Bibbia e Curiosità – Parte prima

 

di Giorgio Nadali  www.giorgionadali.it

 Sal 119,105 La tua parola è una lampada al mio piede

e una luce sul mio sentiero.

I record della Bibbia

La Bibbia è l’unico libro ad essere presente fuori dal pianeta Terra. Una piccola Bibbia in inglese è stata posta  il 7 agosto 1971 dall’astronauta David Scott, comandante dell’Apollo 15,  accanto alla bandiera americana

La Bibbia è il libro più venduto al mondo in assoluto. Nel Mondo vengono vendute mediamente 47 copie della Bibbia al minuto, durante le 24 ore.

E’ anche il primo libro mai stampato al mondo (a Mainz, Germania, 200 esemplari nel 1454 stampati da Johannes  Gutenberg).

Secondo dati del 2004 forniti dall’Alleanza Biblica Universale, la Bibbia è stata tradotta per intero o parzialmente in 2.355 lingue. Le lingue principali del mondo sono 3.000, ma se ne contano fino a 6.700. Sempre nel 2004 l’Alleanza Biblica Universale ha coordinando la traduzione in circa 600 nuove lingue.

 

Misure bibliche 

Cubito dell’Antico Testamento: 445 mm.

Palmo dell’Antico Testamento: 76 mm.

Efa: 35 litri Eso 16:36 L’omer è la decima parte dell’efa.

Eso 29:40 Con il primo agnello offrirai la decima parte di un efa di fior di farina [3,5 litri]  impastata con la quarta parte di un hin di olio vergine [1,45 litri] e una libazione di un quarto di hin di vino [1,45 litri].

Hin: 5,83 litri

Bat: 35 litri  Ez 45:11 L’efa e il bat avranno la stessa capacità; il bat conterrà la decima parte di un comer e l’efa la decima parte di un comer; la loro capacità sarà regolata dal comer.

Miglio: 1422 metri. Mt 5:41 Se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due. [2,84 chilometri]

Spicciolo: 31 centesimi di euro. Lc 21:2 Vide anche una vedova poveretta che vi metteva due spiccioli [62 centesimi di euro]

Soldo: 2,5 euro. Lc 12:6 Cinque passeri non si vendono per due soldi? [5 euro] Eppure non uno di essi è dimenticato davanti a Dio.

Misura: 11,67 litri. Mt 13:33 Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito che una donna prende e nasconde in tre misure di farina [35,01 litri], finché la pasta sia tutta lievitata».

Talento: 240.000 euro. Mt 25:25 ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; eccoti il tuo”. Matteo parla di talenti. Una moneta che valeva 60 volte di più della mina citata da Luca.

Mina: 4000 euro. Lc 19:20 Poi ne venne un altro che disse: “Signore, ecco la tua mina che ho tenuta nascosta in un fazzoletto.

Dramma: 80 euro. Lc 15:8 «Oppure, qual è la donna che se ha dieci dramme [800 euro] e ne perde una [80 euro], non accende un lume e non spazza la casa e non cerca con cura finché non la ritrova?

Denaro: 40 euro. Mc 14:5 Si poteva vendere quest’olio per più di trecento denari [12.000 euro], e darli ai poveri». Ed erano irritati contro di lei. Lc 10:35 Il giorno dopo, presi due denari [80 euro], li diede all’oste e gli disse: “Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, te lo rimborserò al mio ritorno”.Lc 7:41 «Un creditore aveva due debitori; l’uno gli doveva cinquecento denari [20.000 euro] e l’altro cinquanta [2000 euro]. Gv 6:7 Filippo gli rispose: «Duecento denari [8000 euro] di pani non bastano perché ciascuno ne riceva un pezzetto».

Siclo d’argento: 160 euro. Mt 26:15 e disse loro: «Che cosa siete disposti a darmi, se io ve lo consegno?» Ed essi gli fissarono trenta sicli d’argento [4800 euro].

Gesù fu tradito da Giuda Iscariota per trenta sicli d’argento (Mt 27,9). Non denari. I “denari” sono citati 7 volte nei Vangeli, ma mai per il tradimento di Giuda. La stessa somma che era dovuta per il risarcimento danni di uno schiavo incornato da un bue (Es 21,32): “Se il bue attacca uno schiavo o una schiava, il padrone del bue pagherà al padrone dello schiavo trenta sicli d’argento e il bue sarà lapidato”.

Un siclo d’argento equivale a 160 euro attuali. Gesù fu quindi tradito per 4800 euro attuali.

Cammino di Sabato: 889 metri

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Genesi 6:15 Ecco come devi farla: l’arca avrà trecento cubiti di lunghezza, cinquanta di larghezza e trenta di altezza. 

Traduzione:

Genesi 6:15 Ecco come devi farla: l’arca avrà 132,6 metri di lunghezza, 22,1 metri di larghezza e 13,26 metri di altezza.

Zaccaria 5:2 L’angelo mi domandò: «Che cosa vedi?». E io: «Vedo un rotolo che vola: è lungo venti cubiti e largo dieci».

Traduzione:

Zaccaria 5:2 L’angelo mi domandò: «Che cosa vedi?». E io: «Vedo un rotolo che vola: è lungo 8,82 metri e largo 4,42 metri».

1Samuele 17:4 Dall’accampamento dei Filistei uscì un campione, chiamato Golia, di Gat; era alto sei cubiti e un palmo.

Traduzione:

1Samuele 17:4 Dall’accampamento dei Filistei uscì un campione, chiamato Golia, di Gat; era alto  2,72 metri.

 Sostanze bibliche

 Mirra Nella Bibbia è uno dei principali componenti dell’olio santo per le unzioni (Esodo, XXX,23), ma anche un profumo, citato sette volte nel Cantico dei Cantici. La mirra è una gommaresina romatica, estratta da un albero o arbusto del genere Commiphora, della famiglia delle Burseraceae. Attualmente la mirra è utilizzata come componente di prodotti farmaceutici (proprietà disinfettanti) e soprattutto nella profumeria ma in certi paesi come la Francia ed il Belgio. E’ citata 16 volte di cui 3 nei Vangeli.

Matteo 2:11 Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.

Marco 15:23 e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese.

Giovanni 19:39 Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre.

IncensoI cristiani ortodossi in Grecia lo comprano come le caramelle. Nel negozio scelgono il tipo desiderato e con una paletta lo mettono in un sacchetto e lo acquistano a peso. Sono grossi cristalli multicolore. Anche la chiesa russo ortodossa lo vende ai fedeli in scatolette colorate. I fedeli lo accendono personalmente in chiesa o in casa davanti alle icone.. A Gesù bambino fu donato dai Magi perché l’incenso è simbolo di santità. Non a caso la pianta da quale proviene l’incenso si chiama Boswellia Sacra ed è usato in diverse religioni. E’ citato 124 volte nella Bibbia, di cui 4 nei Vangeli e 1 nell’Apocalisse.

Matteo 2:11 Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.

Luca 1:9 secondo l’usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l’offerta dell’incenso.

Luca 1:10 Tutta l’assemblea del popolo pregava fuori nell’ora dell’incenso.

Luca 1:11 Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso.

Apocalisse 18:13 cinnamòmo, amòmo, profumi, unguento, incenso, vino, olio, fior di farina, frumento, bestiame, greggi, cavalli, cocchi, schiavi e vite umane.

Aloe La parola aloe viene dal greco alòs “sale”, a causa del suo succo amaro che ricorda il sapore dell’acqua del mare. L’Aloe barbadensis è certamente la più nota tra le quasi 400 specie. Appartiene alla famiglia delle Liliacee, oggi meglio definite Alocacee. Pianta dell’imnortalità, nell’antico Egitto era posta all’entrata delle piramidi e indicava ai Faraoni la strada verso la terra dei morti: utilizzata anche nella imbalsamazione. E’ citata 2 volte nella Bibbia, di cui 1 nel Vangelo di Giovanni in occasione della sepoltura di Gesù.  

Cantico 4:14 nardo e zafferano, cannella e cinnamòmo con ogni specie d’alberi da incenso; mirra e aloe con tutti i migliori aromi.

Giovanni 19:39 Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre.

NardoIl rizoma del Nardo, che si trova sottoterra può essere schiacciato e distillato in un olio essenziale ambrato intensamente aromatico, molto denso detto olio di nardo, usato come profumo e come fumogeno profumante in una delle 11 erbe per l’incenso nel Tempio di Gerusalemme. Nella Bibbia è citato 5 volte di cui 2 nei Vangeli. Nel brano del nardo Gesù dimostra di apprezzare anche un’offerta di qualcosa di prezioso e costoso. 

Marco 14:3 Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l’unguento sul suo capo.

Giovanni 12:3 Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento.

 

IssopoGli Ebrei la consideravano un’erba santa (della famiglia delle lamiaceae) ; nei testi liturgici, ricchi d’allegorie, questo fiore viene menzionato in più punti.  E’ citato 10 volte nella Bibbia, tutte nell’Antico Testamento, tra cui: Salmi 50:9 Purificami con issopo e sarò mondo; lavami e sarò più bianco della neve. Nell’Antico Testamento (Es 12,22), fu usata come pennello per segnare col sangue d’agnello le porte delle famiglie israelitiche che l’angelo distruttore doveva risparmiare. Tradizionalmente la pianta d’issopo era usata in rametti riuniti come aspersorio. Nel Nuovo Testamento, (Giovanni 19,29) si dice che una spugna impregnata di aceto fu fissata su una canna di issopo e offerta da bere a Gesù in croce, come atto di pietà. L’olio essenziale di issopo contiene un chetone, il pino-canfone che a dosi elevate può causare convulsioni e non va assunto in quantità maggiore che la dose massima suggerita.

