Le dieci migliori immagini di Maria

 

  • Theotokos di Vladimir di Rublev (“Vergine della Tenerezza”)

Theotokos significa “Madre di Dio”. L’icona forse più importante della Vergine Maria, protettrice della Russia. Il quadro è tra i più copiati al mondo e oggetto di grande venerazione, utilizzato anche in grandi cerimonie di incoronazioni degli zar e elezioni di patriarchi della Chiesa russo ortodossa. Fu dipinto a Costantinopoli nel XII Secolo, anche se la tradizione vede nell’evangelista Luca il suo vero autore.  Misura 113.6 x 68 cm. È conservata nel più grande museo di belle arti russe: la Galleria Tret’jakov di Mosca. I russi chiamano l’icona con il nome di Vladimirskaya.

  • Panagìa Nikopòia

“La Vergine che dà la vittoria”. Fu una delle preziose opere ad essere portata nella basilica di San Marco a Venezia. Ben presto fu considerata protettrice della repubblica marinara. La Vergine siede sul trono e tiene in modo maestoso Gesù con due mani. Il nome dell’opera “panagìa” si riferisce anche al pane sacro “prosphoron”. Nella divina liturgia ortodossa viene benedetta una fetta triangolare in onore di Maria. La maggioranza delle chiese ortodosse dedicate a Maria si chiama panagìa.    

  • La Maestà (Duccio di Buoninsegna)

La Madonna che culla il bambino è materna e regale, circondata da una schiera di angeli e santi. Infatti il titolo completo dell’opera  è  “Maestà con venti angeli e diciannove santi”. Questa tempera su tavola è considerata l’opera più importante di Duccio di Buoninsegna (1260-1319). Alla base del trono è riportata in latino una preghiera: “Santa Madre di Dio sia causa di pace a Siena e sii vita a Duccio poiché egli così ti ha dipinta”. La pala della Maestà è dipinta anche sul retro dove sono dipinti scene della Passione di Cristo. Gli occhi pieni di dolore di Cristo incontrano quelli della Madre. L’opera è custodita nel duomo di Siena. Misura 4,26 m. x 2,11 m.

 

 

  • La Madonna della scala (Michelangelo Buonarroti)

Questo bassorilievo marmoreo (55,5 x 40cm.) è la prima scultura religiosa di Michelangelo Buonarroti(1475-1564) che realizzò quando aveva solo diciassette anni (1492). L’immagine di Maria che culla Gesù è profondamente materna. I cinque gradini visibili nell’opera sono simbolici. Sottolineano come attraverso la Vergine, Dio sia sceso nella condizione umana. Nei bambini che la circondano si possono intravedere figure angeliche. Per Michelangelo la Madonna con Gesù è presente in moltissime opere. Michelangelo si è ispirato per la Madonna della scala all’icona dipinta dal monaco siriaco Giovanni Climaco Klimax tou Paradeisou (Scala del Paradiso). È custodita nella Casa Buonarroti, a Firenze. Solo cinque anni dopo, a ventidue anni, Michelangelo raggiungerà l’apice con la splendida opera marmorea (174 x 195 x 69 cm.) della Pietà (1497-1499) che raffigura Maria che ha in braccio Cristo deposto dalla croce. È custodita nella basilica di San Pietro in Vaticano.

  • Pala dell’Assunta (Tiziano Vecellio)

Nella basilica veneziana di  Santa Maria Gloriosa dei Frari è custodita sull’altare maggiore una delle opere principali del Rinascimento, dipinta da Tiziano Vecellio (1480-1576) dal 1515 al 1518. È un enorme olio su tavola (6,90 m. x 3,60 m.). Testimonia la consacrazione della basilica alla Vergine. Raffigura Maria che ascende al Cielo per essere incoronata regina dell’universo. Nel dipinto di Tiziano, Maria è rappresentata come esempio perfetto di bellezza e purezza. La Vergine si trova sospesa tra la tensione del mondo terreno e lo splendore celeste. Spesso nelle raffigurazione antiche dell’Assunzione, la Madonna era raffigurata con lo sguardo rivolto in basso, verso il sepolcro vuoto di Cristo. In quest’opera invece Maria guarda verso la gloria celeste.  

  • Madonna dei pellegrini (Michelangelo Merisi da Caravaggio)

Maria è in piedi sulla soglia di una chiesa. Appare come una donna del popolo e i pellegrini a piedi nudi e sporchi appartengono alla classe povera. Caravaggio (1571-1610) amava la corrente pauperistica. La Madonna si offre a gente povera con i piedi sporchi, no ad un’aristocrazia. Caravaggio voleva esprimere la vicinanza di Maria ai pellegrini del suo tempo. Sia lei sia i pellegrini sono abbigliati con gli abiti popolari dell’epoca. La devozione dei pellegrini è ricompensata dalla visione di Maria. La Madonna indossa abiti con i colori blu e rossi (umano e divino). È un olio su tela (2,60 m. x 1,50 m.) del 1604 circa. È custodita nella Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio, a Roma.

 

  • Madonna di Kazan’ (Monaci ortodossi di Costantinopoli)

È una splendida icona ortodossa dell’XI secolo. Realizzata a Costantinopoli. Trafugata dai Tartari fu scoperta a Kazan’ (Russia) nel 1579. Molto venerata dai russi ortodossi. La leggenda vuole che sia stata Maria stessa a favorire il ritrovamento indicandone il luogo a Matrona, una ragazza alla quale apparve. Sino al 1904 fu custodita nel monastero ortodosso della Theotokòs (“Madre di Dio”) di Kazan’. Nel 1985 passò al santuario di Fatima (Portogallo). Nel 1993 fu donata al papa San Giovanni Paolo II che nel 2004 la donò ad Alessio II, patriarca ortodosso di Mosca. Oggi si trova nella chiesa ortodossa dell’elevazione della santa croce, che fa parte del monastero dove fu ritrovata, a Kazan’.

 

  • Icona della Theotokòs (Monaci ortodossi di Santa Caterina nel Sinai)

Nell’antichissimo monastero di Santa Caterina sul Monte Sinai (Egitto) questa icona di Maria del XIII secolo è stata realizzata (come molte icone) con rosso di uovo su tempera. Mostra la Madonna (Theotokòs) che china il capo verso Cristo con le mani tese in segno di supplica e di adorazione. La mano sinistra della Vergine è ben disegnata e dipinta con le dita affusolate. Il volto – soprattutto gli occhi – è secco e lineare. Le linee rosse disegnate sulle palpebre superiori e la punta del naso sono vezzi artistici per aggiungere vita e colore al viso. L’ icona è insolita perché ci sono quattro stelle sulla “maphorion”  (velo) viola di Maria; uno sulla sommità della testa e tre attraverso il seno, normalmente ce ne sono due. Misura 101.6 x 68.7 cm.

 

  • Incoronazione della Vergine (Lorenzo Monaco)

Enorme polittico di tempera e oro su tavola (5,06 x 4,48 m.) di Lorenzo Monaco (1370-1425) dipinto nel 1414.  La Vergine Maria viene incoronata in Paradiso da suo Figlio, mentre tutto intorno nel trittico si svolgono altri momenti importanti che vedono la presenza di Maria, come la natività e l’adorazione dei Magi. Il fondo oro rappresenta la santità. L’opera è affollata di santi di cui diciassette noti e altri tre indefiniti. Il blu è stato realizzato con la costosa polvere di lapislazzuli. Custodita nel Museo degli Uffizi a Firenze.


  • Madonna del libro (Sandro Botticelli)

Piccola tempera su tavola dipinta da Sandro Botticelli (1445-1510) tra il 1480 e il 1483. Misura 58 x 39,5 cm. Maria tiene in braccio il Bambino, che guarda la Madre. Si trovano in un angolo della stanza presso una finestra. Sotto di loro un libro che potrebbe essere il libro Horae Beatae Mariae Virginis, un libro di preghiere per i laici usato dal XIII al XVI secolo. Maria è assorta nella lettura del libro ed è vestita con un velo blu che ha i significati simbolici di purezza, paradiso e regalità. Il Bambino tiene in mano tre chiodi della croce e ha al polso la corona di spine come riferimento alla sua Passione.

        

Giorgio Nadali

        


Apparizioni. La Vergine di Cuenca (Ecuador)

Il 28 agosto 1988, alle quattro e trenta del mattino, Patricia Talbott (o Talbot) Borrero, di diciassette anni, terza figlia di genitori divorziati, vede la sua stanza riempirsi di «una luce brillante». Si nasconde sotto le coperte e poi osa guardarsi intorno. Vede «una bella signora dentro la luce» e sente dire: «Non temere, io sono la tua Madre del Cielo. Unisci le mani sul petto e prega. Prega molto per la pace nel mondo. Ti amo molto, piccola mia. Cambia. Prega molto per i sacerdoti, i religiosi, perché Satana sta cercando di tentarli con il peccato: la confusione sarà la sua principale provocazione. Desidero che tu, mia piccola figlia, […] che tu mi faccia un altare qui con dei ceri benedetti. Io sono la guardiana della fede e sarò sempre con te, […]». Patricia incrocia le braccia e comincia a recitare il Padre Nostro. «Non così, non così!» le dice l’apparizione, che le insegna a pregare dolcemente. Alla fine di questa preghiera l’apparizione se ne va. Patricia sente un «profumo di rose» attorno a lei. La famiglia Talbott allestisce un piccolo altare per la Vergine. Nei giorni seguenti ha luogo una seconda appone. Patricia tiene la testa rovesciata indietro e le braccia distese. Poco dopo, nella cattedrale di Quito, la Vergine le si mostra «come una silhouette». Il 7 ottobre 1988, verso le diciassette e trenta, a Città del Messico, in Piazza dello Zocalo, Patricia ha una nuova apparizione.

«È stato durante questa apparizione che l’ho vista per la prima volta come se fosse una persona reale, con un corpo, precisa Patricia. Prima, era una visione, oggi Ella mi ha parlato con una gran bella voce e mi ha detto: “Piccola mia, Sono contenta di vederti. Non avere paura”». La ragazza spiega che nel momento in cui si è inginocchiata davanti all’immagine sacra ha sentito dentro di sé «un grande pentimento per i suoi peccati». Patricia chiede alla Vergine perché non ha scelto una persona più intelligente e più santa di lei. «Gesù è un dottore che viene per guarire i malati», le risponde la Madonna. Patricia chiede un segno”. Qualche istante dopo, la sua compagna di viaggio, Bernardita Gerves, di ventinove anni, «vede» a sua volta. Alcuni minuti Più tardi, Patricia ha un’altra visione, quella di «bambini nudi di tutte le razze mondo: avevano delle plaghe su tutti i piccoli corpi e si trovavano in un grande campo da cui uscivano nuvole di fumo. La Vergine si mostra di nuovo e le prende le mani. «Sarà una prova della tua fede tu mi vedrai come prima, ma non mi potrai toccare. Prega molto per pace nel mondo […]. Sto per fermare la mano di mio Figlio: cambiate e convertitevi», sente dire la ragazza. Il giorno dopo nel Santuario di Nostra Signora di Guadalupe, Patricia ha una nuova apparizione non appena entra nella basilica. «La Vergine stava su una nuvola, scalza, con un velo azzurro che le copriva la testa e scendeva fino alle caviglie, poi portava un nastro rosso in alto sulla tunica bianca. Aveva dei grandi occhi a mandorla del colore del miele come la capigliatura che le spuntava dai lati del velo; il naso era piccolo e diritto, le labbra sottili ed il viso fine. La pelle era dorata. Portava una corona fatta di dodici stelle sospese intorno alla testa.

