Il ratto salvifico alla Fine dei Tempi

È una profezia biblica che riguarda i credenti scelti e ancora vivi pochi anni prima della data della fine del mondo. Si basa sulla prima lettera di San Paolo ai Tessalonicesi 4,17: «Poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo insieme con loro rapiti nelle nuvole, a scontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore». Coloro che saranno scelti dal Signore perché giusti e vivi sette anni prima della fine del mondo, saranno chiamati in cielo smaterializzandosi improvvisamente da questa Terra senza passare dalla morte fisica, per risparmiarsi i sette anni della tribolazione finale prima della fine.

Con il termine tribolazione si intende il periodo di sette anni precedenti la data della fine del mondo, durante il quale Dio giudicherà il mondo miscredente. I credenti in Gesù Cristo saranno salvati dal castigo per il proprio peccato e non saranno presenti durante il periodo della tribolazione. Le conseguenze saranno disastrose perché i prescelti scompariranno improvvisamente. Pensiamo ad esempio a quelli alla guida di auto e aerei. Tutti gli altri assisteranno invece ai sette anni di tribolazione con i disastri immediatamente precedenti il giorno finale dell’Armaghedon. Secondo la profezia quindi un segnale della fine del mondo pochi anni prima che accada, sarà la sparizione istantanea di milioni di persone, qualsiasi cosa stiano facendo.

Nell’escatologia cristiana (visione sulla fine dei Tempi) il rapimento si riferisce alla convinzione che sia prima, o contemporaneamente, la seconda venuta di Gesù Cristo sulla terra, i credenti che sono morti risorgeranno e i credenti che sono ancora vivi saranno rapiti con loro nelle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria. Il concetto ha la sua base a varie interpretazioni del libro biblico di prima lettera ai Tessalonicesi e come si riferisce a interpretazioni di vari altri passi biblici, come ad esempio 1 Tessalonicesi, Vangelo di Matteo, prima lettera ai Corinzi e il libro dell’Apocalisse.

Il significato esatto, i tempi e l’impatto della manifestazione sono contestati tra i cristiani e il termine è usato in almeno due sensi. Dal punto di vista pre-tribolazione, un gruppo di persone sarà lasciato indietro sulla terra dopo un altro gruppo lascia letteralmente “a incontrare il Signore nell’aria.” Questo è oggi l’uso più comune del termine, soprattutto tra i fondamentalisti cristiani negli Stati Uniti. L’altro, l‘uso precedente del termine “Rapimento” è semplicemente come sinonimo di resurrezione finale in generale, senza una convinzione che un gruppo di persone sarà lasciato sulla terra per il periodo prolungato della Tribolazione dopo gli eventi del 1 Tessalonicesi 4:17. Questa distinzione è importante in quanto alcuni tipi di cristianesimo non si riferiscono mai al “Rapimento” nella dottrina, ma utilizzano il senso più vecchio e più generale della parola “rapimento” in riferimento a ciò che accadrà durante la risurrezione finale.

Ci sono molti punti di vista tra i cristiani per quanto riguarda i tempi del ritorno di Cristo (se intende verificare in un evento o due), e vari punti di vista per quanto riguarda la destinazione del raduno celeste descritto in 1 Tessalonicesi 4. I cattolici, i cristiani ortodossi, luterani e riformati credono in un rapimento solo nel senso di una risurrezione finale generale, quando Cristo ritorna una sola volta. Non credono che un gruppo di persone sarà lasciato sulla terra per un periodo prolungato Tribolazione dopo gli eventi di 1 Tessalonicesi 4:17.

Gli autori in genere sostengono che il rapimento pre-tribolazione dottrina ha avuto origine nel XVIII secolo, con i predicatori puritani come Cotton Mather, ed è stato poi reso popolare nel 1830 da John Darby.  Altri, tra cui Grant Jeffrey, sostengono che un documento precedente di Efrem o pseudo-Efrem sosteneva un rapimento pre-tribolazione.

