I tuoi piani 2019 per la ricchezza e la povertà

Giorgio Nadali

Il tuo piano per la ricchezza (consigliato)

Assumiti la responsabilità per le tue circostanze finanziarie.

Non avere mai come obiettivo la ricchezza economica.

Cerca sempre l’eccellenza e la lealtà soprattutto quando nessuno ti vede.

Migliora ogni giorno: impegnati in un auto-miglioramento quotidiano perpetuo. Leggi per imparare, non per divertirti.

Persegui i tuoi sogni e i tuoi obiettivi. Non mettere la tua scala sul muro di qualcun altro.

Stabilisci buoni obiettivi ed evita i cattivi obiettivi: i buoni obiettivi sono legati ai tuoi sogni e alla tua visione della persona ideale che desideri diventare in futuro. I cattivi obiettivi sono obiettivi progettati per aumentare le cose che possiedi.

Non abbandonare mai i tuoi sogni e obiettivi.

Preferisci la botte piena e divorzia subito dalla moglie ubriaca.

Crea entrate automatiche.

Cambia! Non fare sempre le stesse cose. Studia nuove strategie.

Diversifica gli investimenti.

Forgia le buone abitudini ed evita le cattive abitudini: le buone abitudini ti aiutano a migliorare e ti spingono in avanti. Le cattive abitudini fanno il contrario.

Associati con persone ottimiste, felici, entusiaste e di successo e limita la tua esposizione a persone tossiche e negative.

Non giocare mai d’azzardo.

Risparmia il 20% o più delle tue entrate prima di spendere qualcosa.

Controlla i tuoi pensieri ed emozioni.

Non svelare subito mai ciò tutto ciò che pensi: controlla le parole che escono dalla tua bocca.

Non spettegolare mai.

Cerca mentori che hanno fatto ciò che vuoi fare.

Fai coaching.

Non criticare, condannare o lamentarti.

Credi fermamente in te stesso! Sii tu il tuo primo sostenitore! TUTTO è possibile per chi crede! (Mc 9,23)

Esercitati ogni giorno, in modo aerobico e anaerobico.

Mangia sano ogni giorno.

Ammira che è e chi ha più di te. Pensa prima ai sacrifici che ha fatto per arrivarci.

Modera cibo spazzatura, TV, Internet, alcolici, Facebook. Linkedin va bene.

Non sentirti mai inferiore o superiore a nessuno, oppure cerca un bravo psicologo.

Vivi per il domani: rimani soddisfatto oggi nel perseguimento dei tuoi sogni e obiettivi.

Crea una visione chiara della tua vita ideale, futura: questa diventa la tua nuova identità e i tuoi nuovi comportamenti, i tuoi pensieri e le tue abitudini diventeranno i comportamenti, i pensieri e le abitudini del futuro.

Non mentire, imbrogliare o rubare. E’ da sfigati perdenti.

Sii fedele al partner, amici, colleghi di lavoro, clienti e tutor.

Riduci al minimo il numero delle amanti di cui ti puoi fidare.

Soddisfa o supera le aspettative che gli altri hanno in te.

Adotta con coraggio rischi calcolati.

Sperimenta fino a trovare i tuoi talenti interiori e dedica il resto della tua vita a praticare e perfezionare quei talenti.

Ama quello che fai per vivere, ma non fermarti lì.

Prima di alzarti il mattino ringrazia Dio, Buddha, Allah o l’Universo perché sei certo che avrai una giornata meravigliosa.

Fornisci ad altri servizi o prodotti di valore aggiunto superiori.

Sii un sostenitore, non un denigratore.

Evita la “mentalità da sfigato” (Vedi il paragrafo del tredicesimo libro “Chi non si accontenta gode” di Giorgio Nadali)

Diventa un virtuoso in qualunque cosa tu faccia per vivere.

Cerca più fonti di reddito. Non dipendere mai da una fonte di reddito.

Non dire “come posso risparmiare?”. Pensa soprattutto a come puoi guadagnare di più.