 

Manna La manna viene citata nella Torah in riferimento al cibo di cui si nutrì il popolo d’Israele durante il cammino dei 40 anni nel deserto dopo l’uscita e la liberazione dalla schiavitù in Egitto; la manna iniziò a scendere dal cielo quando il popolo d’Israele stava avvicinandosi al Monte Sinai per ricevere la Torah. Si racconta come questo pane degli angeli derivasse direttamente dal regno celeste e spirituale e fosse prodotto dagli angeli dell’ordine delle Chayyot, usando per questo significato la metafora del sudore delle Chayyot e di una produzione effettuata da Dio, sempre con gli angeli, avvenuta attraverso delle macine celesti. La manna non produceva feci in quanto cibo celeste e più vicino ai reami spirituali di quanto fosse al mondo materiale. La tradizione vuole che la manna tornerà con l’era messianica. Ogni Ebreo che assaggiava la manna poteva percepire e gustare un sapore diverso da quello degli altri Ebrei: si parla di gusti di altri cibi da loro desiderati ed assaporati mangiando la sola manna. Il miracolo della manna è messo in parallelo al miracolo di Gesù nel miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci.

                                      La preghiera del Padre Nostro nella lingua originale di Gesù

Abwun d’bashmayâ / Padre Nostro  

Aramaico della Peshitta siriaca

 

Abwun d’bashmayâ

               Padre nostro nei cieli,

Neth qadâsh shmâkh

               Sia santificato il tuo nome,

 

Tithe malkuthâkh

              Venga il tuo regno,

Nehwe tsevyânâkh

               Sia fatta la tua volontà,

Aykanâ d’bashmayâ

               Come in cielo,

Âf bar`â

               Anche in terra.

Hav lan lakhmâ d’sûnqânan yaumânâ

               Dacci oggi il nostro pane quotidiano.

u’Shvâq lan khaubayn

               Perdona i nostri debiti

Aykanâ d’âf khnan

   Come anche noi

Shvaqan l’khayâveyn

             perdoniamo I nostri debitori.

u’Lâ te`lan l’nisyûnâ

               E guidaci fuori dalla tentazione

 

Elâ patsân men bîshâ

               Ma liberaci dal male.

 

Ameyn

Amen

 
אַבָּא
יִתְקַדַּשׁ שְׁמָךְ
תֵּיתֵי מַלְכוּתָךְ
לַחֲמַנָא דִּי מִסְתְּיָא
הַב לַנָא יוֹמַא דְנָה
וּשְׁבֹק לַנָא חוֹבַינָא
כְּדִי שְׁבַקְנָא לְחַיָּבַינָא
וְלָא תַּעֲלִנָּא לְנִסְיוֹנָא

La traduzione fedele di come Gesù ha recitato il “Padre Nostro”

Abwun dvashmaya (Padre Nostro che sei nei cieli.)
abwun = nostro Padre
d-va-shmaya = del quale/che è – in – cielo

Nethqadash shmakh (Possa il tuo mome essere santo).
nethqadash = sarà santo
shmakh = il tuo nome

Tethe malkuthakh (Possa il tuo regno venire).
tethe = verrà
malkuthakh = il tuo regno

Nehweh tsevyanakh (Possa la tua volontà essere [fatta])
nehweh = sarà
tsevyanakh = “la tua volontà” o  “il tuo desiderio”

Aykana dvashmaya (Come è in cielo)
aykana = come, nello stesso modo
d-va-shmaya = di chi/nel cielo

Af bar`a (Anche [sia] sulla terra)
af = anche
b-ar`a = nella/sulla – la terra

Hav lan lakhma (Dacci il pane)
hav = dai
lan = a noi
lakhma = pane (infatti Beth Lekhem signifca ”casa del pane” = Betlemme)

Dsoonqanan yomana (Ogni giorno)
d-soonqanan = di cui (è) – costante
yomana = giornaliero o “ogni giorno”

Ushvuq lan khaubeyn (E perdona I nostri peccati)
u-shvuq = e permetti/perdona
lan = su di noi
khaybeyn = i nostri peccati/debiti/mancanze

Aykana d’af khnan(Anche  come noi)
aykana = come
d-af = nella stessa maniera – anche
khnan = noi

Shvaqan lkhaiveyn (Abbiamo perdonato i peccatori)
shvaqan = abbiamo perdonato
l-khaiveyn = sui – peccatori/debitori/i colpevoli, ecc.

U’la te`lan lnisyouna (E non guidarci nel pericolo).
u-la = e – non
te`lan = guidaci
l-nisyouna = sul – pericolo/tentazione

Ela patsan men bisha (Ma liberaci dal male)
ela = ma
patsan = liberaci
men = dal
bisha = male

Metul d’dheelakh hee malkootha (Perché il regno è tuo).
metul = perché
d-dheelakh = di cui – “tuo” (è una costruzione grammaticale che significa proprietà)
hee = é
malkootha = regno

Ukhaila utheshbookhtha (E la potenza e la gloria)
u-khaila = e – potere
u-theshbooktha = e – gloria

`Alam l`almeen (Per sempre; Per l’eternità)
`alam = per sempre
l-`almeen = sopra – le ere (“eternità”)

Ameyn (Amen) ameyn = “davvero” o “è verità!” finale tradizionale ad una preghiera o a un giuramento (es. “ameyn ameyn amarna lakh” = “Davvero, davvero, davvero, te lo dico!”). Stessa espressione di quando Gesù diceva “In verità vi dico”.

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LA CROCE E L’ANELLO. MISTERI E SEGRETI DELLE CARRIERE ECCLESIASTICHE

Nuovo libro in libreria da Aprile 2010

 Giorgio Nadali LA CROCE E L’ANELLO. MISTERI E SEGRETI DELLE CARRIERE ECCLESIASTICHE

 Edizioni Segno, Udine, 2010

  ISBN: 978-88-6138-239-8  

  320 pp.

http://www.giorgionadali.it/cop_Croce_e_Anello.pdf

http://www.edizionisegno.it

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TUTTI I SEGRETI DEI 5239 UOMINI CHE GUIDANO LA FEDE DI “1 MILIARDO” DI CATTOLICI

Le visioni “politiche” I segreti del Conclave per l’elezione del Papa Come e perchè si diventa Vescovo, Cardinale, Papa Il buon Vescovo, Rivalità e misteri Curiosità sul Vaticano I Vescovi e i Cardinali vicini e lontani alla gente, I retroscena della Curia Romana e della Santa Sede, Gossip  

Capitolo Primo: Un po’ di storia

Capitolo Secondo:  Il buon vescovo

Capitolo Terzo: La cultura interna della Curia Romana

Capitolo Quinto: La politica dello Spirito

Capitolo Sesto: Brillanti carriere ecclesiastiche

Capitolo Settimo: Il papabile al soglio di Pietro  

Capitolo Ottavo: Lo Spirito soffia dove vuole? 

Capitolo Nono: La creazione del porporato

 Capitolo Decimo: Curiosità 

Ci sono sempre quattro vescovi in ogni partita a scacchi. Due bianchi e due neri. Solo che da noi si chiamano alfieri. Nel mondo anglosassone si chiamano “bishops“, cioè “vescovi”. E’ proprio per questo che i quattro pezzi sono rappresentati col copricapo da vescovo – la mitria. Nei tornei, quando gli sfidanti rimangono con solo un alfiere-vescovo a testa, la partita si fa serrata – proprio come nella corsa del Conclave per l’elezione di un nuovo papa e come nella scelta di un vescovo che il pontefice dovrà scegliere da una terna di nomi che gli vengono sottoposti. Una partita di pedoni che vogliono diventare alfieri-vescovi e questi che mangiano diagonalmente altri pezzi sullo scacchiere delle carriere ecclesiastiche. Quale sarà il buon vescovo di cui parla San Paolo nella sua lettera a Tito?

     Cinquemilasettantatre vescovi, centottantacinque cardinali e naturalmente il Papa indossano una croce pettorale e un anello vescovile all’anulare  destro.  Guidano nella fede più di un miliardo e cento milioni di fedeli. Anzi, no. Questo è il numero ufficiale dei battezzati in base ai documenti parrocchiali in tutto il mondo. I fedeli cattolici spiritualmente vicini a quei 5259 uomini sono molto meno. All’incirca quattrocento milioni. Gli altri hanno lasciato il gregge. E non sono tutti cattivi.

     Certo, qualcuno lo ha lasciato a torto. Il seme è caduto sulle spine e non ha attecchito. Altri – troppi – quegli uomini con la croce e con l’anello proprio non li capiscono. Non può essere solo un problema di spine. Qualcuno ha seminato male. Magari usando metodi obsoleti o con più attenzione alla propria carriera, alla tradizione. Guardando troppo al passato si perde di vista il presente e non si entra nel futuro. 

Altri hanno coperto scandali o li hanno addirittura creati, contro il monito del Signore: «chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, meglio per lui sarebbe che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse gettato in fondo al mare». (Mt 18,6). Invece di cercare la pecorella smarrita hanno fatto fuggire una parte del gregge.

Chi sono e cosa pensano oggi gli uomini successori degli apostoli? Perché sono vicini e lontani alla gente?

    Quando nella Chiesa Cattolica si riceve un anello si fa sempre una promessa. Gli sposi promettono di amarsi e di onorarsi, di servire la vita nei figli ed educarli alla fede della Chiesa. Ogni vescovo promette invece di riportare all’ovile di Cristo le pecore smarrite: «vuoi, come buon pastore, andare in cerca delle pecore smarrite per riportarle all’ovile di Cristo?».  I cardinali promettono fedeltà al Successore di Pietro e ricevono da lui in dono l’anello cardinalizio. Questi a sua volta riceve l’anello del Pescatore – non appena l’orafo lo consegna secondo le indicazioni dell’eletto, con lo stemma richiesto –  qualche giorno dopo la sua elezione al soglio di Pietro. Naturalmente promette di essere un degno Servo dei servi di Dio. Un degno Vicario di Cristo in Terra. La grande maggioranza di questi uomini mantiene la sua promessa, in buona fede.  Ma nessuno ha mai insegnato loro come essere un buon vescovo.

