Gli esorcisti raccontano. Intervista

 

«Si era impoverito il numero degli esorcisti e così l’arcivescovo ha pensato bene di aumentarne il numero. Ha fatto la scelta di aggiungere un esorcista per ogni zona pastorale della diocesi in modo che ci fosse un riferimento locale». A parlare è Don Gianfranco Benvenuto Macor – 72 anni a dicembre – sacerdote friulano, esorcista e parroco della Chiesa di San Giuliano a Cologno Monzese (Milano). È uno dei nuovi esorcisti nominati nel dicembre 2012 dal coetaneo cardinale Angelo Scola, al quale assomiglia. Così recita il decreto ufficiale dell’arcivescovo:

«Al fine di disporre di ministri di questo sacramentale in numero adeguato ai bisogni dell’Arcidiocesi ambrosiana, abbiamo individuato alcuni presbiteri «ornati di pietà, di scienza, di prudenza e d’integrità di vita» (can. 1172 § 2 c.j.c.), che si sono detti disponibili ad ascoltare e accompagnare con pazienza i fedeli che per diverse ragioni potranno rivolgersi a loro sentendosi in qualche modo posseduti dal male e abbiamo provveduto a dotarli di un’adeguata formazione teologica e pratica. Di conseguenza, con il presente atto, a norma del can. 1172 § 1, uditi per quanto di spettanza i Superiori religiosi competenti, conferiamo, a decorrere dalla prima domenica di Avvento (rito ambrosiano: 18 novembre p.v.) e per un quinquennio, peculiare ed espressa licenza di proferire esorcismi sugli ossessi ai sacerdoti: – P. Benedetto Borgato, P.I.M.E. – P. Anastasio Covelli, O.C.D. – Don Validio Fracasso – Don Gianfranco Benvenuto Macor – Don Antonio Montorfano- Don Ambrogio Villa – Mons. Attilio Cavalli (rinnovato a seguito di sopraggiunta scadenza) [Decreto integrato in pari data con il nominativo del Can. Giorgio Ponti] I suddetti sacerdoti, unitamente a quanti già formalmente istituiti e in corso di mandato, sono i soli esorcisti autorizzati nell’Arcidiocesi di Milano e sarà loro cura garantire l’osservanza delle prescrizioni vigenti, seguendo le indicazioni che di volta in volta saranno date dall’Ordinario diocesano in relazione alle concrete modalità di esercizio del loro ministero e alla partecipazione a iniziative di aggiornamento. Su tutti gli esorcisti e su quanti si affideranno al loro ministero, invochiamo dal Signore una particolare assistenza». (4 ottobre 2012).

 

Da quel giorno migliaia hanno chiamato al numero della diocesi dedicato agli esorcismi: 02/8556457 dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 17. Voglio sapere perché… Vado a trovare Don Gianfranco nel suo ufficio.

Come vi siete preparati?

«Abbiamo fatto diversi incontri di preparatori a livello diocesano e regionale insieme ai vecchi esorcisti, e partecipato a un convegno nazionale. In novembre siamo stati iniziati a questo ministero. C’è un continuo confronto sulle problematiche che emergono in maniera molto immediata perché ci conosciamo tra preti esorcisti».

Di cosa vi occupate esattamente?

«C’è un ufficio in curia un centralino e risponde il segretario di questo collegio che ascolta e a seconda di chi chiama indica un sacerdote della zona interessata. Io e un altro sacerdote riceviamo a Milano»

Chi vi chiama?

«Persone che affermano che essere possedute o vessate dal demonio e persone che non sanno spiegare fatti negativi che succedono nella loro vita».

Ad esempio?

«C’è chi è preoccupato per malattie, perché il legame marito e moglie si sta sfaldando o perché i figli non rispondono come i genitori si attendono alle loro proposte educative, perché sono convinti che c’è qualcuno che ha fatto loro il malocchio, una fattura…»

Questo è possibile secondo Lei?

«Beh può essere. Un uomo non può fare il malocchio – l’uomo non ha questa possibilità – ma è possibile che il demonio si serva di una persona. Alcuni sono vittime di maghi, cartomanti e medium. Sappiamo che la percentuale di queste persone che colgono persone deboli e fragili e finiscono per circuirli e succhiano soldi è alta»

E ritengono di essere vessati dai maghi?

