Zaoshen. Lo spirito della cucina

Nel Taoismo lo Spirito della Cucina (zaoshen), noto come “Sovrano della Cucina che controlla i destini e la buona fortuna” (dongchu siming dingfu zaojun), viene comunemente chiamato Sovrano della Cucina (zaojun), Re della Cucina (zaowang) o Duca della Cucina (zaowangye). La venerazione dello Spirito della Cucina esisteva già nell’antica Cina. La sezione “Riti sacrificali” (jifa) del Libro dei Riti (liji) dice che “il re stabilì sette culti per il popolo”, uno di questi era il culto dello Spirito della Cucina. Il Libro completo dell’adorazione dello Spirito della Cucina (jingzao quanshu), scritto durante la dinastia Qing, spiega che dopo aver riferito in Cielo, lo Spirito della Cucina torna nel santuario domestico preparato da ogni famiglia alla vigilia del nuovo anno (cinese). Le famiglie fanno offerte e accendono dei petardi.

Nei fogli di carta (vedi jīnzhǐ) che vengono bruciati durante i sacrifici rituali vi è sempre stampata l’immagine di una coppia di anziani, il Sovrano della Cucina e sua moglie. Il ventiquattresimo giorno del dodicesimo mese lunare di ogni anno, lo Spirito della Cucina sale in Cielo per riferire dei meriti e dei demeriti del mondo degli umani e per determinare la fortuna o la sfortuna delle persone. Quindi è meglio tenerselo buono bruciando incenso e offrendo sacrifici la notte precedente della sua ascesa.
Lo Spirito della Cucina gradisce zollette di zucchero, riso arrostito, noccioline tostate, caramelle di sesamo e gnocchi di riso glutinati. In questo modo lo stomaco dello Spirtto della Cucina sarà pieno e non riferirà in Cielo le malefatte degli umani. La gente lo chiama “riferire le buone azioni al Cielo e tenere sicurezza nel mondo dei mortali”. Buon appetito!

Giorgio Nadali