Le sue braccia erano tese in avanti e verso il basso e teneva un rosario nella mano destra che rimaneva sospeso all’estremità attorno alla croce tenuta, invece, nella mano sinistra. Il rosario era color «caffè» e la croce aveva sopra un Cristo in metallo», spiega Patricia. Un messaggio dice: «Pregate dicendo il rosario che è lo scudo contro il male. Portate lo scapolare ed esso vi proteggerà. Continuate a tenere in casa con voi il Cuore di Gesù che vi manterrà uniti e vi darà la pace. Fate penitenza e digiunate. Tramite la preghiera, riuscirete ad arrivare al Cuore di mio Figlio». Patricia va davanti alla tilma. Lì va di nuovo in estasi. «Mia piccola anima, le dice la Vergine, fra tre giorni ti rivelerò il grande segreto nel santuario della collina di Tepeyac. Metti in pratica ciò che dicono i miei messaggi e falli conoscere». Tre giorni più tardi, Patricia va in estasi nel luogo che le ha indicato la Madonna. «Mia piccola anima, questa sarà l’ultima volta in cui mi vedi: questo metterà alla prova la tua fede ma mi porterai sempre nel tuo cuore […] . Sto per rivelarti il mio grande segreto, che corrisponde a quello rivelato alla maggior parte degli altri veggenti; questo non lo puoi scrivere né lo puoi dire a nessuno finché non te lo ordinerò io […]. Rimetto nelle vostre mani la grande missione della conversione [ ]. Bambini miei, se vi convertite, il Cuore di mio Figlio si addolcirà [.. .]», sente dire la giovane donna. Poco dopo, a dispetto di qualsiasi aspettativa, arriva un’altra apparizione. Patricia riceve le seguenti parole: «Sono qui per rivelarti la data del grande castigo, quella che non potrai rivelare a nessuno». Ritornata a casa, Patricia informa il suo vescovo e poi organizza un gruppo di preghiera che si riunisce ogni sabato. Il 1 dicembre 1988, nella cappella del collegio dei domenicani di Cuenca, davanti al Santo Sacramento, Patricia sente una «brezza gradevole» e poi cade in estasi, con lo sguardo rivolto verso l’alto e la testa rovesciata all’indietro.

All’improvviso, prende un pezzo di carta su cui scrive questo messaggio senza neanche guardare il foglio: «Voglio che il rosario dell’8 dicembre venga recitato in un teatro aperto: fate in modo che questa cosa si sappia in tutte le parti del vostro paese. Coloro che hanno il rosario nel loro cuore avranno anche, allo stesso modo, l’impronta dell’amore di Dio». Il vescovo della diocesi ha autorizzato questa riunione, che si è svolta in una piazza nella quale Giovanni Paolo II aveva celebrato una messa nel 1985. Accorrono duemila persone. Il 24 dicembre, la Vergine sarebbe apparsa ad un amico di Patricia e avrebbe detto: «Amatevi come Lui ed io vi amiamo». Il 26 dicembre 1988, la Vergine chiede di allestire un «punto di raccolta e smistamento dei vestiti per i poveri». All’inizio di gennaio 1989, un messaggio annuncia «dieci giorni di tenebre». Nel giugno 1989, l’apparizione mostra a Patricia un luogo che ha scelto e che chiama «il Giardino della Vergine»: El Cajas, a 3.500 metri di altitudine. Le apparizioni pubbliche continuano a susseguirsi, a volte anche davanti a 100.000 persone. Il 16 luglio 1989, la Vergine appare accompagnata dagli arcangeli san Michele e san Raffaele e chiede delle preghiere per le anime del Purgatorio, per il Papa e per i sacerdoti. Il 5 agosto 1989, Patricia ha una visione del Cristo. Il 28 agosto, 6.000 persone si recano al «giardino di El Cajas» per una processione La Vergine appare a Patricia e le chiede che i fedeli si consacrino al Sacro Cuore di Gesù ed alla sua Immacolata Concezione il 7 settembre seguente.

Il 9 settembre e il 7 ottobre 1989, alcuni messaggi accennano ad una «terza guerra mondiale». Il 6 gennaio 1990, 10.000 persone si recano sul luogo. Nei giorni seguenti, molte immagini della Vergine e un crocifisso appartenente a Patricia, avrebbero versato delle «lacrime». In marzo totale, dal 28 agosto 1988 fino al 3 marzo 1990 Patricia sostiene di aver avuto 112 apparizioni della Vergine. Il 16 gennaio 1991 Patricia si è sposata con André ventidue anni. Mons. Andrés Vega Cordoba, di ventidue anni. Mons. Luna Tobar, vescovo della diocesi, rimane molto riservato. Ha chiesto a Patricia di non parlare più pubblicamente di quei fatti. Nel 1995, padre J. Teràn, rettore dell’università di Quito ha organizzato un simposio riguardo a questi avvenimenti, da quel momento in poi il vescovo ha ammorbidito la sua posizione.

Giorgio Nadali

(Giorgio Nadali, La Vergine di Cuenca, “Maria”, n. 2, 2015)


Apparizioni. La Vergine di Naju (Corea)

La Madonna appare anche in Paesi dove i cattolici sono in forte minoranza, come la Corea. Nella Corea del Sud sono cinque milioni i cattolici in 1.673 parrocchie (10% degli abitanti). Nel Nord non è riconosciuta la libertà di culto. Per questo il 18 febbraio 1993 la Vergine – in una delle apparizioni del Pase asiatico – ha chiesto di pregare per la conversione del Nord, a dittatura comunista. I fenomeni di Naju — effusioni di una statua della Vergine Maria, segni eucaristici, apparizioni e messaggi – hanno avuto inizio il 30 giugno 1985 alle 22.50, in casa di Julio e Julia Dulia Youn, trentanove anni e Julio Kim, sposatisi nel 1972 all’età di venticinque e ventisei anni, hanno mantenuto ognuno il proprio cognome secondo l’uso coreano. Hanno avuto quattro bambini: Rose nel 1970, Thomas nel 1972, Teresa nel 1976 e Philippe nel 1978. Julio si è impegnato nel catecumenato nei primi anni ’80. Julia, gravemente malata, lo seguiva ma con reticenza. La donna dice ad un sacerdote coreano che li guidava: «Se c’è un Dio, è troppo crudele verso di me. Che cosa ho fatto per ricevere un calice tanto amaro?». Questo sacerdote, profondamente spirituale, aveva trovato una risposta dura, ma ispirata che sembrava anticipare la vocazione eccezionale di Julia: «La grazia della sofferenza è una grazia maggiore di quella della salute. Hai ricevuto questa grazia con questo tuo corpo malato.

Per parte mia, non ho ricevuto una tale grazia». Queste parole si fecero strada pian piano in Julia ottenendo un buon effetto: «Parole dello Spirito Santo», le ha chiamate più tardi la donna. Julia ha avuto subito una grazia di accettazione e di quel preciso momento ha detto: «Ho sentito il mio corpo da ghiacciato diventare caldo perché avevo appena creduto alla parola del Padre». È stato allora che Julia ha comprato una Bibbia e delle immagini della Vergine. Sua madre, Pate Lubino, le acquista una statua della Madonna. Julia si impegna nella preghiera e nel servizio. Guarisce. La malattia aveva lasciato la famiglia in difficoltà economiche. Dopo aver recuperato la salute, lei e suo marito hanno aperto un parrucchiere il cui successo ha permesso loro di ripristinare l’equilibrio finanziario della casa. «Il 29 giugno 1985, racconta, mi sono recata in autobus, insieme ad alcuni cristiani della parrocchia, nel villaggio di Kkot Tongnay. In questo villaggio, un sacerdote accoglieva i mendicanti e i senzatetto, i malati, i disabili abbandonati e i più emarginati: più di novecento persone, cristiani o meno. Tutto l’aiuto era gratuito». Dulia ne resta molto colpita e aiuta a curare i malati: «Vedevo Gesù in ognuno di loro», scrive la donna. Il sacerdote fondatore di questo centro era padre Spies, che aveva portato il Vangelo in Corea dopo un percorso di vita notevole.

Nato da padre tedesco e da madre francese, belga di nascita, era andato in Giappone per insegnare all’Università Cattolica di Sofia — la più importante in Asia — il 6 gennaio 1951. Sette anni più tardi, il 3 maggio 1958, aveva sacrificato la sua carriera accademica per andare ad aiutare i più poveri. Dal punto di vista giapponese si è trattato di una caduta verso il basso, perché questo paese che all’epoca non era ancora molto sviluppato, veniva ampiamente disprezzato da Tokyo, e la casta più bassa, quella degli «Eta», veniva considerata come derivante dai coreani. Perciò questo sacerdote era passato dal culmine della cultura di Tokyo ai bassifondi della miseria, che erano notevoli in un periodo in cui il miracolo economico coreano non si poteva ancora prevedere. Da quel momento in poi padre Spies ha fondato cinque centri. Ha affidato le cure di questi centri alle suore di Madre Teresa. «Quella sera stessa, sono tornata a Naju verso le ventidue e venti, il 30 giugno, continua a raccontare Julia. Recitavo il rosario per la conversione dei peccatori e per la comunità (dei poveri). Come ho finito di dire l’Ave Maria, che cosa ho visto sugli occhi della Vergine? Delle lacrime che scorrevano verso il basso sul suo volto. Non sapevo se fossero state gocce d’acqua o lacrime. Sconvolta, ho svegliato mio marito che si era appena addormentato. Era quasi mezzanotte. Per essere sicuri di vedere meglio, abbiamo guardato tutti e due. Erano proprio lacrime. La mattina successiva, le lacrime che prima “scorrevano dall’occhio sinistro” scendevano da entrambi gli occhi.

Con molta insistenza abbiamo chiesto alla Vergine che cosa significasse tutto ciò». Nei giorni successivi, le lacrime continuano a scendere, fino al 4 luglio. Julio comprende di dover mantenere il riserbo: «Per il momento, non devi parlarne con nessuno», dice a Julia prima di tornare a pregare. «Dalle nove e trenta, ho cominciato a sentirmi invasa da qualcosa di straordinario (come nella mia esperienza durante le riunioni del movimento carismatico). Dato che non ce la facevo più, ho telefonato alle suore della parrocchia». Nessuna risposta. Tuttavia, la voce si sparge e l’affluenza aumenta; la casa è piena e la gente riempie anche la strada, di giorno e di notte, e persino il negozio di parrucchiere viene disturbato da questo evento. Julio aveva detto a Julia: «Ti concedo il 50% del tuo tempo per occuparti della Vergine». Ora le dice: «Ti concedo il 100% del tempo». Questo li porta a dar via il negozio di parrucchiere nel quale si presentavano molte prostitute. 18 luglio 1986, Julia riceve un primo «messaggio della Vergine». Si tratta di un’esortazione di cui queste sono le parole chiave: mio Cuore soffre […]. Il Cuore di Figlio è lacerato [dalla vostra mancanza di amore]. Quell’anno sono stati lasciati undici messaggi e poi ce ne sono altri con una frequenza analoga ma senza alcuna periodicità regolare, come un prolungamento del messaggio dato a s. Margherita Maria. «Ecco questo Cuore che ha tanto amato. gli uomini e che viene così poco amato da loro». Il 2 febbraio 1987, il sacerdote restituisce la statua a Julia e le effusioni riprendono, fino al 23 aprile. Queste proseguiranno ancora ma con alcune interruzioni. Julio aveva preso contatto con la parrocchia che invece si teneva a distanza; egli vi ritorna con la statua.