Non dire “non ho soldi”. Dì “voglio creare liquidità”.

Abbi una visione mentale positiva, ottimista, orientata al successo.

Dormi almeno 7 ore per notte.

Stabilisci sempre obietti positivi, che non iniziano mai con un “non”.

Abbraccia gli errori e i tuoi “fallimenti”: sono i tuoi insegnanti.

Sii frugale con i tuoi soldi. I più grandi spendaccioni sono proprio quelli che guadagnano poco.

Leggi e commenta sempre tutti gli articoli di Giorgio Nadali.

Evita le spese spontanee o emotive.

Non sopravvalutare mai la tua vita. Non aumentare le tue spese al crescere del tuo reddito.

Pensaci bene prima di ordinare una nave da diporto di 70 metri, anche se ti piace il mare. Poi ti costa il 10% all’anno in manutenzione / equipaggio / docking / nafta.

Cerca la felicità negli eventi, non nelle cose.

Concentrati su un’attività alla volta: non abituarti a occuparti di più cose in una volta.

Vedi la ricchezza come buona e la povertà come cattiva.

Non ammirare chi parla solo di poveri e migranti.

Diffida da chi ti vuole povero e sfigato. Non te lo meriti.

Ricordati che la povertà buona è un fatto spirituale, mai un fatto materiale. Quindi cerca la prosperità senza essere avido.

Non preoccuparti mai di quanto guadagnano Nadali e altri. Preoccupati di un tuo piano personale di crescita e scrivilo oggi stesso nero su bianco.

Chiedi quello che vuoi alla tua vita. La vita risponde sempre.

Evita di confrontarti. Pensa ai tuoi talenti e mettili a frutto.

Non invidiare mai e poi mai chi ha successo e ricchezza onesta.

Scrivi nero su bianco o nello smartphone 10 obiettivi precisi e “ben formati” a Gennaio e tienili in evidenza.

Cerca feedback dagli altri.

Ascolta consigli sensati e poi agisci come vuoi tu secondo coscienza.

Abbi pietà degli sfigati e dei cretini. Sono inevitabili.

Pensa a creare un’attività di beneficenza o una fondazione o almeno dedica sempre un paio di ore al volontariato la settimana. Tempo, non soldi. Il tuo tempo sei tu. I tuoi soldi non sono te. Dona te stesso.

Evita di dire “Non ho tempo” o fai subito un corso di gestione del tempo (meglio se con Nadali).

Evita di lavorare 12 ore al giorno per avidità. Non ne vale la pena. Pensa a ciò e chi puoi perdere.

Regala un workshop o o un corso del Prof. Nadali ai tuoi migliori collaboratori e non dirti che è un costo elevato, ma un valore aggiunto strepitoso per la tua Azienda.

Non prendere mai decisioni per paura.

Osserva e segui le leggi e le regole: non esiste una scorciatoia per il successo.

Studia una comunicazione persuasiva.

Pensa che il lusso te lo meriti tutte le volte che non è decisamente pacchiano.

Studia e basta. Sempre. Anche se hai 90 anni.

Riduci al minimo o evita le abitudini a procrastinare. Queste sono abitudini che fanno perdere tempo e che non ti aiutano a migliorare o ad andare avanti nella vita.

Persegui con pazienza i tuoi sogni e i tuoi obiettivi: il successo richiede molto tempo.

Tratta tutti quelli che incontri con rispetto finché non provano che non se lo meritano. Se non se lo meritano non essere molto violento con loro. E’ illegale.

Non dare retta a tutte le critiche cattive che ti fanno. Spesso il problema è nella testa di chi le fa. Tu hai altro da fare.

Fai sentire sinceramente gli altri importanti.

Leggi i libri di Giorgio Nadali, soprattutto “Buoni e Vincenti. Etica e Spiritualità del successo e del denaro“.

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Il tuo piano per la povertà (sconsigliato)

Non prenderti alcuna responsabilità per le circostanze della tua vita. Incolpa tutti tranne te stesso.

