Satana in musica

 

Vi è una parte della musica rock, soprattutto heavy metal, che è amica di Satana. La musica genera emozioni. Ascoltare musica romantica ovviamente fa pensare all’amore. Ma quali sentimenti può suscitare il rock satanico? I generi musicali interessati sono: gotica, metallica, heavy metal, trash, black, death metal, brutal death metal, grindcore, punk e doom). 5.096 gruppi musicali italiani, 19.060 americani, 3.613 inglesi, 8.695 tedeschi, 1.453 giapponesi… 32.172 i gruppi musicali che inneggiano alla morte (death metal) di cui 1.382 italiani[1]. 4.750 le canzoni col nome Satana nel titolo. 2.044 quelle che bestemmiano Cristo (Christ) già nel titolo della canzone. 8.376 i titoli di canzoni che insultano Dio e 651 quelle contro i cristiani. Il fenomeno riguarda quasi esclusivamente il pubblico giovanile. Le tre ragazze allora minorenni, Ambra, Veronica e Milena che hanno assassinato con diciannove coltellate la suora sessantenne Maria Laura Mainetti il 6 giugno (6.6…) 2000 a Chiavenna ascoltavano Marilyn Manson, uno dei rappresentanti più noti della musica rock “satanica”. Nei quaderni delle ragazze vi erano scritte sataniche e le stesse avevano fatto qualche mese prima un giuramento di sangue a Satana. Se avessero ascoltato Pupo forse non sarebbe successo.

Vi sono tre tipi di rock satanico. Il primo tipo è quello diretto. I testi (lyrics), quasi tutti in inglese, contengono lodi e invocazioni al demonio. Le copertine dei loro compact disc normalmente in commercio presentano chiaramente contenuti satanici. Ad esempio quella dei Celtic Frost («To Mega Therion», 1985) ha in copertina un Gesù Cristo usato come fionda. Oppure quella dei DeicideOnce upon the cross», 1995) con Gesù Cristo sbudellato da un’autopsia sulla croce. O ancora i Dead Kennedy’sIn God We Trust», 1981) con il 666 sopra la croce. Che dire di Gesù in putrefazione sulla croce nella copertina del gruppo ceco Törr (Messaggio: la morte vice sulla vita, il contrario della risurrezione: la vita che vince sulla morte. O ancora quella dei Mortuary («Blackened Images», 1991) con Gesù Cristo dilaniato da due demoni. Nel pezzo Abyss Angel (Angelo dell’abisso) cantano «You want your death – it’s all you need» («Tu vuoi la tua morte – è tutto ciò di cui hai bisogno») e nel pezzo Reign of Dead (Regno dei morti) «Holding swords And killing Christians Total massacre await you In the reign of dead» («Impugnando spade e uccidendo cristiani. Il massacro totale ti aspetta nel regno dei morti»). Lo stesso messaggio lo fa passare la scenografia di Marilyn Manson al Forum di Assago (Milano), 2001 e Palasharp (Milano), 2007. Una gigantografia di un feto crocefisso sopra il palco scenico. Giovani truccati da Manson che strappano la Bibbia all’ingresso del Forum. Tredicimila gli spettatori paganti, in pratica tutti sotto i ventitré anni. E quale sentimenti fa passare la copertina di Ronnie James Dio («Holy Diver», 1983) che presenta Satana che fa affogare un prete cattolico incatenato? Certo Dio non è il suo vero nome. Quello vero era Ronald James Padavona. Comunque pace all’anima sua. Forse. La sua ultima opera è stata «The Devil You Know» (Il diavolo che conosci) con gli Heaven & Hell. Trentamila copie vendute. Sulla copertina compare un quadro dedicato a Satana e i numeri venticinque e quarantuno, riferiti al Vangelo di Matteo: «Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli» (Matteo 25,41).

Il secondo tipo è quello del rock satanico indiretto. I testi delle canzoni non hanno invocazioni a Satana, ma contenuti violenti, razzisti o che invitano al male e a ogni genere di perversione possibile. Un esempio è la canzone «One on a million» dei Guns ‘n’ Roses (1988) dove l’intero testo è un invito al disprezzo e alla violenza razziale.

Il terzo tipo è il rock satanico criptato. I testi delle canzoni sono normali se ascoltate al dritto con un comune lettore cd o mp3. Se ascoltate con speciali apparecchiature o con programmi disponibili online, i testi delle canzoni presentano un testo completamente diverso, con invocazioni a Satana. La tecnica usata è la backmasking in sala di incisione[2]. Non è un caso. La tecnica era usata soprattutto con i vecchi dischi in vinile. Era facile far girare manualmente il disco al contrario per scoprire il messaggio nascosto. Solo un ingegnere del suono può rendere un testo che cantato al dritto ha un senso e che ascoltato al contrario ne ha un altro di senso compiuto. I primi ad usare questa tecnica sono stati i Beatles, con l’abum “Revolver” del 1966. Un esempio di backmasking è la canzone «Stairway to Heaven» (1971) dei Led Zeppelin che al dritto in un punto del testo dice in inglese: «If there’s a bustle in your hedgerow, don’t be alarmed now, it’s just a spring clean for the May queen. Yes there are two paths you can go by, but in the long run there’s still time to change the road you’re on». E al rovescio: «Oh here’s my sweet Satan, the one little path won’t make me sad, whose power is saint… he’ll give growth giving you six-six-six». Cioè: «Oh ecco il mio dolce Satana, (la cui) unica piccola via non mi renderà triste, il cui potere è sacro … egli (ti) darà forza dandoti il 666». Anche la canzone «Paparazzi» di Lady Gaga ha in backmasking la frase: «Evil save us! These stars above, above… we model it on the arts of Lucifer». O ancora Michael Jackson («Beat it»): «I believe it was satan in me». Esperimenti sono stati fatti anche da autori italiani come Zucchero Fornaciari che nella canzone «Miserere» ha introdotto un messaggio backmasking: «Hashish… eroina… hashish… eroina e droga». Certo, non tutti gli artisti hanno voluto diffondere il satanismo, ma vi hanno giocato. Nel 1983 lo stato della California ha proibito il backmasking nei dischi con la seguente motivazione: «Può manipolare il nostro comportamento senza la nostra consapevolezza e consenso e trasformarci in discepoli dell’Anticristo». Nel 1988 al processo contro il serial killer Richard Ramirez ha dichiarato che la canzone «Night Prowler» degli AC/DC lo ha ispirato a commettere gli omicidi. Il gruppo fondamentalista cristiano americano Dial-The-Truth-Ministries (Ministri «Telefona alla Verità») sostiene che tutto il rock è satanico e presenta sul suo sito un inquietante contatore delle anime che vanno all’inferno (situato secondo loro al centro della Terra) ogni secondo che passa. Sostengono anche che Santa Claus (Babbo Natale) è satanico. Nel 2002 il celebre artista di rock satanico Alice Cooper si è convertito al Cristianesimo.