Il sacerdote prende la statua e la mette nella sua stanza il 5 novembre 1986. Ma l’effusione cessa fino alla fine del 1986 e oltre. Nel gennaio 1987 padre Spies si mette in contatto personalmente con Julia, e discerne la sua conversione e la sua vocazione. Il 2 febbraio 1986, la parrocchia restituisce la statua a Julia e di nuovo la folla affluisce a casa sua. Quello stesso anno ho visitato anche io Naju insieme a padre Spies, che vive a Seoul. Ho incontrato Julio e Julia ed ho percepito la profondità cristiana presente nella loro famiglia unita. Ma in quel periodo ci si è trovati a dover cercare una soluzione per la famiglia che si trovava di fronte ad un problema finanziario; per loro, far costruire una cappella separata, in un altro luogo, sarebbe stato troppo oneroso. Fortunatamente, il cimitero era in vendo e nessun coreano vorrebbe vivere in un luogo che in precedenza aveva ospita un camposanto. Il cimitero viene acquistato a un prezzo basso; in quel luogo viene fatta costruire una cappella statua e accanto, una casa per la famiglia. Anche li si produrranno nuovi fenomeni eucaristici.

Sulla scia di questi ultimi, avvengono altri fenomeni su una collina vicina, che diventa anch’essa un luogo di preghiera. Da domenica 5 giugno 1988. festa del Santissimo Sacramento, Gesù comincia a parlarle. «La Vergine le insegna» la via evangelica dell’infanzia spirituale ispirata a Teresa di Lisieux e il significato della sofferenza di cui ha potuto avere un’esperienza cruciale sul Calvario. Il 15 novembre 1986, il sacerdote mette la statua nella sua stanza per osservarla. Ma le effusioni cessano per un periodo di tre mesi. Il 18 febbraio 1993, la Vergine chiede che si dica una preghiera tutti i giovedì per la conversione della Corea del Nord.

Dall’8 gennaio al 14 aprile 1993, ventiquattro messaggi parlano di guerre e di persecuzioni. Dal 5 giugno 1988 al 22 settembre 1995, vengono dati dei segni nell’Eucaristia: approccio, effusione, trasformazione in carne nella bocca di Julia. Il 24 settembre 1994, quaranta filippini, venti americani e una dozzina di altri pellegrini assistono alla messa celebrata nella cappella parrocchiale da un sacerdote filippino, padre Jerry Orbos. «Nel momento dell’elevazione, spiega Julia, ho visto sorridere Gesù misericordioso nell’Eucaristia. Allora, trasportata da una gioia indescrivibile, ho pregato con fervore: “O Signore! O Salvatore! O Re d’amore che ti sei abbassato fino a noi e sei diventato il nostro nutrimento!” […] Al momento della comunione, mentre ritornavo al mio posto, ero in raccoglimento.

In quel momento ho avvertito un forte sentore di sangue nella mia bocca. Mi sono girata verso Lubíno e André che erano vicino a me. Aprendo la bocca, ho mostrato loro la trasformazione dell’ostia in sangue: dapprima giallastra, questa ha cominciato a tingersi di rosso fino a diventare gradualmente sangue. In quello stesso istante sono caduta in estasi». Julia allora «vede» come delle «grandi navi»; una di esse ha l’effigie della Eucaristia. La Vergine la conduce e indossa un mantello azzurro. Le altre barche sono pilotate dall’«effigie del dragone rosso». Julia continua: «Delle scintille di fuoco hanno cominciato a cadere come pioggia. La Vergine ha steso il suo mantello su tutti noi per proteggerci. Ma quelli che stavano sulle altre navi si sono bruciati oppure sono caduti in mare urlando e sono morti annegati. È stato uno spettacolo orribile. La Vergine, che guardava angosciata, ha ritirato rapidamente dall’acqua alcuni di quelli che vi erano caduti […]. Subito dopo aver salvato questi uomini, la tempesta si è placata e il mare è diventato di nuovo calmo. La Vergine poi ci ha inviato questo messaggio dolce   e amabile: «Ricordatevi che vi ho dato come rifugio l’Arca della Salvezza. […] Voi siete tutti chiamati ad essere apostoli degli ultimi tempi. […] Oggi, l’impostura di Satana è arrivata ad un tale grado di astuzia che inganna, grazie a fenomeni straordinari, persino le anime buone. […] Se attirerete la potenza dell’amore, allora tutti i bambini del mondo si uniranno al di là delle frontiere e la Chiesa ne sarà rigenerata. Arriverà una nuova Pentecoste e il mondo verrà salvato dal Salvatore presente nell’Eucaristia”».

Giorgio Nadali


Medjugorje. Ecco perché non verrà riconosciuta dalla Chiesa Cattolica

 

«Il più grande imbroglio nella storia della Chiesa». Così lo definì il vescovo della zona – Pavao Zanić, che  nutrì fin dagli inizi fortissimi dubbi sulle presunte apparizioni, proprio sentendo i protagonisti. Diversi uomini di Chiesa, increduli dinnanzi ad una Madonna troppo “chiacchierona” (11.000 apparizioni sino a oggi dal 1981 sono davvero troppe, soprattutto la quotidianità di tali eventi stona con l’eccezionalità dell’intervento soprannaturale in tutte le Sacre Scritture). 18 sono state le apparizioni riconosciute di Lourdes. Ma tutti i giorni da 30 anni a tutt’oggi a Medjugorje è una vera assurdità. Il caso diventerebbe anche il più grande fenomeno di fanatismo nella storia della Chiesa cattolica. Toni cupi e apocalittici e reazioni scomposte di molti fedeli suggestionati. Tipico della “religiosità ipomaniaca” – come la chiama l’esperto psicologo della religione e psicanalista Giacomo Dacquino,  docente presso la Facoltà Teologica di Torino, l’Università Pontificia Salesiana e la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pavia. Il fanatismo religioso, in buona sostanza. Nulla a che fare con la serenità che viene dalla fede sempliceUna fede che crede più all’amore di Dio, che e a uno arrabbiato pronto a distruggere tutti. Dio non può che amare. E ha mandato Suo Figlio. Abbiamo il suo Vangelo. Altri messaggi sono superflui. A Medjugorje la Madonna avrebbe superato la durata di tre anni della vita pubblica di suo Figlio e avrebbe parlato molto più di Lui, come se il Vangelo non bastasse più…  Una Madonna troppo “apocalittica” – molto distante dalla discrezione di Maria di Nazareth descritta nei Vangeli. Tutti costoro hanno liquidato Medjugorje come un panzana gigantesca per creduloni sempliciotti. Assetati non della Parola, ma del sensazionalismo e del miracolismo bigotto. Di una Madonna showgirl per spettacoli a date fisse c’è n’é già una e non é certo l’umile e discreta Santissima Madre di Cristo. Una Madonna malata di protagonismo, che non indica il Figlio ma solo se stessa (la mia via, la mia missione…) e che fa da anni dell’intervento soprannaturale una routine quotidiana spettacolare non è certo Maria di Nazareth.

Ad oggi le apparizioni sarebbero state 40mila. La Madonna è Madre! – ha detto PAPA FRANCESCO – E ci ama a tutti noi. Ma non è un Capoufficio della Posta, per inviare messaggi tutti i giorni”. “Queste novità – ha affermato il Papa – allontanano dal Vangelo, allontanano dallo Spirito Santo, allontanano dalla pace e dalla sapienza, dalla gloria di Dio, dalla bellezza di Dio”. Perché “Gesù dice che il Regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione: viene nella saggezza”.  http://www.newscattoliche.it/papa-madonna-no-capoufficio-poste/

A Medjugorje in Bosnia Erzegovina, dove ogni anno si recano oltre 2 milioni di pellegrini, è tornata di nuovo una commissione di indagine della Congregazione per la dottrina della fede. Da oltre 25 anni la Madonna apparirebbe ogni giorno ai veggenti e una volta al mese detterebbe un messaggio per l’umanità. Ma il cardinale Bertone non nasconde il suo scetticismo: “Dal 1981 a oggi Maria sarebbe apparsa decine di migliaia di volte a Medjugorje. Questo è un fenomeno non assimilabile ad altre apparizioni mariane”. Per questo il Vaticano ha chiesto all’Opera romana pellegrinaggi (una delle più importanti agenzie di turismo religioso che fa capo al Vicariato di Roma) di depennare dal catalogo le visite al più famoso santuario della ex Iugoslavia. http://www.josp.com/CommerceTab/tabid/88/keys/mariani/language/it-IT/Default.aspx

A tutto ciò si aggiunge un business da parte di alcuni presunti veggenti. Certo, un business si è venuto a creare anche per Lourdes e Fatima, ma non a favore dagli stessi veggenti. Come se Santa Bernadette Soubirous – veggente di Lourdes – avesse aperto un albergo guadagnandoci un sacco di soldi…  Basta confrontare la loro vita con il beato Francisco Marto, con Giacinta Marto e Suor Lucia dos Santos, veggenti di Fatima. O San Juan Diego Cuauhtlatoatzin di Guadalupe… I “veggenti di Medjugorje sono: Vicka Ivanković, Mirijana Dragičević, Marija Pavlović, Ivan Dragičević, Ivanka Ivanković e Jakov Čolo. Quattro dei presunti “veggenti” bosniaci vivono ancora a Medjugorie, una a Monza – sposata con un italiano – e uno fa la spola tra la sua villa con piscina negli Stati Uniti e la cittadina bosniaca. Quest’ultimo – Ivan Dragicevic – nel 1981 era andato in seminario a Visoko, dove ha continuato a ricevere le presunte “apparizioni”. Nel periodo della prima “apparizione”, lavorava in una piantagione di tabacco nelle campagne limitrofe. Dato che a scuola era stato rimandato e non aveva superato l’esame, si pensava che lo studio gli avrebbe procurato minori difficoltà se fosse passato al ginnasio di Dubrovnik. Anche se a Dubrovnik, dopo aver superato l’esame di riparazione riuscendo a passare in seconda classe, non ha tuttavia dimostrato la volontà di proseguire gli studi così come l’aveva per le “apparizioni”, e così è ritornato a casa nel gennaio 1983.

