessata e Bochnia opera
prevalentemente come attrazione turistica e un sanatorio. La Camera Wazyn è considerata
il cuore della miniera e ospita uno dei luoghi più insoliti sacri sulla Terra,
la Cappella della Santa Kinga. E ‘stata fondata nel 1747 e dispone di un
pulpito scolpito in sale, sculture di sale e vari altari di sale. Le messe
vengono celebrate in questa cappella la vigilia di Natale e per la festa patronale.

Situata a 101 metri sottoterra,
nelle saline di Wieliczka, la cappella di Santa Kinga (patrona di Polonia e
Lituania) è considerato il più imponente santuario di sale scolpito sulla
Terra. Ricavato da un blocco di sale, da un gruppo di minatori autodidatti, la
cappella di Santa Kinga è usata come un luogo di culto dal 1896.

Le decorazioni di sale sparse in tutta la
cappella sono state in un arco di 100 anni. Ancora oggi, le opere sono
realizzate da una nuova generazione di minatori di talento. Una delle cose più
impressionanti nella cappella di Santa Kinga sono i lampadari ricavati da
blocchi di sale.

Chiesa
catacomba sotterranea, Coober Pedy, Australia

La Catacomb Underground Church è una Chiesa anglicana fondata e sostenuta
dalla Bush Church Aid Society. Prende
il nome dalle catacombe di Roma, dove i primi cristiani seppellivano i loro
morti. La chiesa fu sviluppata da una vecchia piroga e aperta come una chiesa
sotterranea nel 1977. Scavata nell’arenaria in forma di una croce e decorata in
modo semplice e naturale con opali. La croce, il leggio e l’altare sono in
legno mulga e prendono spunto da un vecchio verricello da minatore.

Cattedrale
di sale sotterranea di Zipaquirá, Colombia

Costruita a partire dal 7
ottobre 1950 e inaugurata il 15 agosto 1954 nelle antiche gallerie scavate dai
muisca due secoli prima. Una cava di sale ormai dismessa, una antica miniera
trasformata in museo e sfruttata per ospitare una Cattedrale sotterranea. Tutto
questo si trova sotto le montagne di Zipaquirá, località della Colombia a 49
chilometri da Bogotà.  Una vera chiesa
che nelle messe domenicali può ospitare fino a 3000 fedeli seduti tra mura di
roccia, una particolare illuminazione blu e la semioscurità delle grotte. Intorno
alle vecchie miniera è nato un centro di attrazione che, oltre al museo, al
lago sotterraneo, al ristorante e al parco pubblico, comprende una enorme
colonna per l’arrampicata sportiva. La Cattedrale di sale è
costruita all’interno delle miniere di sale di Zipaquirá, nella Sabana de
Bogotá. È anche uno dei santuari cattolici più celebri della Colombia. All’interno
ospita una ricca collezione artistica, specialmente di sculture di sale e marmo
in un ambiente pieno di una profonda atmosfera religiosa, che attrae i
pellegrini e i turisti.

E’ considerata come uno dei
risultati architettonici e artistici più notevoli dell’architettura colombiana,
meritando anche il titolo di gioia architettonica della modernità. L’importanza
della cattedrale risiede nel suo valore come patrimonio culturale, religioso e
ambientale. Nel 2007 mediante un concorso per eleggere le 7 Meraviglie della
Colombia la Cattedrale di sale ottenne il maggior numero di voti, che ne fecero
la prima Meraviglia di Colombia e fu anche proposta come una delle Sette
meraviglie del mondo moderno. La chiesa sotterranea fa parte del complesso
culturale “Parco del Sale” (Parque
de la Sal
).

Chiesa
di San Giovanni, Aubeterre sur Dronne, Francia

Aubeterre è il sito di una
chiesa sotterranea monolitica. La navata principale è alta più di 20 m. A 15 m,
la navata centrale è fiancheggiata da una galleria su tre lati della Chiesa,
che è accessibile tramite una scalinata intagliata nella roccia. La chiesa
contiene un reliquiario romano e una cripta. Scoperta nel 1958, la necropoli
contiene più di 80 sarcofagi.

Grotte  sacre

Il luogo sotterraneo più sacro
per tutti i cristiani è la grotta della Natività (luogo della nascita di Gesù
Cristo), posta sotto l’altare maggiore della chiesa più antica del mondo. La
Basilica della Natività a Betlemme, Israele-Palestina. Nel cattolicesimo molto
sacra è la grotta di Lourdes, Francia, dove nel 1858 è apparsa 18 volte la
Madonna. Per l’induismo è la grotta di Amarnath Yatra nelle montagne
dell’Himalaya. Le grotte taoiste più sacre si trovano invece a Longshan, venti
chilometri da Taiyuan, Cina. Nell’Islam la grotta più sacra è la Hira, a 3 km
da la Mecca, sulla montagna Jabal Al-Nūr,  Arabia Saudita. Larga 3,7 m. per 1,60 m. di
larghezza. Qui il profeta Maometto ricevette la prima rivelazione  dall’Arcangelo Gabriele. Durante il
pellegrinaggio alla Mecca è visitata da 5000 musulmani.

 Giorgio Nadali


Il compassionevole musulmano?

“Non esiste un Islam moderato. Il Corano è il loro Mein Kampf…  Non credo alla frode dell’Islam Moderato. Quale Islam moderato? Quello dei mendaci imam che ogni tanto condannano un eccidio ma subito dopo aggiungono una litania di «ma», «però», «nondimeno»? È sufficiente cianciare sulla pace e sulla misericordia per essere considerati Mussulmani Moderati? È sufficiente portare giacche e pantaloni invece del djabalah, blue jeans invece del burka o del chador, per venir definiti Mussulmani Moderati? È un Mussulmano Moderato un mussulmano che bastona la propria moglie o le proprie mogli e uccide la figlia se questa si innamora di un cristiano? Cari miei, l’Islam moderato è un’altra invenzione. Un’altra illusione fabbricata dall’ipocrisia, dalla furberia, dalla quislingheria o dalla Realpolitik di chi mente sapendo di mentire. L’Islam Moderato non esiste. E non esiste perché non esiste qualcosa che si chiama Islam Buono e Islam Cattivo”. Lo scriveva Oriana Fallaci.