Non leggere per imparare o per migliorare te stesso. Leggi per divertirti.

Usa Facebook spesso e possibilmente per scrivere idiozie demenziali.

Cerca la gratificazione immediata.

Fai promesse che poi non mantieni.

Forgia cattive abitudini.

Spendi il 100% o più di ciò che guadagni.

Per te i B.O.T. sono: Bar, Osterie, Trattorie

Per te le Obbligazioni sono le cose che devi fare di malavoglia

Per te le buone Azioni sono quelle che fanno i boy scout

Crei “liquidità” solo quando bevi tanto

Per te lo Spread è un formaggino spalmabile

Ti esalti quando ti parlano di poveri e clandestini

Rateizza per spese che non puoi permetterti subito.

Critica, condanna e lamentati. Possibilmente piagnucola.

Usa molti dovrei, ormai, però, forse, “chi, io?”.

Prendi le decisioni per paura.

Fatti un selfie davanti alla macchina o yacht altrui poi postalo su Facebook e sentiti molto felice per questo. Sono soddisfazioni!

Non cercare mentori.

Pensa sempre che chi è ricco è disonesto.

Evadi il fisco.

Credi nella fortuna cieca.

Fai 5 figli senza potertelo permettere. Tanto poi ci pensa il reddito di cittadinanza.

Abbi paura di chiedere quello che vuoi.

Porta i tuoi figli piccoli con te alle feste sino alle tre di notte.

Evita o ignora i feedback.

Non sfidare te stesso. Rimani nella tua zona di comfort.

Non controllare i tuoi pensieri e le tue emozioni.

Dì quello che ti passa per la mente. Non controllare le parole che escono dalla tua bocca.

Associati sempre a persone negative e tossiche.

Associati a persone che approvano i tuoi errori.

Sentiti superiore agli altri.

Non avere una visione chiara di chi vuoi essere e dove vuoi andare.

Non perseguire sogni e obiettivi.

Stabilisci obiettivi vaghi come “Voglio essere felice e vedere la pace nel mondo”.

Esci quando il gioco si fa duro.

Sii negativo, pessimista e cinico riguardo a tutto.

Non fidarti di nessuno.

Spettegola

Sminuisci gli altri.

Sii inaffidabile: tradisci il tuo coniuge o altri amici, colleghi, colleghi e colleghi.

Mangia in eccesso.

Bevi alcolici in eccesso.

Prendi droghe “ricreative”.

Non fare sport.

Vai allo stadio per combattere.

Compra tutto ciò che desideri acquistare immediatamente e senza pensare alle conseguenze.

Aumenta la tua spesa con l’aumentare del tuo reddito.

Vivi per l’oggi e non pianificare mai il tuo futuro.

Non soddisfare le aspettative degli altri.

Agisci per farti ammirare.

Ignora le leggi e le regole: menti, imbroglia e ruba per avere “successo”.

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Esorcismi famosi

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Madre Teresa di Calcutta ha subito un esorcismo nel 1997 dopo un attacco di insonnia attribuito al diavolo. Lo ha rivelato l’arcivescovo di Calcutta Henry D’Souza dichiarando che il rito durò mezz’ora presso l’ospedale di Calcutta (India) dove la suora era stata ricoverata per un problema di cuore prima di sua morte – il 5 settembre 1997 – all’età di 87 anni. Secondo l’arcivescovo l’esorcismo ha rivelato il lato umano di madre Teresa come «un segno di vicinanza a Dio». L’arcivescovo D’Souza a quel tempo era ricoverato nello stesso ospedale. Quando il medico lo ha informato che la suora stava avendo difficoltà a dormire, l’arcivescovo ha temuto che potesse essere posseduta. «Quando i medici ha detto che non riusciva a trovare una ragione medica per la sua insonnia, ho pensato che potesse essere aggredita dal diavolo» ha riferito il prelato Henry Sebastian D’Souza. «Voleva calmarsi e ho chiesto un sacerdote, in nome della Chiesa, per eseguire una preghiera di esorcismo su di lei. Lei accettò felicemente». L’esorcista ha recitato su Madre Teresa una “preghiera di protezione” da Satana. Il sacerdote di origine siciliana Rosario Stroscio – oggi novantacinquenne – che ha eseguito l’esorcismo, ha riferito che Madre Teresa si comportava stranamente prima che iniziassero le preghiere speciali. «Era un po’ frastornata e si comportava stranamente» – ha detto. «Forse madre Teresa era molestata da Satana. Ma dopo le preghiere, lei si calmò». Madre Teresa di Calcutta (1910-1997) – premio Nobel per la pace nel 1979 – è stata proclamata beata nel 2003.

