Nerio Alessandri

INTERVISTA PER FORTUNE ITALIA del 26 luglio 2018

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Il marchio Technogym nasce nel 1983 quando Nerio Alessandri, un giovane designer industriale appassionato di sport, all’età di 22 anni, progetta e costruisce, nel garage di casa a Cesena, il suo primo attrezzo per il fitness. Si tratta di Hack Squat, un attrezzo per eseguire l’esercizio dello squat in maniera sicura e guidata. È la prima metà degli anni Ottanta, quando il settore del fitness è ancora considerato una piccola nicchia in Europa, con palestre frequentate principalmente da sportivi dediti al bodybuilding e attrezzate con macchinari spesso molto rudimentali. L’imprenditore comprende, da un lato, la crescente esigenza di attrezzature per l’esercizio fisico più tecnologiche, funzionali e rispettose della salute degli utenti e, dall’altro, la naturale apertura del settore del fitness a un pubblico più ampio e diversificato, di pari passo con la diffusione nella società dell’idea dell’esercizio fisico come fattore determinante per la salute psico-fisica e il Wellness della persona. Oggi, dopo oltre 30 anni di storia, Technogym è riconosciuta in tutto il mondo come azienda leader nella fornitura di tecnologie, servizi e prodotti di design per il settore Fitness e Wellness, grazie all’offerta di una gamma completa di attrezzi per l’allenamento cardio, forza e funzionale, servizi, oltre ad una piattaforma digitale cloud che consente agli utenti di connettersi alla propria personale esperienza Wellness in qualunque luogo siano, tramite i prodotti Technogym stessi oppure con dispositivi mobile.

Come è nata l’idea di Technogym?
Nel 1983 avevo 22 anni, ero un giovane progettista meccanico molto appassionato di sport. Frequentavo una palestra a Cesena, la mia città, per tenermi in forma; a quell’epoca le palestre non erano come oggi, si trovavano quasi sempre in scantinati, erano frequentate quasi esclusivamente da culturisti, non c’era tecnologia e design. Vedendo solo panche, pesi, bilancieri e strumenti molto rudimentali ho intravisto il potenziale del settore e la possibilità di sviluppare prodotti più tecnologici, più belli, più sicuri e più adatti ad un pubblico più ampio. Da questa visione nasce Technogym, che come emerge dal nome, combina la mia passione per il design e la tecnologia (TECHNO) con quella per lo sport (GYM).

In cosa fate la differenza sul mercato del fitness?

Nei primi anni ’90 in un settore dominato dallo stereotipo americano del fitness, tutto muscoli e immagine, in Technogym, dall’Italia, abbiamo definito un nuovo concetto: il wellness. Si tratta di uno stile di vita profondamente italiano ispirato al “mens sana in corpore sano” dei Romani che prevede l’equilibrio tra regolare esercizio fisico, dieta mediterranea e approccio mentale positivo.
Abbiamo capovolto il paradigma dal fitness che significa “looking good” con il wellness che mette la persona al centro e significa “feeling good”. Se il fitness prevede una formula prettamente funzionale, il wellness è uno stile di vita aspirazionale che include l’allenamento ma è fatto anche di contenuti, programmi personalizzati, interior design e intrattenimento.
Oggi Technogym è l’unica azienda del settore al mondo in grado di offrire un ecosistema digitale completo composto da: prodotti per l’allenamento con i più alti standard in termini di ergonomia e biomeccanica, dotati di un’interfaccia tecnologica di ultima generazione, la prima piattaforma cloud del mondo fitness che consente la creazione di profili con programmi personalizzati e il tracciamento dei dati sul proprio stile di vita accessibili in qualsiasi luogo e qualsiasi momento, oltre a contenuti, servizi di consulenza e formazione.

Quali sono i vostri numeri del 2017?

Ricavi a 598,2 milioni, +7,7% rispetto al 2016; Ebitda a 120,2 milioni, +20,3%; utile netto a 61,2 milioni, +42%.

Cos’è il successo per Lei?

A dire la verità è una domanda che non mi sono mai posto. Preferisco concentrarmi su quanto c’è ancora da fare e sulle sfide del futuro

Cos’è il Vostro Wellness Campus?

Il Technogym Village è stato disegnato per diventare il punto di riferimento per lo stile di vita wellness, il primo vero esempio di Wellness campus al mondo. Ho lavorato su questo progetto con Antonio Citterio che ha saputo interpretare la nostra filosofia e tradurla in uno spazio che fosse di ispirazione per i nostri collaboratori, stakeholder e i nostri clienti. Il Village comprende il nostro stabilimento produttivo, gli uffici, il nostro Centro Ricerca e Sviluppo, un grande Wellness Centre che ha la doppia funzione di showroom e di palestra aziendale, un ristorante che propone ogni giorno menù bilanciati e un centro conferenze.

Ci dica tre Sue idee per un business vincente

Prima di tutto bisogna essere umili e saper ascoltare. Poi credo che nel creare nuovi progetti ci debba sempre essere un mix tra una visione di lungo periodo e la focalizzazione quotidiana nell’execution di ogni singolo dettaglio.  La terza è riassunta dal motto che uso sempre in azienda coi miei collaboratori: “Se funziona è obsoleto”. Proprio nel momento di massimo successo di un’idea, di un prodotto o di un progetto, è necessario innovare e cambiare.

Fare sport è una fatica senza fatica (Gabriele D’Annunzio); Il gusto dello sport è un’epidemia di salute (Jean Giraudoux); Abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere (Jim Rohn). Quali di questi 3 aforismi preferisce e perché?

Il terzo è molto vicino al nostro concetto di wellness: la nostra vita è fatta di un equilibrio fra la componente fisica, quella mentale e quella socio-spirituale. Prendersi cura del proprio corpo e quindi della propria salute fisica è una componente fondamentale per raggiungere questo equilibrio e vivere una vita felice.