Recensione. Libri. Il curioso soprannaturale

Giorgio Nadali

Il curioso soprannaturale

Lampi di Stampa, Milano, 2012

Pagine: 451

Prezzo: Euro 23,63 (Amazon.it)

 

L‘opera si propone di accompagnare il lettore – credente o no – in un percorso attraverso i fatti, i luoghi, i simboli e le notizie più curiose e impensabili del mondo soprannaturale e spirituale delle Religioni mondiali. La religione è parte integrante delle culture mondiali e tocca – a livello sociale – anche la persona non religiosa. Usi e costumi , convenzioni sociali e popolari provenienti dalla religione coinvolgono tutti. Perché dunque non cercare quegli aspetti più insoliti e particolari per stupirsi e conoscere in modo serio, ma divertente un universo inaspettato di notizie e fatti che riguardano i modi della ricerca del divino, dell‘infinito, della sete di soprannaturale, prendendo un boccata d‘aria di fresca e “curiosa” spiritualità? Stupirsi del mondo soprannaturale, lasciando per un attimo la frenesia e lo stress quotidiano è lo scopo di questo libro.

Il libro è rivolto ai non specialisti. E’ per coloro che amano scoprire fatti insoliti in maniera semplice e piacevole – e perché no? – divertente. Il sociologo ateo Emile Durkheim diceva: “Non esiste una società conosciuta, senza religione. La religione ha dato tutto ciò che è essenziale allo sviluppo della società”. E Frèderic Le Play: “I popoli vivono delle loro credenze e muoiono delle loro incredulità”. Sì, la religione coinvolge tutti indistintamente.

Questo non è un libro di religione. E’ un libro di curiosità che riguarda il soprannaturale. Non è un libro di fantasia. Le notizie sono tutte rigorosamente vere anche se alcune sono molto “strane” e addirittura inverosimili. Non è un libro riservato ai credenti. Questi vi troveranno elementi per un’ulteriore riflessionee rispetto per le altre culture. I non credenti e le persone non religiose vi troveranno invece fatti e notizie strane sul modo in cui otto decimi del Mondo cerca nell‘infinito una risposta definitiva che loro non hanno forse ancora trovato.

C’è un grande desiderio di stupirsi e capire. Il viaggio si completa con alcune curiosità che ripropongo in quest’opera, con altre totalmente nuove, per sorprenderci insieme degli innumerevoli modi di cercare nella realtà soprannaturale una risposta che il mondo non può dare. Un viaggio non esaustivo, ma selettivo e che può essere ripreso e ampliato da chiunque intelligentemente coltivi una “sacra curiosità”. Un grande genio della scienza – Einstein – ammoniva di non perderla mai. Si può essere atei o non religiosi, ma è davvero un peccato rinunciare alla cultura religiosa, perhé «fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza» come ricorda Dante Alighieri nel XXVI canto dell’Inferno.

Già San Pietro osservava: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna» (Gv 6,68). Abbiamo bisogno di una speranza affidabile… «in virtù della quale noi possiamo affrontare il nostro presente: il presente, anche un presente faticoso, può essere vissuto ed accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino» . Una speranza di infinito. Abbiamo bisogno di senso. La scienza non può dirti ciò che è bene o ciò che è male. Non può rispondere ai “perché”, ma solo ai “come”. Ecco perché le religioni non sono mai state e non saranno mai soppiantate dalla scienza, come invece profetizzava erroneamente nel XIX secolo il padre del positivismo, Auguste Comte.

Almeno l’ottanta per cento dell’umanità continua a dichiararsi credente. Il rimanente non crede probabilmente perché il dolore, un’ideologia, l’educazione, il razionalismo (non la razionalità), il secolarismo, una cieca superbia o esempi negativi ricevuti dai credenti, hanno impedito alla fede di farsi strada nel cuore assetato di infinito. Con il risultato poi che l’uomo non è veramente felice, perché cerca la felicità in modi e luoghi sbagliati. E così confonde il piacere con la felicità.

E’ ora di partire per questo viaggio soprannaturale. Le voci possono essere lette anche in modo non sequenziale. Ognuna è una scoperta sorprendente nell‘universo dello spirito. Ciò che ci rende umani. Buona lettura.

Elena Parson- Redazione