Nessuno dei veggenti ha abbracciato la vita consacrata. Non obbligatoria, ma un fatto insolito per questo genere di eventi. Lourdes e Fatima hanno visto vocazioni consacrate nei veri veggenti e molta discrezione. Nel 1994 Dragicevic si è sposato a Boston con un’americana e così la vocazione al sacerdozio passò irrevocabilmente alla vocazione matrimoniale. L’americana era l’ex miss Massachusetts del 1990, Laureen Murphy, dalla quale ha avuto quattro figli. Ora vive parte dell’anno – da Ottobre ad Aprile – negli Stati Uniti e parte – da Maggio a Settembre a Medjugorje, dove lui e la sua famiglia gestiscono una pensione. Da Ottobre ad Aprile la Madonna gli appare ogni giorno presso la piscina della sua villa di Boston. Perché proprio il periodo Maggio-Settembre? La possibile risposta a questa domanda va ricercata tra i pellegrinaggi dell’agenzia di viaggi americana 206 Tours. Tra le varie offerte, infatti, è presente il pacchetto Prayer Experience with Ivan Dragicevic and Family (“Esperienza di preghiera con Ivan Dragicevic e famiglia”), nel quale viene pubblicizzato e venduto un pellegrinaggio a Medjugorje con alloggio a casa del “veggente”. Stranamente, il periodo in cui Ivan è presente a Medjugorje coincide perfettamente con le date prenotabili per il pellegrinaggio.  Ognuno costa oltre 2000 dollari. http://www.206tours.com/tour1

Tra i motivi di diniego della approvazione della Chiesa per presunte apparizioni vi è: “Qualsiasi tentativo di guadagno finanziario in relazione all’evento supposto”…

In soli 5 anni il “veggente” Ivan Dragicevic ha comprato immobili per un valore complessivo di 1.566.000 dollari, equivalenti a 1.470.953 euro (tenendo in considerazione la valutazione dell’euro al momento delle compravendite). Un americano medio, nei 5 anni avrebbe guadagnato 198.508 dollari lordi, 195.336 euro lordi (tenendo in considerazione la valutazione dell’euro anno per anno). Cifre che, al lordo, sono quasi 10 volte inferiori alla somma spesa dal “veggente”. Come Ivan Dragicevic, anche altri “veggenti” – e i loro parenti – posseggono una pensione a Medjugorje. Il Vescovo di Mostar è finora l’unico canonicamente legittimato ad esprimere un giudizio su Medjugorie e questo giudizio è negativo.

“In questo campo, più che mai, la pazienza è un elemento fondamentale. Nessuna apparizione è indispensabile alla fede, la Rivelazione è terminata con Gesù Cristo”. (Benedetto XVI)

Il 17 marzo 2010 la Santa Sede ha istituito, presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, una speciale commissione internazionale di inchiesta e di studio sulle apparizioni della Madonna di Međugorje, presieduta dal cardinale Camillo Ruini. La Commissione è composta dai seguenti membri: Cardinale Jozef Tomko, Presidente emerito del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali,  Cardinale Vinko Puljić, Arcivescovo Metropolita di Sarajevo,  Cardinale Josip Bozanić, Arcivescovo Metropolita di Zagabria, Vicepresidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa,  Cardinale Julián Herranz Casado, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi,  Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi,  Mons. Tony Anatrella, Psicoanalista e specialista in Psichiatria sociale,  Mons. Pierangelo Sequeri, Docente di Teologia Fondamentale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale,  Padre David-Maria Jaeger, O.F.M., Consultore del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi,  Padre Zdzisław Józef Kijas, O.F.M.Conv., Relatore della Congregazione delle Cause dei Santi,  Padre Salvatore Perrella, O.S.M., Docente di Mariologia presso la Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”,  Prof. Dr. Achim Schütz, Docente di Antropologia Teologica presso la Pontificia Università Lateranense, in qualità di segretario,  Mons. Krzysztof Nykiel, Officiale della Congregazione per la Dottrina della Fede, funge da segretario aggiunto. Ai lavori della Commissione hanno partecipato anche alcuni esperti: Franjo Topić, Docente di Teologia Fondamentale a Sarajevo;  Padre Mijo Nikić, S.J., Docente di Psicologia e Psicologia delle Religioni presso l’Istituto Filosofico e Teologico della Compagnia di Gesù a Zagabria, Padre Mihály Szentmártoni, S.J., Docente di Spiritualità presso la Pontificia Università Gregoriana, e  Sr. Veronica Nela Gašpar, Docente di Teologia a Rijeka.

Secondo la fede protestante, anche se fossero davvero scientificamente dimostrati degli autentici miracoli, quali guarigioni connesse a queste apparizioni, andrebbero in ogni caso ascritti come origine a potenze occulte ed ingannatrici che assumono l’aspetto di Maria o di altri santi per ingannare le persone ed allontanarle dall’autentica fede biblica. La Scrittura parla ampiamente di falsi profeti con falsi prodigi: Mt 24,24 e Ap 16,14. Queste apparizioni sono considerate sostanzialmente una forma particolare di spiritismo ed idolatria, anche se piamente mascherati, ma del tutto condannato da Dio: Dt 18,10.

Siti critici su Medjugorje:

http://www.stpauls.it/vita03/0110vp/0110v120.htm (Vita Pastorale)
http://www.stpauls.it/jesus03/0107je/0107je18.htm (Jesus)
http://www.stpauls.it/jesus03/0107je/0107je23.htm (ancora Jesus)
http://www.stpauls.it/fc01/0125fc/0125fc36.htm (Famiglia Cristiana)
http://veritasprimacaritas.googlepages.com/
http://www.sanpiox.it/pub/tradcatt/TClug06.pdf (pagg. 8-34)
http://www.chiesaviva.com/392%20mensile.htm
http://noncredoamedjugorje.blogspot.com
http://www.salpan.org/SCANDALI/CARIS…ntecostali.htm
http://www.salpan.org/SCANDALI/CARIS…-Corvaglia.htm
http://www.effedieffe.com/rx.php?id=…&chiave=savino
http://www.effedieffe.com/rx.php?id=…ria %20chiari
http://www.effedieffe.com/rx.php?id=2194%20&chiave=arai
http://www.ascoltalaradio.it/public/index.php?id=142 (file audio: cliccare su play)

Si può e si deve onorare la Madre di Cristo anche evitando fenomeni dubbi e di fanatismo. Nessuno obbliga un fedele a credere ad alcuna apparizione, nemmeno a quelle rarissime riconosciute dalla Chiesa cattolica. Senza dimenticare che è Cristo il Salvatore. Il resto è solo territorio di guerra contro l’ecumenismo e l’unità dei cristiani.

Giorgio Nadali


Medjugorje. Ecco perché non verrà riconosciuta dalla Chiesa

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Giorgio Nadali

www.giorgionadali.it

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/30/medjugorie-chiusa-commissione-dinchiesta-bergoglio-scettico-sui-veggenti/

AGGIORNAMENTO 2 FEBBRAIO 2014: PAPA FRANCESCO NON CREDE A MEDJUGORJE

«Il più grande imbroglio nella storia della Chiesa». Così lo definì il vescovo della zona – Pavao Zanić, che  nutrì fin dagli inizi fortissimi dubbi sulle presunte apparizioni, proprio sentendo i protagonisti. Diversi uomini di Chiesa, increduli dinnanzi ad una Madonna troppo “chiacchierona” (11.000 apparizioni sino a oggi dal 1981 sono davvero troppe, soprattutto la quotidianità di tali eventi stona con l’eccezionalità dell’intervento soprannaturale in tutte le Sacre Scritture). 18 sono state le apparizioni riconosciute di Lourdes. Ma tutti i giorni da 30 anni a tutt’oggi a Medjugorje è una vera assurdità. Il caso diventerebbe anche il più grande fenomeno di fanatismo nella storia della Chiesa cattolica. Toni cupi e apocalittici e reazioni scomposte di molti fedeli suggestionati. Tipico della “religiosità ipomaniaca” – come la chiama l’esperto psicologo della religione e psicanalista Giacomo Dacquino,  docente presso la Facoltà Teologica di Torino, l’Università Pontificia Salesiana e la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pavia. Il fanatismo religioso, in buona sostanza. Nulla a che fare con la serenità che viene dalla fede sempliceUna fede che crede più all’amore di Dio, che e a uno arrabbiato pronto a distruggere tutti. Dio non può che amare. E ha mandato Suo Figlio. Abbiamo il suo Vangelo. Altri messaggi sono superflui. A Medjugorje la Madonna avrebbe superato la durata di tre anni della vita pubblica di suo Figlio e avrebbe parlato molto più di Lui, come se il Vangelo non bastasse più…  Una Madonna troppo “apocalittica” – molto distante dalla discrezione di Maria di Nazareth descritta nei Vangeli. Tutti costoro hanno liquidato Medjugorje come un panzana gigantesca per creduloni sempliciotti. Assetati non della Parola, ma del sensazionalismo e del miracolismo bigotto. Di una Madonna showgirl per spettacoli a date fisse c’è n’é già una e non é certo l’umile e discreta Santissima Madre di Cristo. Una Madonna malata di protagonismo, che non indica il Figlio ma solo se stessa (la mia via, la mia missione…) e che fa da anni dell’intervento soprannaturale una routine quotidiana spettacolare non è certo Maria di Nazareth.

Ad oggi le apparizioni sarebbero state 40mila. La Madonna è Madre! – ha detto PAPA FRANCESCO – E ci ama a tutti noi. Ma non è un Capoufficio della Posta, per inviare messaggi tutti i giorni”. “Queste novità – ha affermato il Papa – allontanano dal Vangelo, allontanano dallo Spirito Santo, allontanano dalla pace e dalla sapienza, dalla gloria di Dio, dalla bellezza di Dio”. Perché “Gesù dice che il Regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione: viene nella saggezza”.  http://www.newscattoliche.it/papa-madonna-no-capoufficio-poste/

A Medjugorje in Bosnia Erzegovina, dove ogni anno si recano oltre 2 milioni di pellegrini, è tornata di nuovo una commissione di indagine della Congregazione per la dottrina della fede. Da oltre 25 anni la Madonna apparirebbe ogni giorno ai veggenti e una volta al mese detterebbe un messaggio per l’umanità. Ma il cardinale Bertone non nasconde il suo scetticismo: “Dal 1981 a oggi Maria sarebbe apparsa decine di migliaia di volte a Medjugorje. Questo è un fenomeno non assimilabile ad altre apparizioni mariane”. Per questo il Vaticano ha chiesto all’Opera romana pellegrinaggi (una delle più importanti agenzie di turismo religioso che fa capo al Vicariato di Roma) di depennare dal catalogo le visite al più famoso santuario della ex Iugoslavia. http://www.josp.com/CommerceTab/tabid/88/keys/mariani/language/it-IT/Default.aspx

A tutto ciò si aggiunge un business da parte di alcuni presunti veggenti. Certo, un business si è venuto a creare anche per Lourdes e Fatima, ma non a favore dagli stessi veggenti. Come se Santa Bernadette Soubirous – veggente di Lourdes – avesse aperto un albergo guadagnandoci un sacco di soldi…  Basta confrontare la loro vita con il beato Francisco Marto, con Giacinta Marto e Suor Lucia dos Santos, veggenti di Fatima. O San Juan Diego Cuauhtlatoatzin di Guadalupe… I “veggenti di Medjugorje sono: Vicka Ivanković, Mirijana Dragičević, Marija Pavlović, Ivan Dragičević, Ivanka Ivanković e Jakov Čolo. Quattro dei presunti “veggenti” bosniaci vivono ancora a Medjugorie, una a Monza – sposata con un italiano – e uno fa la spola tra la sua villa con piscina negli Stati Uniti e la cittadina bosniaca. Quest’ultimo – Ivan Dragicevic – nel 1981 era andato in seminario a Visoko, dove ha continuato a ricevere le presunte “apparizioni”. Nel periodo della prima “apparizione”, lavorava in una piantagione di tabacco nelle campagne limitrofe. Dato che a scuola era stato rimandato e non aveva superato l’esame, si pensava che lo studio gli avrebbe procurato minori difficoltà se fosse passato al ginnasio di Dubrovnik. Anche se a Dubrovnik, dopo aver superato l’esame di riparazione riuscendo a passare in seconda classe, non ha tuttavia dimostrato la volontà di proseguire gli studi così come l’aveva per le “apparizioni”, e così è ritornato a casa nel gennaio 1983.