     Nel mondo secolare  ci si prepara duramente a posizioni di responsabilità e si è attenti alle tecniche moderne di comunicazione – soprattutto in una società multiculturale in cui gli stimoli alle persone provengono da una miriade di fonti diverse. Questi uomini si basano  certo sulla loro fede, su una solida preparazione teologica, su una tradizione granitica e inamovibile,  su una bimillenaria storia in cui il Signore è amorevolmente intervenuto più volte per evitare un fallimento ed una chiusura della sua Vigna. Contano su di Lui, certamente. Lui li ha chiamati. Ma i talenti vanno fatti fruttare. Bisogna farsi tutto a tutti per guadagnare ad ogni costo qualcuno, come esortava l’Apostolo delle genti. Una maggiore collegialità dei vescovi, una Curia Romana che funzioni come serva delle chiese locali, non come padrona. Una maggiore libertà delle chiese locali nell’adattare gli insegnamenti alle loro particolari circostanze. Sono le speranze dell’ala più aperta ai cambiamenti di questi uomini che con un vecchio cucchiaino d’oro devono togliere l’acqua che entra a fiotti nella barca di Pietro prima che questa affondi.  

Giorgio Nadali

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Il contributo della Chiesa al progresso della Scienza. Tutta la verità contro le menzogne illuministe e razionaliste

di Giorgio Nadali    www.giorgionadali.it

 

La cosiddetta rivoluzione scientifica del XVI secolo è stata mal interpretata da coloro che desideravano sostenere un conflitto insito tra scienza e religione. In quell’epoca, infatti, si ottennero conquiste straordinarie, che non vennero però prodotte da un’esplosione di pensiero laico. Piuttosto, esse furono il culmine di molti secoli di progressi sistematici portati avanti dagli scolastici medievali e sorretti da un’invenzione del XII secolo prettamente cristiana: l’università. Scienza e religione non solo erano compatibili, ma addirittura inseparabili, e la scienza nacque grazie a studiosi cristiani profondamente religiosi”.[1] “Quando si parla di come il Cristianesimo abbia contribuito allo sviluppo della ragione e del progresso non si tratta soltanto di chiacchiere; la caduta dell’Impero Romano favorì un’era di invenzioni e innovazioni straordinarie.

Le menzogne dell’Illuminismo

Per apprezzarne la portata è però necessario affrontare un’incredibile menzogna che per lungo tempo ha deformato la nostra conoscenza della storia. Negli ultimi due o tre secoli, le persone istruite sapevano che nel periodo storico che va dalla caduta di Roma fino all’incirca al XV secolo, l’Europa era sprofondata nei cosiddetti Secoli Bui: secoli di ignoranza, superstizione e miseria da cui, all’improvviso e quasi per miracolo, ci salvò prima l’avvento del Rinascimento e, successivamente, dell’Illuminismo. Questo non è vero, anzi la tecnologia e la scienza europee sorpresero e superarono il resto del mondo proprio durante questo periodo considerato oscuro. L’idea che l’Europa fosse precipitata in secoli bui fu creata ad arte da intellettuali antireligiosi e accaniti anticattolici del XVIII secolo che, determinati ad affermare la superiorità culturale della loro epoca, la magnificavano denigrando i secoli precedenti. Voltaire, ad esempio, disse che un’epoca di “barbarie, superstizione, [e] ignoranza coprì la faccia della Terra”. Opinioni di questo tipo furono così frequenti e unanimi che, fino a poco tempo fa, persino i dizionari e le enciclopedie presentavano i Secoli Bui come un fatto storico. Alcuni studiosi parvero persino implicare che le stesse persone vissute, ad esempio, nel IX secolo, descrivessero la loro epoca come sottosviluppata e superstiziosa.[2]   

L’Università invenzione cristiana

Quando, nel XII secolo, viene fondata dalla Chiesa l’università era qualcosa di completamente nuovo, un’istituzione dedicata esclusivamente all’istruzione superiore. Quest’invenzione cristiana era abbastanza diversa… Le università non furono istituzioni fondate per ripetere le conoscenze ricevute dai greci, ma assolutamente pronte a criticare e correggere gli antichi. Le prime due università sorsero a Parigi e Bologna alla metà del XII secolo. Poi, intorno al 1200, furono fondate quelle di Oxford e Cambridge, seguite da una marea di nuove istituzioni nel XIII secolo… La scienza nacque proprio in queste prime università. Si tenga presente che si trattava di istituzioni profondamente cristiane: tutti gli appartenenti alle facoltà facevano parte di ordini religiosi e, di conseguenza, si può dire lo stesso per la maggior parte dei primi scienziati… Il vescovo Nicola Cusano (1401-1464) sostenne “che un uomo che si trovi sulla terra, o sul Sole, o su qualche altra stella, crederà sempre che la posizione che occupa è il centro immoto, e che tutte le altre cose sono in movimento”. Ne conseguiva che gli uomini non dovessero fidarsi del fatto che percepivano la Terra come ferma; forse non lo era. Su queste basi non fu certo un salto nel buio sostenne che la Terra ruotava intorno al Sole. Tutte queste teorie formulate durante i Secoli Bui erano ben note a Copernico, che non era un canonico della Chiesa isolato in una zona remota della Polonia, come spesso viene descritto, ma uno degli uomini più colti della sua generazione, formatosi presso le Università di Cracovia, Bologna (probabilmente la migliore università d’Europa), Padova e Ferrara. Nei cosiddetti Secoli Bui il progresso fu tale che, non più tardi del XIII secolo, l’Europa si era spinta ben oltre Roma, la Grecia e il resto del mondo. Perché? Principalmente perché il Cristianesimo insegnava che il progresso era “normale” e che “nuove invenzioni sarebero sempre state prossime”. Questa era l’idea rivoluzionaria. E la fiducia nel progresso non si limitava solamente alla tecnologia e alla cultura più elevata. L’uomo medievale europeo era altrettanto incline a sviluppare modi migliori per fare le cose.[3]     

Astronomia cristiana

La verità su Galileo Galilei

All’inizio Galileo e la sua opera furono ben accolti celebrati dagli uomini di Chiesa più eminenti. Verso la fine del 1610 padre Cristoforo Clavio scrisse a Galileo per informarlo che i suoi colleghi astronomi, gesuiti, avevano confermato le scoperte da lui fatte con il telescopio. Quando, l’anno dopo, si  recò a Roma, Galileo fu salutato con entusiasmo dalle figure religiose tanto quanto da quelle secolari. In quell’occasione Galileo scrisse a un amico: “sono stato ricevuto accolto con favore da molti illustri cardinali, prelati e principi di questa città”.  Galileo ebbe il piacere di una lunga udienza con il Papa, Paolo V, mentre i gesuiti del collegio Romano celebrarono le sue scoperte con una giornata di attività. Galileo ne fu entusiasta: davanti a un pubblico di cardinali, studiosi e intellettuali secolari di spicco, studenti di padre Cristoforo Grienberger e padre Clavio parlarono delle grandi scoperte dell’astronomo toscano. Si trattava di studiosi di distinzione considerevole. Padre Griensberger, che verificò personalmente la scoperta delle lune di Giove fatta da Galileo fu un astronomo eminente: inventò telescopio con montatura “equatoriale”, che ruotava su un’asse parallelo a quello della terra, e contribuì allo sviluppo del telescopio rifrangente in uso oggi. Padre Clavio, uno dei grandi matematici del suo tempo, produsse il calendario Gregoriano (entrato in vigore nel 1582), grazie al quale furono risolte le imprecisioni che avevano piagato il vecchio calendario giuliano. I calcoli fatti da padre Clavio per stabilire la lunghezza dell’anno solare il numero dei giorni necessari a tenere il calendario in linea con l’anno solare – novantasette giorni intercalari ogni quattrocento anni – furono così precisi che gli studiosi, ancora oggi, non sanno capacitarsi di come vi sia giunto.[4]

San Alberto Magno diceva che la donna è un uomo mal riuscito, ma inventa la scienza sperimentale

Un’altra grande figura del Duecento fu sant’Alberto il Grande, detto anche Alberto Magno (c. 1200 – 1280). Alberto studiò a Padova; successivamente abbracciò l’ordine domenicano e insegnò in vari priorati in Germania prima di iniziare la carriera presso l’Università di Parigi, nel 1241… Alberto magno fu celebre naturalista registrò un’enorme quantità di dati sul mondo che lo circondava. La sua prodigiosa produzione compresa la fisica, la logica, la metafisica, la biologia, la psicologia e svariate scienze della terra. Come Roger Bacon, Alberto Magno fu diligente nell’annotare l’importanza dell’osservazione diretta nell’acquisizione della conoscenza del mondo fisico. Nel De mineralilibus spiegò che lo scopo della scienza naturale non era “limitarsi d’accettare le affermazioni altrui, vale a dire ciò che è narrato dalla gente, ma a indagare da sé le cause che operano nella natura…

Il vescovo che crea lo standard per gli esperimenti scientifici

Altra figura di spicco del XIII secolo fu Robert Grosseteste. Cancelliere di Oxford e vescovo di Lincoln (la diocesi più grande d’Inghilterra). Grosseteste ebbe la stessa enorme quantità d’interessi e conseguì la medesima quantità di risultati scientifici che caratterizzano le figure di Roger Bacon e Alberto Magno. Grosseteste era stato influenzato dalla celebre scuola di Chartres, particolarmente da Thierry. Considerato uno degli uomini più eruditi del medioevo, Grosseteste è stato il primo ad aver messo per iscritto una serie completa di passi necessari alla realizzazione di un esperimento scientifico”.[5]

Invenzioni gesuite. Orologi a pendolo, pantografi,  barometri, telescopi e  microscopi a riflessione.

