Dajjal, l’anticristo islamico

L’anticristo non è un’esclusiva cristiana. Secondo varie tradizioni islamiche i musulmani credono che il Dajjal sarà ebreo. Il titolo del libro di un autore musulmano, Matloob Ahmed Qasmi  è Emergence of Dajjal, the Jewish king (“L’emergenza del Dajjal, il re giudeo”). L’imam Sheikh Ibrahim Madhi dell’Autorità palestinese ha dichiarato in un sermone teletrasmesso il 12 aprile 2002 nella moschea Sheikh ‘Ijlin di Gaza che «gli ebrei attendono il falso messia, mentre noi attendiamo con l’aiuto di Allah il Mahdi e Gesù, pace sia su di lui. Le mani pure di Gesù uccideranno il falso messia giudeo. Dove? Nella città di Lod, in Palestina. La Palestina sarà, come nel passato, la tomba per gli invasori». Lo studioso di escatologia Islamica Samuel Shahid sostiene che il Dajjal sarà l’incarnazione della speranza giudaica”. I seguaci del Dajjal saranno principalmente ebrei e donne, perché queste ultime sono ignoranti e facilmente manovrate. Secondo Sidheeque M.A. Veliankode «le donne cadranno nella devianza dell’Anticristo per la loro ignoranza dell’Islàm».

L’Anticristo esiste anche nell’Islàm col nome di Al-Masih (il messia) ad-Dajjal (l’ingannatore). Secondo Maometto è l’ultimo di una serie di trenta Dajjal, cioè falsi profeti. Questo individuo apparirà in Siria o in Iran e viaggerà per diffondere la sua falsità, ma non potrà entrare nelle città sacre di Mecca e Medina. Il profeta Gesù Cristo (Isa) tornerà e il Dajjal radunerà un esercito di settantamila seguaci e farà guerra a Cristo, il quale sarà accompagnato da un esercito di giusti. Secondo gli hadith (detti di Maometto) i segni che annunceranno la sua venuta sono:

 

La gente smetterà di pregare

La disonestà sarà uno stile di vita

La falsità sarà una virtù

La gente ipotecherà la fede per ottenere benefici terreni

L’usura e la corruzione saranno legittime

Gli imbecilli domineranno sui saggi

Sarà sparso il sangue degli innocenti

L’onore sarà interpretato come atto di oppressione

I legislatori saranno corrotti

Gli studiosi saranno ipocriti

Ci sarà una grande carestia

Non vi sarà senso di vergogna

Molte persone adoreranno Satana

Non ci sarà rispetto per gli anziani

 

Il Dajjal è cieco da un occhio, ha la parola infedele (kaafir) scritta tra gli occhi in mezzo alla fronte, ma questa parola sarà percettibile solo ai veri musulmani. Avrà poteri miracolosi diabolici di mascherare la verità, dichiarerà di essere Gesù Cristo e di essere di natura divina. Secondo Abu Ameenah Bilal Phillips il Dajjal dirà di essere Dio. Dato che il Dajjal è un falso messia giudaico che afferma di essere Dio, la maggioranza dei musulmani pensa che il Dajjal affermerà di essere Gesù Cristo. Lo studioso islamico Ali Ibn Zubair Ali sostiene che il Dajjal «viaggerà a grande velocità e il suo mezzo di trasporto sarà un mulo gigante. Egli viaggerà in tutto il mondo». Per strano che appaia, vi è una somiglianza con Cristo che entra a Gerusalemme a dorso di un asino. Il  Dajjal risparmierà solo tre città: Mecca, Medina e Damasco. I musulmani sono incoraggiati a trovare rifugio dal Dajjal in queste città. A parte queste tre città il Dajjal entrerà in tutte le città e villaggi del mondo per mettere alla prova ogni essere umano. Vi è però un rimedio. I musulmani sanno che memorizzare una particolare parte del Corano li metterà comunque al riparo dal Dajjal, come un amuleto. Sono alcuni versetti della diciottesima sura (capitolo) della caverna – Surat al Kahf – contenuta nel Corano. Chiunque sappia a memoria gli ultimi versi della Surat al Kahf avrà luce nel giorno del giudizio.