Nessuno dei veggenti ha abbracciato la vita consacrata. Non obbligatoria, ma un fatto insolito per questo genere di eventi. Lourdes e Fatima hanno visto vocazioni consacrate nei veri veggenti e molta discrezione. Nel 1994 Dragicevic si è sposato a Boston con un’americana e così la vocazione al sacerdozio passò irrevocabilmente alla vocazione matrimoniale. L’americana era l’ex miss Massachusetts del 1990, Laureen Murphy, dalla quale ha avuto quattro figli. Ora vive parte dell’anno – da Ottobre ad Aprile – negli Stati Uniti e parte – da Maggio a Settembre a Medjugorje, dove lui e la sua famiglia gestiscono una pensione. Da Ottobre ad Aprile la Madonna gli appare ogni giorno presso la piscina della sua villa di Boston. Perché proprio il periodo Maggio-Settembre? La possibile risposta a questa domanda va ricercata tra i pellegrinaggi dell’agenzia di viaggi americana 206 Tours. Tra le varie offerte, infatti, è presente il pacchetto Prayer Experience with Ivan Dragicevic and Family (“Esperienza di preghiera con Ivan Dragicevic e famiglia”), nel quale viene pubblicizzato e venduto un pellegrinaggio a Medjugorje con alloggio a casa del “veggente”. Stranamente, il periodo in cui Ivan è presente a Medjugorje coincide perfettamente con le date prenotabili per il pellegrinaggio.  Ognuno costa oltre 2000 dollari. http://www.206tours.com/tour1

Tra i motivi di diniego della approvazione della Chiesa per presunte apparizioni vi è: “Qualsiasi tentativo di guadagno finanziario in relazione all’evento supposto”…

In soli 5 anni il “veggente” Ivan Dragicevic ha comprato immobili per un valore complessivo di 1.566.000 dollari, equivalenti a 1.470.953 euro (tenendo in considerazione la valutazione dell’euro al momento delle compravendite). Un americano medio, nei 5 anni avrebbe guadagnato 198.508 dollari lordi, 195.336 euro lordi (tenendo in considerazione la valutazione dell’euro anno per anno). Cifre che, al lordo, sono quasi 10 volte inferiori alla somma spesa dal “veggente”. Come Ivan Dragicevic, anche altri “veggenti” – e i loro parenti – posseggono una pensione a Medjugorje. Il Vescovo di Mostar è finora l’unico canonicamente legittimato ad esprimere un giudizio su Medjugorie e questo giudizio è negativo.

“In questo campo, più che mai, la pazienza è un elemento fondamentale. Nessuna apparizione è indispensabile alla fede, la Rivelazione è terminata con Gesù Cristo”. (Benedetto XVI)

Il 17 marzo 2010 la Santa Sede ha istituito, presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, una speciale commissione internazionale di inchiesta e di studio sulle apparizioni della Madonna di Međugorje, presieduta dal cardinale Camillo Ruini. La Commissione è composta dai seguenti membri: Cardinale Jozef Tomko, Presidente emerito del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali,  Cardinale Vinko Puljić, Arcivescovo Metropolita di Sarajevo,  Cardinale Josip Bozanić, Arcivescovo Metropolita di Zagabria, Vicepresidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa,  Cardinale Julián Herranz Casado, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi,  Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi,  Mons. Tony Anatrella, Psicoanalista e specialista in Psichiatria sociale,  Mons. Pierangelo Sequeri, Docente di Teologia Fondamentale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale,  Padre David-Maria Jaeger, O.F.M., Consultore del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi,  Padre Zdzisław Józef Kijas, O.F.M.Conv., Relatore della Congregazione delle Cause dei Santi,  Padre Salvatore Perrella, O.S.M., Docente di Mariologia presso la Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”,  Prof. Dr. Achim Schütz, Docente di Antropologia Teologica presso la Pontificia Università Lateranense, in qualità di segretario,  Mons. Krzysztof Nykiel, Officiale della Congregazione per la Dottrina della Fede, funge da segretario aggiunto. Ai lavori della Commissione hanno partecipato anche alcuni esperti: Franjo Topić, Docente di Teologia Fondamentale a Sarajevo;  Padre Mijo Nikić, S.J., Docente di Psicologia e Psicologia delle Religioni presso l’Istituto Filosofico e Teologico della Compagnia di Gesù a Zagabria, Padre Mihály Szentmártoni, S.J., Docente di Spiritualità presso la Pontificia Università Gregoriana, e  Sr. Veronica Nela Gašpar, Docente di Teologia a Rijeka.

Secondo la fede protestante, anche se fossero davvero scientificamente dimostrati degli autentici miracoli, quali guarigioni connesse a queste apparizioni, andrebbero in ogni caso ascritti come origine a potenze occulte ed ingannatrici che assumono l’aspetto di Maria o di altri santi per ingannare le persone ed allontanarle dall’autentica fede biblica. La Scrittura parla ampiamente di falsi profeti con falsi prodigi: Mt 24,24 e Ap 16,14. Queste apparizioni sono considerate sostanzialmente una forma particolare di spiritismo ed idolatria, anche se piamente mascherati, ma del tutto condannato da Dio: Dt 18,10.

Siti critici su Medjugorje:

http://www.stpauls.it/vita03/0110vp/0110v120.htm (Vita Pastorale)
http://www.stpauls.it/jesus03/0107je/0107je18.htm (Jesus)
http://www.stpauls.it/jesus03/0107je/0107je23.htm (ancora Jesus)
http://www.stpauls.it/fc01/0125fc/0125fc36.htm (Famiglia Cristiana)
http://veritasprimacaritas.googlepages.com/
http://www.sanpiox.it/pub/tradcatt/TClug06.pdf (pagg. 8-34)
http://www.chiesaviva.com/392%20mensile.htm
http://noncredoamedjugorje.blogspot.com
http://www.salpan.org/SCANDALI/CARIS…ntecostali.htm
http://www.salpan.org/SCANDALI/CARIS…-Corvaglia.htm
http://www.effedieffe.com/rx.php?id=…&chiave=savino
http://www.effedieffe.com/rx.php?id=…ria %20chiari
http://www.effedieffe.com/rx.php?id=2194%20&chiave=arai
http://www.ascoltalaradio.it/public/index.php?id=142 (file audio: cliccare su play)

Si può e si deve onorare la Madre di Cristo anche evitando fenomeni dubbi e di fanatismo. Nessuno obbliga un fedele a credere ad alcuna apparizione, nemmeno a quelle rarissime riconosciute dalla Chiesa cattolica. Senza dimenticare che è Cristo il Salvatore. Il resto è solo territorio di guerra contro l’ecumenismo e l’unità dei cristiani.