I gesuiti avevano contribuito allo sviluppo degli orologi a pendolo, dei pantografi, dei barometri, dei telescopi e dei microscopi a riflessione, ed esposto diverse teorie in vari campi scientifici, come il magnetismo, l’ottica e l’elettricità. Osservarono, in alcuni casi prima degli altri, le fasce colorate della superficie di Giove, la nebulosa di Andromeda e gli anelli di Saturno. Avanzavano teorie sulla circolazione del sangue (indipendentemente da Harvey), sulla possibilità teorica di volare, sul modo in cui la luna provoca le maree e sulla natura della propagazione della luce tramite le onde. Le mappe delle stelle nell’emisfero meridionale, la logica simbolica, le misure per controllare i flussi del Po e dell’Adige, l’introduzione dei segni “più” e “meno” nella matematica italiana, furono tutti successi tipici della Compagnia, e scienziati influenti come Fermat, Huygens, Leibniz e Newton il non furono i soli a tenerli da conto come preziosi consulenti…

Trentacinque crateri dalla luna hanno preso nome da scienziati e matematici gesuiti

I gesuiti vantarono anche numerosi matematici straordinari, che apportarono alla propria disciplina importanti contributi. Nella lista dei più eminenti matematici esistiti tra il 900 a.C. e il 1800, stilata da Charles Bossut, uno dei primi storici della matematica,sedici su trecentotre sono gesuiti. Questa cifra, corrisponde al 5% dei maggiori matematici in un periodo di 2700 anni, diventa ancora più impressionante quando pensiamo che i gesuiti sono esistiti per appena due di quei ventisette secoli! A ciò si aggiunga che circa trentacinque crateri dalla luna hanno preso nome da scienziati e matematici gesuiti. Ai gesuiti si deve anche l’introduzione della scienza occidentale in luoghi remoti quale la Cina e l’India. Nella Cina del XVII secolo, in particolare, i gesuiti portarono significativo corpus di dati scientifici e un vasto repertorio di strumenti logici per la comprensione dell’universo fisico, fra le quali la geometria euclidea, che rendeva comprensibile il moto planetario”.[6]

La “scienza dei gesuiti”. La geologia

Qual è la scienza che è stata chiamata “la scienza dei gesuiti”? La geologia! E il fondatore della geologia e della stratigrafia moderna fu padre Niccolò Stenone (1638-1686), un prete gesuita convertito dal luteranesimo.  Fu in seguito  eletto vescovo. Beatificato da Giovanni Paolo II nel 1988. Il suo De solido intra solidum naturaliter contento dissertationis prodromus, ne fa uno dei principali fondatori della moderna geologia. La sua famosa frase “pulchra sunt quae videntur, pulchriora quae sciuntur, longe pulcherrima quae ignorantur” (belle sono le cose che si vedono, più belle quelle che si conoscono, bellissime quelle che si ignorano) potrebbe ben essere presa come esempio di giusta curiosità intellettuale, fondamento per la ricerca scientifica di tutti i tempi. Come anatomista Stenone scoprì il dotto parotideo (dotto di Stenone); a lui spetta anche il merito della corretta interpretazione della funzione ghiandolare e della distinzione tra ghiandole secernenti e linfonodi. Dimostrò che il cuore è un muscolo, e non la fonte del calore o la sede dell’anima. Interpretò correttamente le circonvoluzioni cerebrali come sede delle funzioni cognitive superiori, ponendosi in contrasto con le allora dominanti teorie cartesiane. Scoprì la funzione delle ovaie e delle tube uterine.

Il padre gesuita dell’egittologia

Fu padre Athanasisus Kircher (1602-1680). Kircher è stato paragonato al suo confratello gesuita Ruggiero Giuseppe Boscovich e a Leonardo da Vinci per la sua enorme varietà di interessi, ed è stato onorato con il titolo di “maestro in un centinaio d’arti”.

Il prete che inventa il pendolo convincendo  nove confratelli a contare ottantasettemila oscillazioni in un giorno

Furono numerosi i gesuiti che nel tempo si distinsero in campo scientifico; tra gli altri, padre Giambattista Riccioli, noto a molti di noi per i suoi numerosi contributi scientifici tra i quali – fatto poco noto – l’aver misurato l’accelerazione di un corpo in caduta libera… Agli studiosi non è sfuggito che i gesuiti ebbero un apprezzamento particolarmente acuto per l’importanza della precisione nella pratica della scienza sperimentale. Padre Riccioli fu la prova vivente di tale impegno. Al fine di sviluppare un accurato pendolo da un secondo, padre Riccioli riuscì a convincere nove confratelli a contare circa ottantasettemila oscillazioni in un solo giorno. Grazie questo accurato pendolo, fu in grado di calcolare la costante di gravità.

Il prete gesuita che sviluppò il primo metodo geometrico per calcolare l’orbita planetaria

Uno dei maggiori scienziati gesuiti fu padre Ruggero Boscovich (1711-1787) Padre Boscovich sviluppò il primo metodo geometrico per calcolare l’orbita planetaria sulla base di tre osservazione della sua posizione. La sua Theoria philosophiae naturalis, pubblicata per la prima volta nel 1758 attrasse ammiratori ai suoi tempi e sempre ne ha attratti, da allora per il suo ambizioso tentativo di comprendere la struttura dell’universo avendo come punto di riferimento una singola idea… L’originale contributo di Boscovich anticipò gli obiettivi e molti degli elementi della fisica atomica novecentesca…Padre Athanasius Kircher (1602-1680) ricorda padre Boscovich per l’enorme gamma dei suoi interessi; egli è stato paragonato a Leonardo da Vinci e onorato con il titolo di “maestro di 100 arti”.[7]

 

Alcuni scienziati cristiani

 Albert Einstein 1879 – 1955 

“La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca”.

Isaac Newton 1642 – 1727 

Fra i più conosciuti scienziati della storia dell’umanità. Fondamentali i suoi lavori sull’ottica, le sue tre leggi della dinamica, pose le basi per il calcolo differenziale ed integrale ecc. Sebbene la sua religiosità non aderiva integralmente ad una particolare dottrina, egli era molto attirato dal Cristianesimo, tanto che interpretò l’Apocalisse di San Giovanni. Alcuni suoi biografi affermano che il libro che leggeva più di ogni altro (scientifico o non) era la Bibbia. 

“Questa notte io fui assorbito dalla meditazione della natura. Ammiravo il numero, la disposizione, la corsa di quei globi innumerevoli. Ma ammiravo ancor più l’Intelligenza infinita che presiede a questo vasto meccanismo. Dicevo a me stesso: Bisogna essere ben ciechi per non restare estasiati a questo spettacolo, sciocchi per non riconoscerne l’Autore, pazzi per non adorarlo”

“L’uomo che non ammette Dio è un pazzo”

Renè Descartes 1596 – 1650

“[…] non mancherò di accennare nella mia fisica a parecchie questioni metafisiche e, le verità matematiche, che voi dite eterne, sono state particolarmente, a questa: stabilite da Dio e ne dipendono interamente, al pari di tutto il resto nelle sue creature. Sarebbe infatti parlare di Dio come di un Giove o di un Saturno ed assoggettarlo allo Stige o al Destino, sostenere che queste verità sono indipendenti da lui. Non abbiate timore – vi prego – di assicurare e pubblicare ovunque che è Dio che ha stabilito queste leggi in natura, come un re stabilisce le leggi nel suo regno”.

                                                                          Guglielmo Marconi 1874-1937 

“La scienza è incapace di dare la spiegazione della vita; solo la fede ci può fornire il senso dell’esistenza: sono contento di essere cristiano “.

  Michael Faraday 1791 – 1867 

Le sue dimostrazioni stabilirono che un campo magnetico variabile produce un campo elettrico. Questa relazione è espressa matematicamente mediante la Legge di Faraday-Neumann-Lenz, che divenne successivamente una delle quattro equazioni di Maxwell. Queste si sono evolute nella generalizzazione conosciuta come teoria dei campi.

“La notizia e il rispetto di Dio giungono al mio spirito attraverso vie così sicure come quelle che ci conducono alle verità nell’ordine fisico”

“L’uomo può scorgere anche nelle cose materiali e nella creazione del mondo le tracce invisibili di Dio, cioè riconoscerlo nel suo operato e nella sua potenza eterna e divina.”

Galileo Galilei 1564 – 1642

Un’errata interpretazione letterale di un testo dell’Antico testamento della Bibbia, portò alla condanna di Galileo: “Allora, quando il Signore mise gli Amorrei nelle mani degli Israeliti, Giosuè disse al Signore sotto gli occhi di Israele: «Sole, fèrmati in Gàbaon e tu, luna, sulla valle di Aialon». Si fermò il sole e la luna rimase immobile finché il popolo non si vendicò dei nemici. Non è forse scritto nel libro del Giusto: «Stette fermo il sole in mezzo al cielo e non si affrettò a calare quasi un giorno intero”. (Giosuè 10,12-13)  Galilei ha cercato di sostenere le sue ricerche circa il movimento della Terra sostenendo che la Scrittura insegnava quello che lui indicava, e cercando anche un’interpretazione non letterale dei testi sacri. Galileo stesso, cattolico fervente, si difese affermando che le Sacre Scritture usano metafore e simboli e non pretendono di spiegare come la natura agisca, esprimendo lo stesso concetto della celebre frase del cardinale Cesare Baronio. quindi di un eminente rappresentante della Chiesa, secondo il quale: “Le Scritture spiegano come si vada in cielo e non come va il cielo”: cioè che esse hanno lo scopo di insegnare agli uomini la fede e la morale, e non l’astronomia e le altre scienze. Egli, cioè, negava proprio l’inerranza della Bibbia nelle sue parti storiche e scientifiche. Il 31 ottobre 1992 Giovanni Paolo II annullò la condanna inflitta a Galileo, e riconobbe come valida per la Chiesa cattolica la posizione di Galileo. Fu una “tragica reciproca incomprensione” disse nel discorso alla Pontificia Accademia delle Scienze.