Il rock satanico fa passare a giovani particolarmente sensibili e predisposti quattro pericolosi messaggi che nei loro effetti pratici potrebbero coinvolgere tutti, anche coloro che non sanno nulla di questo fenomeno, come testimoniano i fatti di cronaca nera. 1) La vita umana non ha valore 2) Il male è più forte del bene 3) Trasgredisci. Puoi essere felice e libero solo violando le leggi umane e morali. 4) Disprezza e dimentica tutto ciò che ti parla di Dio. Le emozioni forti che fa passare questa musica si radicano nell’inconscio per tutta la vita, anche di quella adulta.

[1] Fonte: Metal-archives.com

[2] Per ascoltare degli esempi online: http://jeffmilner.com/backmasking/index.html oppure http://www.ccsg.it/page2.html

Giorgio Nadali


Esclusivo: Satana. Svelati alcuni suoi trucchi

 

SUPERBIA.  a) Non hai bisogno di Dio (Non pregare, non adorare Dio)    b) Non pentirti di nulla (Il peccato non esiste)

2) Dio ti toglie la libertà! Trasgredisci!   Falso. Gesù dice “La verità vi farà liberi”

3) Fai di te stesso il tuo Dio. “Fai ciò che vuoi” è il motto delle sette sataniche moderne

4) Il male è più forte del bene. Casa credi di fare? Falso! E’ l’amore che sostiene il mondo  ogni giorno. Il male fa solo più notizia, ma è molto meno diffuso del bene.

5) Cerca scorciatoie. Il furbo va avanti. L’onesto no. (in realtà è il vincente che non ha bisogno di scorciatoie disoneste per dimostrare quanto vale. Satana mi tratta da stupido, invece Dio mi stima ed è quindi esigente con me perchè mi ama. Satana vuole che tu rifiuti il tuo dovere e tutto ciò che ti parla di Dio. 

6) Non sperare e non sognare. Dio non si occupa di te e non ti ascolta! i tuoi errori sono irreparabili! Falso: “Cerca la gioia del Signore, esaudirà i desideri del tuo cuore”.  Salmo 35,4

7)    Vuole che tu ti crei una tua morale che ti dà sempre ragione. (“Diventerete come Dio” è la tentazione originale ad Adamo ed Eva. Molto attuale. Stabilisci tu ciò che è bene e male, come ti piace. Quando l’uomo si sostituisce a Dio vuol essere lui il dio degli altri e nascono grossi problemi a livello sociale, storico e personale. L’uomo non rispetta le regole della Creato e la dignità dell’essere umano).

8)    Relativismo morale —> il bene e il male sono cose relative. Tu sei la fonte dei tuoi valori. La verità non esiste. Satana è “padre della menzogna”, quindi genera illusioni. Da ludos = gioco. Si prende gioco di te. Cerca diritti che non esistono! —> proliferazione di presunti diritti (aborto, suicidio, eutanasia, ecc.)

9)   Ama tutto ciò che è conto la vita. (Dio mi invita invece ad amare la vita in ogni caso e in qualsiasi situazione si presenti, sana o malata, felice o triste, voluta o non voluta. La mia e quella degli altri. Distorce la realtà e vuole che tu punti all’eccesso facendoti credere che non puoi divertirti senza emozioni dannose (droga, alcol, ecc., roba da perdenti, insomma)

10)  Cerca qualcosa che prenda il posto di Dio nella tu a vita —> Idoli moderni! Potere, denaro, sesso senza amore vero, usati come idoli, come droghe che ti rendono schiavo 

11)  Non perdonare e non chiedere mai perdono. E’ da deboli. Falso: Il vero uomo e la vera donna sanno chiedere scusa quando sbagliano, senza abbattersi e sanno perdonare quando è necessario.

12) Suggestiona i tuoi sensi per allontanarti dalla realtà. Ti fa credere che il piacere dà sempre la felicità. (Invece ci sono piaceri che ti rovinano o ti allontanano dagli altri, rendendoti solo —> droga, alcol, sesso egoistico). non ti rendono felice. Solo Dio dà la pace del cuore. L’inquietudine non viene da Do, ma da Satana. Satana vuole che tu no sia un vero uomo o una vera donna. Ti vuole bestia!

13) Ti suggestiona in modo che tu cerchi la tua gloria e non Dio. Superbia. Invece cercando Dio tu realizzi ciò che non oseresti neppure immaginare. Oppure Satana ti abbatte affinché tu non realizzi ciò che Dio ha pensato di grande per te.

 14)               Mischia verità e falsità per confonderti le idee

 

ANTICO TESTAMENTO

 

1)      La tentazione originaria del peccato è “Fai ciò che vuoi”, cioè mettiti al posto di Dio. Non a caso questo è anche il motto del satanismo moderno, fondato a San Francisco nel 1966 da La Vey.

 2)     Analizzando il brano della tentazione di Adamo e Eva emerge un altro aspetto della tentazione: “Dio è un bugiardo e vuole limitare la tua libertà. Usa la tua libertà senza limiti morali”.

 3)     Un’altra tentazione base del maligno è questa: “Tu sei il dio di te stesso”. La madre di tutti i peccati è quindi la SUPERBIA.

 4)    Un’altra tentazione fondamentale è questa: “Il male è più forte e seducente del bene”.

