Il ratto salvifico alla Fine dei Tempi

È una profezia biblica che riguarda i credenti scelti e ancora vivi pochi anni prima della data della fine del mondo. Si basa sulla prima lettera di San Paolo ai Tessalonicesi 4,17: «Poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo insieme con loro rapiti nelle nuvole, a scontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore». Coloro che saranno scelti dal Signore perché giusti e vivi sette anni prima della fine del mondo, saranno chiamati in cielo smaterializzandosi improvvisamente da questa Terra senza passare dalla morte fisica, per risparmiarsi i sette anni della tribolazione finale prima della fine.

Con il termine tribolazione si intende il periodo di sette anni precedenti la data della fine del mondo, durante il quale Dio giudicherà il mondo miscredente. I credenti in Gesù Cristo saranno salvati dal castigo per il proprio peccato e non saranno presenti durante il periodo della tribolazione. Le conseguenze saranno disastrose perché i prescelti scompariranno improvvisamente. Pensiamo ad esempio a quelli alla guida di auto e aerei. Tutti gli altri assisteranno invece ai sette anni di tribolazione con i disastri immediatamente precedenti il giorno finale dell’Armaghedon. Secondo la profezia quindi un segnale della fine del mondo pochi anni prima che accada, sarà la sparizione istantanea di milioni di persone, qualsiasi cosa stiano facendo.

Nell’escatologia cristiana (visione sulla fine dei Tempi) il rapimento si riferisce alla convinzione che sia prima, o contemporaneamente, la seconda venuta di Gesù Cristo sulla terra, i credenti che sono morti risorgeranno e i credenti che sono ancora vivi saranno rapiti con loro nelle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria. Il concetto ha la sua base a varie interpretazioni del libro biblico di prima lettera ai Tessalonicesi e come si riferisce a interpretazioni di vari altri passi biblici, come ad esempio 1 Tessalonicesi, Vangelo di Matteo, prima lettera ai Corinzi e il libro dell’Apocalisse.

Il significato esatto, i tempi e l’impatto della manifestazione sono contestati tra i cristiani e il termine è usato in almeno due sensi. Dal punto di vista pre-tribolazione, un gruppo di persone sarà lasciato indietro sulla terra dopo un altro gruppo lascia letteralmente “a incontrare il Signore nell’aria.” Questo è oggi l’uso più comune del termine, soprattutto tra i fondamentalisti cristiani negli Stati Uniti. L’altro, l‘uso precedente del termine “Rapimento” è semplicemente come sinonimo di resurrezione finale in generale, senza una convinzione che un gruppo di persone sarà lasciato sulla terra per il periodo prolungato della Tribolazione dopo gli eventi del 1 Tessalonicesi 4:17. Questa distinzione è importante in quanto alcuni tipi di cristianesimo non si riferiscono mai al “Rapimento” nella dottrina, ma utilizzano il senso più vecchio e più generale della parola “rapimento” in riferimento a ciò che accadrà durante la risurrezione finale.

Ci sono molti punti di vista tra i cristiani per quanto riguarda i tempi del ritorno di Cristo (se intende verificare in un evento o due), e vari punti di vista per quanto riguarda la destinazione del raduno celeste descritto in 1 Tessalonicesi 4. I cattolici, i cristiani ortodossi, luterani e riformati credono in un rapimento solo nel senso di una risurrezione finale generale, quando Cristo ritorna una sola volta. Non credono che un gruppo di persone sarà lasciato sulla terra per un periodo prolungato Tribolazione dopo gli eventi di 1 Tessalonicesi 4:17.

Gli autori in genere sostengono che il rapimento pre-tribolazione dottrina ha avuto origine nel XVIII secolo, con i predicatori puritani come Cotton Mather, ed è stato poi reso popolare nel 1830 da John Darby.  Altri, tra cui Grant Jeffrey, sostengono che un documento precedente di Efrem o pseudo-Efrem sosteneva un rapimento pre-tribolazione.

Il rapimento pre-tribolazione in teologia è stato reso popolare ampiamente nel 1830 da John Nelson Darby e dai Fratelli di Plymouth, e ulteriormente reso popolare negli Stati Uniti nei primi anni del XX Secolo dalla larga diffusione della Bibbia Scofield.