” la Scrittura non ci insegna come vada il Cielo , ma come si vada in Cielo “

“Nelle mie scoperte scientifiche ho appreso più col concorso della divina grazia che con i telescopi”.

                                                                        Niccolò Copernico 1473 – 1543

Copernico, in Polonia, ricopriva la carica di canonico. Fu il primo  a mettere in dubbio il sistema astronomico geocentrico, proponendo la sua concezione eliocentrica. Ancora oggi si parla di “rivoluzione copernicana”. E’ considerato l’iniziatore della rivoluzione astronomica moderna. Copernico fu inoltre consultato dal quinto Concilio lateranense in merito alla riforma del calendario, fatto che dimostra ulteriormente la sua stretta adesione alla Chiesa cattolica e alla sua fede.

                                                           Blaise Pascal 1623- 1662

Riuscì a formalizzare i fondamenti per la teoria della probabilità, inventò la prima calcolatrice, inventò la siringa, approfondì il concetto di “pressione” (una delle unità di misura della pressione è il “Pascal”), elaborò il “Principio di Pascal” e il “Teorema di Pascal” ecc. Profondamente religioso (cattolico) volle scrivere un’immensa opera per rendere ragione della verità della fede cristiana. Non vi riusci’ perché morì (confessato e comunicato) a soli 39 anni.  Fra le altre frasi in difesa del Cristianesimo e della religione, scrisse: “Gli uomini disprezzano la religione; la odiano, e hanno paura che sia vera. Per guarire da tutto questo, bisogna incominciare a dimostrare che la religione non è affatto contraria alla ragione, che è degna di venerazione, bisogna averne rispetto; poi, bisogna renderla amabile; fare desiderare dai buoni che essa sia vera; e poi dimostrare che è vera”.

“La natura ha delle perfezioni per dimostrare che essa è l’immagine di Dio e ha dei difetti per mostrare che ne è solo un’immagine”.

“Il cuore, non la ragione, sente Dio; ecco ciò che è la fede: Dio sensibile al cuore, non alla ragione”.

      Augustin Louis Cauchy. 1789 – 1857

Importantissimo militante cattolico della Francia del periodo rivoluzionario.  Grande matematico che lavorò molto sulle funzioni di variabile complessa, sulla teoria delle equazioni differenziali, sulle formulazioni dei teoremi dell’analisi infinitesimale.

 “Se non ammettiamo l’esistenza di Dio come cristiani, dobbiamo ammetterla come matematici”

                                                                         Georges Lemaître 1894 -1966

                                                         Il prete che formula la teoria del Big Bang

Fu questo prete gesuita belga, fisico e astronomo  –  insieme a George Gamow – a formulare  la teoria del Big Bang sull’origine dell’ universo.

                                                                         Gottfried Leibniz  1646 -1716

Realizzò la prima calcolatrice in grado di moltiplicare e dividere, introdusse il sistema numerico binario, contese la paternità del calcolo infinitesimale ad Isaac Newton, introdusse il calcolo differenziale e il simbolo dell’ integrale, teorizzò il Principio di ragion sufficiente per dimostrare l’ esistenza di Dio.

                                                            Ruggero Bacone (Roger Bacon) 1214 -1294

                                                                 Il frate che ha inventato i tuoi occhiali

Se stai leggendo questo libro con gli occhiali, puoi ringraziare questo teologo, scienziato, filosofo e alchimista inglese, detto “Doctor Mirabilis”. Fu questo frate francescano l’inventore di questo prezioso aiuto per la vista. La sua “Opus Majus” contiene trattazioni di matematica, ottica, alchimia e manifattura della polvere da sparo, le posizioni e le estensioni dei corpi celesti, compresa la chiara affermazione della rotondità della terra; l’opera inoltre anticipa successive invenzioni – oltre agli occhiali – anche il microscopio, il telescopio,  le macchine volanti e le navi a vapore. Bacone studia anche l’astrologia ed è convinto che i corpi celesti esercitino una influenza sul fato e la mente degli umani. A lui si deve anche una critica al calendario giuliano allora in uso. Per primo dopo gli scienziati ellenistici riconosce lo spettro visibile in un bicchiere d’acqua, secoli prima dei lavori di ottica di personaggi come Marcantonio de Dominis, Cartesio e Isaac Newton. A lui si devono anche misurazioni sull’arcobaleno.

Jérome Lejeune 1926 -1994                                                                           

                                                            Il pediatra beato della sindrome di Down

Pediatra e genetista cattolico francese. Scoprì l’anomalia genetica (trisomia del cromosoma 21) che causa la sindrome di Down. Fu il primo a promuovere l’uso dell’acido folico come prevenzione della spina bifida. Molte sono le sue ricerche e pubblicazioni su varie sindromi cromosomiche (monosomie, trisomie, delezioni e translocazioni autosomiche, sindromi di Klinefelter, di Turner e X-fragile, mosaicismi). Attualmente è in corso la sua causa di beatificazione da parte della Chiesa cattolica.

«Una frase, una sola giudicherà la nostra condotta, la parola stessa di Gesù: «Ciò che avrete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avrete fatto a me»

Carl Gustav Jung 1875 -1961

 

Il padre cattolico della psicanalisi

Figlio di un pastore e teologo protestante (Paul Jung) fu uno psichiatra e psicoanalista svizzero. La sua tecnica e teoria di derivazione psicoanalitica è chiamata “psicologia analitica”. Carl Gustav Jung osservò che i suoi pazienti non guarivano sintanto che non acquisivano «un atteggiamento di rispetto o di umiltà nei confronti di una realtà più grande di loro»[8].

Alessandro Volta  1745 – 1827

                                                                           Il catechista inventore

Inventore della pila, il primo generatore di corrente continua, importantissimo per lo sviluppo delle scienze sperimentali. Fervente cattolico. Frequentatore della Santa Messa (anche quotidiana) e dei sacramenti (Comunione e Confessione), recitava quotidianamente il Rosario, insegnava la dottrina cattolica ai ragazzi.

                                                                           Louis Pasteur 1822 – 1895

                                                       Il cattolico fondatore della microbiologia

E’ il fondatore della moderna microbiologia, scoprì il ruolo dei microorganismi nelle fermentazioni, classificandoli in aerobici ed anaerobici, scoprì che la produzione indesiderata di acido lattico e acido acetico nelle bevande alcoliche è dovuta a microorganismi, ideò il processo di conservazione del latte, detto pastorizzazione, isolò il bacillo del carbonchio, sviluppò una forma attenuata del virus responsabile della rabbia, utilizzabile come vaccino. La sua attività salvò la vita di migliaia di persone. Era un fervente cattolico. Si ricordano sue affermazione in opposizioni a una certa filosofia atea: “In nome di quale nuova scoperta, filosofica o scientifica, si possano estirpare dall’animo umano queste grandi preoccupazioni?. Mi sembrano di essenza eterna, perché il mistero che avvolge l’Universo e di cui esse sono emanazione è esso stesso eterno per natura»

“Se pretendere di introdurre la religione nella scienza è da spirito falso, più falso ancora è lo spirito di chi pretende di introdurre la scienza nella religione, poiché egli è tenuto al più grande rispetto del metodo scientifico”

                                                                        Antonino Zichichi  1929 –

                      Anche in matematica esistono  cose vere, ma non domostrate

Scienziato e fisico italiano impegnato nelle ricerche nel campo della fisica delle particelle elementari. Zichichi è anche autore e sostenitore di un’aspra critica alla teoria darwiniana dell’evoluzionismo, per quanto riguarda la specie umana. A suo avviso sarebbe priva di sufficienti prove scientifiche e di una solida base matematica, e sarebbe da alcuni usata per negare l’esistenza di Dio. Infatti, afferma Zichichi, non esiste un’equazione matematica dell’evoluzione delle specie animali, e dunque la teoria evoluzionistica non sarebbe fondata sul metodo galileiano che si regge sulla matematica. Inoltre, sostiene che anche da un punto di vista biologico e paleontologico la teoria evoluzionistica sia carente di prove, e abbondante di anelli mancanti e passaggi miracolosi. Zichichi non risparmia critiche anche ai creazionisti che non tengono conto della scienza, e propone una diversa visione della ricerca scientifica in questo campo. Egli infatti ritiene, come esplicita chiaramente nel suo libro Perché io credo in Colui che ha fatto il mondo, che esistano prove concrete dell’evoluzione delle specie viventi e anche dell’uomo, che però egli pensa non si possa ridurre a un semplice prodotto dell’evoluzione biologica. Zichichi ricorda che anche in matematica esistono assiomi creduti, ma non dimostrati e cita la congettura di Goldbach, uno dei più vecchi problemi irrisolti nella teoria dei numeri – l’editore britannico Tony Faber offrì un premio di 1.000.000 di dollari per una dimostrazione della congettura nata nel 1742. Il premio sarebbe stato assegnato solo per dimostrazioni inviate per la pubblicazione entro aprile 2002, ma mai reclamato. La congettura dice che ogni numero pari maggiore di 2 può essere scritto come somma di due numeri primi (lo stesso numero primo può essere usato due volte). Creduta sì, ma mai dimostrata. Per cui Zichici conclude che “l’uomo sa di non poter dimostrare tutti i teoremi possibili della logica dell’Immanente. Ecco perché non ha senso dire: “crederei in Dio se esistesse il Teorema di Dio e se qualcuno riuscisse a dimostrarlo”. [9]  

Se l’uomo dei nostri tempi avesse una cultura veramente moderna , dovrebbe sapere che la teoria evoluzionistica non fa parte della Scienza galileiana. A essa mancano i due pilastri che hanno permesso la grande svolta del milleseicento: la riproducibilità e il rigore. Insomma, mettere in discussione l’esistenza di Dio, sulla base di quanto gli evoluzionisti hanno fino a oggi scoperto, non ha nulla a che fare con la Scienza. Con l’oscurantismo moderno, sì… Promuovere la Teoria dell’Evoluzione Biologica della specie umana al rango di teoria scientifica corroborata da prove sperimentali e in grado di negare l’esistenza di Dio, è uno degli atti di mistificazione culturale più gravi che siano stati commessi da quando è nata la Scienza”.[10]

 

Evoluzionismo, Creazionismo o Concordismo?