Musulmani in chiesa per mostrare compassione a un prete cattolico sgozzato da combattenti del sedicente stato islamico? Vediamoci chiaro…

L’Islàm dà una grande importanza ai bisogni di tutti, specialmente dei bisognosi, dei deboli e dei poveri. Fondati su questi nobili principi come pace, amore e misericordia, vi sono parecchi termini che denotano la centralità della compassione nella religione Islamica. Ad esempio: rahman, rahim, gafur, merhamah, rahmah. Secondo la prospettiva Islamica, la compassione è il riflesso di Allah su ciò che crea e il profeta Maometto è il segno più grande della sua compassione e il miglior esempio di insegnamento ai musulmani ad essere compassionevoli. Maometto rappresenta il simbolo della compassione e misericordia divina. Nel 622 d.C. il profeta fuggì dalla Mecca dopo essere stato umiliato anche dai suoi parenti. A Taif cercò di diffondere la nuova religione Islamica, ma fu preso a sassate. Non condannò mai chi lo trattò male. Dieci anni dopo conquistò la Mecca e nonostante avesse la possibilità di vendicarsi perdonò tutti coloro che lo afflissero, compreso Wahshi che assassinò Hamza, il suo amato zio. Il Corano dice nella Surah al-Maidah: «Chiunque uccida un uomo, sarà come se avesse ucciso l’umanità intera . E chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l’umanità». (Sura 5,32). La parola araba insaan, essere umano, deriva dalla parola nasiya, dimenticare. Come umani siamo sempre soggetti al perdono di Dio che deve dimenticare.

Tuttavia… vi sono decine (cento ventitré per l’esattezza) passi del Corano che si prestano facilmente a interpretazioni diametralmente opposte alla virtù della compassione e che possono essere usati da fanatici a sostegno di tesi fondamentaliste in diversi Paesi Islamici come Iran, Pakistan, Arabia Saudita, Nigeria, Sudan, Yemen e Afghanistan e insegnati ai bambini nelle madrasse (scuole coraniche). Storicamente si riferivano alle guerre di conquista islamiche. Tra questi vi sono: «La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l’ignominia che li toccherà in questa vita; nell’altra vita avranno castigo immenso» (Sura 5,33). «E quando il tuo Signore ispirò agli angeli: “Invero sono con voi: rafforzate coloro che credono. Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi!”» (Sura 8,12). «Muhammad è il Messaggero di Allah e quanti sono con lui sono duri con i miscredenti e compassionevoli fra loro. Li vedrai inchinarsi e prosternarsi, bramando la grazia di Allah e il Suo compiacimento. Il loro segno è, sui loro volti, la traccia della prosternazione: ecco l’immagine che ne dà di loro la Torâh. L’immagine che invece ne dà il Vangelo è quella di un seme che fa uscire il suo germoglio, poi lo rafforza e lo ingrossa, ed esso si erge sul suo stelo nell’ammirazione dei seminatori. Tramite loro Allah fa corrucciare i miscredenti. Allah promette perdono e immensa ricompensa a coloro che credono e compiono il bene» (Sura 48:29). «Combatteteli finchè non ci sia più persecuzione e il culto sia [reso solo] ad Allah. Se desistono, non ci sia ostilità, a parte contro coloro che prevaricano» (Sura 2:193). «Tagliate loro le mani e la punta delle loro dita» (Sura 8:12).  «O voi che credete, non sceglietevi per alleati i giudei e i nazareni, sono alleati gli uni degli altri. E chi li sceglie come alleati è uno di loro». (Sura 5,51). «Lottate per Allah come Egli ha diritto [che si lotti]». (Sura 22:78). «I miscredenti sono per voi un nemico manifesto» (Sura 4,101). Gli stessi passi possono essere usati anche da chi vuole suscitare sentimenti anti Islamici. All’opposto di questi passi coranici vi è la corrente islamica mistica del Sufismo (taṣawwuf), tutta incentrata sull’amore. Il primo maestro Sufi fu Hasan al-Basri (642-728).

Giorgio Nadali


I test di OLTRE. 2. Qual è la Religione giusta per te?

Qual è la Religione giusta per te?

di Giorgio Nadali (Direttore responsabile di OLTRE)

 

     RISPONDI “SI'” O “NO”

 