«No, vanno dai maghi perché vessati da altre persone e chiedono al mago di risolvere il problema. Alcune danno l’impressione di essere turbate psicologicamente e psichicamente. Alcuni lo dicono pure. Allora bisogna distinguere tra quella che può essere la possessione del demonio da quello che può essere un disturbo psichico. Questo è il primo lavoro che deve fare l’esorcista. Quello di discernere una problematica di ordine spirituale da una problematica di altri ordini psicologici».

Se una persona non è mai andata dai maghi, può essere ugualmente vittima di una possessione demoniaca?

«Anche Padre Pio è stato preso di mira dal demonio»

Sì, ma non posseduto

«Non posseduto, preso di mira. Bisogna riconoscere che uno è posseduto dal demonio perché riesce a fare cose che lui non è in grado di fare»

Ha dei poteri sovrumani?

«Esatto»

Anche nello stato di lucidità?

«No, solo nella trance»

Quindi si può sapere solo durante l’esorcismo se una persona è posseduta?

«Questo stato di trance non è solo nell’esorcismo. Ci può essere anche in altri momenti. Se si fa l’esorcismo e la persona entra nello stato di trance, compiendo dei gesti che normalmente non può compiere, al di là delle sue capacità, allora questo è un segno che può esserci una possessione, perché non è lui che può farle»

Ma sempre durante la trance?

«Sì, sempre durante la trance, che può essere a parte o durante l’esorcismo. No è detto che solo durante l’esorcismo debba cadere in trance»

 

Di solito questa persona sta a casa ammalata a letto?

«No, vive normalmente la sua vita. Poi a contatto con la realtà divina potrebbe andare in trance e esprimere dei gesti che normalmente non esprime»

Le è capitato di vedere questo?

«Mi è capitato di fare degli esorcismi e di vedere che la persona andava in trance e si comportava in modo molto diverso da come si comportava prima dell’esorcismo e dopo»

Loro sono coscienti?

«Non sempre sono coscienti. Il demonio si impossessa delle facoltà della persona, non della libertà. La persona non è responsabile di quello che fa e di quello che dice perché ciò su cui il demonio ha un potere è il corpo»

Ma lui non ha nessun interesse a possedere il corpo, non gli interessa l’anima?

«Attraverso il corpo il demonio può esprimere gesti o parole contro Dio

Lo fa come dispetto contro la persona?

«No, è un dispetto verso Dio. La persona diventa uno strumento attraverso il quale il demonio cerca di aggredire Dio»

Ma si illude…

«Certo, lo fa come opposizione all’amor di Dio»

Perché Dio permette che una singola persona venga posseduta dal demonio?

«Perché rispetta la libertà. Quella della persona e quella del demonio»

Però poi il demonio è obbligato ad andarsene?

«Il demonio non è obbligato ad andarsene. L’esorcismo è una preghiera con la quale laChiesa intima al demonio di andarsene»

Quindi il demonio può anche non andarsene?

«Eh sì»

Ma con Gesù doveva obbedire subito

«Quando il sacerdote quando celebra un sacramento lo fa col potere di Cristo ed è Cristo che agisce. Quando invece dico “Demonio vattene” non è un sacramento, è un sacramentale. Solo il sacramento assicura l’esito».

Quindi può l’esorcismo può fallire?

 

«Se fallire vuol dire che non serve a niente, no. Non è che se uno fa un esorcismo il problema è risolto. Il demonio non reggeva la persona di Cristo mentre di fronte al prete può resistere. Ci sono persone che per diverso tempo ricevono gli esorcismi»

Quanto tempo? Un mese, un anno, tre anni?

«Anche di più»

Ma è come nei film che può ritorcersi e impossessare l’esorcista?

«No, per essere posseduti bisogna anche in qualche modo accettare questa possessione»

Cosa vuol dire?

«Vuol dire “Mefistofele io ti vendo l’anima, ma voglio queste cose”. È l’uomo che si mette nelle mani del demonio. Può avere un risultato immediato, ma non la felicità»

Quindi il demonio può garantire dei beni? Se uno vuol vincere al lotto, il diavolo lo fa vincere?