 

Creazionisti – La creazione avviene esattamente come è descritta nei primi undici capitoli della Genesi. Fondamentalismo protestante, Mormoni, Amish, Chiese ortodosse, Testimoni di Geova.  

Concordisti (Evoluzionisti teisti) – Accetta le tesi dell’evoluzionismo, ma anche un’eventuale evoluzione diuna specie animale al livello richide necessariamente un intervento di Dio. Chiesa cattolica, Chiesa anglicana. Il cardinale Christoph Schönborn ha rilasciato al New York Times un’intervista fortemente critica verso la teoria scientifica del neodarwinismo e vicina alle posizioni dei sostenitori del cosiddetto Disegno intelligente.

Evoluzionisti – La vita umana è solo frutto di un’evoluzione casuale di una specie animale. Ateismo, agnosticismo

 

La particella di Dio

Nel 1993 il bosone di Higgs, data la sua importanza nella teoria del modello standard, è stato  soprannominato dal Premio Nobel per la Fisica, Leon Max Lederman, come la “Particella di Dio”. Il bosone di Higgs è una ipotetica particella elementare, massiva, scalare, prevista dal modello standard della fisica delle particelle.

 

La sorprendente precisione dell’architettura gotica

L’architetto gotico nel suo piccolo, tentò di formare la dimora terrena di Dio secondo i supremi principi della proporzione della bellezza. La proporzionalità geometrica che è dato rilevare in queste cattedrali è veramente impressionante. Consideriamo la cattedrale inglese di Salisbury: misurando la crociera della cattedrale ovvero il punto di intersezione tra il transetto principale e la navata, scopriamo che misura 1188,72 cm per 1188,72 cm. A sua volta questa dimensione primaria è la base di quasi tutte le altre dimensioni della cattedrale gotica. Per esempio, sia la lunghezza che l’ampiezza di ciascuna delle dieci campate della navata è di 594,36 cm.: la metà esatta della lunghezza della crociera. La stessa navata formata da venti spazi identici che misurano 594,36 centimetri quadrati, e da altri dieci spazi che misurano 594,36 cm. per 1188,72 cm. Altri aspetti della struttura offrono altrettanti esempi della coerenza geometrica complessiva che permea la cattedrale gotica.[11]

 

La fortuna di vivere in un Paese cattolico

 

L’economia moderna è un invenzione cristiana

La storia ufficiale del pensiero economico inizia, sostanzialmente, con Adam Smith e gli altri pensatori del Settecento. I cattolici stessi, soprattutto quelli ostili all’economia di mercato, hanno avuto la tendenza a identificare principi e i concetti economici moderni, quale più quale meno, con i pensatori dell’Illuminismo. In realtà, i commentatori medievali e scolastici comprendevano e formulavano teorie circa l’economia libera in modi che si sarebbero rilevati profondamente fruttuosi per lo sviluppo del sano pensiero economico occidentale. Pertanto l’economia moderna costituisce un altro importante ambito in cui l’influenza cattolica è stata, fino a non molto tempo fa, troppo spesso offuscata o trascurata, e dalla quale oggi i cattolici sono considerati i fondatori… La scuola austriaca può vantare una serie di brillanti economisti, da Carl Mengera Eugen von Bohm-Bawerk a Ludwid von Mises. Nel 1975 un eminente membro di questa scuola, Friedrich August von Hayek, è stato insignito del premio Nobel per l’economia…

Il cardinale che giustifica il mercato internazionale

Un’opera importante di teoria economica fu svolta da Tommaso de Vio, il cardinale Cajetano (1468 – 1534). Il cardinale Cajetano fu un uomo di Chiesa straordinariamente influente importante e attraverso altre cose ingaggiò un dibattito con Martin Lutero il fondatore del protestantesimo, che fece cadere sulla questione dell’autorità papale… Nel suo trattato del 1499, intitolato intitolato De cambiis, che intendeva giustificare il mercato internazionale da un punto di vista morale, Cajetano fece notare che il valore del denaro nel presente potrebbe essere alterato dalle aspettative concernenti lo stato probabile del mercato nel futuro

Il denaro benedetto

Tra i principi economici più importanti che si svilupparono e maturarono con l’aiuto della tarda Scolastica dei suoi più immediati predecessori vi fu la teoria soggettiva del valore. Ispirati in parte dalle proprie analisi e in parte dai commenti sul valore fatti da Sant’Agostino nella Città di Dio, questi pensatori cattolici sostenevano che il valore derivasse non da fattori oggettivi come il costo di produzione o la quantità di lavoro necessaria, ma dalla valutazione soggettiva individuale. Quando San Bernardino da Siena e gli scolastici Cinquecento difendevano la teoria del valore soggettivo, stavano formulando un concetto economico di cruciale importanza, che implicitamente anticipava e confutava uno dei grandi errori economici dell’età moderna… Un’analisi dell’influenzadel pensiero cattolico sullo sviluppo dell’economia non può non tener conto dei contributi di Emil Kauder. Kauder fu l’autore di un blocco di opere importanti con cui cercò di scoprire, tra l’altro, perché la (corretta) teoria del valore soggettivo si fosse sviluppata e fosse fiorita in paesi cattolici, mentre la (non corretta) teoria del valore deò lavoro fosse stata tanto influente in quelli protestanti.[12]

 

I diritti civili invenzione del Cristianesimo

All’inizio del IV secolo, la carestia la malattia colpirono l’esercito dell’imperatore romano Costantino. Pocomio, un soldato pagano che militava in quell’esercito, guardava sbalordito i molti commilitoni romani che portavano cibo agli afflitti e che, senza fare discriminazioni, porgevano aiuto a chi ne aveva bisogno. Incuriosito, Pocomio chiese chi fossero quelle persone e scoprì che erano cristiani. Che tipo di religione era, si domandò, una religione che poteva ispirare tali atti di generosità e umanità? Cominciò a conoscere quella fede e prima di rendersene conto si trovò sulla strada della conversione. Questo genere di meraviglia ha accompagnato in ogni tempo le opere di carità cattoliche. Persino Voltaire, forse il più prolifico propagandista anticattolico del Settecento, fu toccato dallo spirito eroico di sacrificio che animava tanti figli e tante figlie della Chiesa Cattolica. “Non vi è forse nulla di più grande, sulla terra”, disse Voltaire, “del sacrificio della giovinezza della bellezza compiuto dal gentil sesso – giovani spesso di nobili natali – al fine di poter lavorare negli ospedali per l’alleviamento della sofferenza umana; la vista di quel sacrificio è così rivoltante, per il nostro animo delicato. Gli individui che si sono staccati dalla religione romana hanno imitato in modo sarà imperfetto un così alto spirito di carità”.[13]

La confisca dei beni della Chiesa

L’opera di carità della Chiesa è stata così straordinaria che perfino i suoi nemici hanno malvolentieri dovuto riconoscerla. Luciano di Samosata osservò costernato: “la sollecitudine con cui la gente di questa religione si aiuta nelle sue necessità è incredibile. Non risparmiano alcuno sforzo per raggiungere questo scopo. Il loro primo legislatore mise nelle loro teste le idee che erano tutti fratelli!”

I poveri viaggiatori potevano fare affidamento sull’ospitalità monastica, e le cifre in nostro possesso indicano che perfino i viaggiatori abbienti venivano spesso accolti, in conformità con l’insegnamento espresso da San Benedetto nella Sua regola, secondo cui i monaci dovevano ricevere il visitatore come avrebbero ceduto Cristo.

Nel novembre 1789, il governo francese rivoluzionario razionalizzò (cioè confiscò) i beni della Chiesa. L’arcivescovo di Aix en Provence ammonì che tale atto di rapina minacciava il patrimonio educativo alla ricchezza futura del popolo francese. Aveva ragione, naturalmente. Nel 1847, la Francia aveva il 47% in meno di ospedali rispetto all’anno della confisca, e nel 1799 i 50.000 studenti iscritti all’Università dieci anni prima erano diminuiti ad appena 12.000.

Il primo sistema giuridico moderno lo ha inventato la Chiesa Cattolica

Papa Innocenzo IV considerò la questione se i diritti fondamentali della proprietà e quello della creazione di governi legitimi appartenessero solo ai cristiani, o se non appartenessero a buon diritto a tutti glio uomini… Fu pertanto con il diritto canonico della Chiesa che il mondo occidentale vide il primo sistema giuridico moderno, e fu alla luce di quel modello che si formò la tradizione giuridica occidentale moderna. Similmente, il diritto penale occidentale fu profondamente influenzato non solo dai principi giuridici racchiusi nel diritto canonico, ma anche dalle riflessioni teologiche cattoliche, specialmente dalla dottrina dell’espiazione nel modo in cui fu sviluppata da sant’Anselmo. Infine, lo stesso concetto di diritti naturali. Che a lungo si è pensato che fosse emerso pienamente formato dai pensatori liberali del Seicento e del Settecento, deriva di fatto dai canonisti, dai papi, dai professori universitari e dai filosofi cattolici. Più gli studiosi esplorano il diritto occidentale, più emerge l’impronta della Chiesa Cattolica sulla nostra civiltà e più diventa persuasiva la sua pretesa di esserne la mente costruttrice.[14]  

Lo stesso diritto occidentale è in ampia misura un dono della Chiesa. Il diritto canonico fu il primo sistema legale moderno europeo, a dimostrazione di come fu possibile produrre un corpo di leggi sofisticato e coerente a partire dal guazzabuglio di statuti, tradizioni, usanze locali e simili, spesso contraddittori, con i quali sia la Chiesa, sia lo Stato dovettero confrontarsi durante il Medioevo.[15]

Il Marxismo si è impossessato di eresie cristiane

I concetti introdotti nel mondo dal Cattolicesimo sono così radicati, che molto spesso erfino i movimenti che vi si oppongono sono loro malgrado imbevuti di idee cristiane. Murray Rothbard ha sottolineato in quale misura il Marxismo, ideologia inesorabilmente secolare, si sia impossessato di idee religiose di eresie cristiane del Cinquecento. Gli intellettuali dell’era progressista americana, agli inizi del Novecento, si compiacquero di aver abbandonato la propria fede (ampiamente protestante) e tuttavia un linguaggio tipicamente cristiano continuò a dominare i loro discorsi.