1. Preferisco credere in una divinità femminile, piuttosto che in una “maschile”.
2. Non c’è il libero arbitrio. L’uomo è un burattino in balìa del destino cosmico
3. La religione è ingenua e male informata.
4. Sicuramente dopo la morte vi è il nulla.
5. Dovrei avere la possibilità di fare qualsiasi cosa mi dia piacere, con poche limitazioni.
6. L’unica cosa o persona in cui posso riporre tutta la mia fiducia o su cui posso fare affidamento è me stesso.
7. L’uomo giusto è quello che segue i riti e i costumi della sua cultura.
8. Le arti (come la musica o la letteratura) senza morale sono inutili.
9. Gesù è morto per i nostri peccati.
10. La religione è una nevrosi collettiva.
11. Ogni persona è il mio prossimo e figlia di Dio
12. Non mi preoccupo molto di quel che ci sarà dopo la morte.
13. Credo in uno specifico insieme di regole di ispirazione religiosa su come vivere la mia vita.
14. Non reco danno ad alcun essere vivente, o almeno cerco di non farlo.
15. Tutto il cosmo è divino
16. Gesù è Dio.
17. Gli animali e le persone umane hanno lo stesso valore. Sono solo forme transitorie di vita.
18. Dovremmo rigettare i desideri e l’attaccamento alle cose per raggiungere la pace interiore.
19. Dio assume tre forme: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
20. Credo in attività e manifestazioni sovrannaturali.
21. C’è un Dio, ma ci sono anche molte altre entità accanto a lui.
22. Dovremmo compiere uno sforzo contro le nostre pulsioni negative e contro chi ci minaccia.
23. Se Dio esistesse l’uomo sarebbe un burattino
24. Ho molto rispetto per i miei antenati.
25. Credo nella reincarnazione.
26. Gesù è un importante profeta, ma non è Dio.
27. Non posso dire realmente se esiste o no un dio.
28. Il mondo sarebbe di gran lunga migliore se non ci fossero religioni.
29. Non dovrebbero esserci restrizioni morali in attività sessuali o nella dieta.
30. Gesù è solo una figura storica: non Dio né un profeta.
31. La causa della sofferenza umana è il desiderio
32. Ognuno si merita il proprio status sociale.
33. L’uomo è superiore alla donna e questa deve stare sottomessa a lui
34. Persone comuni e attività umane ordinarie sono davvero noiose.
35. Si dovrebbe fare almeno un viaggio in un luogo santo della propria religione.
36. La più forte connessione spirituale che percepisco è con la Natura.
37. Posso evitare la sofferenza tramite la meditazione.
38. Mosè fu il più grande profeta.
39.  Dio ha parlato per mezzo dei suoi profeti
40. Bisogna cercare di convertire gli altri alla propria religione
41. Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza. Ogni persona umana è immagine spirituale di Dio.
42. Nella prossima vita potrei essere un topo se in questa ho rubato
43. Non bisogna farsi fotografare. E’ superbia
44. Attraverso la meditazione, lo studio e l’auto-controllo possiamo raggiungere la virtù.
45. Se una donna non alcuna qualità, questa è la sua virtù.
46. Ho una grande fiducia e credenza in me stesso.
47. Il mio comportamento influisce sugli eventi che capitano nella mia vita.
48. La Terra fu creata in sei giorni; Dio si riposò il settimo.
49. Dio ha eletto una razza per seguirlo.
50. Il fine ultimo della religione è la liberazione dell’anima dalle rinascite.
51. Cerco di essere in sintonia con il mondo naturale al meglio di quanto possa fare.
52. Il valore più importante è la carità
53. Posso raggiungere la felicità e la salvezza tramite la sottomissione a Dio.
54. Vi sono diverse incarnazioni di Dio.
55. E’ molto più probabile che le forme di vita siano state create tramite processi casuali piuttosto che un intervento superiore.
56. La morte è un valore
57. La morte è una domanda
58. La morte è un’illusione
59. Il corpo umano non ha valore
60. Il corpo umano è il tempio dello Spirito Santo
61. Credo nella risurrezione di tutti gli esseri umani
62. Gesù Cristo è risorto dalla

al morte

63. la vita umana è sacra dal concepimento alla morte naturale
64. La vita umana non è sacra
65. Tutto è dolore. Il dolore si combatte eliminando i desideri
64. Credo che esista l’Inferno
65. Credo che esista il Paradiso
66. Credo che esista Satana
67. Credo che il Paradiso sia pieno di piaceri sensuali
68. La libertà individuale  e la personalità sono concetti illusori
69. Non esistono cibi impuri
70. La ragione non ha valore. Il problema scientifico è qualcosa di accessorio
71. Il bene e il male sono concetti relativi
72. Lo stadio più evoluto dell’umanità è quello in cui la scienza sostituisce la religione
73. Dio è proiezione dell’uomo
74. Il peccato è in realtà l’ignoranza
75. L’uomo non è un individuo
76. Il vuoto è ciò che deve dare senso a tutto
77. E’ consentito picchiare la moglie se si teme la sua ribellione
78. Una donna può essere sposata con più mariti
73. Dio è proiezione dell’uomo
74. Il peccato è in realtà l’ignoranza
75. L’uomo non è un individuo
76. Il vuoto è ciò che deve dare senso a tutto
77. E’ consentito picchiare la moglie se si teme la sua ribellione
78. Una donna può avere più di un marito
79. E’ proibito ad una donna entrare in Chiesa durante il ciclo mestruale
80. Il Papa è infallibile quando si pronuncia in materia di fede “ex cathedra”
81.  Sposarsi senza volere figli non è ammissibile e invalida il matrimonio
82. La tendenza omosessuale non è peccato
83.  Non ci deve essere nessuna norma sessuale
84 Dio una volta era un uomo e adesso vive sulla stella Kolob
85. Bisogna sempre indossare delle mutande sacre
86. Dio  non concede il libero arbitrio all’uomo, essendo ogni atto (compreso quello umano) creato da Dio
87.  Non ci deve essere alcun clero in una religione

 

88. Dio è  la natura stessa di cui l’uomo fa parte, il ciclo perpetuo che provoca il mutare e il divenire di tutte le cose.

 

89. Dio si è scelto un popolo con cui allearsi

 

90. Non bisogna mangiare cibi salati perché causano la lussuria

 

91. Il sesso è sacro e ci devono essere rituali sessuali

 

92. Solo pochi andranno in Paradiso. Appena 144.000

 

93.  Non bisogna studiare molto e andare all’Università

 

94. Il peggiore peccato è la lussuria

 

95. Bisogna avere delle missioni nei Paesi poveri che aiutano gli altri anche se non sono della mia religione

 

96. Non bisogna distinguere laico da profano e Stato da Religione

 

97. Nella prossima vita potrei essere donna perché ho fatto qualcosa che non va in questa vita

 

98. L’unica religione gradita a Dio è la mia. Gli altri non sono dei veri credenti

 

99. La sincerità porta alla verità. La sincerità è saggezza, che unisce l’uomo e il divino in un tutt’uno

 

  1. La natura è sacra, in quanto espressione del divino
  2. Sono fatalista
  3. Credo che Dio si prenda cura personalmente di me con

la sua provvidenza

 

  1. E’ più importante agire bene che credere bene
  2. Non esiste un sé personale. E’ solo un’idea immaginaria
  3. Si apprende per amore di se stessi, non per amore degli altri
  4. Credo nell’azione passiva. Lascia che sia
  5. Sposarsi e procreare è un dovere
  6. La verità sta nella totalità che si può conoscere solo intuitivamente, indipendentemente dall’uso dei sensi
  7. Le icone sono il più importante oggetto di venerazione
  8. La sottomissione a Dio deve essere il cuore della mia religione
  9. Mi considero un figlio di Dio
  10. Mi considero un servo di Dio
  11. La fede è sufficiente per salvarsi
  12. Bisogna credere solo a ciò che è scritto chiaramente nella Bibbia
  13. Il Papa è il successore dell’apostolo Pietro
  14. L’anima deve purificarsi prima di entrare in Paradiso
  15. L’anima deve dissolversi per essere libera
  16. Non bisogna farsi immagini di Dio
  17. Maria di Nazareth, la Madonna, è la figura più importante dopo Gesù Cristo
  18. Le donne hanno più fede degli uomini
  19. Mi sento parte di un popolo eletto da Dio
  20. La religione senza la scienza è cieca. La scienza senza la religione è zoppa
  21. Bisogna leggere la Parola di Dio letteralmente intendendo ogni brano come fatto storico e indiscutibile
  22. Picchia tua moglie una volta al giorno. Tu non sai perché, ma lei sì.
  23. Devo tenersi buoni gli déi per ottenere ciò che voglio