Giorgio Nadali


La Bibbia del Diavolo

 

Anche il diavolo ha la sua Bibbia, ma non si trova all’Inferno… È custodita al freddo, presso la Biblioteca Nazionale di Stoccolma ed è famosa per due caratteristiche. In primo luogo, è nota per essere il più grande manoscritto europeo esistente. In secondo luogo, contiene un grande ritratto a tutta pagina del diavolo. La Bibbia del Diavolo è chiamata anche Codex Gigas che in latino significa “libro gigante”. L’origine della Bibbia del Diavolo è sconosciuta. Una nota scritta nel manoscritto afferma che è stata realizzata nel monastero Sedlec (Repubblica Ceca) dai suoi proprietari, i monaci di Podlažice, nel 1295. Ben presto passò al monastero di Břevnov vicino a Praga. Tutti questi monasteri erano in Boemia (ora nella moderna Repubblica Ceca), ed è certo che il Codex Gigas è stato scritto da qualche parte in Boemia, ma non necessariamente a Podlažice, un piccolo e poco importante monastero. Con i suoi 92 centimetri di lunghezza, 50 di larghezza e 22 di spessore – misure che lo rendono il manoscritto più voluminoso del medioevo – e con un peso di 75 kg, la Bibbia del Diavolo fa parte della tradizione di Bibbie giganti, manoscritti molto grandi, spesso in un unico volume, che sono stati prodotti tra la seconda metà del XI secolo e la fine del XII. Alcuni di questi libri sono alti più di 70 centimetri. La loro dimensione manifesta l’importanza accordata alla Bibbia dai papi riformatori dell’XI secolo, determinati come erano a rafforzare la libertà della Chiesa e la sua indipendenza del potere secolare. Un ruolo centrale è stato assegnato alla Bibbia. Una leggenda riguardante la realizzazione della Bibbia del Diavolo racconta che sia opera del lavoro di un segretario – Herman il Recluso –con l’aiuto del diavolo stesso. L’origine della leggenda è sconosciuta, e anche se è chiaramente senza alcun fondamento nella verità, mostra come le enormi dimensioni del manoscritto così impressionante sia stato attribuito a un’origine soprannaturale. Il ritratto di Satana è la più famosa immagine nella Bibbia del Diavolo ed è la causa del soprannome del libro. Il Diavolo è raffigurato da solo, in un paesaggio vuoto, all’interno di una cornice formata da due grandi torri. Satana è accovacciato con le braccia conserte e ha solo quattro dita dei piedi. Indossa un perizoma di ermellino. L’ermellino è di solito associato con la regalità, e il suo uso è quello di sottolineare la posizione del Diavolo come il principe delle tenebre. Il ritratto serve a ricordare al lettore le realtà del peccato e del male. Una pagina con una rappresentazione della Città celeste e due pagine sono state deliberatamente volute per mostrare i vantaggi di una vita buona e gli svantaggi di una dissoluta.

La Bibbia del Diavolo è attualmente visibile nella mostra “Tesori” presso la Libreria Nazionale di Humlegården. In realtà – a parte l’immagine a tutta pagina del diavolo – la Bibbia del Diavolo non ha nulla di satanico. Metà del testo contiene l’Antico e il Nuovo Testamento. L’altra metà contiene la storia della guerra giudaica di Giuseppe Flavio, le etimologie di Isidoro di Siviglia, un testo di medicina medievale e la Cronaca boemiana di Cosma di Praga. La Bibbia del Diavolo non va confusa con un testo veramente satanico come la Bibbia di Satana, del fondatore del satanismo moderno Anton La Vey.

Giorgio Nadali

 

 

 


I monaci sugli alberi

di Giorgio Nadali

www.giorgionadali.it

Introduzione

Perché questo libro sulle curiosità del cristianesimo? E’ semplice. Quando ami qualcosa o qualcuno vuoi scoprire tutto. I suoi lati più intimi e nascosti, le sue qualità, il suo passato, cosa fa tutti i giorni e magari – ma sì – anche qualche pecca e un pizzico di gossip. Sì, lo confesso. Amo la mia religione. Amo il senso che Cristo dà alla mia vita. Capisco la donna samaritana al pozzo di Giacobbe, di cui parla il Vangelo. «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?». (Gv 4,29). La fede non è qualcosa che puoi tenerti dentro. E’ come la faccia. Non puoi nasconderla. Con la mia curiosità ho voluto cercare alcuni aspetti più particolari e poco noti della fede cristiana, condivisa da un terzo del Mondo. La vastità della cultura cristiana nella storia l’ha resa una ricerca molto vasta, non certo esaustiva, ma appassionante. Tutto in un unico volume proprio non ci poteva stare… Qui ci sono le più strane e curiose. Perché no?

