Sauna, un fenomeno di costume?

di Giorgio Nadali
 
 
E’ caldissima. Finlandese. I più resistenti durano con lei al massimo un quarto d’ora. Insomma, è la sauna. Rilassa. Elimina tossine. Fa bene. Ma prima di girare la clessidra della cabina, alcuni si chiedono: “cosa mi metto?”. O meglio: “cosa mi tolgo?”. Eh sì, perché per qualcuno, anzi troppi, la stragrande maggioranza degli italiani, me escluso, in sauna ad entrarci nudi integrali con un asciugamano – in pratica, come va fatta – proprio no! Piuttosto non hanno pudore a tradire la moglie, a bestemmiare, a passare con il rosso o ad evadere il fisco, ma di fare una sauna lasciando traspirare il proprio corpicino come mamma l’ha fatto, no! E se ci fosse un maniaco? E se la gente andasse in sauna perché non ha altre occasioni di veder uomini o donne nudi? Meglio non fidarsi no? E così troppi entrano con il costume da bagno, anche perché il costume da sauna non l’hanno ancora inventato. Praticamente il geniale gesto equivale a fare la doccia vestiti. E poi ci sono loro. I centri benessere italiani. Dovrebbero sì occuparsi della tua salute, ma incredibilmente ti invitano ad accedere alle loro saune in costume non adamitico. Ma bravi! Peccato che a novanta gradi centigradi di temperatura e quindici per cento di umidità, la lycra dei costumi da bagno rilascia sostanze tossiche, dato che non sono fatti per quelle temperature da forno. E tu che vai per liberarti dalle tossine, ne esci con un corredo accresciuto. Senza contare le irritazioni e tutte le disastrose conseguenze di una pelle che proprio nelle zone più intime soffoca, senza traspirare ad una tortura di novanta gradi in aria secca. Passi lo scarso igiene per gli altri di chi introduce in sauna qualcosa che è fatto per una piscina. Ma si sa, noi italiani siamo un popolo di poeti, di navigatori e di falsi pudori. Non un tedesco o un nordico che entri in sauna col costume! In Alto Adige nei centri pubblici di benessere come in quello di Ortisei, un cartello all’ingresso in tedesco, inglese, russo e addirittura in italiano, vieta l’uso del costume da bagno in sauna. E se proprio non te la senti di mostrare la tua scarsa virilità (che non è un fatto solo fisico) in sauna non entrare! E se una donna ha il pudore, o meglio, la vergogna a lasciare fuori della cabina di legno di pino il bikini o peggio, il costume intero, si astenga. Eppure in Alto Adige tutti facevano la sauna come Dio comanda. Ah già, ma là é Italia solo sulla carta.
 
Giorgio Nadali
 

6 thoughts on “Sauna, un fenomeno di costume?

  1. ma dai, ma che male fa entrare in sauna in mutande?. io mi rilasso lo stesso (anche se max per 8 minuti).
    Capitata qui per caso, ciao.

  2. Purtroppo la maggior parte degli italiani annega nei preconcetti e nell’ignoranza. Al di là della tradizione nordica, sauna e bagni di vapore vanno fatti nudi e basta. Chi non vuole restare nudo non entra in sauna. La questione igienica non si pone ed anzi è molto più igienico entrare nudi coprendo la seduta con un asciugamano, che entrare con il costume da bagno che, primo non fa traspirare la pelle e secondo, se esposto ad elevate temperature può rilasciare sostanze allergeniche. Inoltre il concetto di nudismo non c’entra assolutamente nulla con la sauna. In sauna si entra nudi o non si entra affatto.

  3. sapete dirmi se fa male stare in sauna con tutte le altre persone in costume? alcuni entrano con la cufia di gomma in testa ” per non rovinarsi i capelli ”

    Grazie

    • Sì, fa male. I 90 o 100 gradi con pochissima umidità producono danni ai tessuti dei costumi da bagno, alla gomma e soprattutto alla pelle coperta, inoltre esalano sostanze nocive. Decisamente poco igienico ed non educato.

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  5. In sauna è meglio essere nudi. Per chi si imbarazza, proporrei una soluzione intermedia, che fa da compromesso tra pudore e igiene: sauna mista, uomini in perizoma, donne in perizoma e topless. Il punto debole di questa proposta è che in commercio esistono molti costumi a perizoma per donna, ma pochissimi per l’uomo. Si potrebbe ovviare fornendo perizomi momouso ai clienti delle saune.

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