Profili:

La Religione giusta per te se hai risposto “sì” alle domande:

 

Ebraismo (ortodosso)

39, 41, 49, 89, 107, 118, 120, 121

Islam

26, 33, 39, 64, 65, 66, 67, 70, 77, 86, 87, 96, 98, 110, 112, 118, 123

 

Cristianesimo protestante

11, 19, 39, 52, 64, 65, 66, 69, 82, 16, 41, 87, 95, 102, 111, 113, 114, 123

Cristianesimo cattolico

11, 19, 39, 52, 64, 65, 66, 69, 80, 81, 82 ,16, 41, 95, 102, 111, 115, 116, 119, 122

Cristianesimo ortodosso

11, 19, 39, 52, 64, 65, 66, 69, 79, 16, 41, 102, 109, 111, 123

Induismo

1, 2,  17, 42, 50, 54, 64, 17,32,90, 91, 97, 101, 103, 117

Buddhismo

2, 31, 37, 42, 44, 50, 68, 78 (Tibet), 64, 17, 97, 101, 104, 117

Confucianesimo

45, 76, 105, 106, 124

Shintoismo

15, 24, 83, 99, 100

Testimoni di Geova

40,  92, 93

Mormoni

43, 84, 85, 94

Taoismo

88, 108, 125

Nessuna Religione / Ateismo

3,4, 5,6 10,12,15, 23, 27, 28,29, 30, 40, 42, 43, 55, 2, 73, 64

Giorgio Nadali

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I concorrenti di Gesù Cristo e gli altri Messia

Tre gli storici “concorrenti” del Messia Gesù Cristo: Apollonio, Simon Mago e Simon Bar Kokhba (135 d.C.).  Gesù Cristo – quello vero – lo aveva predetto: «Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti». (Matteo 24,24). Il più noto falso Cristo, seguito da 100.000 fedeli è oggi José Luis de Jesús Miranda, nato nel 1946 a Porto Rico.  È il fondatore e capo della Creciendo en Gracia, un movimento che insegna la “dottrina della grazia” con base a Miami, Florida (USA). Miranda sostiene di essere Gesù Cristo tornato sulla Terra e al tempo stesso di essere l’Anticristo, mostrando un tatuaggio con “666” sul braccio.

Un altro noto falso Gesù Cristo è Hamsah Manarah, anno 1969. Il guru nacque da una famiglia cattolica francese. Oggi sostiene di essere il “Messia Cosmoplanetario”.  L’Aumismo da lui fondato è la setta più sincretista esistente. Il sincretismo è l’unione di più tradizioni religiose.

Nel 1936 Gesù Cristo appare al sedicenne Sun Myung Moon e gli chiede di portare avanti la missione che duemila anni fa non riuscì a completare. Moon è stato considerato il nuovo Messia (miliardario) da due milioni di persone nel mondo in 120 paesi. Sino alla sua scomparsa nel 2012 lui e sua moglie erano considerati i veri genitori dell’umanità. Nel Divine Principle, testo base della Chiesa Unificazionista si trovano alcune credenze sorprendenti: Due cadute dell’umanità. Due redenzioni necessarie. Eva, nel Paradiso Terrestre ebbe rapporti sessuali con Lucifero. Ecco spiegata la causa della caduta spirituale dell’uomo. I suoi rapporti intimi, questa volta col legittimo, ma immaturo consorte Adamo, causarono la caduta fisica dell’uomo.  Moon (1920-2012) era il terzo Adamo (dopo il Primo Uomo e Gesù Cristo), chiamato a redimere fisicamente l’umanità, dopo la redenzione, solo spirituale, portata da Cristo. Moon è uno dei cento coreani che si sono proclamati “Il Cristo” nel secolo scorso. Moon sostenne che la vera missione di Gesù era quella di restaurare la famiglia originale, quella che Adamo ed Eva avrebbero dovuto realizzare prima della caduta; essendo Gesù morto prima di aver contratto matrimonio, si è reso necessario un secondo avvento del Messia. Il matrimonio di Moon e della moglie è stato dunque indicato come prima vera famiglia originale, quindi in qualche modo genitore autentico di tutta l’umanità. Tra le attività certamente più note del Reverendo Moon ci sono i matrimoni di massa organizzati negli stadi, chiamati benedizioni. Intanto iniziano le prime accuse da parte dei familiari di persone che hanno aderito alla setta, riguardo a lavaggio del cervello e altre costrizioni per far rimanere gli adepti nella setta. Nel 2001 l’ex vescovo cattolico Emmanuel Milingo ha sposato un’adepta ed è passato alla setta di Sung Myung Moon.