Penso che molti non si rendano conto della profondità dell’influsso del Cristianesimo nella storia, nella cultura, nella società in cui viviamo. Solo la venuta di Dio fattosi uomo ha potuto cambiare la storia e incidere così tanto sulla cultura a livello planetario. Le divisioni nel Cristianesimo non vengono da Dio, ma dagli uomini. Per cui questa ricerca è orientata a tutto il Cristianesimo, senza i confini che la debolezza umana ha voluto porre al desiderio di Cristo «perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato» (Gv 17,21) e senza dimenticare il monito di Gesù a Giovanni: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri». Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi» (Mc 9,38-40).

Non esiste persona al Mondo che non sia in qualche modo toccata da qualcosa che riguardi almeno un aspetto della cultura cristiana. Atei e indifferenti compresi, naturalmente. Capire il Cristianesimo e scoprirne i suoi lati più nascosti è compiere un viaggio appassionante nel Mondo in cui viviamo, nella storia che ci ha condotto sino a qui, nella cultura che ha reso possibile un progresso di cui tutti beneficiamo, nel futuro stesso dell’umanità. Tutto questo è stato reso possibile dalla fede in Cristo di miliardi di persone. Dalla consapevolezza che la fede non è solo credere ai dogmi del catechismo, ma è la fiducia incondizionata sul come Dio operi personalmente tutti i giorni nella nostra vita, realizzando in noi cose grandi che troppi non osano nemmeno sperare e sul come il suo amore riesca a scrivere diritto nella storia sulle righe talvolta decisamente storte di noi uomini.

INDICE

Un po’ di Bibbia… per cominciare

Cose di Chiesa…

Tra scienza e fede

Un po’ di segreti (e non) del Vaticano

Papato e dintorni

Il Guinnes dei primati ecclesiali

Strane Chiese…

Luoghi sacri, santi e reliquie


RECENSIONE

ISBN: 978-88-215-6784-1

“I monaci sugli alberi”, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2010

Brossura – Pagine: 246 – Prezzo: Euro 14,00

Collana: Letteratura / Narrativa moderna / Il pozzo – 2ª serie

Formato: 13,5×21

 http://www.paolinitalia.it/libri/catalogo.asp?p=9&isbn13=9788821567841

http://www.ibs.it/code/9788821567841/nadali-giorgio/monaci-sugli-alberi.html

Intervista per Radio Monte Carlo


Bibbia e Curiosità – Parte prima

 

di Giorgio Nadali  www.giorgionadali.it

 Sal 119,105 La tua parola è una lampada al mio piede

e una luce sul mio sentiero.

I record della Bibbia

La Bibbia è l’unico libro ad essere presente fuori dal pianeta Terra. Una piccola Bibbia in inglese è stata posta  il 7 agosto 1971 dall’astronauta David Scott, comandante dell’Apollo 15,  accanto alla bandiera americana

La Bibbia è il libro più venduto al mondo in assoluto. Nel Mondo vengono vendute mediamente 47 copie della Bibbia al minuto, durante le 24 ore.

E’ anche il primo libro mai stampato al mondo (a Mainz, Germania, 200 esemplari nel 1454 stampati da Johannes  Gutenberg).

Secondo dati del 2004 forniti dall’Alleanza Biblica Universale, la Bibbia è stata tradotta per intero o parzialmente in 2.355 lingue. Le lingue principali del mondo sono 3.000, ma se ne contano fino a 6.700. Sempre nel 2004 l’Alleanza Biblica Universale ha coordinando la traduzione in circa 600 nuove lingue.

 

Misure bibliche 

Cubito dell’Antico Testamento: 445 mm.

Palmo dell’Antico Testamento: 76 mm.

Efa: 35 litri Eso 16:36 L’omer è la decima parte dell’efa.

Eso 29:40 Con il primo agnello offrirai la decima parte di un efa di fior di farina [3,5 litri]  impastata con la quarta parte di un hin di olio vergine [1,45 litri] e una libazione di un quarto di hin di vino [1,45 litri].

Hin: 5,83 litri

Bat: 35 litri  Ez 45:11 L’efa e il bat avranno la stessa capacità; il bat conterrà la decima parte di un comer e l’efa la decima parte di un comer; la loro capacità sarà regolata dal comer.