Apparizioni non riconosciute  Apparizioni riconosciute
1503-1566 Nostradamus, Francia 100-1000 d.C. Alcuni mistici hanno ricevuto una o più rivelazioni private o apparizioni di Cristo, Angeli, e della Madonna. Tra loro Giacomo, Ippolito, Policarpo, Agostino, Crisostomo, Gregorio Magno, Lacanzio, Metodio, Cataldo, Remigio, Cesario di Arles, S. Giovanni Damasceno…
– 1600~ Maddalena della croce, Cordova, Spagna
– 1769-1821 Marie Lenormand, Francia
– 1846 La Salette, Francia, riconosciuta nel 1851 ma condannata dal Sant’ Uffizio Decr. 9 maggio 1923 ed inserita nell’ Index Librorum Prohibitorum (Pio XI)
– 1871-1916 Rasputin, Siberia
– 1861-1922 Felicie Kozlowska, suora francescana scomunicata da Pio X
– 1878 Luigia Piccareta, Corato (I) Condanna Decr. S. Off. 13-07-1938 (Index Librorum Prohibitorum)
– 1931 Ezquioga, Spagna
– 1931 Izurdiaga, Spagna
– 1933 Onkerzele, Belgio
– 1933 Etikhove, Belgio
– 1933 Herzele, Belgio
– 1933 Olsene, Belgio
– 1933 Berchem-Anvers, Belgio
– 1933 Tubize, Belgio
– 1933 Verviers, Belgio
– 1933 Wilrijk, Belgio
– 1936 Bouxiers-aux-Dames,  (F)
– 1936 Ham-sur-Sambre, Belgio
– 1937 Voltago, Italia
– 1938 Kerizinen, Francia
– 1943 Girkalnis, Lituania
– 1943 Athis-Mons, Francia
– 1944 Ghiaie di Bonate, Italia
– 1945 Ida Peerdeman, Amsterdam (NL), condannata dal Vescovo Huibers il 7.5.56, conferma Santa Sede Cardinal Pizzardo il 13.3.57 (prot. N. 511/53), 25.03.1974 Congregazione per la dottrina della fede conferma divieto di propaganda, 26.04.1986 Cardianal Ratzinger conferma validità notifica del 1974.
– 1946 Espis, Francia
– 1947 Pierina Gilli, Montichiari (I)
– 1947 Casanova Stafora (ragazza), Italia
– 1947 Rosa Mistica, Italia, condannata dal Vescovo Bruno Foresti di Brescia
– 1947 Forsweiler, Germania
– 1948 Gimigliano (ragazza), Italia
– 1948 Marina di Pisa, Italia
– 1948 Lipa (1 religioso), Filippine
– 1948 Montlucon (1 religioso), Francia
– 1948 Cluj, Romania
– 1949 Lublin, Polonia
– 1949 Zo-Se (1 religioso), Cina
– 1949 Heroldsbach (4 bambini), Germania
– 1950 Acquaviva Platani (ragazza), Italia
– 1951 Casalicontrada (1 uomo), Italia
– 1953 Cossirano (1 uomo), Italia
– 1953 Santo Saba (ragazzo), Italia
– 1953 Maria Valtorta, Caserta (I), condannata dalla Santa Sede nel 1949, 1960, 1985 e 1993 (16.12.59 Papa Giovanni XXIII conferma “libri proibiti”)
– 1954 Eisenberg (ragazza), Austria
– 1954 Marie-Paule Guigère, Quebec, 1971 forma l’armata di Maria, condannata nel 1987 dal Cardinal Louis-Albert Vachon, Arcivescovo di Quebec con conferma del Cardinal Ratzinger nel febbraio 1987. Agosto 2001 I vescovi canadesi: l’«Armée de Marie» non è cattolica.
– 1956 Urbania (diversi bambini), Italia
– 1961 Garabandal (4 ragazze), Spagna, condannata definitivamente dal Vescovo di Santander Jose Vilaplana 11.10.96
– 1961 Craveggia (1 donna), Italia
– 1961 Rosa Quattrini, San Damiano (I)
– 1962 Ladeira (1 donna), Portogallo
– 1964 San Vittorino, Italia
– 1966 Ventebbio (1 prete), Italia
– 1967 Bohan (2 uomini), Belgio
– 1968 Palmar de Troya (4 ragazzi), Spagna
– 1968 Carmela Carabelli, Italia
– 1970 Veronica Leuken, Bayside (USA), condannata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede 14.6.66 e dal Vescovo di Brooklyn John Mugavero 4.11.86
– 1971 Marisa Rossi, Roma (I), seguita da Don Claudio Gatti incorso nella sospensione “latae sententiae” il 22.10.1998 dal Card. Camillo Ruini.
– 1972 Don Stefano Gobbi, Italia, condanna Arcivescovo Agostino Cacciavillan (USA) 12.1.95
– 1973 Mortzel, Belgio
– 1973 Dozulé (Magdalene Aumont) Francia, condannata dai Vescovi di Bayeux & Lisieux Jean Badré 24.6.83 e Pierre Pican 15.3.91
– 1974 Derval (1 uomo), Francia
– 1976 Cerdanyola, Spagna
– 1977 Le Fréchou (1 uomo), Francia
– 1980 Ampero Cuevas, El Escorial Spagna
– 1980 Ede Oballa (1 uomo), Nigeria
– 1981 Medjugorje (6 ragazzi), Bosnia-Erzegovina. Non riconosciuta dai Vescovi Pavao Zanic (1985) e Ratko Peric (1993, 1997). Le presunte apparizioni continuerebbero ininterrottamente sino a oggi, da 30 anni…
– 1981 La Taludière (ragazzo), francia
– 1982 Nowra (1 uomo), Australia
– 1982 Canton (1 donna), USA
– 1983 Penablanca (ragazzo), Cile
– 1983 Olawa (1 uomo), Polonia
– 1984 Gargallo di Carpi (1 uomo), Italia
– 1985 Renato Baron, San Martino di Schio (Vicenza) Italia
– 1985 Oliveto Citra, Salerno (12 ragazzi) Italia
– 1985 Maureen Sweeney, Cleveland (USA)
– 1985 Julia Kim, Naju, Korea
– 1985 Vassula Ryden, Svizzera, “messaggi non divini” Congregazione per la Dottrina della Fede 06.10.95
– 1986 Nsimalen (6 ragazzi), Cameroon
– 1987 Mayfield, Irlanda
– 1987 Terra Blanca (3 ragazzi), Messico
– 1988 Christina Gallagher, Irlanda, “nessun intervento soprannaturale” Arcivescovo Michael Neary
– 1988 Lubbock (diverse persone), USA
– 1988 Scottsdale (diverse persone), USA
– 1988 Estella Ruiz, Phoenix (USA)
– 1989 Joseph Januszkiewicz, Marlboro, New Jersey
– 1990 Teresa Lopez e Veronica Garcia, Denver (USA), divieto di promozione Arcivescovo J. Francis Stafford 9.3.94
– 1992 Carol Ameche, Scottsdale, Arizona (USA)
– 1993 Matthew Kelly, New S. Wales, Australia
1170-1221: S. DOMENICO1265: S. SIMONE STOCK1302: S. GERTRUDE1360: S. CATERINA DA SIENA1373: S. BRIGIDA1531: NOSTRA SIGNORA DI GUDALUPE appare a Juan  Diego1558: S. TERESA D’AVILA1567: S. GIOVANNI DELLA CROCE1634: NOSTRA SIGNORA DELLA FORTUNA a QUITO, ECUADOR appare a Madre Maria Anna di Gesù Torres1690: S. MARGHERITA  ALACOQUE1774-1824: ANNA CATERINA EMMERICH1769-1837: B. ANNA MARIA TAIGI1777: GIORGIO WASHINGTON1830: LA MEDAGLIA MIRACOLOSA è rivelata a Caterina Laboure1846: NOSTRA SIGNORA DI LA SALETTE appare in lacrime a due bambini: Melanie e Maximim1858: NOSTRA SIGNORA DI  LOURDES appare a S. Bernadette Soubirous1859: S. GIOVANNI VIANNEY1862: S. GIOVANNI BOSCO1873: MARIE-JULIE JAHENNY1899: S. GEMMA GALGANI1910: SUOR MARIA BENIGNA CONSOLATA FERRERO1917: NOSTRA SIGNORA DI FATIMA1918: S. PADRE PIO DA PIETRELCINA1922: CHARLES VON HAPSBURG1923: SUOR JOSEFA MENENDEZ1932: BEAURAING, Belgio, la Madonna appare a cinque bambini1932: TERESA NEUMANN1938: B. SUOR MARIA FAUSTINA Kowalska1940: SUOR ELENA AIELLO1973: Ad AKITA, GIAPPONE, Suor Agnes Sasagawa Katsugo1980: NOSTRA SIGNORA DEL NICARAGUA appare a Bernardo Martinez.1982: NOSTRA SIGNORA DI SOUFANIEH appare a Mirna NazzourInoltre la Chiesa riconosce le seguenti apparizioni personali a:Basilio MagnoSanta Monica

San Bernardo da Chiaravalle

San Domenico

San Simone Stock

Santa Brigida di Svezia

Celestino V

Santa Margherita Maria Alacoque

Alphonse Marie Ratisbonne

Marta Robin

Per evitare rischi, meglio essere prudenti e camminare in oscura fede: ciò che Dio vuole, come si legge nell’opera “Salita del Monte Carmelo” di San Giovanni della Croce.

Giorgio Nadali

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Il segno di Giona e i falsi maestri

Di Giorgio Nadali

    «Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole».  (2 Timoteo 4,3-4)

    «Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l’ho predetto». (Matteo 24,24)

    «Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri». (Mt 15,28) Com’è bella la fede semplice di chi non cerca segni e prodigi  e si affida totalmente a Cristo – che disse: «Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare». (Mt 18,6)

    AAA. Cercasi fede semplice in Cristo. Una fede che fa volentieri a meno di falsi frati, guaritori, taumaturghi, stigmatizzati, esorcisti e veggenti non autorizzati, spregiudicati e talvolta anche pregiudicati. Addirittura una radio cattolica da milioni di ascoltatori che è stata redarguita dal vescovo di Vittorio Veneto per toni apocalittici. Sì, perché “Non conviene parlare troppo di satana. C’è il rischio che se ne faccia propaganda”. Mons. Zenti già nel 2006 chiese maggior delicatezza nel trattare i casi di esorcismo: “Non se ne può fare – chiede a padre Livio, direttore di Radio Maria – un fenomeno di incontrollata espansione, come se in queste persone (che sono sottoposte ad esorcismo) di fatto il demonio si sia scatenato”.

    Il Vescovo rimprovera anche le sfumature apocalittiche dei messaggi della radio. Perché, chiede Mons. Zenti, dire in onda che Maria “tiene sorrette le braccia della misericordia di Dio impedendogli di scatenare la sua ira sull’umanità peccatrice”? Dio è misericordia! ribadisce il vescovo, chiedendo a radio Maria di “essere in perfetta sintonia con la fede genuina della Chiesa”. Pungolò infine padre Livio a moderare lo “schieramento acritico” nel dare ampia diffusione alle apparizioni di Medjugorje, cui la Chiesa non ha ancora dato il suo riconoscimento ufficiale.

    Ecco, perché non stare al Magistero della Chiesa? E’ quello che tiene la rotta e cerca di impedire che un fedele si trasformi – magari senza volerlo – in un fanatico bigotto, talvolta pure manipolato da sedicenti guaritori, falsi stigmatizzati e presunti veggenti…  «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!» (Gv 20,29).

    La fede non manca solo agli atei, ma anche in chi la confonde con il miracolismo. La spasmodica ricerca di segni, prodigi, guarigioni, colpi di scena divini.  «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona». (Lc 11,29) Sono ancora parole di Cristo. Il segno è la sua risurrezione. «Come Giona rimase per tre giorni e tre notti nel ventre del pesce [Giona 2,1], così il Figlio dell’uomo rimarrà ne cuore della terra per tre giorni e tre notti» (Mt 12,40).

    Certo, per alcuni – troppi – il segno di Giona non basta. E allora i ciarlatani hanno buon gioco nel farsi pubblicità, richiamando folle devote a loro.   

E allora ricordiamoli qui i criteri per discernere i falsi maestri.

Secondo A. Royo Marin O.P. i criteri di discernimento dell’autenticità delle apparizioni e dei messaggi contenuti sono i seguenti:
1. Occorre ritenere come assolutamente false le rivelazioni che si oppongono al dogma o alla morale. Non è possibile che Dio si contraddica con quanto ha affermato nella Divina Rivelazione e con quanto la Chiesa insegna con la sua divina assistenza.
2. Le rivelazioni che hanno per oggetto cose inutili, curiose o sconvenienti bisogna respingerle come non divine. Lo stesso si dica di quelle che sono prolisse senza necessità o sovraccariche di prove e di ragioni superflue. Le rivelazioni divine sono molto brevi e discrete; vengono espresse con poche parole molto chiare e precise.
3. Si esamini attentamente il temperamento e il carattere della persona che afferma di ricevere delle rivelazioni. Se è discreta e giudiziosa, se gode buona salute, se è umile e mortificata, se è molto avanti nella santità, ecc.; o se, al contrario, è estenuata a causa delle austerità o delle malattie, se va soggetta a disturbi nervosi, se è propensa all’entusiasmo e all’esaltazione, se divulga facilmente le sue rivelazioni, ecc…
4. Infine, la principale regola di discernimento saranno sempre gli effetti che le pretese rivelazioni producono nell’anima: «Non può l’albero buono dare frutti cattivi, né l’albero cattivo dare frutti buoni» (Mt 7,18) (cfr. Teologia della perfezione cristiana, pp. 1077-1078).

 A queste si possono aggiungere le seguenti:

– vedere se tale visione od apparizione porta alle virtù ed a spogliare l’anima dell’amore e stima di sé e delle creature (Gal 5, 22-23).
– se queste visioni ed apparizioni portano al bene, spronano alla pratica della legge di Dio, dei precetti della Chiesa, all’amore del patire, all’umiltà, all’obbedienza, se ispirano pensieri santi, diffidenza di se stessi uniti al desiderio che restino occulte, hanno probabile carattere di verità (1 Gv 4,1-4).
Se, al contrario, destano nell’anima in cui avvengono opinione e stima di sé, dolcezza inquieta, ostinazione nel proprio parere e o brama che siano conosciute, si può, con fondamento, ritenerle opera del demonio o di menti esaltate.
L’improvviso mutarsi del carattere e dell’indole della persona da dolce e mansueta in iraconda, melanconica da cortese ed a umile in sprezzante, intollerante di contraddizione e presuntuosa da saggia e considerata in impetuosa da obbediente in ribelle sono questi segni quasi certi che le visioni ed apparizioni derivano dal demonio o da una forma di nevrastenia.

Ecco il pensiero di san Tommaso:
 “Si dice miracolo in senso stretto un fatto che si verifica fuori dell’ordine della natura.
Tuttavia per parlare di miracolo non basta che il fatto avvenga fuori dell’ordine di una natura particolare, perché altrimenti scagliare una pietra in alto sarebbe un miracolo, essendo contrario alla natura della pietra. Si dice invece che un fatto è un miracolo se è al di là dell’ordine di tutta la natura creata. E una tale cosa può compierla soltanto Dio: poiché tutto ciò che opera un angelo o qualunque altra creatura con la propria virtù rientra nell’ordine della natura creata, e così non è un miracolo. Resta dunque che solo Dio può operare miracoli” (Somma teologica I, 110, 4).