Gli altri sedicenti Messia della storia sono: Salomon Ha-Cohen (Salomone ha-Coen) (XII sec.), David Altroy (Davide Altroi) (XII sec.), Abraham Aboulafia (Abramo Abulafia) (1249-1291), Jacob (Giacobbe) detto “Il Maestro di Hongrie” (XIII sec.), Mosè Botarel (Mosè Botarel) (XV sec.), Asher Lämmlein (Aser Lamlein) (XV-XVI sec.), Thomas Münzer (Tommaso Munzer) (1489-1525), David Rubeni (Davide Rubeni) (XV-XVI sec.), Joh Bockleson (Giovanni Bocleson) (1510-1536), David Jorisz (Davide Gioriszo) († 1556), Jacob Boehm (Giacobbe Boem) (1576-1624), William Hracket (Guglielmo Archet) († 1591), Simon Morin (Simone Morin) († 1663), Jean Desmarets de Sain-Sorlin (Giovanni Desmare di San-Sorlino) (1595-1676), Sabbatai Zevi (Sabatai Zevi) (1626-1675), Quirinus Kuhlmann (Quirino Culman) (1651-1689), Jacob Zevi (Giacobbe Zevi) (1650-1695), Jonatan Eybescütz (Gionata Eibescut) (1690-1764) Emmanuel Swedberg (Emanuele Svedberg) (1668-1772), Neemia Chija Chajun (Nemia Chigia Cagiun) (1650-1733), Mosè Chajim Luzzatto (Mosè Cagim Luzzatto) (1707-1747), Yankiew Leibowitz (Ianchiev Leibovit) (1712-1791), François Bonjour (Francesco Bongiorno) (XVIII sec.), Jacob Frank (Giacobbe Franco) (1727-1791), Nachman di Brazlav (Nacman di Braslavia) (1772-1810), Joseph Smith (1805-1844), Alì Mohammed (Alì Moamed) (1821-1850), Jean Baptiste Digonnet (Giovanni Battista Digonnet) (XIX sec.), Oreste De Amicis (detto “il Cristo degli Abruzzi”) (1824-1889), Davide Lazzaretti (detto “il Cristo dell’Amiata”) (1834-1878), Luis Riel (Luigi Riel) († 1885), Guillaume Mond (Guglielmo Mond) (1800-1896), Simon Kinbangu (Simone Chimangu) († 1950), James Waren Jones (GiacomoWaren Jones) (1931-1978), Menachen Mendel Scheerson (Menache Mendel Scheerson) († 1994) (detto “Il Messia di Brooklin).

Giorgio Nadali

 

 

 


Musica e fede

Nel 1589, con la bolla Cum pro nostri temporali munere, papa Sisto V riorganizzò il coro di S. Pietro allo scopo di ammettere castrati nelle sue fila, e nel 1599 i primi due – Pietro Paolo Folignato e Girolamo Rossini – vennero ammessi nel coro della Cappella Sistina, la cappella privata del papa (sebbene non sia da escludere che già da prima, dietro l’eufemismo di “falsettisti”, si celassero dei castrati, come Padre Soto, ammesso nel 1562). L’impiego dei castrati rimpiazzava quello delle voci bianche (che rimanevano tali solo per pochi anni) e dei falsettisti, dalle voci più deboli e meno affidabili; le donne non erano ammesse a cantare in chiesa, secondo anche quanto afferma il detto paolino mulier taceat in ecclesia («la donna taccia in chiesa») (1 Corinzi, 14,34). Nel 1700 la castrazione era un business: con il diffondersi dei cori polifonici, si aveva un sempre maggiore bisogno di voci bianche. Dato che una bolla pontificia vietava l’inserimento delle donne, si preferiva castrare i bambini (di circa otto-dieci anni) per far sì che mantenessero la capacità di cantare con voce femminile. Asportando chirurgicamente i testicoli, la mancata produzione di testosterone (che allarga laringe e faringe durante la pubertà) faceva sì che la voce mantenesse quel timbro anche da adulti. Ogni anno circa cinquemila ragazzi europei venivano castrati, soprattutto in Italia. Il medico fiorentino Antonio Santarelli, specialista in castrazioni, era tra i chirurghi meglio pagati dell’epoca. Il più celebre dei cantanti castrati è stato Carlo Broschi in arte Farinelli. L’ultimo grande castrato fu Giovanni Battista Velluti (1781-1861), che interpretò l’ultimo ruolo operistico scritto per un castrato: il ruolo di Armando ne «Il crociato in Egitto di Meyerbeer» (Venezia, 1824).

Poco dopo furono rimpiazzati come primi uomini dal nuovo tipo di tenore eroico incarnato dal francese Gilbert-Louis Duprez. Nel 1878, papa Leone XIII proibì l’ingaggio di castrati da parte della Chiesa; solo nella Cappella Sistina e in altre basiliche papali il loro impiego sopravvisse ancora per qualche anno: una foto di gruppo del coro della Sistina del 1898 mostra che all’epoca ne rimanevano sei (più il Direttore Perpetuo, il soprano Domenico Mustafà), e nel 1902 Leone XIII ribadì il suo divieto. La fine ufficiale per i castrati venne il 22 novembre 1903, quando il nuovo papa, Pio X, promulgò un motu proprio sulla musica sacra, Tra le sollecitudini, in cui si legge: «Se dunque si vogliono adoperare le voci acute dei soprani e contralti, queste dovranno essere sostenute dai fanciulli, secondo l’uso antichissimo della Chiesa». L’ultimo castrato della Sistina fu Alessandro Moreschi (1858-1922), l’unico castrato ad avere eseguito registrazioni. Su Moreschi le opinioni dei critici musicali divergono, alcuni lo considerano di livello mediocre e ritengono che le registrazioni abbiano un interesse puramente storico, come documentazione della voce di un castrato, altri lo giudicano un buon cantante, relativamente alla pratica e ai gusti del suo tempo.