Miglio: 1422 metri. Mt 5:41 Se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due. [2,84 chilometri]

Spicciolo: 31 centesimi di euro. Lc 21:2 Vide anche una vedova poveretta che vi metteva due spiccioli [62 centesimi di euro]

Soldo: 2,5 euro. Lc 12:6 Cinque passeri non si vendono per due soldi? [5 euro] Eppure non uno di essi è dimenticato davanti a Dio.

Misura: 11,67 litri. Mt 13:33 Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito che una donna prende e nasconde in tre misure di farina [35,01 litri], finché la pasta sia tutta lievitata».

Talento: 240.000 euro. Mt 25:25 ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; eccoti il tuo”. Matteo parla di talenti. Una moneta che valeva 60 volte di più della mina citata da Luca.

Mina: 4000 euro. Lc 19:20 Poi ne venne un altro che disse: “Signore, ecco la tua mina che ho tenuta nascosta in un fazzoletto.

Dramma: 80 euro. Lc 15:8 «Oppure, qual è la donna che se ha dieci dramme [800 euro] e ne perde una [80 euro], non accende un lume e non spazza la casa e non cerca con cura finché non la ritrova?

Denaro: 40 euro. Mc 14:5 Si poteva vendere quest’olio per più di trecento denari [12.000 euro], e darli ai poveri». Ed erano irritati contro di lei. Lc 10:35 Il giorno dopo, presi due denari [80 euro], li diede all’oste e gli disse: “Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, te lo rimborserò al mio ritorno”.Lc 7:41 «Un creditore aveva due debitori; l’uno gli doveva cinquecento denari [20.000 euro] e l’altro cinquanta [2000 euro]. Gv 6:7 Filippo gli rispose: «Duecento denari [8000 euro] di pani non bastano perché ciascuno ne riceva un pezzetto».

Siclo d’argento: 160 euro. Mt 26:15 e disse loro: «Che cosa siete disposti a darmi, se io ve lo consegno?» Ed essi gli fissarono trenta sicli d’argento [4800 euro].

Gesù fu tradito da Giuda Iscariota per trenta sicli d’argento (Mt 27,9). Non denari. I “denari” sono citati 7 volte nei Vangeli, ma mai per il tradimento di Giuda. La stessa somma che era dovuta per il risarcimento danni di uno schiavo incornato da un bue (Es 21,32): “Se il bue attacca uno schiavo o una schiava, il padrone del bue pagherà al padrone dello schiavo trenta sicli d’argento e il bue sarà lapidato”.

Un siclo d’argento equivale a 160 euro attuali. Gesù fu quindi tradito per 4800 euro attuali.

Cammino di Sabato: 889 metri

________________

Genesi 6:15 Ecco come devi farla: l’arca avrà trecento cubiti di lunghezza, cinquanta di larghezza e trenta di altezza. 

Traduzione:

Genesi 6:15 Ecco come devi farla: l’arca avrà 132,6 metri di lunghezza, 22,1 metri di larghezza e 13,26 metri di altezza.

Zaccaria 5:2 L’angelo mi domandò: «Che cosa vedi?». E io: «Vedo un rotolo che vola: è lungo venti cubiti e largo dieci».

Traduzione:

Zaccaria 5:2 L’angelo mi domandò: «Che cosa vedi?». E io: «Vedo un rotolo che vola: è lungo 8,82 metri e largo 4,42 metri».

1Samuele 17:4 Dall’accampamento dei Filistei uscì un campione, chiamato Golia, di Gat; era alto sei cubiti e un palmo.

Traduzione:

1Samuele 17:4 Dall’accampamento dei Filistei uscì un campione, chiamato Golia, di Gat; era alto  2,72 metri.

 Sostanze bibliche

 Mirra Nella Bibbia è uno dei principali componenti dell’olio santo per le unzioni (Esodo, XXX,23), ma anche un profumo, citato sette volte nel Cantico dei Cantici. La mirra è una gommaresina romatica, estratta da un albero o arbusto del genere Commiphora, della famiglia delle Burseraceae. Attualmente la mirra è utilizzata come componente di prodotti farmaceutici (proprietà disinfettanti) e soprattutto nella profumeria ma in certi paesi come la Francia ed il Belgio. E’ citata 16 volte di cui 3 nei Vangeli.

Matteo 2:11 Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.

Marco 15:23 e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese.

Giovanni 19:39 Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre.

