GMG Madrid 2011. Cori di gioia e tifo religioso
E’ possibile ascoltare cori di montagna in italiano a squarciagola su un vagone del metrò di Madrid? Girare per la città e ascoltare ovunque cori di gioia, vedere bandiere del vaticano sventolate da giovani a piedi nudi, insieme a quella americana, file di confessionali all’aperto, stands per invogliare alla vita consacrata… Tutto questo è possibile alla Giornata Mondiale della Gioventù. Un grande business per la città, ma anche una grande occasione per migliaia di giovani per aprire le porta a Cristo e caricarsi della forza della testimonianza per quando sarà decisamente meno facile essere dei cristiani coerenti, soprattutto fuori dal proprio territorio religioso. Santo Padre, mi scusi. I miei colleghi giornalisti hanno preferito prendere la loro navetta dal Centro Stampa dal Palazzo dei Congressi di Madrid e seguirla negli eventi ufficiali. Io ho preferito seguire soprattutto coloro per i quali Lei è venuto qui. Quelle centinaia di migliaia di giovani in festa. Sono stato pellegrino insieme a loro, nei loro spostamenti caotici sulle strade assolate e dentro i metrò. Nei negozi ad accaparrarsi la sua immagine e le magliette. In tutto o quasi, tranne che per l’albergo a cinque stelle. Quasi comodo come la Nunziatura, ma il Signore ci perdonerà qualche comodità. Dunque, folle oceaniche come semi nelle mani del Signore. Quanti cadranno sulla terra buona? Quanti cederanno alle seduzioni del mondo? La GMG sarà un bel ricordo di gioventù o una tappa per una fede che è pronta al sacrificio, alla testimonianza scomoda, all’apertura a chi è lontano dai valori cristiani? Come ad esempio quei fratelli che ieri sera manifestavano contro di lei e il Vaticano. Quanti pregheranno per loro e daranno una testimonianza credibile, quando coretti e bandiere non basteranno decisamente per darla? Quanti saranno coerenti al suo insegnamento morale gli stessi che ora esprimono il loro entusiasmo verso la sua persona? Intanto stasera, la grande veglia e domani la Messa all’aerodromo Cuatro Vientos. Dove volavano gli aerei, sino a domani voleranno alti i cuori e le speranze della Chiesa. Voi siete la mia speranza, diceva Giovanni Paolo II – che ha voluto queste giornate. E allora benvengano i cori stonati nella metro e i piedi nudi in chiesa. Aspettiamo i frutti.
Giorgio Nadali