 5)    Satana confonde l’uomo sul bene e sul male. Non esistono tentazioni che non siano attraenti. Solo con la Parola di Dio posso smascherare gli inganni diabolici, andando a rileggere quello che veramente Dio vuole da me, per la mia felicità.

 

6)  Nella Bibbia il male è il peccato. La sua conseguenza è la morte. « Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi […]. La morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo » (Sap 1,13; 2,24). Il peccato originale è l’inclinazione naturale che l’uomo ha verso il male. Il male è danneggiare se stesso e gli altri scegliendo una strada più facile in tantissime situazioni della vita.

 7)  Secondo la fede dei cristiani, questo mondo è stato « creato » ed è « conservato nell’esistenza dall’amore del Creatore »; questo mondo è « certamente posto sotto la schiavitù del peccato, ma liberato da Cristo crocifisso e risorto, con la sconfitta del maligno… ».

      8)    Il racconto della caduta (Gn 3) utilizza un linguaggio di immagini, ma espone un avvenimento primordiale, un fatto che è accaduto all’inizio della storia dell’uomo.  La Rivelazione ci dà la certezza di fede che tutta la storia umana è segnata dalla colpa originale liberamente commessa dai nostri progenitori.

9)         La caduta degli angeli

Dietro la scelta disobbediente dei nostri progenitori c’è una voce seduttrice, che si oppone a Dio,  la quale, per invidia, li fa cadere nella morte.  La Scrittura e la Tradizione della Chiesa vedono in questo essere un angelo caduto, chiamato Satana o diavolo.  La Chiesa insegna che all’inizio era un angelo buono, creato da Dio. « Diabolus enim et alii dæmones a Deo quidem natura creati sunt boni, sed ipsi per se facti sunt mali – Il diavolo infatti e gli altri demoni sono stati creati da Dio naturalmente buoni, ma da se stessi si sono trasformati in malvagi ». La Scrittura parla di un peccato di questi angeli.  Tale « caduta » consiste nell’avere, questi spiriti creati, con libera scelta, radicalmente ed irrevocabilmente rifiutato Dio e il suo Regno. Troviamo un riflesso di questa ribellione nelle parole rivolte dal tentatore ai nostri progenitori: « Diventerete come Dio » (Gn 3,5). « Il diavolo è peccatore fin dal principio » (1 Gv 3,8), « padre della menzogna » (Gv 8,44).

10)          La potenza di Satana però non è infinita. Egli non è che una creatura, potente per il fatto di essere puro spirito, ma pur sempre una creatura: non può impedire l’edificazione del regno di Dio. Sebbene Satana agisca nel mondo per odio contro Dio e il suo regno in Cristo Gesù, e sebbene la sua azione causi gravi danni – di natura spirituale e indirettamente anche di natura fisica – per ogni uomo e per la società, questa azione è permessa dalla divina provvidenza, la quale guida la storia dell’uomo e del mondo con forza e dolcezza. La permissione divina dell’attività diabolica è un grande mistero, ma « noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio » (Rm 8,28).

11)     La prova della libertà

Dio ha creato l’uomo a sua immagine e l’ha costituito nella sua amicizia. Creatura spirituale, l’uomo non può vivere questa amicizia che come libera sottomissione a Dio. Questo è il significato del divieto fatto all’uomo di mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male, « perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti » (Gn 2,17). « L’albero della conoscenza del bene e del male » (Gn 2,17) evoca simbolicamente il limite invalicabile che l’uomo, in quanto creatura, deve liberamente riconoscere e con fiducia rispettare. L’uomo dipende dal Creatore, è sottomesso alle leggi della creazione e alle norme morali che regolano l’uso della libertà.

 12)  Il male è la disarmonia. Nel racconto di Adamo ed Eva la vergogna “(si accorsero di essere nudi”), la paura (“si nascosero”)., le accuse reciproche tra Adamo ed Eva, iniziano dopo e in conseguenza del peccato. Il peccato non rende mai sereni.

 

NUOVO TESTAMENTO

 1)  Ci sono 7 episodi di possessione diabolica nei Vangeli. Gesù fu il primo esorcista.

 2)  Con la venuta di Cristo il male non ha più l’ultima parola. Il forte è vinto dal più forte. Dio permette il male, ma questo ha un tempo limitato. Cristo ha vinto la morte e Satana, a causa del quale la morte è entrata nella storia umana. Questo ci apre alla speranza cristiana che tutto è sotto controllo e che il male non è una realtà ultima e definitiva, grazie a Cristo.

 3)  Gesù dà il potere di esorcizzare ai discepoli. “Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo nome” (Lc. 10, 17). Questa autorità appartiene oggi ai successori degli apostoli, cioè ai Vescovi. Ogni vescovo può esorcizzare o dare l’autorità di farlo ad alcuni sacerdoti scelti che fanno parte del “Collegio degli Esorcisti” presente in ogni Diocesi.  Ogni battezzato ha ricevuto al momento del battesimo un esorcismo ordinario.

 4)  La peggiore possessione non è quella rarissima del corpo, ma quella molto diffusa del cuore. Solo quest’ultima può portare alla dannazione eterna nell’inferno, “nel fuoco eterno preparato per Satana e per i suoi angeli” Mt 25, 31-41. E’ la “possessione” di tante persone che nella vita hanno degli idoli che prendono il posto di Dio (potere, denaro, sesso, lavoro, successo) e che sono disposte a tutto per ottenerli, facendo del male agli altri.

 5)  Le norme morali servono a rispettare la libertà e la dignità di tutti, anche dei più deboli. Senza di queste avremmo una società basata esclusivamente sulla violenza del più forte.

 6)  L’uomo tende ad autogiustificarsi e se non si confronta col bene assoluto (Dio) e la sua natura, perde la coscienza del bene e del male. Ecco perché alcune persone fanno del male e ono convinte che non sia un male. Si autogiustificano per superbia. La loro coscienza è danneggiata dalla loro superbia e per l’abitudine al peccato. Se il peccato nono viene mai confessato e non viene mai chiesto il perdono di Dio e del prossimo, la coscienza viene danneggiata gravemente.