IncensoI cristiani ortodossi in Grecia lo comprano come le caramelle. Nel negozio scelgono il tipo desiderato e con una paletta lo mettono in un sacchetto e lo acquistano a peso. Sono grossi cristalli multicolore. Anche la chiesa russo ortodossa lo vende ai fedeli in scatolette colorate. I fedeli lo accendono personalmente in chiesa o in casa davanti alle icone.. A Gesù bambino fu donato dai Magi perché l’incenso è simbolo di santità. Non a caso la pianta da quale proviene l’incenso si chiama Boswellia Sacra ed è usato in diverse religioni. E’ citato 124 volte nella Bibbia, di cui 4 nei Vangeli e 1 nell’Apocalisse.

Matteo 2:11 Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.

Luca 1:9 secondo l’usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l’offerta dell’incenso.

Luca 1:10 Tutta l’assemblea del popolo pregava fuori nell’ora dell’incenso.

Luca 1:11 Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso.

Apocalisse 18:13 cinnamòmo, amòmo, profumi, unguento, incenso, vino, olio, fior di farina, frumento, bestiame, greggi, cavalli, cocchi, schiavi e vite umane.

Aloe La parola aloe viene dal greco alòs “sale”, a causa del suo succo amaro che ricorda il sapore dell’acqua del mare. L’Aloe barbadensis è certamente la più nota tra le quasi 400 specie. Appartiene alla famiglia delle Liliacee, oggi meglio definite Alocacee. Pianta dell’imnortalità, nell’antico Egitto era posta all’entrata delle piramidi e indicava ai Faraoni la strada verso la terra dei morti: utilizzata anche nella imbalsamazione. E’ citata 2 volte nella Bibbia, di cui 1 nel Vangelo di Giovanni in occasione della sepoltura di Gesù.  

Cantico 4:14 nardo e zafferano, cannella e cinnamòmo con ogni specie d’alberi da incenso; mirra e aloe con tutti i migliori aromi.

Giovanni 19:39 Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre.

NardoIl rizoma del Nardo, che si trova sottoterra può essere schiacciato e distillato in un olio essenziale ambrato intensamente aromatico, molto denso detto olio di nardo, usato come profumo e come fumogeno profumante in una delle 11 erbe per l’incenso nel Tempio di Gerusalemme. Nella Bibbia è citato 5 volte di cui 2 nei Vangeli. Nel brano del nardo Gesù dimostra di apprezzare anche un’offerta di qualcosa di prezioso e costoso. 

Marco 14:3 Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l’unguento sul suo capo.

Giovanni 12:3 Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento.

 

IssopoGli Ebrei la consideravano un’erba santa (della famiglia delle lamiaceae) ; nei testi liturgici, ricchi d’allegorie, questo fiore viene menzionato in più punti.  E’ citato 10 volte nella Bibbia, tutte nell’Antico Testamento, tra cui: Salmi 50:9 Purificami con issopo e sarò mondo; lavami e sarò più bianco della neve. Nell’Antico Testamento (Es 12,22), fu usata come pennello per segnare col sangue d’agnello le porte delle famiglie israelitiche che l’angelo distruttore doveva risparmiare. Tradizionalmente la pianta d’issopo era usata in rametti riuniti come aspersorio. Nel Nuovo Testamento, (Giovanni 19,29) si dice che una spugna impregnata di aceto fu fissata su una canna di issopo e offerta da bere a Gesù in croce, come atto di pietà. L’olio essenziale di issopo contiene un chetone, il pino-canfone che a dosi elevate può causare convulsioni e non va assunto in quantità maggiore che la dose massima suggerita.

 

Manna La manna viene citata nella Torah in riferimento al cibo di cui si nutrì il popolo d’Israele durante il cammino dei 40 anni nel deserto dopo l’uscita e la liberazione dalla schiavitù in Egitto; la manna iniziò a scendere dal cielo quando il popolo d’Israele stava avvicinandosi al Monte Sinai per ricevere la Torah. Si racconta come questo pane degli angeli derivasse direttamente dal regno celeste e spirituale e fosse prodotto dagli angeli dell’ordine delle Chayyot, usando per questo significato la metafora del sudore delle Chayyot e di una produzione effettuata da Dio, sempre con gli angeli, avvenuta attraverso delle macine celesti. La manna non produceva feci in quanto cibo celeste e più vicino ai reami spirituali di quanto fosse al mondo materiale. La tradizione vuole che la manna tornerà con l’era messianica. Ogni Ebreo che assaggiava la manna poteva percepire e gustare un sapore diverso da quello degli altri Ebrei: si parla di gusti di altri cibi da loro desiderati ed assaporati mangiando la sola manna. Il miracolo della manna è messo in parallelo al miracolo di Gesù nel miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci.