Il rapimento pre-tribolazione in teologia è stato reso popolare ampiamente nel 1830 da John Nelson Darby e dai Fratelli di Plymouth, e ulteriormente reso popolare negli Stati Uniti nei primi anni del XX Secolo dalla larga diffusione della Bibbia Scofield.

Giorgio Nadali


I monaci sugli alberi

di Giorgio Nadali

www.giorgionadali.it

Introduzione

Perché questo libro sulle curiosità del cristianesimo? E’ semplice. Quando ami qualcosa o qualcuno vuoi scoprire tutto. I suoi lati più intimi e nascosti, le sue qualità, il suo passato, cosa fa tutti i giorni e magari – ma sì – anche qualche pecca e un pizzico di gossip. Sì, lo confesso. Amo la mia religione. Amo il senso che Cristo dà alla mia vita. Capisco la donna samaritana al pozzo di Giacobbe, di cui parla il Vangelo. «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?». (Gv 4,29). La fede non è qualcosa che puoi tenerti dentro. E’ come la faccia. Non puoi nasconderla. Con la mia curiosità ho voluto cercare alcuni aspetti più particolari e poco noti della fede cristiana, condivisa da un terzo del Mondo. La vastità della cultura cristiana nella storia l’ha resa una ricerca molto vasta, non certo esaustiva, ma appassionante. Tutto in un unico volume proprio non ci poteva stare… Qui ci sono le più strane e curiose. Perché no?

Penso che molti non si rendano conto della profondità dell’influsso del Cristianesimo nella storia, nella cultura, nella società in cui viviamo. Solo la venuta di Dio fattosi uomo ha potuto cambiare la storia e incidere così tanto sulla cultura a livello planetario. Le divisioni nel Cristianesimo non vengono da Dio, ma dagli uomini. Per cui questa ricerca è orientata a tutto il Cristianesimo, senza i confini che la debolezza umana ha voluto porre al desiderio di Cristo «perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato» (Gv 17,21) e senza dimenticare il monito di Gesù a Giovanni: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri». Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi» (Mc 9,38-40).

Non esiste persona al Mondo che non sia in qualche modo toccata da qualcosa che riguardi almeno un aspetto della cultura cristiana. Atei e indifferenti compresi, naturalmente. Capire il Cristianesimo e scoprirne i suoi lati più nascosti è compiere un viaggio appassionante nel Mondo in cui viviamo, nella storia che ci ha condotto sino a qui, nella cultura che ha reso possibile un progresso di cui tutti beneficiamo, nel futuro stesso dell’umanità. Tutto questo è stato reso possibile dalla fede in Cristo di miliardi di persone. Dalla consapevolezza che la fede non è solo credere ai dogmi del catechismo, ma è la fiducia incondizionata sul come Dio operi personalmente tutti i giorni nella nostra vita, realizzando in noi cose grandi che troppi non osano nemmeno sperare e sul come il suo amore riesca a scrivere diritto nella storia sulle righe talvolta decisamente storte di noi uomini.

INDICE

Un po’ di Bibbia… per cominciare

Cose di Chiesa…

Tra scienza e fede

Un po’ di segreti (e non) del Vaticano

Papato e dintorni

Il Guinnes dei primati ecclesiali

Strane Chiese…

Luoghi sacri, santi e reliquie


RECENSIONE

ISBN: 978-88-215-6784-1

“I monaci sugli alberi”, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2010

Brossura – Pagine: 246 – Prezzo: Euro 14,00

Collana: Letteratura / Narrativa moderna / Il pozzo – 2ª serie

Formato: 13,5×21

 http://www.paolinitalia.it/libri/catalogo.asp?p=9&isbn13=9788821567841

http://www.ibs.it/code/9788821567841/nadali-giorgio/monaci-sugli-alberi.html

Intervista per Radio Monte Carlo