Il Dajjal apparirà prima del giorno del giudizio con le quattro prove elencate nella Surat al Kahf: Chiederà di essere adorato al posto di Allah (Prova di fede), Gli sarà dato potere di iniziare/terminare la pioggia e di tentare con il benessere. (Prova del benessere). Metterà alla prova con la conoscenza e le notizie che lui darà. (Prova della conoscenza). Controllerà enormi parti della Terra. (Prova del potere).

Per sopravvivere a queste terribili prove del Dajjal occorrono sei cose: Buona compagnia. Recitare il versetto ventotto: «E persevera insieme con coloro che invocano il loro Signore il mattino e la sera, desiderando il Suo Volto. Non vadano oltre loro i tuoi occhi, in cerca degli agi di questa vita. Non dar retta a colui il cui cuore abbiamo reso indifferente al Ricordo di Noi, che si abbandona alle sue passioni ed è oltraggioso nel suo agire». Conoscere la verità della parola di Allah. Recitare il versetto quarantacinque: «Proponi loro la metafora di questa vita: è simile a un’acqua che facciamo scendere dal cielo; la vegetazione della terra si mescola a essa, ma poi diventa secca stoppia che i venti disperdono. Allah ha potenza su tutte le cose». Umiltà. Recitare il versetto sessantanove: «Disse [Mosè]: “Se Allah vuole sarò paziente e non disobbedirò ai tuoi ordini”». Sincerità. Recitare il versetto 110: « Di’: “Non sono altro che un uomo come voi. Mi è stato rivelato che il vostro Dio è un Dio Unico. Chi spera di incontrare il suo Signore compia il bene e nell’adorazione non associ alcuno al suo Signore”». Chiamare Allah. Recitare il versetto ventisette: «Recita quello che ti è stato rivelato del Libro del tuo Signore. Nessuno può cambiare le Sue parole e non troverai, all’infuori di Lui, alcun rifugio». Ricordare l’aldilà. Recitare i versetti 47-49: «Nel Giorno in cui faremo muovere le montagne vedrai la terra spianata e tutti li riuniremo senza eccezione. Compariranno in file schierate davanti al tuo Signore: “Eccovi ritornati a Noi come vi creammo la prima volta. E invece pretendevate che mai vi avremmo fissato un termine?” E vi si consegnerà il Registro. Allora vedrai gli empi, sconvolti da quel che contiene. Diranno: “Guai a noi! Cos’è questo Registro che non lascia passare azione piccola o grande senza computarla!”. E vi troveranno segnato tutto quello che avranno fatto. Il tuo Signore non farà torto ad alcuno». Per scampare al Dajjal è utile anche conoscere a memoria tutti i novantanove nomi di Allah. «Ad Allah appartengono novantanove nomi – cento meno uno – non li memorizza se non colui che entrerà nel Paradiso. In verità Lui è l’Impari, ama le cose dispari» (Bukhari 6410). Il primo è Ar-Rahmân, Il Misericordioso. Il novantanovesimo è As-Sabûr, Il Paziente. «Secondo lo studioso arabo cristiano Samuel Shahid il Dajjal sarà l’incarnazione della speranza e attesa giudaica e il grosso del suo esercito sarà reclutato tra gli ebrei, ma il Gesù islamico ucciderà il Dajjal e i suoi seguaci. I musulmani attendono due Gesù, uno vero e uno falso. Il Gesù islamico sarà identificabile dal fatto che non gli piacciono gli ebrei e si aspettano che li attacchi e li uccida. Il falso Gesù è identificabile dal fatto che difenderà gli ebrei. I musulmani aspettano che il Gesù islamico con il suo capo – il Mahdi – attacchi Israele.

Giorgio Nadali