«No, non ha questo potere. Ma uno apre qualche cosa di sé, rinuncia a una propria autonomia e permette al demonio di entrare in un piccolo spazio e poi come nell’amicizia, si comincia con poco e no si sa mai dove si va a finire. Per le sette sataniche è tutta un’altra cosa. Il satanismo è copertura di altro, di trasgressione»

Può raccontarmi un esorcismo?

«Una donna, circa cinquant’anni. Ha frequentato delle riunioni pseudo religiose e a un certo punto ha dei disturbi che i medici non riescono a catalogare. Sta male. Debilitata e sofferente. Ho fatto l’esorcismo e durante l’esorcismo a un certo punto lei era in ginocchio e cade per terra, si contorce».

Dove?

«All’istituto dei salesiani in Via Copernico a Milano. La donna si contorceva e da lei uscivano parole di ribellione»

Ma come fa a dire che fosse realmente posseduta e no magari disturbata psichicamente? Quali prove c’erano?

«Perché parlando con lei prima e dopo si presentava come una persona normale. Era una persona che aveva già incontrato un altro esorcista. Io mi sono informato e mi ha detto che anche lui aveva avuto questa preoccupazione e aveva fatto più volte l’esorcismo, allora ho provato anch’io a farlo e tutte le volte c’è una reazione di questo tipo. Lei si mette in ginocchio e io prego e a un certo punto lei si affloscia, si stende per terra, si raggomitola, si agita e ci dev’essere una persona che la tiene ferma»

Chi?

«Il marito»

Ma lavora questa signora? Conduce una vita normale?

«Sì, va al lavoro»

Quindi questi episodi no succedono al lavoro, nella vita normale?

«No, non succedono. Nella vita normale succede che lei sta male»

Quindi non possono capitare mentre va in giro?

«No, solo durante l’esorcismo»

Lei si mette la stola viola…?

«Sì, l’acqua santa e il [libro del] rituale»

È il testo De exorcismis et supplicationem quibusdam?

«Sì, è tradotto in italiano»

E poi cosa succede?

«Lei parla una lingua sconosciuta e dei sacerdoti hanno detto che è un dialetto africano

E poi?

«Parolacce, sputa»

Le rinfaccia dei peccati che Lei ha commesso? Ha questo potere?

«No, se un peccato è stato confessato il demonio non lo tira fuori»

E se non è stato confessato, il demonio lo sa?

«Non so se lo sa. Non è che è sempre vicino a me e mi segue. Il demonio è più intelligente degli uomini, ma non è onnipresente e ogni uomo ha un demonio vicino.

Ci sono anche casi in cui sputano chiodi?

«Mai visti, ma dicono che può succedere, chiodi , bulloni, vetro»

E la testa che si gira, come nei film?

«Certo, il demonio prende quel corpo e lo usa con i suoi poteri»

È Satana in persona o un demone qualunque?

«In genere no. Hanno anche dei nomi»

E Lei chiede il nome?

«No»

C’è un demone per ogni vizio capitale?

«Non è che quando uno fa un peccato è il demonio che glielo fa fare. E’ la nostra superbia, il nostro egoismo. Non è sempre lì. Non è un angelo custode alla rovescia»

E l’angelo custode?

«È presente»

Quindi non c’è un demone che ci tormenta

«Satana opera attraverso le persone»

Allora la possessione diabolica può capitare a tutti. Anche persone religiose?

«Deve aver aperto qualche cosa della sua libertà, nelle sue facoltà, nei suoi desideri, di negativo. Può capitare. Dio può permettere questo. Ma normalmente la persona ha abbandonato Dio come senso della sua vita per seguire altro».

Quindi se uno va in chiesa, fa la Comunione non gli succede?

«No»

Quindi una persona non praticante, lontana dalla Chiesa?

«Non è esatto dire lontano dalla Chiesa. Una persona in cui la magia e la superstizione prendono il sopravvento. Vuol dire che può esserci magia, superstizione e religiosità, ma ad un certo punto la superstizione diventa più vincolante della religiosità»

Ma perché Cristo non libera per misericordia questa persona?

«Dio lo permette come permette la morte, ma Cristo è morto per noi»

Intervista di Giorgio Nadali

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Religioni, Misteri & Curiosità – Parte seconda

di Giorgio Nadali

www.giorgionadali.it

Chi è l’avvocato del Diavolo?