2. In che senso i demoni possono compiere miracoli:
“Ma poiché noi non conosciamo tutte le forze della natura, ne segue che un fatto compiutosi fuori dell’ordine della natura da noi conosciuta, per mezzo di una virtù creata ma occulta, viene detto miracolo non in senso assoluto, ma relativamente a noi.
Quindi allorché i demoni compiono delle opere con le loro forze naturali, queste opere non sono miracoli in senso assoluto, ma solo relativamente a noi.
Tali dunque sono i miracoli che i maghi compiono per mezzo dei demoni” (Somma teologica I, 110, 4 ad 2).

3. “Se il miracolo è preso in senso stretto, allora né i demoni possono fare miracoli, né alcun’altra creatura, ma solo Dio: poiché il miracolo in senso stretto trascende l’ordine di tutta la natura creata, il quale abbraccia la virtù di tutte le creature.
Tuttavia talvolta vengono denominati miracoli, in senso lato, anche quei fenomeni che trascendono soltanto le forze e le conoscenze dell’uomo. E in questo senso i demoni possono compiere dei miracoli, cioè delle opere tali da fare stupire gli uomini, in quanto superiori alle loro forze e alle loro conoscenze. Del resto anche chi compie un’impresa superiore alle capacità di un altro induce costui ad ammirarla, dando l’impressione di compiere un miracolo.
Ora, riguardo alle opere demoniache che a noi sembrano dei miracoli è da notare che, sebbene non posseggano la natura del vero miracolo, sono nondimeno dei fatti reali. Così per virtù dei demoni i maghi del Faraone produssero dei veri serpenti e delle vere rane (Es 7,12; 8,7). E «quando», come dice S. Agostino [De civ. Dei 20,19], «cadde fuoco dal cielo e distrusse i servi di Giobbe insieme con i greggi e gli armenti, e un turbine abbattendo la casa uccise i suoi figli, queste opere compiute da Satana furono dei fatti reali, e non delle mere apparenze” (Somma teologica I, 114, 4).
S. Agostino dice che “con le arti magiche spesso vengono compiuti miracoli simili a quelli fatti dai servi di Dio” (Lib. XXI Sent. 4).
Ma si tratta sempre di “di portenti, di segni e prodigi menzogneri” (2 Ts 2, 9). E vengono detti menzogneri “o perché egli ingannerà i sensi dei mortali con allucinazioni, in modo che sembri fare ciò che in realtà non fa, o perché i suoi prodigi, se veri, serviranno a condurre alla menzogna quanti crederanno in lui” (S. Agostino, ib.).

Quante energie spirituali sprecate nel seguire ciarlatani. Meglio usarle per seguire Cristo… A proposito, alzi la mano chi vuole un elenco di false apparizioni e magari anche uno di falsi Cristi, come Quello vero aveva predetto…

– 1503-1566 Nostradamus, Francia.

– 1600~ Maddalena della croce, Cordova, Spagna

– 1769-1821 Marie Lenormand, Francia

– 1871-1916 Rasputin, Siberia

– 1861-1922 Felicie Kozlowska, suora francescana condannata dal Vescovo Szembeck di Plock e scomunicata da Pio X il 5.12.1906

– 1878 Luisa Piccareta, Corato (I)Condanna Decr. S. Off. 13 iul. 1938 (Index Librorum Prohibitorum) –

– 1931 Ezquioga (Spagna), Antonia e Andrés Bereciartua, Ramona Olabada Spagna Condanna del Sant’Uffizio il 13.6.1934

– 1931 Izurdiaga, Spagna

– 1933 Onkerzele, Belgio, Berthonia Holtkamp e Joseph Kempeneers Condannata il 23.8.34 dal Cardinal Van Roey, Léonie Van Dyk (48 anni) valutazione negativa il 25.3.42 Arcivescovo di Malines

– 1933 Etikbove, Belgio, Omer Peneman. Giudizio negativo

– 1933 Herzele, Belgio, Jules de Vuyst confessa l’inganno prima della morte

– 1933 Olsene, Belgio, Maurice van den Boeke. Giudizio negativo

– 1933 Berchem-Anvers, Belgio

– 1933 Tubize, Belgio

– 1933 Verviers, Belgio

– 1933 Wilrijk, Belgio

– 1933-1940 Lokeren, Belgio, 1 donna e 1 bambino. Giudizio negativo

– 1936 Bouxiers-les-Dames, Francia, Gabriele Hanus e A. Pietquin, Giudizio negativo 1946

– 1936 Ham-sur-Sambre, Belgio, Imelda Schohy e Adeline Pietquin, Giudizio negativo 1946

– 1937 Voltago, Italia diverse ragazzine, Condannata il 31.12.38

– 1938 Kerizinen, Francia, Jeanne-Louise Ramonet, Giudizio negativo vescovo di Quimper 12.10.56 (costruzione chiesa senza il suo nulla osta), divieto di culto il 24.3.61

– 1943 Girkalnis, Lituania, giudizio negativo

– 1943 Athis-Mons, Francia, giudizio negativo

– 1944 Ghiaie di Bonate, Italia, Adelaide Roncalli, nessun carattere soprannaturale Mons. A. Bernareggi vescovo di Bergamo

– 1946 Espis, Francia Condannata il 31.7.47 dal Vescovo Théas di Tarbes e Lourdes

– 1947 Pierina Gilli, Montichiari e Fontanelle (I)

– 1947 Casanova Staffora (Pavia) Italia, Angela Volpini, Giudizio negativo

– 1947 Rosa Mistica, Montichiari, condannata dal Vescovo Bruno Foresti di Brescia il 15.10.84 con riconferma il 19.2.97

– 1947 Forstweiler di Tannhausen, Germania, Pauline H. Condannata dal Vescovo Sproll di Rottenburg 11.1948

– 1947 Uracaiña (Brasile) 1 religioso, Giudizio negativo

– 1948 11.2 Assisi (Perugia), Italia. Giudizio negativo

– 1948 18.4 Gimigliano di Venarotta (Ascoli Piceno), Italia, Anita Federici, Giudizio negativo del vescovo

– 1948 27.4 Marina di Pisa, Italia, Paola Luperini

– 1948 19.5 Marta (Viterbo), Italia, gruppo di ragazzine, Giudizio negativo emesso il 29.6.52

– 1948 13.9 Lipa, Isola di Lucon (Filippine), una suora, Giudizio negativo

– 1948 Montlucon, Michel Collin (religioso), Francia, Ridotto a stato laico per decreto del Sant’Uffizio nel 1951

– 1948 Cluj, Romania, Gran folla, Giudizio negativo

– 1949 Opus Angelorum (L’Opera degli Angeli) fondata da Gabrielle Bitterlich (Austria 1896-1978), condannata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede il 24.9.83

– 1949 Lublin, Polonia, folla, Giudizio negativo

– 1949 Zo-Se (1 religioso), Cina

– 1949 Heroldsbach, Germania, 6 bambini, Nessun carattere soprannaturale e divieto di culto dal Sant’Uffizio il 18.6.51, Condanna Arcivescovo Kolb di Bamberg, 25.7.51 Sant’Uffizio sospende a divinis preti disobbedienti

– 1949 12.5 Fehrbach (Germania), una bambina, Giudizio negativo

– 1949 Haszos, Ungheria, folla, Valutazione vescovile negativa

– 1949 7 Lublin (Polonia), giudizio negativo

– 1950-1952 Necedah (USA) Anna Von Hoof (41 anni), Giudizio negativo vescovo di La Crosse il 17.6.55

– 1950 Acquaviva Platani (Caltanisetta) Italia, Pia Mallia (12 anni), Dall’apertura di una nuvola vide una stella brillante ed un sole che girava emettendo raggi colorati. Giudizio negativo

– 1951 8.8 Casalicontrada (Chieti), Italia, Leonardo Masoli, Avvenimenti non riconosciuti

– 1951 Rodalben (Germany) Annelise Wafzig (27 anni), scomunicata dal Vescovo Wendel di Speyer

– 1953 21.8 Hydrequent (Francia), Jean Lavoiser (10 anni) + altre persone, Valutazione ecclesiastica negativa

– 1953 Cossirano (Brescia), Italia, Condanna del Vescovo Tredici di Brescia nel 54 e 58

– 1953 Santo Saba di Sparà (Messina), Italia, Rosario Pio (8 anni), Giudizio negativo

– 1953 Maria Valtorta, Caserta (I), condannata dalla Santa Sede nel 1949, 1959, 1985 e 1993 (16.12.59 Papa Giovanni XXIII conferma “libri proibiti”)

– 1954 Eisenberg, Aloisia Lex, Austria, Condannata il 20.5.69 dal Vescovo di Eisenstadt

– 1954 Marie-Paule Guigère, Quebec, 1971 forma l’armata di Maria, condannata nel 1987 dal Cardinal Louis-Albert Vachon, Arcivescovo di Quebec con conferma del Cardinal Ratzinger nel febbraio 1987. Agosto 2001 I vescovi canadesi: l’«Armée de Marie» non è cattolica.

– 1955 Reggio Emilia (Italia), Rosina Soncini (55 anni) fino al 1956, Giudizio negativo

– 1956 Urbania (Pesaro) Italia, Augusta Tangini (11 anni) + altri fanciulli, Nessun carattere soprannaturale delle visioni

– 1961-1965 Garabandal (4 ragazze), Spagna, condannata definitivamente dal Vescovo di Santander Jose Vilaplana 11.10.96, link interno, La Congragazione del Sant’Uffizio appoggiò i divieti vescovili il 28.7.65, 7.3.67 e 10.5.68

– 1961 Craveggia (Novara) Italia, 1 donna (60 anni) miracolata a Lourdes, Apparizioni giudicate non soprannaturali

– 1961 Rosa Quattrini, San Damiano (I) Condannata il 2.2.68 e 2.11.70 dal Vescovo Enrico Manfredi di Piacenza – Lettera a tutti i presbiteri della Chiesa di Piacenza-Bobbio riferita a “fenomeni di visioni, rivelazioni, apparizioni, illuminazioni, stigmate” – PDF – Conferma giudizio negativo presunte apparizioni San Damiano. Curia Vescovile di Piacenza 7.6.2005 – PDF

– 1962 La Ladeira, Maria da Conceição Mendes Horta, Portogallo, Condannata il 17.6.77 dal Vescovo di Santarém

– 1963 Ostia (Roma, Italia) Giudizio negativo

– 1966 Ventebbio (1 prete), Italia

– 1966 Surbiton, Surrey (UK) Patricia de Menezes e Divina Innocenza, messaggi non di origine soprannaturale, Arcivescovo Michael Bowen di Southwark.

– 1967 Bohan (2 uomini), Belgio

– 1968-1971 EL Palmar de Troya (4 ragazzi), Spagna, di cui Clemente Dominguez seguito dall’Arcivescovo di Bulla Regia Ngô-dinh-Thuc scomunicato il 17.9.76 per ordinazioni illegittime di presbiteri e vescovi, assolto il 17.12.76 ma riscomunicato il 12.3.83 dalla C.D.F. (dichiarava vacante la Sede Apostolica). Ritratta pubblicamente i propri errori prima della morte.