                                      La preghiera del Padre Nostro nella lingua originale di Gesù

Abwun d’bashmayâ / Padre Nostro  

Aramaico della Peshitta siriaca

 

Abwun d’bashmayâ

               Padre nostro nei cieli,

Neth qadâsh shmâkh

               Sia santificato il tuo nome,

 

Tithe malkuthâkh

              Venga il tuo regno,

Nehwe tsevyânâkh

               Sia fatta la tua volontà,

Aykanâ d’bashmayâ

               Come in cielo,

Âf bar`â

               Anche in terra.

Hav lan lakhmâ d’sûnqânan yaumânâ

               Dacci oggi il nostro pane quotidiano.

u’Shvâq lan khaubayn

               Perdona i nostri debiti

Aykanâ d’âf khnan

   Come anche noi

Shvaqan l’khayâveyn

             perdoniamo I nostri debitori.

u’Lâ te`lan l’nisyûnâ

               E guidaci fuori dalla tentazione

 

Elâ patsân men bîshâ

               Ma liberaci dal male.

 

Ameyn

Amen

 
אַבָּא
יִתְקַדַּשׁ שְׁמָךְ
תֵּיתֵי מַלְכוּתָךְ
לַחֲמַנָא דִּי מִסְתְּיָא
הַב לַנָא יוֹמַא דְנָה
וּשְׁבֹק לַנָא חוֹבַינָא
כְּדִי שְׁבַקְנָא לְחַיָּבַינָא
וְלָא תַּעֲלִנָּא לְנִסְיוֹנָא

La traduzione fedele di come Gesù ha recitato il “Padre Nostro”

Abwun dvashmaya (Padre Nostro che sei nei cieli.)
abwun = nostro Padre
d-va-shmaya = del quale/che è – in – cielo

Nethqadash shmakh (Possa il tuo mome essere santo).
nethqadash = sarà santo
shmakh = il tuo nome

Tethe malkuthakh (Possa il tuo regno venire).
tethe = verrà
malkuthakh = il tuo regno

Nehweh tsevyanakh (Possa la tua volontà essere [fatta])
nehweh = sarà
tsevyanakh = “la tua volontà” o  “il tuo desiderio”

Aykana dvashmaya (Come è in cielo)
aykana = come, nello stesso modo
d-va-shmaya = di chi/nel cielo

Af bar`a (Anche [sia] sulla terra)
af = anche
b-ar`a = nella/sulla – la terra

Hav lan lakhma (Dacci il pane)
hav = dai
lan = a noi
lakhma = pane (infatti Beth Lekhem signifca ”casa del pane” = Betlemme)

Dsoonqanan yomana (Ogni giorno)
d-soonqanan = di cui (è) – costante
yomana = giornaliero o “ogni giorno”

Ushvuq lan khaubeyn (E perdona I nostri peccati)
u-shvuq = e permetti/perdona
lan = su di noi
khaybeyn = i nostri peccati/debiti/mancanze

Aykana d’af khnan(Anche  come noi)
aykana = come
d-af = nella stessa maniera – anche
khnan = noi

Shvaqan lkhaiveyn (Abbiamo perdonato i peccatori)
shvaqan = abbiamo perdonato
l-khaiveyn = sui – peccatori/debitori/i colpevoli, ecc.

U’la te`lan lnisyouna (E non guidarci nel pericolo).
u-la = e – non
te`lan = guidaci
l-nisyouna = sul – pericolo/tentazione

Ela patsan men bisha (Ma liberaci dal male)
ela = ma
patsan = liberaci
men = dal
bisha = male

Metul d’dheelakh hee malkootha (Perché il regno è tuo).
metul = perché
d-dheelakh = di cui – “tuo” (è una costruzione grammaticale che significa proprietà)
hee = é
malkootha = regno

Ukhaila utheshbookhtha (E la potenza e la gloria)
u-khaila = e – potere
u-theshbooktha = e – gloria

`Alam l`almeen (Per sempre; Per l’eternità)
`alam = per sempre
l-`almeen = sopra – le ere (“eternità”)

Ameyn (Amen) ameyn = “davvero” o “è verità!” finale tradizionale ad una preghiera o a un giuramento (es. “ameyn ameyn amarna lakh” = “Davvero, davvero, davvero, te lo dico!”). Stessa espressione di quando Gesù diceva “In verità vi dico”.

 www.giorgionadali.it