“Avvocato del Diavolo” 1 – Giovanni Paolo II 0 – di Giorgio Nadali – www.giorgionadali.it

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Per ora “Avvocato del Diavolo” 1 – Giovanni Paolo 0 nel processo per la sua beatificazione. L’”Avvocato del Diavolo” è per tutte le cause e le inchieste per la dichiarazione di beatificazione (beato) o di canonizzazione (santo) è Mons. Sandro Corradini. Nonostante il termine poco rassicurante, si tratta di un mite monsignore che lavora a Roma, in Piazza Pio XII, negli uffici della Congregazione Vaticana per le Cause dei Santi. Il suo vero nome è “Promotore della Fede”. Una norma canonica stabilisce che devono passare almeno cinque anni prima dell’inizio del processo di canonizzazione. Il vescovo della diocesi in cui è morta o ha operato la persona di cui è richiesta la beatificazione inizia l’indagine con l’assenso della Santa Sede. Vengono nominati un Giudice, un Segretario, un Promotore della Fede (detto popolarmente  “Avvocato del Diavolo”), un Postulatore Generale e un Notaio diocesano. Mons. Corradini guida un’equipe di 9 persone che analizzano tutti i casi pervenuti.

Ma la “partita” è ancora lunga per arrivare all’onore degli altari. Santo – ma non subito – come voleva la devozione popolare. Comunque sarà prima dichiarato “Beato” e dopo diversi anni (forse) anche Santo.   La “fama di santità” – come viene chiamata – è però un fattore molto favorevole nel percorso verso la beatificazione. Bisognerà però scegliere un altro miracolo tra i 271 sui quali sono state raccolte documentazioni.  Tra le 271 guarigioni attribuite all’intercessione di Giovanni Paolo II molti sono italiane. Dovrà prima però esprimersi un tribunale diocesano e questo richiederà il tempo necessario. Solo allora potrà quindi riunirsi nuovamente la Commissione medica. Teoricamente, è possibile che la nuova istruttoria possa tornare all’esame della Congregazione delle Cause dei Santi entro l’inizio dell’estate.

La guarigione della suora francese Marie Simon-Pierre dal morbo di Parkinson non è stato accettata dalla Congregazione per le Cause dei Santi. La motivazione era che la diagnosi non era certa e da alcune forme del Parkinson si può guarire. Il cancelliere Luc Marie Lalanne, che rappresenta l’arcivescovado di Aix-en-Provence, città francese dove vive Suor Marie – afferma che “la suora miracolata è in perfette condizioni di salute” e perciò smentisce categoricamente le insinuazioni  dalla Polonia di una ricaduta del morbo. Lalanne ha anche affermato che “Il processo romano su questa presunta guarigione miracolosa è nella sua fase iniziale e segue il suo corso nelle condizioni normali, con la serietà e la precisione richiesti dalle investigazioni previe al riconoscimento di un miracolo”. L’incartamento è “Sub Secreto” – sotto segreto.

A proposito, il detto “vita, morte e miracoli” deriva proprio dal processo per dichiarare santo (canonizzare) un fedele. Verrà esaminata la vita, come è morto e quale miracolo per intercessione sua ha operato (tranne i martiri per i quali il miracolo non è più richiesto, per volontà di papa Paolo VI).

Qualsiasi battezzato cattolico può chiedere la beatificazione di un altro fedele defunto.  Il candidato viene detto “Servo di Dio”. Una volta accertata l’eroicità delle virtù viene definito “Venerabile. Per essere proclamato “beato” il cadidato deve aver fatto un miracolo. Due per essere dichiarato “santo”, tranne che per i martiri.  L’attore promuove la causa che viene istruita sulle virtù eroiche o sul martirio del Servo di Dio e se ne assume le responsabilità morali ed economiche. Art. 10 – § 1. Possono costituirsi attore della causa il Vescovo diocesano o eparchiale ex officio, le persone giuridiche, quali diocesi o eparchie, strutture giurisdizionali ad esse equiparate, parrocchie, Istituti di Vita Consacrata o Società di Vita Apostolica, o Associazioni di fedeli clericali e/o laicali ammesse dall’autorità ecclesiastica. § 2. Può costituirsi attore della causa anche una persona fisica, ossia chiunque faccia parte del popolo di Dio, purché in grado di garantire la promozione della causa nella sua fase diocesana o eparchiale e in quella romana. Art. 11 – § 1. La persona giuridica o fisica si costituisce attore della causa con un atto notarile. § 2. Il Vescovo accetta tale atto dopo aver verificato la capacità della persona giuridica o fisica di assumere gli impegni inerenti al ruolo di attore.

Il Martyrologium Romanum (Testimoni della fede) – nell’ultima versione del 2004 contiene l’elenco ufficiale dei 9.900 santi e beati (20.000 nella Bibliotheca Sanctorum) della Chiesa Cattolica. Nel 2008 la Chiesa cattolica ha dichiarato 14 nuovi beati e 4 nuovi santi. Nel 2009 sono stati canonizzati 10 santi di cui 4 italiani, due uomini e due donne. L’ultima santa italiana laica – madre di quattro figli- è stata dichiarata nel 2004 Gianna Beretta Molla (+1962). L’ultimo santo italiano laico è stato il medico Giuseppe Moscati (+1927) nel 1987, patrono degli anatomo-patologi. La più giovane santa italiana è Maria Goretti, morta a soli 12 anni nel 1902.[1]

L’ultimo papa santo è stato San Pio X (il trevisano Giuseppe Melchiorre Sarto). Morto il 20 agosto del 1914, beatificato il 3 giugno 1951 (dopo 37 anni)  e dichiarato santo il 29 maggio 1954 (a 40 anni dalla morte).  Prima di lui bisogna tornare a San Pio V (Antonio Ghislieri), morto nel 1572.

L’ultimo papa beato è stato Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli). Morto il 3 giugno 1963. Beatificato il 3 settembre 2000 (dopo 37 anni) proprio da Giovanni Paolo II insieme a Pio IX (Giovanni Mastai Ferretti), morto nel 1878.

I papi canonizzati sono 78, circa il 30% del totale (265), e appartengono quasi tutti alla Chiesa martire dei primi secoli. I papi beati (non santi) sono 10.

Giorgio Nadali

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[1]Giorgio Nadali – “I monaci sugli alberi. E centinaia di altre cose curiose su Dio, la Bibbia, il Vaticano”, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2010

http://www.paolinitalia.it/libri/catalogo.asp?p=9&isbn13=9788821567841