Moreschi si ritirò ufficialmente nel 1913 e morì nel 1922. Il coinvolgimento della Chiesa Cattolica nel fenomeno dei castrati è stato a lungo fonte di polemiche, e recentemente vi sono state richieste di scuse ufficiali. In effetti, già nel 1748 papa Benedetto XIV aveva tentato di bandire i castrati dalle chiese, ma la loro popolarità all’epoca era tale che un provvedimento simile avrebbe avuto come risultato un drastico calo nella frequentazione delle chiese. «Chant» è un nuovo album di Canti Gregoriani registrato dai Monaci dell’Abbazia Cistercense di Stift Heiligenkreuz a Vienna, ritenuti attualmente i più eccelsi interpreti di questo repertorio oltre che cantori prediletti dal papa emerito Benedetto XVI. Mentre loro scalano le hit parade inglesi con un album dal titolo «Music for Paradise», Fratello Metallo, alias Frate Cesare Bonizzi – classe 1946 – si esibisce sul palco del Gods of Metal, una delle più importanti manifestazioni a livello internazionale dedicata alla musica heavy metal, al fianco di gente del calibro dei Judas Priest o Yngwie Malmsteen. Fratello Metallo è un frate Cappuccino minore al convento di Musocco (Milano) dal 1983. Nel 1990, assistendo ad un concerto dei Metallica, decise che Dio e l’heavy metal non sono inconciliabili. Ed è così che nel 2008 ha presentato, live, i brani dal suo ultimo e sedicesimo album “Misteri”. Un trio di preti che fatto successo con la musica è quello composto dagli irlandesi Padre Eugene, Padre Martin O’Hagan (suo fratello) e Padre David Delargy. Il Guinness dei Primati ha classificato un loro brano come il pezzo classico che ha venduto più velocemente in tutta la storia musicale della Gran Bretagna. Nel novembre 2009 è uscito il secondo album dei The Priests dal titolo Harmony. Erano compagni di scuola e iniziarono cantando per la prima volta insieme all’età di dodici anni. La loro passione per il canto continuò durante gli studi sacerdotali a Roma. Divenuti preti, tutti e tre incominciarono a dedicarsi ai rispettivi impegni parrocchiali senza però tralasciare il canto, che rientrava sia nella preghiera sia nel tempo libero quando si esibivano in opere, musical e cori locali. Da quando hanno firmato il contratto con la Sony Music nel 2008, The Priests hanno uno strepitoso successo a livello mondiale.[1] Il canto di chiesa più diffuso ed eseguito al mondo è Amazing Grace («Meravigliosa grazia») dell’inglese John Henry Newton (1725-1807). La musica è un canto di disperazione degli schiavi trasportati dalle navi che Newton comandava prima della sua conversione. Il brano è stato interpretato da moltissimi musicisti, tra cui KC and the Sunshine Band (anche dal vivo), Rod Stewart (sull’album «Every Picture Tells a Story») e Joan Baez. La versione più accreditata per una voce femminile è quella della regina del Soul, Aretha Franklin, registrata live in un suo album gospel chiamato proprio Amazing Grace. Il Guardiano del Faro ne ha realizzata una versione strumentale, intitolandola «Il gabbiano infelice», mentre i «Ricchi e Poveri» l’hanno incisa con un testo in italiano e il titolo «Amici miei».

Niente musica per gli Amish, la setta fondamentalista cristiana. Gli strumenti musicali sono proibiti perché sono contrari allo spirito di umiltà (glassenheit) e accendono emozioni.

Secondo la regola della kol isha non è consentito agli uomini ebrei ortodossi ascoltare il canto singolo di una voce femminile, tranne che nelle voci miste degli inni ebraici (zemirot). Il motivo che quella voce (arev) è associata alla nudità (ervah) nel Cantico dei Cantici (2,14).[2] Il dibattito è in corso tra le autorità religiose ebraiche (poskim) sul consentire l’ascolto di voci femminili registrate in cui non si conosca la donna che canta e l’uomo veda la fotografia della cantante.

Per l’Islàm è haram (proibito) lavorare come commesso in un negozio che vende strumenti musicali. È consentito vendere uno strumento per le sue parti, tale da averlo fuso, ecc. È haram vendere qualsiasi strumento musicale, perché equivale ad aiutare qualcuno a commettere il peccato di suonarlo. Strano perché proprio dai Paesi Islamici giunsero in occidente la chitarra e la viola.[3] È haram essere un musicista. Al-Baghawi ha dichiarato in una fatwa che è haram vendere tutti i tipi di strumenti musicali come mandolini, flauti, ecc Poi disse: Se le immagini vengono cancellate e gli strumenti musicali sono alterati, allora è lecito vendere le loro parti, d’argento, ferro, legno o qualsiasi altra cosa. (Sharh al-Sunnah, 8/28) Shaykh Ibn Taymiyah disse: Il Profeta ha permesso alcuni tipi di strumenti musicali in occasione di matrimoni e simili, e ha consentito alle donne a suonare il daff (tamburello) a matrimoni e in altre occasioni gioiose. In generale, si tratta di un principio ben noto della religione Islamica che il Profeta non abbia prescritto che gli uomini giusti, fedeli devoti e asceti di questa Ummah (comunità) possano radunarsi per ascoltare versi di poesia cantata con l’accompagnamento di battimani, legnetti o daffs. Non è lecito a nessuno di andare oltre i limiti dell’Islàm e seguire qualcosa di diverso da quello che è stato narrato nel Corano e nella Sunnah (tradizione). Ma il Profeta con una concessione per alcuni tipi di intrattenimento in occasione di matrimoni e simili, e ha anche ottenuto la concessione alle donne permettendo loro di battere il daff ai matrimoni e altre occasioni gioiose. Ma per quanto riguarda gli uomini, a nessuno di loro è concesso battere i daff o battere le mani, anzi è stato dimostrato al-Sahih disse: “Battere le mani è per le donne, e il Tasbeeh (usare il rosario Islamico) è per gli uomini” e ha maledetto le donne che imitano gli uomini e gli uomini che imitano le donne. Perché cantare, battere il daff e battere le mani sono azioni da donne. La Salaf (i pii antenati) chiamava un uomo che ha fatto questo un mukhannath (effeminato), e chiamavano i cantanti maschi makhaaneeth (pl. di mukhannath).

Lo suizen è una pratica Zen per raggiungere la realizzazione personale attraverso il suonare un flauto dritto di bambù chiamato shakuhachi. I taoisti usano uno strumento musicale chiamato “Pesce di legno” (muyu) per scandire la recitazione delle scritture. È usato insieme alla campana invertita (qing) perché la parola cinese “campana” ha lo stesso suono di “sveglia” e il termine “pesce di legno” ha lo stesso suono di “illuminazione”. Ecco perché il testo sacro «I segreti essenziali dell’Altissimo» dice che «Il pesce di legno e la campana pura svegliano l’universo». Nell’Ebraismo le melodie di preghiera – note come nusah– differiscono da comunità a comunità. Gli  Askenazim (ebrei di discendenza europea orientale) utilizzano una musica di preghiera molto differente rispetto ai Sefarditi (ebrei di origine spagnola). E anche all’interno di tali categorie di ashkenaziti e sefarditi, si possono trovare numerose varianti geografiche di nusah. L’utilizzo corretto di nusah garantisce permette a un ebreo di dormire per vent’anni e identificare il servizio che l’ha svegliato solo da suoi motivi musicali.