Giorgio Nadali


Gli esorcisti raccontano. Intervista

 

«Si era impoverito il numero degli esorcisti e così l’arcivescovo ha pensato bene di aumentarne il numero. Ha fatto la scelta di aggiungere un esorcista per ogni zona pastorale della diocesi in modo che ci fosse un riferimento locale». A parlare è Don Gianfranco Benvenuto Macor – 72 anni a dicembre – sacerdote friulano, esorcista e parroco della Chiesa di San Giuliano a Cologno Monzese (Milano). È uno dei nuovi esorcisti nominati nel dicembre 2012 dal coetaneo cardinale Angelo Scola, al quale assomiglia. Così recita il decreto ufficiale dell’arcivescovo:

«Al fine di disporre di ministri di questo sacramentale in numero adeguato ai bisogni dell’Arcidiocesi ambrosiana, abbiamo individuato alcuni presbiteri «ornati di pietà, di scienza, di prudenza e d’integrità di vita» (can. 1172 § 2 c.j.c.), che si sono detti disponibili ad ascoltare e accompagnare con pazienza i fedeli che per diverse ragioni potranno rivolgersi a loro sentendosi in qualche modo posseduti dal male e abbiamo provveduto a dotarli di un’adeguata formazione teologica e pratica. Di conseguenza, con il presente atto, a norma del can. 1172 § 1, uditi per quanto di spettanza i Superiori religiosi competenti, conferiamo, a decorrere dalla prima domenica di Avvento (rito ambrosiano: 18 novembre p.v.) e per un quinquennio, peculiare ed espressa licenza di proferire esorcismi sugli ossessi ai sacerdoti: – P. Benedetto Borgato, P.I.M.E. – P. Anastasio Covelli, O.C.D. – Don Validio Fracasso – Don Gianfranco Benvenuto Macor – Don Antonio Montorfano- Don Ambrogio Villa – Mons. Attilio Cavalli (rinnovato a seguito di sopraggiunta scadenza) [Decreto integrato in pari data con il nominativo del Can. Giorgio Ponti] I suddetti sacerdoti, unitamente a quanti già formalmente istituiti e in corso di mandato, sono i soli esorcisti autorizzati nell’Arcidiocesi di Milano e sarà loro cura garantire l’osservanza delle prescrizioni vigenti, seguendo le indicazioni che di volta in volta saranno date dall’Ordinario diocesano in relazione alle concrete modalità di esercizio del loro ministero e alla partecipazione a iniziative di aggiornamento. Su tutti gli esorcisti e su quanti si affideranno al loro ministero, invochiamo dal Signore una particolare assistenza». (4 ottobre 2012).

 

Da quel giorno migliaia hanno chiamato al numero della diocesi dedicato agli esorcismi: 02/8556457 dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 17. Voglio sapere perché… Vado a trovare Don Gianfranco nel suo ufficio.

Come vi siete preparati?

«Abbiamo fatto diversi incontri di preparatori a livello diocesano e regionale insieme ai vecchi esorcisti, e partecipato a un convegno nazionale. In novembre siamo stati iniziati a questo ministero. C’è un continuo confronto sulle problematiche che emergono in maniera molto immediata perché ci conosciamo tra preti esorcisti».

Di cosa vi occupate esattamente?

«C’è un ufficio in curia un centralino e risponde il segretario di questo collegio che ascolta e a seconda di chi chiama indica un sacerdote della zona interessata. Io e un altro sacerdote riceviamo a Milano»

Chi vi chiama?

«Persone che affermano che essere possedute o vessate dal demonio e persone che non sanno spiegare fatti negativi che succedono nella loro vita».

Ad esempio?

«C’è chi è preoccupato per malattie, perché il legame marito e moglie si sta sfaldando o perché i figli non rispondono come i genitori si attendono alle loro proposte educative, perché sono convinti che c’è qualcuno che ha fatto loro il malocchio, una fattura…»

Questo è possibile secondo Lei?

«Beh può essere. Un uomo non può fare il malocchio – l’uomo non ha questa possibilità – ma è possibile che il demonio si serva di una persona. Alcuni sono vittime di maghi, cartomanti e medium. Sappiamo che la percentuale di queste persone che colgono persone deboli e fragili e finiscono per circuirli e succhiano soldi è alta»

E ritengono di essere vessati dai maghi?

«No, vanno dai maghi perché vessati da altre persone e chiedono al mago di risolvere il problema. Alcune danno l’impressione di essere turbate psicologicamente e psichicamente. Alcuni lo dicono pure. Allora bisogna distinguere tra quella che può essere la possessione del demonio da quello che può essere un disturbo psichico. Questo è il primo lavoro che deve fare l’esorcista. Quello di discernere una problematica di ordine spirituale da una problematica di altri ordini psicologici».

Se una persona non è mai andata dai maghi, può essere ugualmente vittima di una possessione demoniaca?

«Anche Padre Pio è stato preso di mira dal demonio»

Sì, ma non posseduto

«Non posseduto, preso di mira. Bisogna riconoscere che uno è posseduto dal demonio perché riesce a fare cose che lui non è in grado di fare»

Ha dei poteri sovrumani?

«Esatto»

Anche nello stato di lucidità?

«No, solo nella trance»

Quindi si può sapere solo durante l’esorcismo se una persona è posseduta?

«Questo stato di trance non è solo nell’esorcismo. Ci può essere anche in altri momenti. Se si fa l’esorcismo e la persona entra nello stato di trance, compiendo dei gesti che normalmente non può compiere, al di là delle sue capacità, allora questo è un segno che può esserci una possessione, perché non è lui che può farle»

Ma sempre durante la trance?

«Sì, sempre durante la trance, che può essere a parte o durante l’esorcismo. No è detto che solo durante l’esorcismo debba cadere in trance»

 

Di solito questa persona sta a casa ammalata a letto?

«No, vive normalmente la sua vita. Poi a contatto con la realtà divina potrebbe andare in trance e esprimere dei gesti che normalmente non esprime»

Le è capitato di vedere questo?