 

Il pittore Salvador Dalì fu esorcizzato in Francia da Padre Gabriele Maria Bernardi nel 1947. I due si incontrarono nel 1940, dopo che padre Berardi fu espulso dal suo ordine religioso.

 

Nel 2007, in Nuova Zelanda, una giovane ragazza di nome Janet Moses morì per annegamento mentre i membri della sua famiglia le versavano acqua in gola. Nove persone sono state accusate di omicidio colposo. Janet fu uccisa da una cerimonia di esorcismo Maori chiamata “makutu” finita male. Dopo non essere riusciti a spezzare la maledizione con incantesimi (“karakia” in lingua Maori) la sua famiglia gettò acqua nel volto della ragazza. La cerimonia durò per tre giorni, durante i quali fu usata così tanta acqua da allagare la cucina.

 

Vi sono storie contrastanti riguardo la provenienza dello “spirito del male”. Una fonte dice che i sintomi della possessione si materializzarono poco dopo che la morte della nonna. Altri affermano che un anziano Maori – conosciuto come un “kaumatua” – mise in guardia a famiglia che fintanto che il leone di pietra rubato in pub delle vicinanze dalla sorella di Janet non fosse stato restituito, sua sorella sarebbe rimasta posseduta. Anche se il leone è stato sostituito la giovane ragazza ha continuato a comportarsi in modo strano, il che portò all’esecuzione dell’esorcismo e, tragicamente, alla morte della giovane.

 

Nel 2005 è stata crocifissa una suora in un convento romeno: «La vita di Irina rallentava, loro stringevano un po’ di più le catene ai polsi e alle caviglie. I suoi occhi faticavano a rimanere aperti, loro annodavano più forte il bavaglio. C’era da stare attenti, si ripetevano l’un l’altra, a “quella creatura posseduta dal diavolo” perché anche in quelle condizioni, su una croce improvvisata con vecchi pali, aveva continui “incontri con gli spiriti maligni”. Così suor Irina Maricica Cornici è rimasta crocifissa, in un vecchio capanno, per tre giorni e tre notti, finché il suo cuore si è fermato. Aveva ventitré anni e il “torto” di essere malata di una schizofrenia che alcune sue consorelle hanno interpretato come “l’intrusione di Satana” nel suo corpo. Siamo nella provincia romena di Vaslui, monastero ortodosso di Tanacu. Lunedì scorso suor Irina è in preda a una crisi schizofrenica. L’ abate Daniel Corogenau e quattro giovani suore emettono una diagnosi: “È posseduta dal diavolo”. La terapia è automatica: “Serve un atto di esorcismo”. Il calvario di suor Irina comincia quello stesso giorno. Viene lasciata nella sua cella, legata mani e piedi al letto con delle corde, senza cibo né acqua per ore. Ma anche in questo modo “il diavolo” sembra non abbandonarla. Al contrario, ogni volta che qualcuno si avvicina al suo letto lei ha delle reazioni violente. Per questo, quando è ormai notte, si passa a un “rimedio” più duro “contro il demonio”. La ragazza viene incatenata a una croce e abbandonata in un vecchio capanno accanto al monastero dalle quattro consorelle alle quali l’abate aveva affidato il compito di “salvarla”. Nella sua bocca le suore spingono il lembo di un asciugamano che poi le legano forte dietro la testa. Lei si contorce, respira a fatica. Ma per loro e per padre Daniel è un buon segno: prima o poi gli spiriti maligni se ne sarebbero andati, predicono. Suor Irina resiste fino alla notte fra mercoledì e giovedì. L’autopsia dirà poi che è morta per “insufficienza cardio circolatoria” . Padre Daniel e le quattro consorelle sono indagate per sequestro e omicidio ma la gente del villaggio di Tanacu li difende. Tanto da organizzare una mini sommossa quando i rappresentanti del patriarcato ortodosso sono arrivati al monastero per privare padre Daniel del diritto di celebrare messa dopo la morte della suora». Il venti giugno 2005 sono stati celebrati «nel villaggio natale di Perieni, nella Romania orientale, i funerali di Irina Maricica Cornici, la suora di ventitré anni morta crocifissa, la scorsa settimana, nel monastero ortodosso di Tanacu durante un rito di esorcismo. Padre Daniel Corogenau e le quattro suore accusate del sequestro e dell’ omicidio di Irina Cornici, rischiano ora fino a venticinque anni di carcere per privazione della libertà e omicidio. Indagati tutti e cinque a piede libero, ieri sono stati nuovamente interrogati e hanno ripetuto: “Non era schizofrenica, come dicono i medici. Tremava quando si avvicinava ai crocefissi, era posseduta dal diavolo”».