Nel Buddhismo tibetano il dungchen è un lungo corno suonato in genere da una coppia di monaci. Produce un suono molto basso caratteristico. I monaci buddhisti tibetani riescono a emettere un suono polifonico di più voci proveniente da un solo individuo, mettendo in risonanza le loro corde vocali con una tecnica chiamata fonazione ventricolare o canto difonico. Il canto buddhista tibetano è un sotto genere del canto mediante la gola. Diverse cerimonie usano questo tipo di canto. I diversi tipi di canto difonico tibetano sono il gyuke, con tono molto basso, lo dzoke e il gyer. Una tipica orchestra rituale buddhista tibetana comprende gli strumenti gyaling (il corno corto) dungchen (il corno lungo), kangling, lo strumento a fiato derivato da un femore o da una tibia umane oppure di legno. È meglio però il femore di un criminale o di una persona deceduta di morte violenta. Il suo suono serve per allontanare i demoni in rituali tantrici e ha lo stesso valore della recitazione dei mantra. Il kangling è usato solo nei rituali chöd[4] (che devono essere celebrati all’aperto) insieme al tamburello damaru chöd e alla campanella. Nel chöd tantrico chi suona il kangling motivato dalla compassione, lo fa come gesto di coraggio, per chiamare gli spiriti affamati e I demoni affinché essi possano soddisfare la loro fame e quindi lenire le sofferenze. Viene anche suonato per tagliare il proprio ego. Sì, ho scritto tagliare. Esiste anche uno speciale oggetto rituale per “tagliare” ritualmente il proprio ego. Si tratta della mezzaluna kartìka. Altri strumenti comprendono il dungkar (conchiglia), drillbu (campanelle), silnyen (cimbali verticali), e soprattutto il canto. Insieme la musica crea uno stato mentale per invitare o chiamare le divinità.

[1] Cfr.  G. NADALI, I monaci sugli alberi. E centinaia di altre cose curiose su Dio, la Bibbia, il Vaticano, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2010

[2] O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce.

[3] G. MANDEL KHAN, Islàm, Mondadori Electa, Milano, 2006, p. 264

[4] È’ una scuola di pensiero buddhista tibetana centrata sul «tagliare il prorio ego». Usa oggetti rituali come la tromba kangling di osso umano, un tamburo damaru più grande di quello induista, pugnali rituali phurba e la kartika, pugnale ricurbo a mezzaluna per tagliare l’egoismo. Va usato insieme alla ciotola derivata da un teschio umano piena del nettare della saggezza.

Giorgio Nadali


Il “corpo di trasformazione” Tulku

Tulku è una persona che, dopo certi esami, è considerata una reincarnazione di un personaggio defunto. Quest’idea ebbe origine dalla dottrina del Trikaya, e fu applicata in Tibet dopo il ritrovamento del II Karmapa, Karma Pakshi (1204-1283). Il Tulku fu considerato un tramite importante per garantire la continuità spirituale e politica delle istituzioni monastiche. Oltre ai quattro capi delle scuole principali del buddhismo tibetano esisteva un gran numero di discendenze Tulku.

Già nelle dottrine del Mahayana è citata come particolare capacità la forza di poter determinare le circostanze della reincarnazione. È una delle proprietà che caratterizzano il Bodhisattva all’ottavo livello (Bhumi). Esso costituisce, insieme alla teoria del Nirmanakaya, in cui la realtà suprema di lenta apparenza corporea, la base dottrinale del fenomeno del Tulku. Il principio della reincarnazione conscia venne pienamente realizzato in tutte le sue possibilità per la prima volta nella scuola Karma-Kagyu. Servì anzitutto alla tradizione ininterrotta delle dottrine del Mahamudra. Il potenziale del bambino riconosciuto come Tulku veniva intensamente promosso dai maestri, cosicché il Tulku arrivò a dominare l’intera tradizione dottrinale e poté, da parte sua, passare alle reincarnazioni dei suoi maestri. Anche la dimensione politica giocava un certo ruolo, come si può vedere dall’esempio di alcuni Dalai Lama.

I più importanti Tulku contemporanei sono il Dalai Lama Tenzin Gyatso (nato nel 1935), capo dei Gelugpa [e del Buddhismo Tibetano in esilio]; il Karmapa Rigpe Dorje (1924-1982), capo dei Kagyupa: Dujom Rimpoche (nato nel 1904), capo dei Nyingmapa: e il Sakaya Sakya Trizin (nato nel 1945).

Giorgio Nadali


Dajjal, l’anticristo islamico

L’anticristo non è un’esclusiva cristiana. Secondo varie tradizioni islamiche i musulmani credono che il Dajjal sarà ebreo. Il titolo del libro di un autore musulmano, Matloob Ahmed Qasmi  è Emergence of Dajjal, the Jewish king (“L’emergenza del Dajjal, il re giudeo”). L’imam Sheikh Ibrahim Madhi dell’Autorità palestinese ha dichiarato in un sermone teletrasmesso il 12 aprile 2002 nella moschea Sheikh ‘Ijlin di Gaza che «gli ebrei attendono il falso messia, mentre noi attendiamo con l’aiuto di Allah il Mahdi e Gesù, pace sia su di lui. Le mani pure di Gesù uccideranno il falso messia giudeo. Dove? Nella città di Lod, in Palestina. La Palestina sarà, come nel passato, la tomba per gli invasori». Lo studioso di escatologia Islamica Samuel Shahid sostiene che il Dajjal sarà l’incarnazione della speranza giudaica”. I seguaci del Dajjal saranno principalmente ebrei e donne, perché queste ultime sono ignoranti e facilmente manovrate. Secondo Sidheeque M.A. Veliankode «le donne cadranno nella devianza dell’Anticristo per la loro ignoranza dell’Islàm».