«Mi è capitato di fare degli esorcismi e di vedere che la persona andava in trance e si comportava in modo molto diverso da come si comportava prima dell’esorcismo e dopo»

Loro sono coscienti?

«Non sempre sono coscienti. Il demonio si impossessa delle facoltà della persona, non della libertà. La persona non è responsabile di quello che fa e di quello che dice perché ciò su cui il demonio ha un potere è il corpo»

Ma lui non ha nessun interesse a possedere il corpo, non gli interessa l’anima?

«Attraverso il corpo il demonio può esprimere gesti o parole contro Dio

Lo fa come dispetto contro la persona?

«No, è un dispetto verso Dio. La persona diventa uno strumento attraverso il quale il demonio cerca di aggredire Dio»

Ma si illude…

«Certo, lo fa come opposizione all’amor di Dio»

Perché Dio permette che una singola persona venga posseduta dal demonio?

«Perché rispetta la libertà. Quella della persona e quella del demonio»

Però poi il demonio è obbligato ad andarsene?

«Il demonio non è obbligato ad andarsene. L’esorcismo è una preghiera con la quale laChiesa intima al demonio di andarsene»

Quindi il demonio può anche non andarsene?

«Eh sì»

Ma con Gesù doveva obbedire subito

«Quando il sacerdote quando celebra un sacramento lo fa col potere di Cristo ed è Cristo che agisce. Quando invece dico “Demonio vattene” non è un sacramento, è un sacramentale. Solo il sacramento assicura l’esito».

Quindi può l’esorcismo può fallire?

 

«Se fallire vuol dire che non serve a niente, no. Non è che se uno fa un esorcismo il problema è risolto. Il demonio non reggeva la persona di Cristo mentre di fronte al prete può resistere. Ci sono persone che per diverso tempo ricevono gli esorcismi»

Quanto tempo? Un mese, un anno, tre anni?

«Anche di più»

Ma è come nei film che può ritorcersi e impossessare l’esorcista?

«No, per essere posseduti bisogna anche in qualche modo accettare questa possessione»

Cosa vuol dire?

«Vuol dire “Mefistofele io ti vendo l’anima, ma voglio queste cose”. È l’uomo che si mette nelle mani del demonio. Può avere un risultato immediato, ma non la felicità»

Quindi il demonio può garantire dei beni? Se uno vuol vincere al lotto, il diavolo lo fa vincere?

«No, non ha questo potere. Ma uno apre qualche cosa di sé, rinuncia a una propria autonomia e permette al demonio di entrare in un piccolo spazio e poi come nell’amicizia, si comincia con poco e no si sa mai dove si va a finire. Per le sette sataniche è tutta un’altra cosa. Il satanismo è copertura di altro, di trasgressione»

Può raccontarmi un esorcismo?

«Una donna, circa cinquant’anni. Ha frequentato delle riunioni pseudo religiose e a un certo punto ha dei disturbi che i medici non riescono a catalogare. Sta male. Debilitata e sofferente. Ho fatto l’esorcismo e durante l’esorcismo a un certo punto lei era in ginocchio e cade per terra, si contorce».

Dove?

«All’istituto dei salesiani in Via Copernico a Milano. La donna si contorceva e da lei uscivano parole di ribellione»

Ma come fa a dire che fosse realmente posseduta e no magari disturbata psichicamente? Quali prove c’erano?

«Perché parlando con lei prima e dopo si presentava come una persona normale. Era una persona che aveva già incontrato un altro esorcista. Io mi sono informato e mi ha detto che anche lui aveva avuto questa preoccupazione e aveva fatto più volte l’esorcismo, allora ho provato anch’io a farlo e tutte le volte c’è una reazione di questo tipo. Lei si mette in ginocchio e io prego e a un certo punto lei si affloscia, si stende per terra, si raggomitola, si agita e ci dev’essere una persona che la tiene ferma»

Chi?

«Il marito»

Ma lavora questa signora? Conduce una vita normale?

«Sì, va al lavoro»

Quindi questi episodi no succedono al lavoro, nella vita normale?

«No, non succedono. Nella vita normale succede che lei sta male»

Quindi non possono capitare mentre va in giro?

«No, solo durante l’esorcismo»

Lei si mette la stola viola…?

«Sì, l’acqua santa e il [libro del] rituale»

È il testo De exorcismis et supplicationem quibusdam?

«Sì, è tradotto in italiano»

E poi cosa succede?

«Lei parla una lingua sconosciuta e dei sacerdoti hanno detto che è un dialetto africano

E poi?

«Parolacce, sputa»

Le rinfaccia dei peccati che Lei ha commesso? Ha questo potere?

«No, se un peccato è stato confessato il demonio non lo tira fuori»

E se non è stato confessato, il demonio lo sa?

«Non so se lo sa. Non è che è sempre vicino a me e mi segue. Il demonio è più intelligente degli uomini, ma non è onnipresente e ogni uomo ha un demonio vicino.

Ci sono anche casi in cui sputano chiodi?

«Mai visti, ma dicono che può succedere, chiodi , bulloni, vetro»

E la testa che si gira, come nei film?

«Certo, il demonio prende quel corpo e lo usa con i suoi poteri»

È Satana in persona o un demone qualunque?

«In genere no. Hanno anche dei nomi»

E Lei chiede il nome?

«No»

C’è un demone per ogni vizio capitale?

«Non è che quando uno fa un peccato è il demonio che glielo fa fare. E’ la nostra superbia, il nostro egoismo. Non è sempre lì. Non è un angelo custode alla rovescia»

E l’angelo custode?

«È presente»

Quindi non c’è un demone che ci tormenta

«Satana opera attraverso le persone»

Allora la possessione diabolica può capitare a tutti. Anche persone religiose?

«Deve aver aperto qualche cosa della sua libertà, nelle sue facoltà, nei suoi desideri, di negativo. Può capitare. Dio può permettere questo. Ma normalmente la persona ha abbandonato Dio come senso della sua vita per seguire altro».

Quindi se uno va in chiesa, fa la Comunione non gli succede?

«No»

Quindi una persona non praticante, lontana dalla Chiesa?