Se siete in odore di santità, significa che siete già in Paradiso e qualcuno sulla Terra si sta occupando del vostro caso per farvi ufficialmente beatificare. L’ultimo ostacolo è, a questo punto, l’”avvocato del diavolo”. Nonostante il termine poco rassicurante, si tratta di un mite monsignore che lavora a Roma, in Piazza Pio XII, negli uffici della Congregazione Vaticana per le Cause dei Santi. Il suo vero nome è “Promotore della Fede”. Una norma canonica stabilisce che devono passare almeno cinque anni prima dell’inizio del processo di canonizzazione. Il vescovo della diocesi in cui è morta o ha operato la persona di cui è richiesta la beatificazione inizia l’indagine con l’assenso della Santa Sede. Vengono nominati un Giudice, un Segretario, un Promotore della Fede (detto popolarmente “Avvocato del Diavolo”), un Postulatore Generale e un Notaio diocesano.

L’”avvocato del diavolo” ha un compito molto preciso: fare di tutto perché agli onori degli altari non ci arriviate. Troverà dei motivi per affossare la vostra causa. Ma se la vostra santità è stata autentica non potrà fare un gran che. La causa proseguirà e verrà convocata una riunione dei cardinali e dei vescovi appartenenti alla Congregazione, dove ciascuno esprimerà un giudizio. Con ogni probabilità una bella domenica il Papa vi dichiarerà beati.

A proposito, il detto “vita, morte e miracoli” deriva proprio dal processo per dichiarare santo (canonizzare) un fedele. Vengono infatti esaminate la vita, il momento della morte e almeno un miracolo avvenuto per sua intercessione sua.

Solo per i martiri il miracolo non viene più richiesto, per volontà di papa Paolo VI.

Quali Paesi hanno un simbolo cristiano sulla bandiera nazionale?

Tutti i seguenti 25 Stati hanno il simbolo cristiano della croce sulla loro bandiera nazionale

Australia, Città del Vaticano, Danimarca (col primato della bandiera nazionale usata da più tempo, 1625), Dominica, Figi, Finlandia, Georgia, Grecia, Isola Anguilla, Isola Bouvet, Isole Cocos, Isole Cook, Isola Falkland, Isole Faroe, Islanda, Malta, Norvegia, Nuova Zelanda, Regno Unito, Repubblica Dominicana, Slovacchia, Svezia, Svizzera, Tonga, Tuvalu

Inoltre Andorra ha sulla sua bandiera uno stemma con la tiara del vescovo e il bastone pastorale.

Chi sono i Dervisci rotanti?

Col termine derviscio (in persiano e arabo darwīsh, lett. “povero”, la cui etimologia resta sostanzialmente sconosciuta) si indicano i discepoli di alcune confraternite islamiche (turuq) che, per il loro difficile cammino di ascesi e di salvazione, sono chiamati a distaccarsi nell’animo dalle passioni mondane e, di conseguenza, dai beni e dalle lusinghe del mondo. Si tratta di un termine afferente a molte generiche confraternite islamiche sufi, anche se tendenzialmente ci si riferisce alla arīqa della Mawlawiyya/Mevleviyè. I dervisci sono asceti che vivono in mistica povertà, simili ai frati mendicanti cristiani.

L’Ordine dei Mevlevi, in Turchia, pratica la celebre danza turbinante come metodo per raggiungere l’estasi mistica (jadhb, fanāʾ). Le danze sacre sono la più antica forma di trasmissione dei “misteri” che sia pervenuta all’uomo dall’antichità, e coloro che sono ammessi a un tale esercizio passano attraverso un insegnamento speciale che prevede una lunga preparazione.

Oltre alla danza roteante esistono altri tipi di danze, tutte caratterizzate dalla grande attenzione particolari apparentemente insignificanti. Nel loro apprendistato i futuri Dervisci vengono addestrati dai sapienti monaci con tecniche molto raffinate; una di queste prevede l’utilizzo di un marchingegno molto curioso, in tutto e per tutto simile ad un albero: dalla sua base, generalmente in legno, si dipartono due o più rami dai quali a loro volta se ne dipartono altri ancora, e così via per un numero preciso di volte; ogni segmento è collegato all’altro tramite delle sfere, in genere d’avorio, risultando così un meccanismo affine a quello delle articolazioni scheletriche, capace di assumere numerose combinazioni di posizioni. Coll’ausilio di questo speciale strumento i monaci mostrano le posizioni che i discepoli dovranno imitare e sostenere per svariate ore, completamente immobili, con l’obiettivo di imparare a “sentirle” dentro se stessi.