Questi elementi non fanno che sottolineare ciò che abbiamo già visto: la Chiesa Cattolica non si è limitata a contribuire alla civiltà occidentale. La Chiesa Cattolica ha costruito la civiltà occidentale. La Chiesa si è impossessata del modo antico, certo, ma lo ha fatto, caratteristicamente, in un modo che ha trasformato, in meglio, la tradizione classica. Si può dire che nell’Alto Medioevo non vi era stata una sola impresa umana che i monasteri non abbiano contribuito a compiere. La rivoluzione scientifica si radicò in un’Europa occidentale le cui fondamenta teologiche e filosofiche, cattoliche fin nel midollo, si dimostrarono terreno fertile per lo sviluppo dell’impresa scientifica. L’idea del diritto internazionale dalla tarda Scolastica, così  come i concetti essenziali alla nascita dell’economia in quanto disciplina autonoma… Tutti questi ambiti: il pensiero economico, il diritto internazionale, la scienza, la vita universitaria, le opere di carità, le idee religiose, l’arte, la moralità, sono le fondamenta stesse della civiltà, e in Occidente ciascuno di essi è nato dal cuore stesso della Chiesa Cattolica…

L’amnesia storica che l’Occidente si è imposta non può cancellare il passato né il ruolo centrale svolto dalla Chiesa nel costruire la civiltà occidentale. “Non sono cattolica”, ha scritto la filosofa francese Simone Weil, “ma considero l’idea cristiana, che ha le sue radici nel pensiero greco e che nel corso dei secoli ha nutrito tutta la nostra civiltà europea, come un qualcosa a cui non si possa rinunciare senza degradarsi”.[16]

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Giorgio Nadali – Cristianesimo Curioso (Titolo provvisorio), Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI), 2010, ISBN 978-88-215-6784-1


[1] Rodney Stark, La vittoria della Ragione, Torino, Lindau, 2006, p. 35

[2] Ibid. pp. 69-70

[3] Ibid. pp. 93-96

[4] Thomas E. Woods Jr. – Come la Chiesa Cattolica ha costruito la società occidentale, Siena, Cantagalli, 2007, pp. 77-78

[5] Ibid. pp. 102-103

[6] Ibid pp. 108-109

[7] Ibid. pp. 110-116

[8] Giorgio Nadali – Op. cit.. p. 268

[9] Antonino Zichichi, Perché io credo in Colui che ha fatto il mondo, Milano, Il Saggiatore, 1999, p. 143

[10] Ibid. pp. 85 e 93

[11] Ibid. pp. 128

[12] Ibid. pp. 161-171

[13] Ibid. pp. 178-179

[14] Ibid. pp-208-209

[15] Ibid. p. 13

[16] Ibid. pp. 227-232


San Valentino e la teoria della triangolazione dell’amore

Di Giorgio Nadali

La triangolazione dell’amore per alcuni è “lui, lei, l’altro”, ma non per Robert J. Sternberg, psicologo statunitense dell’Università di Yale. Nel 1986 pubblicò, sulla rivista Psychological Review», la sua Teoria sulla triangolazione dell’amore» (A triangular theory of love), nella quale affermava che l’amore maturo («vissuto») è composto da tre componenti che possono essere graficamente collocate ai vertici di un triangolo equilatero.

             Le tre componenti sono: l’intimità, la passione, la decisione/impegno. Il triangolo è una metafora utile per visualizzare i reciproci collegamenti e combinazioni possibili fra le tre componenti dell’amore e a comprendere in che modo esse si manifestino. La teoria è simile a quella di Lee, (1977), detta «Tipologia degli stili di amore» («A typology of styles of loving»), pubblicata nel «Personality and social Psychology Bullettin» n° 3, di quell’anno.

             Ricordiamo che “sessualità” significa molto di più di “sesso”. La dimensione religiosa gioca un ruolo molto importante nella strutturazione di tutta l’affettività (il complesso dei sentimenti e delle emozioni) della persona. Affettività e sessualità strutturano la personalità. La sessualità è quindi la chiave nella melodia dell’amore. Una sola nota stonata, fuori dal pentagramma dei valori, non farà altro che rovinare il motivo di fondo della nostra esistenza. «La sessualità non è pura istintualità; è un indiscutibile potere creativo che non è solo la causa principale delle nostre vite individuali, ma anche un fattore molto serio nella nostra vita psichica». (Carl Jung)

             «L’intimità si riferisce a sentimenti di confidenza, di unione e di affinità che creano un’esperienza di calore. Sternberg e Grajek (1984) hanno individuato, nel rapporto amoroso, dieci segnali di intimità: 1) il desiderio di contribuire al benessere materiale della persona amata; 2) sentirsi felici con la persona amata; 3) avere una profonda stima della persona amata; 4) poter contare sulla persona amata, in caso di bisogno; 5) darsi reciproca comprensione; 6) condividere con la persona amata il proprio mondo interno e le proprie risorse materiali; 7) ricevere sostegno emotivo dalla persona amata; 8) dare alla persona amata sostegno emotivo; 9) comunicare alla persona amata i propri desideri più intimi; 10) considerare il rapporto con la persona amata come qualcosa di grande valore nella propria vita».

             La componente passione riguarda «un forte eccitamento psicologico e fisiologico, segnato da un’intenso desiderio di unione con l’altro… Nei rapporti romantici la passione in genere include una potente attrazione sessuale, il desiderio di stringere fisicamente l’altro e di confondersi biologicamente con lui. Nei rapporti non romantici – come ad esempio nell’amore genitoriale o nella devozione religiosa – l’aspetto sessuale viene soppresso e l’eccitamento psicologico assume altre forme».

             «Nella componente decisione/impegno convivono due aspetti, uno a breve e l’altro a lungo termine. L’aspetto a breve termine è rappresentato dalla decisione di amare qualcuno. L’aspetto a lungo termine è rappresentato dall’impegno a conservare vivo quell’amore. Essi tuttavia non sono necessariamente inscindibili, dal momento che l’impegno non è la conseguenza inevitabile della decisione, e viceversa: esistono molti casi di persone coinvolte in un rapporto amoroso (impegno) che non hanno mai ammesso di amare il partner e di esserne innamorato (decisione). Il più delle volte, tuttavia, la decisione precede l’impegno»

             «Tutti i vari significati contenuti nel termine impegno indicano comunque la stabilità di un vincolo interpersonale di fronte al fluttuare delle situazioni personali, relazionali e ambientali. Il profondo e continuativo senso di impegno rispetto a un legame – anche in assenza di calore o addirittura in presenza di ostilità – deriva dai sentimenti di investimento cumulativo o di interdipendenza»

             Le varie combinazioni di queste componenti dell’amore maturo danno origine ai seguenti tipi d’amore:

«Simpatia» (solo intimità)

«Amore vuoto»                   (solo impegno) che qui noi preferiremmo chia-mare «carità», rispetto al termine usato da Sternberg, in quanto essa non richiede né intimità, né passione, ma è tutt’altro che essere un tipo di amore vuoto, pur richiedendo unicamente impegno per il bene dell’altro, senza distinzioni, né esclusività, a imitazione dell’amore divino e in forza di esso.

«Amore amicizia»              (intimità + impegno)

«Infatuazione»                    (solo passione)

«Amore romantico»          (intimità + passione)

«Amore fatuo»                    (passione + impegno)

«Amore vissuto»                (passione + intimità + impegno)

nell’ordine che ci sembra seguire la genesi di questo amore, a differenza dell’amore amicizia, che parte dall’intimità per arrivare all’impegno, sorretto dall’intimità.

Sternberg definisce l’amore composto dalla sola componente passione come «amore-infatuazione», che ama l’altro (in questo caso Dio) come un oggetto idealizzato e non come la persona che è in realtà. E’ un sentimento improvviso ed estremamente fugace e transitorio, sussistente solo se il rapporto con l’altro non è realmente vissuto o se almeno non subisce l’impatto con le frustrazioni. Nasce più che altro da una proiezione dei desideri della persona e non da un vivo interesse per l’altro. Dà luogo a rapporti asimmetrici direttamente proporzionali all’angoscia con cui il rapporto viene vissuto. Essendo l’altro idealizzato, questo rapporto è particolarmente soggetto all’angoscia. Infatti, rapportato al nostro ambito di esperienza della grazia (mediata dalla comunità di fede), gli individui che non integrino questo elemento con l’intelligenza prima, e con la volontà poi, la ridurranno a pura esperienza emotiva, legata esclusivamente all’ambiente dove l’hanno esperita, conducendoli a forme di religiosità «dipendente» nella quale «l’onnipotenza divina è cercata come medicina compensataria alla propria insicurezza profonda; ogni trauma della vita è vissuto come un tradimento da parte di Dio che non ha più continuato a proteggerli. Conseguenza è anche una perdita dell’autostima, proprio perché essa è rimasta connessa ad un costante bisogno di essere rassicurati, protetti e amati. La religiosità di costoro è caratterizzata dalla ricerca di confortanti simboli di protezione e dall’aspettativa di interventi magici».