«Non è esatto dire lontano dalla Chiesa. Una persona in cui la magia e la superstizione prendono il sopravvento. Vuol dire che può esserci magia, superstizione e religiosità, ma ad un certo punto la superstizione diventa più vincolante della religiosità»

Ma perché Cristo non libera per misericordia questa persona?

«Dio lo permette come permette la morte, ma Cristo è morto per noi»

Intervista di Giorgio Nadali

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Diavolo, Santi e travestimenti

 

Il diavolo è un travestito. Nel senso che cerca di apparire sempre sotto mentite spoglie, facendo credere di essere Gesù. Non dovrebbe meravigliare che i demoni spesso cercano di apparire come angeli, santi, la Beata Vergine Maria o Gesù stesso, dal momento che San Paolo ci avverte di stare in guardia, affermando che “Satana si traveste da angelo di luce”. (2 Corinzi 11,14). Suor Josefa Menendez scrive: “La notte del 13 o 14 Gennaio 1922 il diavolo ha cominciato ancora una volta a torturarmi. Ha cercato di costringermi ad abbandonare la mia vocazione. Nella sua furia ha anche cercato di ingannarmi prendendo le sembianze di Gesù”. Il diavolo continuò a cercare ad apparirle come Gesù e per porre rimedio a questo problema il suo direttore spirituale – Padre Boyer –in un primo momento la invitò a rinnovare la sua professione dei voti ogni volta che riceveva la una visita “celeste”. Alla comparsa del “visitatore”, le disse di recitare le Divine Lodi, facendole ripetere anche ai suoi visitatori. Nel loro grande orgoglio e odio contro Dio i demoni non avrebbero mai potuto pronunciare una delle benedizioni e delle lodi divine, come “Sia benedetto Dio” o “Benedetto sia Gesù Cristo”. Il direttore spirituale di Josefa quasi sicuramente scoprì questa nuova arma potente contro i demoni, leggendo la biografia di Santa Gemma Galgani (1878-1903), perché era proprio attraverso la recita della Divine Lodi, che Gemma fu finalmente in grado di contrastare il diavolo che spesso le appariva sotto diversi travestimenti, nel tentativo di ingannarla. Gemma aveva imparato – grazie al suo direttore spirituale, il Venerabile Padre Germano – che il diavolo ha le labbra inquinate e non è mai in grado di pronunciare queste parole di lode e di benedizione. Lucifero disse a Santa Gemma Galgani: “Prega pure per te stessa, ma se pregherai per gli altri te la farò pagare a caro prezzo!” Gli attacchi che i demoni intrapresero contro la mistica e stimmatizzata Santa Gemma Galgani sono leggendari. Conosciuta per le sue straordinarie virtù e un profondo amore per Gesù e Maria, Gemma aveva solo 25 anni quando morì nel 1903 dopo aver raggiunto un alto grado di santità. Il diavolo le apparve in molte forme diverse: un uomo peloso e un cane nero che la aggredirono senza pietà; una pantera nera e un angelo splendente di luce. Il diavolo usò questi travestimenti malvagi al punto di fingere di essere un sacerdote con cui Gemma voleva confessarsi – Monsignor Giovanni Volpi – un prete che aveva conosciuto per quasi tutta la sua vita. Un giorno entrò in chiesa, e mentre si preparava a confessarsi, vide che Monsignor Volpi che era già in confessionale. Questo fatto che la sorprese, non avendolo visto entrare in chiesa. Allo stesso tempo cominciò a sentirsi molto turbata nello spirito, come in genere le accadeva quando vi era la presenza di spiriti maligni. Entrò tuttavia nel confessionale e iniziò la sua confessione, come al solito. La voce e i modi erano quelli del confessore che conosceva fin dall’infanzia, ma le parole e i consigli del sacerdote non erano pii, ed erano accompagnati da gesti impropri. «Mio Dio» – esclamò Gemma – «cosa è successo?» Gemma si rese conto che il confessore era il diavolo sotto mentite spoglie. Lasciò in fretta il confessionale e vide che il falso confessore era scomparso. Ebbe la conferma allora che era il diavolo, che con i suoi modi rozzi e diabolici aveva cercato di ingannarla o almeno farle perdere ogni fiducia nel ministro di Dio.

Giorgio Nadali


La Bibbia del Diavolo

 

Anche il diavolo ha la sua Bibbia, ma non si trova all’Inferno… È custodita al freddo, presso la Biblioteca Nazionale di Stoccolma ed è famosa per due caratteristiche. In primo luogo, è nota per essere il più grande manoscritto europeo esistente. In secondo luogo, contiene un grande ritratto a tutta pagina del diavolo. La Bibbia del Diavolo è chiamata anche Codex Gigas che in latino significa “libro gigante”. L’origine della Bibbia del Diavolo è sconosciuta. Una nota scritta nel manoscritto afferma che è stata realizzata nel monastero Sedlec (Repubblica Ceca) dai suoi proprietari, i monaci di Podlažice, nel 1295. Ben presto passò al monastero di Břevnov vicino a Praga. Tutti questi monasteri erano in Boemia (ora nella moderna Repubblica Ceca), ed è certo che il Codex Gigas è stato scritto da qualche parte in Boemia, ma non necessariamente a Podlažice, un piccolo e poco importante monastero. Con i suoi 92 centimetri di lunghezza, 50 di larghezza e 22 di spessore – misure che lo rendono il manoscritto più voluminoso del medioevo – e con un peso di 75 kg, la Bibbia del Diavolo fa parte della tradizione di Bibbie giganti, manoscritti molto grandi, spesso in un unico volume, che sono stati prodotti tra la seconda metà del XI secolo e la fine del XII. Alcuni di questi libri sono alti più di 70 centimetri. La loro dimensione manifesta l’importanza accordata alla Bibbia dai papi riformatori dell’XI secolo, determinati come erano a rafforzare la libertà della Chiesa e la sua indipendenza del potere secolare. Un ruolo centrale è stato assegnato alla Bibbia. Una leggenda riguardante la realizzazione della Bibbia del Diavolo racconta che sia opera del lavoro di un segretario – Herman il Recluso –con l’aiuto del diavolo stesso. L’origine della leggenda è sconosciuta, e anche se è chiaramente senza alcun fondamento nella verità, mostra come le enormi dimensioni del manoscritto così impressionante sia stato attribuito a un’origine soprannaturale. Il ritratto di Satana è la più famosa immagine nella Bibbia del Diavolo ed è la causa del soprannome del libro. Il Diavolo è raffigurato da solo, in un paesaggio vuoto, all’interno di una cornice formata da due grandi torri. Satana è accovacciato con le braccia conserte e ha solo quattro dita dei piedi. Indossa un perizoma di ermellino. L’ermellino è di solito associato con la regalità, e il suo uso è quello di sottolineare la posizione del Diavolo come il principe delle tenebre. Il ritratto serve a ricordare al lettore le realtà del peccato e del male. Una pagina con una rappresentazione della Città celeste e due pagine sono state deliberatamente volute per mostrare i vantaggi di una vita buona e gli svantaggi di una dissoluta.