 

L’esorcismo di 13 anni Robbie Mannheim, è stato l’ispirazione per il film «L’esorcista». L’evento reale è avvenuto nel 1949. Robbie rimase presumibilmente posseduto dopo l’utilizzo di una tavola Ouija di lettere e numeri per interrogare gli spiriti, durante i mesi successivi alla morte della zia. Dopo una serie di avvenimenti inspiegabili, presumibilmente soprannaturali, la famiglia di Robbie chiese a reverendo Luther Miles Schulze di osservare il bambino. Di notte notte, Schulze vide il lettino vibrare, vide una grande poltrona girarsi da sola su un fianco e sentì graffiare sulle pareti della stanza. Riferì il fatto a padre Edward Hughes, che eseguì l’esorcismo su Robbie. Durante l’esorcismo, Robbie estrasse una molla dal letto e con questa aggredì il sacerdote. Hughes ebbe bisogno di più di 100 punti per guarire dalla ferita. Dopo un periodo di tregua, il ragazzo subì un secondo esorcismo a St. Louis che durò sei settimane. Secondo testimoni, scosse il letto e gli oggetti volavano per la stanza. In seguito Robbie ha continuato ad per avere una vita relativamente normale, si è sposato, ha avuto avere figli ed è diventando nonno.

 

Il libro «Vattene Satana» dell’autore tedesco reverendo Carl Vogl tratta della possessione di Anna Ecklund a cavallo del XX secolo. Ecklund è nato in Iowa nel 1882 e cresciuto come cattolico. Il campanello d’allarme della possessione ha iniziato a squillare quando Ecklund sviluppò una repulsione per gli oggetti sacri, rifiutava di entrare in chiesa e iniziò a parlare di atti sessuali osceni all’ età di 14 anni. Fu mandata a vivere con sua zia Mina, una donna sospettata di essere una strega. Molti credettero che Mina causò la possessione della Ecklund aggiungendo delle erbe nei suoi pasti. Padre Theophilus Riesinger, un frate cappuccino dal Wisconsin, eseguì il primo esorcismo nel 1912. Tuttavia, Ecklund subì la possessione ancora nel 1928, quasi due decenni dopo il primo esorcismo.

 

Ancora una volta, padre Theophilus eseguì il rituale, utilizzando un vicino convento di suore francescane. Ecklund rifiutò il cibo benedetto offertole e sibilò come un gatto. L’esorcismo è durato 23 giorni, durante il quale la ragazza era così forte che doveva essere trattenuta da sei suore. Inoltre parlava senza muovendo le labbra, urinava interi secchi di urina, insultava e scherniva le monache sulla loro vita personale e predisse (erroneamente) che uno dei sacerdoti presenti sarebbe morto in un incidente d’auto. L’esorcismo è stato un successo: la mattina del 23 dicembre 1928, la possessione di Anna Ecklund era finalmente cessata.