SOLO PASSIONE

Infatuazione. Amore che ama l’altro come oggetto idealizzato e non come persona reale. Altamente instabile e provvisorio, istintivo.

Componente volontà assente. Componente riflessione assente. Attrazione fisica o eccitamento psicologico, nel caso di passione di genitori o di devoti religiosi (verso Dio).

Fromm mette in guardia sul carattere illusorio e possessivo di questo «amore».

La motivazione inconscia che la alimenta può essere egoistica e addirittura violenta, generando una falsa idea di unione e amore.

Conseguenze possibili: la persona è ansiosa perché deve continua-mente alimentare il rinforzo della attrazione sull’altro.

Non sa mai se è accettata per quello che è o per come appare, quindi non sperimenta la vera libertà interiore.

SOLO INTIMITA’ 

Simpatia. Coinvolgimento emotivo e interdipendenza comporta-mentale con l’altro. Attrazione assente. Eccitamento psicologico assente. Il sentimento è però instabile in quanto non è sorretto dall’impegno. In pratica, l’altro non è percepito come valore, ma come qualcuno che si avvicina al proprio modo di essere (effettivo o desiderato).

Il rapporto è condizionato da questo. Non c’è quindi dono gratuito di sé.

Possibili conseguenze: rapporto superficiale, sfiducia negli altri.

SOLO DECISIONE / IMPEGNO

Amore vuoto. «Si configura quando una persona decide di amarne un’altra (un impegno ad amare) in assenza delle componenti di intimità e di passione… a meno che l’impegno non sia profondo, non è improbabile che questo tipo di amore finisca proprio perché si basa su una componente particolarmente soggetta a modificazioni coscienti» (Sternberg).

Potremmo forse usare un altro termine rispetto a quello adottato da Sternberg. Lo stesso Freud, pur non definendolo carità, lo ha riconosciuto, come abbiamo visto, in San Francesco, come «l’esempio più insigne di come ci si possa servire dell’amore ai fini del senso interiore di felicità».

E’ dunque l’amore di carità, che è lo sforzo di un amore totalmente gratuito per l’altro sul modello dell’amore divino per l’uomo, in qualsiasi tipo di rapporto. Fromm concorda sul fatto che «l’amore è essenzialmente un atto di volontà». Senza questa non abbiamo realmente dono all’altro.

D’altra parte siamo nati tutti per amare. E’ il principio dell’esistenza e il suo unico fine, sosteneva Benjamin Disraeli.

PASSIONE + INTIMITA’

Amore romantico. Attrazione fisica (o eccitamento psicologico) più coinvolgimento emotivo della sfera degli ideali.

Amore provvisorio, legato al comportamento e all’aspetto del soggetto amato. Vi è ancora idealizzazione dell’altro. Manca l’impegno ad accogliere l’altro per come è realmente, al di là della gratificazione personale. Può aprire alla forma di amore completo (amore vissuto) purché la persona verifichi i motivi dell’unione e gradualmente si apra all’impegno per la crescita dell’altro, al di là della gratificazione immediata e ricercata volutamente.

Possibili conseguenze: amore vissuto oppure continua impossibilità di manifestare se stesso nel dono oblativo dell’altro con conseguente frustrazione.

Atteggiamenti difensivi. L’altro (ed io stesso) non sa se è accolto per quello che è (anche nella sua debolezza, nei suoi difetti…) o per ciò che gratifica.

PASSIONE + IMPEGNO

Amore fatuo. La fatuità va intesa nel senso che l’impegno si attua sulla base di una passione a cui manca l’elemento stabilizzante del coinvolgimento intimo che, per svilupparsi, ha bisogno di un certo tempo.

 L’amore fatuo è estremamente soggetto all’angoscia. Infatti, quando la passione svanisce – e ciò accade quasi inevitabilmente – tutto ciò che rimane è un tipo di impegno che non si è accresciuto nel tempo ma che, al contrario, è ancora «giovane» e probabilmente superficiale.

E’ l’impegno preso tenendo conto solo della passione.

Possibili conseguenze:

angoscia, frustrazione, cinismo.

INTIMITA’ + IMPEGNO

Amicizia. Nasce da una profonda simpatia per l’altro sostenuta dal-l’impegno di mantenere ed appro-fondire la relazione nel tempo, senza l’eccitazione psicologica o l’attrazione fisica. Poggia il suo essere profondo nelle doti del-l’altro. Totalmente gratuito è l’amore di benevolenza nel quale la persona si dona senza cercare un contraccambio. Esige gratuità, reciprocità, fedeltà, discrezione.

Ci sembra, a questo proposito, molto di più di un amore-vissuto degenerato, ove la componente passione è venuta meno, come afferma Sternberg.

Nel rapporto con Dio l’amicizia è impossibile senza la grazia, a meno di intenderla come un particolare rapporto in cui la persona ha più difficoltà a lasciarsi amare da Dio, cercando più di mantenere la relazione su basi razionali.

Gradualmente, Gesù, trasformerà questa mentalità in Nicodemo (GV 3, 1-21): è necessario rinascere alla grazia (GV 3, 7), per esser suoi amici (GV 15, 14).

PASSIONE + INTIMITA’ + IMPEGNO

AMORE VISSUTO

E’ l’amore di tipo coniugale, nel quale tutte le componenti sono presenti e nel quale si esprime autenticamente il totale dono di sé all’altro anche nella dimensione temporale. Sono presenti i quattro elementi comuni a tutte le dorme d’amore che Fromm identifica in premura, responsabilità, rispetto, conoscenza. La conoscenza è pro-fonda. «L’amore è l’unico mezzo per conoscere, poiché nell’atto dell’unione è la risposta alla mia domanda.

Nell’altro essere trovo me stesso, scopro me stesso, scopro tutti e due, scopro l’uomo… La forma religiosa di amore, che è chiamata l’amore per Dio, psicologicamente non è diversa. Nasce dal bisogno di superare la separazione e di raggiungere l’unione. Infatti, l’a-more per Dio ha altrettante qualità ed aspetti dell’amore per l’uomo e, fino a un certo limite, vi troviamo le stesse differenze» (FROMM, op. cit., pp. 39, 66-67).

 Giorgio Nadali

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Tratto da:

Giorgio Nadali – Sessualità, Religioni e Sette. Amore e Sesso nei Culti mondiali, Roma, Armando Editore, 1999 

Robert J. Sternberg, Michael L. Barnes (a cura di) – La psicologia dell’amore, Milano, Bompiani, 1990

Pubblicato su “Affari Italiani” del 18.02.2010  http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/amore_scienza170210.html


I “Gesù Cristi” ciarlatani

di Giorgio Nadali

Articolo_Nadali_falsi_CristiGesù Cristo — quello vero – lo aveva predetto: “Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti”. (Matteo 24,24)

Il più noto falso Cristo, seguito da 100.000 fedeli è oggi José Luis de Jesús Miranda, nato nel 1946 a Porto Rico. E’ il fondatore e capo della Creciendo en Gracia, un movimento che insegna la “dottrina della grazia” con base a Miami, Florida (USA). Miranda sostiene di essere Gesù Cristo tornato sulla Terra e al tempo stesso di essere l’Anticristo, mostrando un tatuaggio con “666” sul braccio. http://www.jesucristohombre.com/ http://www.creciendoengracia.com/ E in italiano: http://crescendoingrazia.wordpress.com/

Un altro noto falso Gesù Cristo è Hamsah Manarah. Il guru nacque da una famiglia cattolica francese. Oggi sostiene di essere il “Messia Cosmoplanetario”. L’Aumismo da lui fondato è la setta più sincretista esistente. Il sincretismo è l’unione di più tradizioni religiose.

Nel 1936 Gesù Cristo appare al sedicenne Sun Myung Moon e gli chiede di portare avanti la missione che duemila anni fa non riuscì a completare. Moon viene considerato oggi il nuovo Messia (oggi miliardario) da due milioni di persone nel mondo in 120 paesi. Lui e sua moglie sono considerati i veri genitori dell’Umanità. Nel Divine Principle, testo base della Chiesa Unificazionista troviamo alcune credenze sorprendenti: Due cadute dell’Umanità. Due redenzioni necessarie. Eva, nel Paradiso Terrestre, ebbe rapporti sessuali con Lucifero. Ecco spiegata la causa della caduta spirituale dell’uomo. I suoi rapporti intimi, questa volta col legittimo, ma immaturo consorte Adamo, causarono la caduta fisica dell’uomo. Moon — nato nel 1920 – è il terzo Adamo (dopo il Primo Uomo e Gesù Cristo), chiamato a redimere fisicamente l’umanità, dopo la redenzione, solo spirituale, portata da Cristo.

Moon sostiene che la vera missione di Gesù era quella di restaurare la famiglia originale, quella che Adamo ed Eva avrebbero dovuto realizzare prima della caduta; essendo Gesù morto prima di aver contratto matrimonio, si è reso necessario un secondo avvento del Messia. Il matrimonio di Moon e della moglie è stato dunque indicato come prima vera famiglia originale, quindi in qualche modo genitore autentico di tutta l’umanità. Tra le attività certamente più note del Reverendo Moon ci sono i matrimoni di massa organizzati negli stadi, chiamati benedizioni. Intanto iniziano le prime accuse da parte dei familiari di persone che hanno aderito alla setta, riguardo a lavaggio del cervello e altre costrizioni per far rimanere gli adepti nella setta. Nel 2001 il vescovo cattolico Emmanuel Milingo ha sposato un’adepta ed è passato alla setta di Sung Myung Moon.

“Quando la gente non crede più in Dio non è che non creda più a nulla, crede a tutto.” (Gilbert Keith Chesterton)

Giorgio Nadali

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