Quale religione utilizza amuleti fallici?

Il buddhismo thailandese. Il nome thailandese palad khik significa “onorabile pene surrogato”. Sono amuleti fallici di varie dimensioni, indossati sotto i vestiti e legati con una cordicella, da ragazzi e uomini, lontano dal reale membro maschile, nella speranza che l’amuleto attragga e assorba qualsiasi offesa magica diretta verso gli organi genitali. E’ molto diffuso per gli uomini indossare contemporaneamente diversi palad khik, ognuno con un compito diverso. Ad esempio, uno per aumentare la fortuna al gioco, uno per attrarre le donne, un terzo per ottenere l’invulnerabilità da pallottole e coltelli.

Si dice che l’amuleto palad khik abbia avuto origine nel Shivalingam indù e sia stato importato in Thailandia da monaci cambogiani nell’ottavo secolo d.C. Antichi modelli di palad khik hanno impresse delle invocazioni e preghiere a Shiva, le più recenti combinano queste ad invocazioni con altre preghiere e invocazioni a Buddha, quelli moderni, infine, hanno solo iscrizioni buddhiste, scritte in una vecchia forma, illeggibile ai moderni thailandesi, la lingua Pali del buddhismo theravada. I palad khik sono scolpiti in legno, osso, o corno e sono prodotti da monaci specializzati in questa manifattura.

Quale religione usa il rito delle tre capre per il bambino?

L’Islam. L’aqiqah è la cerimonia per dare un nome al nuovo nato, a sette giorni dalla sua venuta alla luce. Viene usato il Corano per scoprire un nome adatto. Se è maschio verrà sempre aggiunto il prefisso Abd (servo), o Ghulam (schiavo) o ancora Baks (“dato da”). Subito dopo due capre, se è maschio o una sola, se è femmina, verranno sacrificate nel rituale detto Ukika. Non è finita. I capelli del bimbo (o della bimba) vengono rasati, legati in un panno e gettati in un fiume. La carne delle capre viene cotta e distribuita tra i familiari e gli amici. Per quattro anni il bambino è a posto. Al raggiungimento del quarto anno, con la cerimonia Bismillah (“prendere il nome di Dio”) dovrà ripetere insieme all’officiante (maulvi) il primo capitolo (Sura) del Corano, vestito con un abito floreale chiamato sehra. La circoncisione ha luogo a sei anni di età, dopo essere stato anestetizzato con un oppiaceo chiamato bhang. Non ci sono però riferimenti a questa pratica nel Corano.

Cos’è la cerimonia della schiena?

Nel buddhismo thailandese la cerimonia inizia col sermone di un monaco nel padiglione del tempio dedicato a questo scopo, chiamato sala. Al termine del sermone i fedeli che provano dolori alla schiena si stendono proni per terra e attendono che il monaco cammini sopra di loro, mentre li asperge con acqua sacra. Al termine del rito il monaco viene ringraziato con una piccola offerta e col saluto tradizionale del wai

Cos’è lo sterco che esorcizza?

Nell’Induismo lo gokarisam è lo sterco che esorcizza. Si tratta di sterco di mucca essicato. Il gokarisam fa parte dei cinque elementi (pancagavya) della mucca (go) notoriamente venerata come animale sacro nell’Induismo. La gokarisam viene posta sul capo dei bambini posseduti da spiriti malvagi e quindi da esorcizzare. Questo perché nella mitologia indù è narrato che quando la demone Putana tentò di avvelenare il giovane Krishna, Yasoda agitò una coda di vacca sopra di lui, mentre Nanda pose dello sterco di mucca essicato in polvere, sul suo capo.

 Quale religione fa una pallina di defunto cremato?

L’induismo. Makti è la pallina del defunto cremato. E’ una pallina composta dalle ceneri di un defunto cremato… Prima della cremazione il morto riceve alcune gocce di ganga jan (acqua del Gange). Poi, le sue ceneri vengono impastate col latte per essere purificate. Al composto viene dato la forma di una pallina (la makti), che viene infine immersa nell’acqua. Questo rito si chiama Asthi Bisorjan ed è praticato nel Bengala.

Per quale religione i topi sono diabolici?