– 1968 Carmela Carabelli, Italia

– 1970 Veronica Lueken, Bayside (USA), condannata dal Vescovo di Brooklyn John Mugavero 4.11.86

– 1971 Marisa Rossi, Roma (I), seguita da Don Claudio Gatti incorso nella sospensione “latae sententiae” il 22.10.1998 dal Card. Camillo Ruini e dimesso dallo stato clericale il 7.11.2002. Le apparizioni e il rischio di ‘privatizzare’ la fede (Mons. Arrigo Miglio Vescovo di Ivrea)

– 1972 Don Stefano Gobbi, Italia, 85 Autorità Ecclesiastica invita a lasciare la direzione del movimento, 98 ammette alla Congregazione della Dottrina della Fede che non sono messaggi della Madre di Dio, condanna Arcivescovo Agostino Cacciavillan (USA) 12.1.95

– 1973 Mortzel, Belgio

– 1973 Dozulé (Magdalene Aumont) Francia, condannata dai Vescovi di Bayeux & Lisieux Jean Badré 24.6.83 e Pierre Pican 15.3.91 – Messa a punto sul fenomeno “Dozulé” Commento di Avvenire – Lettera di Mons. Luigi Bressan dell’Arcidiocesi di Trento – oppure

– 1974 Derval (1 uomo), Francia

– 1976 Cerdanyola, Spagna

– 1977 Le Fréchou (1 uomo), Francia

– 1980 Escorial (Spagna) Amparo Cuevas, per l’episcopato locale nessun carattere soprannaturale

– 1980 Ede Oballa (1 uomo), Nigeria

– 1981 Medjugorje (6 ragazzi), Bosnia-Erzegovina, CONDANNATA dai Vescovi Pavao Zanic (1985) e Ratko Peric (1993, 1997) alcune lettere ufficiali ed articoli – Dichiarazione di Mons. Pavao Zanic del 1990 – Una dichiarazione aggiornata dal vescovo Ratko Peric – pdf – LA SOLENNITA’ DEL CORPO E SANGUE DI CRISTO Medjugorje, 15.VI.2006 – Disinformazioni da parte di René Laurentin

– 1981 La Taludière, Jean Piégay e sua figlia Blandine, francia, Condanna del 18.4.82 dal Vescovo Rousset di Saint-Étienne

– 1982 Nowra (1 uomo), Australia

– 1982 Canton (1 donna), USA

– 1983 Peñablanca, Cile, Miguel Angel Poblet, Condanna dall’Arcivescovo Valenzuela Rios il 4.9.84 per “manipolazione fede popolare”

– 1983 Olawa, Polonia, Kazimierz Domanski, Condannato dal Cardinal Glemp Arcivescovo di Varsavia nel 1988

– 1984 Gargallo di Carpi, Gian Carlo Varini, Nessun fondamento di soprannaturalità, Mons. Maggiolini e suo successorre Mons. Bassano Staffieri

– 1985 San Martino di Schio (Vicenza) Italia, Renato Baron, Arcivescovo Mons. Bressan rigurado Schio, Malé e San Vito di Flavon

– 1985 Oliveto Citra (Salerno), Italia, (12 ragazzi)

– 1985 Maureen Sweeney, Cleveland (USA)

– 1985 Naju, Korea, Julia Kim, Condannata il 1°.1.98 dall’Arcivescovo Victorinus K. Youn di Kwangju

– 1985 Bangladesh, Losanna, Roma e si presume dal 2005 Washington, Vassula Ryden, “messaggi non divini” Congregazione per la Dottrina della Fede 6.10.95 – PDF – Quei messaggi sospetti di Vassula Ryden

– 1986 Nsimalen (6 ragazzi), Cameroon, Condanna 90 dal Vescovo Zoa di Yaoundé, 8.5.92 nota pastorale denuncia attività pastorale di 2 preti

– 1987 Mayfield, Irlanda

– 1988 Avola (Siracusa) Giuseppe Auricchia, Giudizio negativo

– 1988 pressi di Gorizia, Vittorio Spolverini, visione della “Madonna” col volto dell’ex convivente, Giudizio negativo

– 1988 Christina Gallagher, Irlanda, “nessun intervento soprannaturale” Arcivescovo Michael Neary

– 1988 Lubbock (diverse persone), USA

– 1988 Scottsdale (diverse persone), USA

– 1988 Phoenix (USA), Estella Ruiz

– 1989 Marlboro (New Jersey, USA), Joseph Januszkiewicz

– 1989 2 settembre, Fatima (Portogallo), Giorgio Bongiovanni seguace del contattista Eugenio Siragusa, Giudizio negativo

– 1990 Conyers (Georgia, USA), Nancy Fowler, Giudizio negativo

– 1990 Arcellasco (Italia), Maria Pavlovic (veggente di Medjugorje), Giudizio negativo

– 1990 Denver (USA), Teresa Lopez e Veronica Garcia, divieto di promozione Arcivescovo J. Francis Stafford 9.3.94

– 1992 Scottsdale, Arizona (USA), Carol Ameche

– 1992 Manduria (Taranto) Debora Moscugiari condannata il 14.12.97 da Monsignor Franco Vescovo d’Oria ed ordinario del luogo. Lettera pastorale letta in tutte le Chiese della Diocesi. Fatti qualificati come opera del Maligno. Da Faussaires de Dieu di Joachin Bouflet. segnalazione 5.01 – oppure

– 1992 San Pancrazio (Lucca) Pino Casagrande, nuove supposte visioni mariane

– 1993 Matthew Kelly, New S. Wales, Australia

– 1999 Marpingen, Germania, 3 donne, l’11.8.99 Vescovo Spital di Trèves pubblica nota su nessun riconoscimento d’intervento soprannaturale. Nonostante questo gruppi mariani legati a Medjugorje ed alla rivista Stella Maris, non tengono conto del documento episcopale (J.B.)

– 2001 Antonio di San Lazzaro in Capua (CE) “Vergine della Rivelazione degli ultimi Tempi” Movimento non riconosciuto dalla Chiesa Diocesana. Arcivescovo di Capua Mons. Bruno Schettino

– Elia Cataldo – detto Frà Elia. Nato il 20 febbraio 1962 Francavilla Fontana (Br), Cataldo Elia, da Carmelo Elia e Anna Argentieri. Secondo quanto afferma Fiorella Turolli, seguace e portavoce ufficiale di frà Elia, all’età di 7 anni il piccolo Cataldo comincia a soffrire di strani  stati di malessere durante il periodo di quaresima, come svenimenti, inappetenza, dimagrimento ecc. I medici non riuscendo a comprendere la causa di tali malori, gli diagnosticano disturbi neurovegetativi o della crescita. Nello stesso periodo hanno inizio fenomeni mistici di visioni di angeli, e poco più tardi gli si presenta quello che diventerà il suo angelo custode: Lechitiel. (La Parola di Dio conosce solo 5 nomi di Angeli di cui 3 buoni e non c’è nessun Lechitiel). Giovanissimo decide di entrare in convento e durante il periodo del noviziato (28 anni) riceve sul suo corpo i “presunti segni della passione di Cristo”, le “Stigmate”, che verranno poi certificate dal neurofisiologo prof. Marco Margnelli (morto il 28 gennaio 2005). È alquanto improbabile che un neurofisiologo, bravo per quanto possa essere, abbia da solo la competenza necessaria per certificare la presenza di un fenomeno soprannaturale quale può essere quello delle stimmate, ma necessita dell’ausilio di una commissione specifica nominata dall’autorità ecclesiastica, composta da medici, sacerdoti, teologi ed esorcisti che condividono le proprie competenze per stimare un giudizio finale che venga riconosciuto dall’unica autorità competente a emettere un simile verdetto, ossia la Chiesa Cattolica.

Con una nota ufficiale, comparsa pure sulle pagine del settimanale Il Popolo, la Curia che riunisce Friuli Occidentale e Veneto Orientale “respinge” seccamente Frate Elia. “Si rende noto – recita testualmente la comunicazione – che il sedicente frate non appartiene ad alcun istituto di vita consacrata che abbia ricevuto il placet da un vescovo diocesano, né a un istituto di vita consacrata eretto o approvato dalla Sede apostolica. Non è perciò autorizzato – questo il succo del messaggio – a tenere incontri di preghiera in alcun luogo di culto all’interno del territorio di Concordia – Pordenone”. La Curia Vescovile di Verona il 5 ottobre 2004 comunica che il sig. Elia Cataldo non è un frate, è stato un novizio nel convento dei Cappuccini della provincia di Bergamo ma è stato dimesso dall’Ordine (quindi non lo ha lasciato spontaneamente come invece il Sig. Elia Cataldo afferma). Il Vescovo vieta a Frà Elia di insegnare e condurre incontri di preghiera nelle parrocchie della sua Diocesi fino a quando non otterrà un ufficiale riconoscimento del suo presunto carisma.  Facendo riferimento a P. Pio, santo a cui Elia viene spesso paragonato, il Vescovo di Verona precisa che mai tale personaggio ha voluto ostentare le sue Stimmate pubblicamente ricorrendo a programmi televisivi. (Il sig. Elia Cataldo è stato ospite del programma televisivo “Miracoli”, e Fiorella Turolli ha partecipato ad altre trasmissioni). La Curia di Pordenone vieta a Frà Elia di tenere incontri di preghiera in luoghi di Culto della Diocesi. Il 6 settembre l’Arcidiocesi di Modena in un comunicato stampa rende noto che al sig. Elia Cataldo non è concessa nessuna autorizzazione per condurre incontri di preghiera nelle proprie parrocchie, questo in seguito alla richiesta di informazioni sul “mistico” da parte di alcuni fedeli della Diocesi. Elia avrebbe condotto infatti incontri di preghiera in una parrocchia Modenese all’insaputa dell’Arcivescovo.  Aprile 2006 la Curia di Terni segue la linea delle Curie sopraccitate.

– Altri luoghi e “veggenti” in Italia sono:

Salvatore Caputa a Mozanbano (Mantova); Pina Micali a Giampilieri Marina (Messina); Giuseppe Auricchia di Avola (Siracusa); Silvana Orlandi ad Ostina (Firenze); Rossana Salvadori a Borgo Meduna (Pordenone); Fratel Cosimo a Reggio Calabria; “Chiesa dello spirito santo” (1 donna) di Asso (Como); Pino Casagrande (in circolazione) Testimonianza; Divina Sapienza di Cassino (messaggi trasmessi via internet), Marco Ferrari, Paratico (Brescia) (Cf. http://www.cafarus.org)

Esistono molte altre rivelazioni provate e fatti psuedo miracolosi non riconosciuti dalla Chiesa Cattolica. Queste sono tra le più famose che hanno e che continuano ad ingannare tanti fedeli e anche religiosi nel mondo intero. Quanta fede sprecata, sottratta a Cristo e regalata ai ciarlatani…

Per i falsi Messia vedere il mio articolo “I falsi profeti, antipapi moderni e falsi Messia” ne “Il Segno del Soprannaturale” di Maggio 2010 N. 263 –  pp.33-34

Giorgio Nadali

www.giorgionadali.it