 

Anneliese Michel

 

Originaria di Klingenberg, Germania, Anneliese non era la tipica persona giovane. La famiglia cattolica di Anneliese era molto devota e rigida. Nel 1960, mentre molti degli amici di Anneliese uscivano con gli amici a bere lei dormiva su un freddo pavimento di pietra facendo penitenza per i peccati di sua madre (Anna Michel aveva dato alla luce una figlia illegittima nel 1950). All’età di 17 anni, Anneliese soffriva di convulsioni. Nonostante le fosse stata diagnosticata l’epilessia grande male, alcuni dei suoi sintomi erano spiegabili, come le allucinazioni uditive che Anneliese sentiva durante la preghiera. Queste allucinazioni uditive le dicevano che lei era “maledetta” e che lei sarebbe “marcita all’inferno.” Dal 1973 soffriva di una grave depressione, e anche se era stato richiesto per lei un esorcismo al prete locale, due volte è stato negato. Anneliese eseguiva 600 genuflessioni al giorno (piegando il ginocchio a terra, che le provocò la rottura dei legamenti del ginocchio). Abbaiava come un cane per due giorni, mangiava ragni, leccava la propria urina e morsicava la testa di un uccello morto. Anneliese mostrava segni di schizofrenia, ma lei e la sua famiglia rifiutarono l’intervento medico. Nel 1975, Anneliese chiese un altro esorcismo e il vescovo di Wurzburg – Josef Stangl – accettò la sua richiesta. Un prete locale suggerì che Anneliese fosse posseduta da sei spiriti demoniaci, tra cui Lucifero, Giuda Iscariota, Nerone, Caino e Adolf Hitler. Fu sottoposta a 67 riti di esorcismo per nove mesi. Alla fine morì nel 1976 a causa dei digiuni che si autoimponeva — un disperato tentativo di liberarsi dalla stretta di Satana. Le sue ultime parole furono “Mamma, ho paura.”

 

I genitori di Anneliese furono messi sotto processo per l’omicidio della figlia e, insieme a due sacerdoti che eseguirono l’esorcismo, furono condannati per omicidio colposo. Tutti e quattro avuto la sospensione della pena di sei mesi di carcere e libertà vigilata tre anni. Sua madre affermò di non rimpiangere di aver chiesto l’esorcismo perché «aveva le stimmate e questo era un segno di Dio». La madre affermò anche che Anneliese «morì per salvare altre anime perdute e per espiare i loro peccati». Il film L’esorcismo di Emily Rose è vagamente basato sulla storia di Anneliese.

 

Nel 1906 a Umzinto, in Sud Africa, padre Erasmus Horner ha ascoltato una strana confessione Horner. Clara Germana Cele, membra della missione cattolica di Marianhill riferì a padre Horner di aver fatto un patto con il diavolo. Clara viveva nella missione dall’età di quattro anni. Padre Horner non credette alle parole di Clara, che però iniziò a comportarsi stranamente. Si stracciava i vestiti, ringhiava, parlava con amici immaginari in lingue che no conosceva, scaraventava delle suore attraverso la stanza, e emetteva terribili urla che una suora descrisse come «un vero e proprio branco di belve orchestrato da Satana». Morsicò un suora, lasciandole dei segni simili a quelli di un serpente. Padre Horner cedette ed eseguì un esorcismo. Riuscì ad espell lo spirito malvagio da Clara. Il demone annunciò che avrebbe lasciato il corpo di Clara dopo aver fatto levitare il suo corpo e così fu. Il demone tornò nel gennaio 1907, ma fu cacciato ancora una volta per non tornare mai più.