Per l’Islam.  Tempi duri per topi e ratti nei paesi islamici. Vengono considerati strumenti di Satana. Fuwaysiqah è ciò che provoca il male fasaqa. Insieme con altri quattro animali, corvi, aquile, scorpioni e cani folli, i topi e i ratti possono essere uccisi in ogni momento senza pietà. I fa’rah (topi) sono colpevoli di aver danneggiato la casa del Profeta [Maometto] e sono un mezzo di diffusione di malattie e corruzione dei cibi.

Un hadith (detto del Profeta) narra di come un topo trascinò lo stoppino della lampada di fronte al Messaggero di Allah [Maometto], sul tappeto sul quale egli sedeva, provocando un buco della dimensione di un dinaro. Egli disse: “Quando vi coricate, spegnete le vostre lampade, perché Shaytaan [Satana] dirà a creature come queste di fare qualcosa di simile per bruciarvi”. (Abu Dawood 5427).

Per quale religione gli strumenti musicali e la corrente elettrica sono diabolici?

Per gli Amish. La corrente elettrica è rifiutata perché nella Lettera di San Paolo ai Romani (12,2) è scritto: “Non conformatevi alla mentalità di questo mondo”. Nel 1919 i capi delle comunità Amish diedero l’assenso al collegamento con la rete elettrica, ma la decisione fu annullata perché la corrente avrebbe portato a molte tentazioni, al deterioramento della chiesa e della vita familiare. Gli strumenti musicali sono proibiti perché sono contrari allo spirito di umiltà (glassenheit) e accendono emozioni. Sono pacifisti. Non giudicano gli altri. I Mennoniti sono circa un milione, in sessanta Paesi del mondo.

Quale religione usa le mutande sacre da insossare sempre?

I mormoni. I mormoni hanno le mutande sacre.  Durante il “rituale della dote” (endowment ritual) presso un tempio mormone, uomini e donne ricevono dei mutandoni (sacri) del tipo costumi da bagno dell’Ottocento, che li proteggeranno dai mali fisici e spirituali e li renderanno “degni”. Proteggono anche da Satana. Andranno sempre indossati. Sono lunghi, con maniche corte, bianchi, col ricamo di un antico simbolo massonico: la squadra del carpentiere. La Chiesa istrusice i suoi membri a indossare le mutande sacre giorno e notte. Non vanno rimosse per attività che ragionevolmente possano essere svolte con le mutande sacre idossate. In alcuni casi possono essere tolte, ma insossate subito dopo l’attività – ad esempio il nuoto. Non bisogna metterle in modo che si possano indossare sopra indumenti immodesti lasciando scoperte le spalle e i fianchi. Ai membri della Chiesa viene anche raccomandato di mantenere pulite le mutande sacre e di non esporle a chi non ne capirebbe il significato. Prima di disfarsi di un vecchi paio di mutande sacre bisogna rimuovere i segni sacri sopra di esse. Dopo aver fatto questo non sono più sacre. Lo scopo delle mutande sacre è di ricordare costantemente le riunioni nel tempio, proteggere contro il male e le tentazioni e da ultimo, servono da espressione esteriore di un impegno interiore di seguire Gesù Cristo. I Mormoni usavano un tempo per la preghiera di dotazione (vedi sotto) le parole in lingua adamitica “Pay Lay Ale” (probabilmente drivanti dall’ebraico “pe le-El” cioè “bocca a Dio”) ora rimpiazzate dalla traduzione in lingua locale. I mormoni sono 13 milioni nel mondo in 150 Paesi. 18.400 in Italia. Sede principale è l’enorme tempio di Salt Lake City, Utah  (USA). La Chiesa è stata fondata da Joseph Smith il 6 aprile 1830 nello stato di New York (USA). 

Copyright:  Giorgio Nadali

Immagine di copertina: Collezione oggetti sacri di www.giorgionadali.it/Collezione.html

Per approfondire:

Giorgio Nadali – Strano , ma Sacro. Enciclopedia delle curiosità religiose. Volume 1.  – Milano, Lampi di Stampa, 2003

Giorgio Nadali – I monaci sugli alberi. E centinaia di altre curiosità su Dio, la Bibbia, il Vaticano. – Cinisello Balsamo, Edizioni San Paolo , 2010

Giorgio Nadali

www.giorgionadali.it