L’Anticristo esiste anche nell’Islàm col nome di Al-Masih (il messia) ad-Dajjal (l’ingannatore). Secondo Maometto è l’ultimo di una serie di trenta Dajjal, cioè falsi profeti. Questo individuo apparirà in Siria o in Iran e viaggerà per diffondere la sua falsità, ma non potrà entrare nelle città sacre di Mecca e Medina. Il profeta Gesù Cristo (Isa) tornerà e il Dajjal radunerà un esercito di settantamila seguaci e farà guerra a Cristo, il quale sarà accompagnato da un esercito di giusti. Secondo gli hadith (detti di Maometto) i segni che annunceranno la sua venuta sono:

 

La gente smetterà di pregare

La disonestà sarà uno stile di vita

La falsità sarà una virtù

La gente ipotecherà la fede per ottenere benefici terreni

L’usura e la corruzione saranno legittime

Gli imbecilli domineranno sui saggi

Sarà sparso il sangue degli innocenti

L’onore sarà interpretato come atto di oppressione

I legislatori saranno corrotti

Gli studiosi saranno ipocriti

Ci sarà una grande carestia

Non vi sarà senso di vergogna

Molte persone adoreranno Satana

Non ci sarà rispetto per gli anziani

 

Il Dajjal è cieco da un occhio, ha la parola infedele (kaafir) scritta tra gli occhi in mezzo alla fronte, ma questa parola sarà percettibile solo ai veri musulmani. Avrà poteri miracolosi diabolici di mascherare la verità, dichiarerà di essere Gesù Cristo e di essere di natura divina. Secondo Abu Ameenah Bilal Phillips il Dajjal dirà di essere Dio. Dato che il Dajjal è un falso messia giudaico che afferma di essere Dio, la maggioranza dei musulmani pensa che il Dajjal affermerà di essere Gesù Cristo. Lo studioso islamico Ali Ibn Zubair Ali sostiene che il Dajjal «viaggerà a grande velocità e il suo mezzo di trasporto sarà un mulo gigante. Egli viaggerà in tutto il mondo». Per strano che appaia, vi è una somiglianza con Cristo che entra a Gerusalemme a dorso di un asino. Il  Dajjal risparmierà solo tre città: Mecca, Medina e Damasco. I musulmani sono incoraggiati a trovare rifugio dal Dajjal in queste città. A parte queste tre città il Dajjal entrerà in tutte le città e villaggi del mondo per mettere alla prova ogni essere umano. Vi è però un rimedio. I musulmani sanno che memorizzare una particolare parte del Corano li metterà comunque al riparo dal Dajjal, come un amuleto. Sono alcuni versetti della diciottesima sura (capitolo) della caverna – Surat al Kahf – contenuta nel Corano. Chiunque sappia a memoria gli ultimi versi della Surat al Kahf avrà luce nel giorno del giudizio.

Il Dajjal apparirà prima del giorno del giudizio con le quattro prove elencate nella Surat al Kahf: Chiederà di essere adorato al posto di Allah (Prova di fede), Gli sarà dato potere di iniziare/terminare la pioggia e di tentare con il benessere. (Prova del benessere). Metterà alla prova con la conoscenza e le notizie che lui darà. (Prova della conoscenza). Controllerà enormi parti della Terra. (Prova del potere).

Per sopravvivere a queste terribili prove del Dajjal occorrono sei cose: Buona compagnia. Recitare il versetto ventotto: «E persevera insieme con coloro che invocano il loro Signore il mattino e la sera, desiderando il Suo Volto. Non vadano oltre loro i tuoi occhi, in cerca degli agi di questa vita. Non dar retta a colui il cui cuore abbiamo reso indifferente al Ricordo di Noi, che si abbandona alle sue passioni ed è oltraggioso nel suo agire». Conoscere la verità della parola di Allah. Recitare il versetto quarantacinque: «Proponi loro la metafora di questa vita: è simile a un’acqua che facciamo scendere dal cielo; la vegetazione della terra si mescola a essa, ma poi diventa secca stoppia che i venti disperdono. Allah ha potenza su tutte le cose». Umiltà. Recitare il versetto sessantanove: «Disse [Mosè]: “Se Allah vuole sarò paziente e non disobbedirò ai tuoi ordini”». Sincerità. Recitare il versetto 110: « Di’: “Non sono altro che un uomo come voi. Mi è stato rivelato che il vostro Dio è un Dio Unico. Chi spera di incontrare il suo Signore compia il bene e nell’adorazione non associ alcuno al suo Signore”». Chiamare Allah. Recitare il versetto ventisette: «Recita quello che ti è stato rivelato del Libro del tuo Signore. Nessuno può cambiare le Sue parole e non troverai, all’infuori di Lui, alcun rifugio». Ricordare l’aldilà. Recitare i versetti 47-49: «Nel Giorno in cui faremo muovere le montagne vedrai la terra spianata e tutti li riuniremo senza eccezione. Compariranno in file schierate davanti al tuo Signore: “Eccovi ritornati a Noi come vi creammo la prima volta. E invece pretendevate che mai vi avremmo fissato un termine?” E vi si consegnerà il Registro. Allora vedrai gli empi, sconvolti da quel che contiene. Diranno: “Guai a noi! Cos’è questo Registro che non lascia passare azione piccola o grande senza computarla!”. E vi troveranno segnato tutto quello che avranno fatto. Il tuo Signore non farà torto ad alcuno». Per scampare al Dajjal è utile anche conoscere a memoria tutti i novantanove nomi di Allah. «Ad Allah appartengono novantanove nomi – cento meno uno – non li memorizza se non colui che entrerà nel Paradiso. In verità Lui è l’Impari, ama le cose dispari» (Bukhari 6410). Il primo è Ar-Rahmân, Il Misericordioso. Il novantanovesimo è As-Sabûr, Il Paziente. «Secondo lo studioso arabo cristiano Samuel Shahid il Dajjal sarà l’incarnazione della speranza e attesa giudaica e il grosso del suo esercito sarà reclutato tra gli ebrei, ma il Gesù islamico ucciderà il Dajjal e i suoi seguaci. I musulmani attendono due Gesù, uno vero e uno falso. Il Gesù islamico sarà identificabile dal fatto che non gli piacciono gli ebrei e si aspettano che li attacchi e li uccida. Il falso Gesù è identificabile dal fatto che difenderà gli ebrei. I musulmani aspettano che il Gesù islamico con il suo capo – il Mahdi – attacchi Israele.

Giorgio Nadali