La Bibbia del Diavolo è attualmente visibile nella mostra “Tesori” presso la Libreria Nazionale di Humlegården. In realtà – a parte l’immagine a tutta pagina del diavolo – la Bibbia del Diavolo non ha nulla di satanico. Metà del testo contiene l’Antico e il Nuovo Testamento. L’altra metà contiene la storia della guerra giudaica di Giuseppe Flavio, le etimologie di Isidoro di Siviglia, un testo di medicina medievale e la Cronaca boemiana di Cosma di Praga. La Bibbia del Diavolo non va confusa con un testo veramente satanico come la Bibbia di Satana, del fondatore del satanismo moderno Anton La Vey.

Giorgio Nadali

 

 

 


La bambola diabolica

 

La storia di Annabelle – la bambola diabolica – nasce nel 1970. Una mamma compra una bambola di pezza appartenente alla tradizionale linea di prodotti per bambini, conosciuta come Raggedy Anne. Il dono è per il compleanno per la figlia ventenne di nome Donna, che studia per diventare infermiera e vive con un’altra delle sue compagne di classe, Angie. La bambola è stata parte della loro stanza, fino a quando le due giovani hanno cominciato a notare cose strane: la bambola si muoveva da sola. In un primo momento è stato difficile notare che la bambola si fosse mossa, ma poi è diventato evidente. Ad esempio, la bambola era stata posta sdraiata sul letto in un angolo, ma al rientro a casa le ragazze la trovavano sul letto con le gambe e le braccia incrociate. Altre volte la lasciavano in una stanza e al rientro a casa la trovavano in cucina o appoggiata al muro in un’altra parte della casa. Inoltre, Donna e Angie cominciarono a trovare dei bigliettini con la scrittura da bambino con i quali qualcuno chiedeva aiuto. Anche se cercavano di trovare una spiegazione razionale per quello che stava succedendo, gli eventi strani continuavano. Un giorno, la bambola sembrava essersi mossa, ma c’era qualcos’altro di strano e terribile: Donna aveva della macchie di sangue sulla schiena, sulle mani e sul torace. Fu allora che decisero di contattare due sensitivi, per aiutarli a capire cosa stava succedendo. Ed e Lorraine Warren – i due medium – rivelarono che la bambola era posseduta dallo spirito di Annabelle Higgins, una bambina che era stata trovata morta nel luogo sul quale furono costruiti gli appartamenti. Attraverso i sensitivi Donna e Angie si resero conto che all’interno della bambola c’era uno spirito maligno. Dopo le prime analisi la coppia dei medium giunse presto alla conclusione più orrenda: lo spirito dentro la bambola di pezza non era quello di una ragazza innocente, ma quello nono umano di una presenza malvagia che con l’inganno voleva possedere l’anima di Donna. Lou, il fidanzato di Donna aveva chiesto di sbarazzarsi della bambola. Una notte il ragazzo si svegliò da un incuboin cui la bambola cercava di strangolarlo e si rese conto che non poteva muoversi. Notò che Annabelle era vicino ai suoi piedi. Lou si alzò terrorizzato dal letto, ma la bambola era sparita. Decise dunque di andare a casa di Donna con l’intento di distruggere la bambola. Al suo arrivo raccontò a Donna ciò che era successo e all’improvviso si udirono dei rumori provenienti dalla camera da letto della ragazza, sempre più forti e molte voci come se ci fossero tante persone a parlare tutte insieme, ma quando entrarono in camera non videro nessuno. C’era solo Annabelle seduta in un angolo. In quell’istante Lou sentì un dolore lancinante al petto, come una bruciatura. Quando aprì la camicia, vide sette diversi tagli su tutto il petto, simili ai graffi prodotti dagli artigli di un animale.I medium Ed e Lorraine Warren erano convinti che la bambola fosse posseduta da un’entità demoniaca potente. Chiamarono dunque padre Jason Bradford, un sacerdote esperto in esorcismi. Il prete, dopo aver visto Annabelle esclamò: “E ‘solo una bambola di pezza. Non può far male a nessuno” e se ne andò. Ben presto dovette ricredersi. Durante il viaggio la sua auto ebbe un guasto ai freni e finì fuori strada. Padre Bradford si salvò solo per miracolo. I Warren nel 1952 fondarono la Società per la Ricerca Psichica nel New England, e fecero costruire una teca di vetro dove custodire la bambola Annabelle per limitare i suoi poteri. Negli anni è diventata una delle principali attrazioni del museo dell’occulto del Connecticut http://www.warrens.net/Annabelle.html dove ancora oggi si trova accanto ad altri oggetti maledetti o posseduti da demoni. Molti pensano che l’entità sia andata via, mentre secondo altri è ancora li in attesa del giorno della sua liberazione. Qualche anno fa quando un ragazzo in visita al museo con la sua ragazza, iniziò a colpire la teca di vetro in cui si trovava la bambola. Ed Warren lo cacciò e vide la coppia allontanarsi in moto. All’improvviso il ragazzo perse il controllo della moto e si schiantò contro un albero morendo sul colpo, mentre la ragazza trascorse diversi mesi in ospedale. A tutt’oggi la bambola diabolica è custodita nel museo dei Warren a Monroe, nel Connecticut (USA) dove la bambola è racchiusa in una teca, con sopra una croce e un cartello dove è scritto: “Attenzione: Non toccare”. La storia della bambola Annabelle è stata ripresa nel film “Annabelle” del 2014 diretto da John R. Leonetti, sèguito del film “L’evocazione – The Conjuring” (2013) di James Wan. Verso il finale del film, quando la madre dell’infermiera compra la bambola, sullo sfondo si vede la vera bambola di Annabelle (prestata dai Warren alla produzione) seduta su uno scaffale in alto. Non abbiamo notizie di disgrazie alla troupe del film. Un altro film (“Non si gioca con la morte” – in originale: “Finders keepers”, di Alexander Yellen) si ispira alle vere piccole bambole di pezza del Guatemala chiamate “Muñecas quitapenas”. Servono a tranquillizzare i bambini. I genitori le mettono sotto il cuscino dei bimbi e le piccole bambole di pezza assorbono le loro preoccupazioni. Di solito sono i genitori a toglierle dal cuscino per mostrare ai bambini che la bambola si è portata via i loro problemi. Non dovrebbero muoversi da sole. Finders keepers / losers weepers (chi trova l’oggetto perduto se lo tiene, chi l’ha perso piange) è una filastrocca in inglese. Nel film una Muñeca quitapena perduta viene trovata da una bambina ed è l’inizio dell’orrore. Non conviene tenersi bambole trovate in giro. Non si sa mai.

