I demoni del sonno

I demoni non lasciano in pace gli umani nemmeno quando dormono. Infatti dormiamo per un terzo della nostra vita. San Gregorio di Nissa (vescovo) nel IV secolo sostenne l’idea che i demoni procrearono con altri demoni e con donne e che vi sono demoni maschi (detti “incubi”, plurale di incubus) e femmine (succubi, plurale di succubus). Avere un incubo è già un fatto spiacevole, ma sapere che l’incubus – la parola “incubo” – signifca proprio “demone che si unisce con una donna” è proprio inquietante.

Ma anche essere succubi è diabolico, anche se a diversi uomini forse piacerebbe unirsi ad una diavola. San Agostino nella sua “Città di Dio” (De Civitate Dei) narra di «di avere udito chi l’aveva sperimentato che i silvani e i fauni, i quali comunemente sono denominati “incubi”, spesso sono stati sfacciati con le donne e che hanno bramato e compiuto l’accoppiamento con loro». Ora avere un incubo è un fatto spiacevole, ma al tempo della caccia alle streghe diverse donne venivano messe a morte per essersi unite sessualmente ad un incubo. La succuba è invece un demone femminile specializzata nel sedurre monaci.

Durante i fenomeni clinici di “paralisi nel sonno” diversi pazienti hanno riferito di episodi diabolici. Per fortuna oggi sappiamo che i demoni sono spiriti reali, ma asessuati e che quelli nel sonno non si chiamano succubi o incubi, ma “illusioni ipnagogiche”. Per non avere gli incubi basta dunque un buon digestivo: una sana spiritualità.

Nostradamus