 

Michael Taylor, dalla città inglese di Ossett, era un membro del gruppo locale Christian Fellowship. Nel 1974, Taylor iniziò a comportarsi stranamente verso la responsabile del gruppo, Marie Robinson. Era aggressivo e spesso arrabbiato senza un motivo apparente. Col passare dei mesi, Taylor ammise finalmente di sentire il diavolo dentro di lui. Alla fine, il vicario locale intervenne e decise di eseguire un esorcismo su Taylor. La sessione notturna fu un successo, espellendo un totale di 40 demoni da Taylor. Purtroppo, la storia non finisce qui. Si pensava che Taylor non fosse più posseduto, ma era convinto che era la moglie 29enne lo fosse. Quella notte la assassinò brutalmente, strappandole gli occhi e la lingua. Poi corse in strada nudo e coperto di sangue, gridando, «È il sangue di Satana». Taylor è stata scagionato dell’omicidio della moglie a causa di infermità mentale, ma condannato a trascorrere due anni a Broadmoor, l’ospedale psichiatrico di massima sicurezza.

 Giorgio Nadali


Esperienze di pre morte e fisica quantistica

 

 Tutti abbiamo sentito parlare di persone che – entrate in uno stato di coma – hanno “visto” luci in fondo ad un tunnel e il loro corpo dall’esterno. Ma cosa c’è di scientifico in tutto questo? Quali sono le ultime indagini? La sfida più grande per le esperienze di premorte – note come NDE – sta nel chiedersi come sia possibile che questi complessi stati di coscienza, comprese la percezione sensoriale e la memoria possano avvenire in condizioni in cui i modelli neuropsicologici della produzione del pensiero dal parte del cervello li ritengano impossibili. Questo conflitto tra l’ortodossa neuropsichiatria e le NDE è inesplicabile in condizioni di arresto cardiaco. Nel 1980 alcuni scienziati hanno ipotizzato che le NDE fossero causate da diossido di carbonio formatosi nel cervello. Ipotesi poi smentita. Nel 1961 Carl Gustav Jung descrisse una sua personale esperienza di premorte avveduta dopo il suo incidente del 1944. Anche Hemigway, Hugo, Tolstoj, Platone, descrissero esperienze simili. Alcuni parlano delle esperienze extracorporee (OBE) come dovute alla cosiddetta “depersonalizzazione somatopsichica” in situazioni di forte stress emotivo. Nel 2001 il cardiologo Pin Van Lommel pubblicò sull’autorevole rivista medica «The Lancet» uno studio di dieci anni e concluse che le NDE non potevano essere spiegate a meno di slegare il concetto di coscienza dall’attività cerebrale. Su «Scientific American» del marzo 2003, Michael Shermer contestò aspramente questa tesi. Piuttosto, le cause delle NDE sarebbero da cercare nell’anossia cerebrale e nei cambiamenti ischemici. Tuttavia sinora non è mai stato provato scientificamente che la coscienza sia un prodotto del cervello… Gli studi scientifici più significativi sulle NDE sono quelli della psichiatra svizzera Elisabeth Kübler-Ross (1926-2004) che nel 1970 tenne seminari sull’immortalità umana presso l’Università di Harvard e dello psicologo americano Raymond Moody. Tuttavia uno studioso ha affrontato dal punto di vista della meccanica e fisica quantistica – fondata da Max Planck – il caso delle NDE. Si tratta di T. Lee Baumann di Birmingham (Alabama, USA). Nel 1970 il dottor Baumann – medico e studioso di geriatria e medicina interna – inizia la sua indagine come scettico. Oggi è arrivato a unire il concetto soprannaturale di luce descritto nelle NDE con quello scientifico e fisico della luce. Gli esperimenti scientifici attestano che la luce sia onnipresente e onnisciente, come risultato della sua natura quantica. È possibile che la luce e Dio siano la stessa cosa? Secondo Baumann si possono definire nove interessanti aspetti della luce vicini all’esperienza soprannaturale:

 

1)   La luce era pervasiva al momento del Big Bang.

2)   Tutta la materia è riconducibile alla radiazione elettromagnetica (inclusa la luce).

3)   Il concetto di tempo cessa di esistere viaggiando alla velocità della luce (e quindi si entra nel concetto di eternità).

4)   L’energia della luce è infinita.

5)   Gli esperimenti della fisica dimostrano che le particelle di luce comunicano tra loro.

6)   La luce è l’entità amorevole che accoglie chi vive le NDE.

7)   La Bibbia e le maggiori religioni si riferiscono a Dio come luce.

8)   È l’esperienza umana che trasforma le onde della luce in particelle di luce. Il 4 luglio 2001 La rivista «New Scientist» riferì nell’articolo «Taming the Multiverse» circa l’evidenza scientifica degli universi paralleli. Una realtà multidimensionale che sosterrebbe i risultati delle ricerche nel campo delle NDE dopo la morte del corpo.

9)   La seconda legge della termodinamica (l’entropia) teorizza un progetto intelligente complesso e infinito già esistente nella singolarità del Big Bang.

 

La fisica quantistica suggerisce che l’universo potrebbe essere cosciente e che ogni coscienza sia un frattale. Molti scienziati non credono più in un universo generato casualmente da una sorta di polvere primordiale. Christian de Duve – biologo molecolare premiato col Nobel – descrive l’universo come qualcosa che abbia un imperativo cosmico di sviluppare la vita cosciente. La struttura stessa delle molecole che compongono gli esseri viventi impone che la vita cosciente si evolva. L’astrofisico Fred Hoyle è d’accordo sul fatto che le leggi fondamentali dell’universo, che governano la creazione di soli, pianeti e galassie possano implicare che la vita cosciente sia il risultato finale di queste leggi universali. Il biologo evoluzionista Rupert Sheldrake va anche oltre, affermando che ci sono forme di energia nell’universo che si trasformano in vita. Se questo è vero, allora questo si può applicare alle altre dimensioni della realtà composte di particelle elementari subatomiche. Il paranormale ora sembra meno fantasia e più percezione di altre realtà di coscienza già individuate dalla scienza moderna. Le NDE possono essere semplicemente la controparte clinica a ciò che i fisici sperimentali hanno trovato in laboratorio. Il fisico (premio Nobel per la fisica nel 1945) Wolfgang Pauli (uno dei padri fondatori della meccanica quantistica) e Carl Jung hanno sviluppato il concetto di sincronicità: la teoria che sostiene che i modelli nascosti nella vita possono essere espressi da eventi apparentemente casuali, e che in questi modelli vi è rappresentata la comunicazione con una mente cosciente universale.

Il premio Nobel del 1922 per la fisica Niels Bohr – padre fondatore della fisica quantistica – scoprì che esiste un’interconnessione tra gli eventi indipendenti subatomici e la vita. Quando Jung per primo avanzò, la sua idea, la maggior parte dei fisici non lo prese sul serio (anche Wolfgang Pauli ritenne la cosa sufficientemente importante da scrivere un libro insieme con lui sul tema, intitolato L’interpretazione e la natura della psiche). Ora che l’esistenza di connessioni è stata stabilita, alcuni fisici stanno riscoprendo l’idea di Jung. Il fisico Paul Davies afferma: «Questi effetti quantistici sono infatti una forma di sincronicità, nel senso che essi stabiliscono una connessione – più precisamente una correlazione -. tra gli eventi per i quali è vietata qualsiasi forma di legame causale». Questa teoria sostiene una realtà che corrisponde alle NDE: gli stati diversi di coscienza e realtà parallele sono scientificamente provati. Nel numero di giugno 1994 della rivista «Discover Magazine» è stato pubblicato un articolo intitolato: «La coscienza dei Quanti» sul come la coscienza e la fisica quantistica siano intimamente connesse. La “coscienza quantica” è il punto di unione attuale tra le ricerche sulle NDE e la fisica quantistica. Il confine tra scienza e soprannaturale rimane aperto.

Giorgio Nadali