Giorgio Nadali


Esorcismi famosi

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Madre Teresa di Calcutta ha subito un esorcismo nel 1997 dopo un attacco di insonnia attribuito al diavolo. Lo ha rivelato l’arcivescovo di Calcutta Henry D’Souza dichiarando che il rito durò mezz’ora presso l’ospedale di Calcutta (India) dove la suora era stata ricoverata per un problema di cuore prima di sua morte – il 5 settembre 1997 – all’età di 87 anni. Secondo l’arcivescovo l’esorcismo ha rivelato il lato umano di madre Teresa come «un segno di vicinanza a Dio». L’arcivescovo D’Souza a quel tempo era ricoverato nello stesso ospedale. Quando il medico lo ha informato che la suora stava avendo difficoltà a dormire, l’arcivescovo ha temuto che potesse essere posseduta. «Quando i medici ha detto che non riusciva a trovare una ragione medica per la sua insonnia, ho pensato che potesse essere aggredita dal diavolo» ha riferito il prelato Henry Sebastian D’Souza. «Voleva calmarsi e ho chiesto un sacerdote, in nome della Chiesa, per eseguire una preghiera di esorcismo su di lei. Lei accettò felicemente». L’esorcista ha recitato su Madre Teresa una “preghiera di protezione” da Satana. Il sacerdote di origine siciliana Rosario Stroscio – oggi novantacinquenne – che ha eseguito l’esorcismo, ha riferito che Madre Teresa si comportava stranamente prima che iniziassero le preghiere speciali. «Era un po’ frastornata e si comportava stranamente» – ha detto. «Forse madre Teresa era molestata da Satana. Ma dopo le preghiere, lei si calmò». Madre Teresa di Calcutta (1910-1997) – premio Nobel per la pace nel 1979 – è stata proclamata beata nel 2003.

 

Il pittore Salvador Dalì fu esorcizzato in Francia da Padre Gabriele Maria Bernardi nel 1947. I due si incontrarono nel 1940, dopo che padre Berardi fu espulso dal suo ordine religioso.

 

Nel 2007, in Nuova Zelanda, una giovane ragazza di nome Janet Moses morì per annegamento mentre i membri della sua famiglia le versavano acqua in gola. Nove persone sono state accusate di omicidio colposo. Janet fu uccisa da una cerimonia di esorcismo Maori chiamata “makutu” finita male. Dopo non essere riusciti a spezzare la maledizione con incantesimi (“karakia” in lingua Maori) la sua famiglia gettò acqua nel volto della ragazza. La cerimonia durò per tre giorni, durante i quali fu usata così tanta acqua da allagare la cucina.

 

Vi sono storie contrastanti riguardo la provenienza dello “spirito del male”. Una fonte dice che i sintomi della possessione si materializzarono poco dopo che la morte della nonna. Altri affermano che un anziano Maori – conosciuto come un “kaumatua” – mise in guardia a famiglia che fintanto che il leone di pietra rubato in pub delle vicinanze dalla sorella di Janet non fosse stato restituito, sua sorella sarebbe rimasta posseduta. Anche se il leone è stato sostituito la giovane ragazza ha continuato a comportarsi in modo strano, il che portò all’esecuzione dell’esorcismo e, tragicamente, alla morte della giovane.

 

Nel 2005 è stata crocifissa una suora in un convento romeno: «La vita di Irina rallentava, loro stringevano un po’ di più le catene ai polsi e alle caviglie. I suoi occhi faticavano a rimanere aperti, loro annodavano più forte il bavaglio. C’era da stare attenti, si ripetevano l’un l’altra, a “quella creatura posseduta dal diavolo” perché anche in quelle condizioni, su una croce improvvisata con vecchi pali, aveva continui “incontri con gli spiriti maligni”. Così suor Irina Maricica Cornici è rimasta crocifissa, in un vecchio capanno, per tre giorni e tre notti, finché il suo cuore si è fermato. Aveva ventitré anni e il “torto” di essere malata di una schizofrenia che alcune sue consorelle hanno interpretato come “l’intrusione di Satana” nel suo corpo. Siamo nella provincia romena di Vaslui, monastero ortodosso di Tanacu. Lunedì scorso suor Irina è in preda a una crisi schizofrenica. L’ abate Daniel Corogenau e quattro giovani suore emettono una diagnosi: “È posseduta dal diavolo”. La terapia è automatica: “Serve un atto di esorcismo”. Il calvario di suor Irina comincia quello stesso giorno. Viene lasciata nella sua cella, legata mani e piedi al letto con delle corde, senza cibo né acqua per ore. Ma anche in questo modo “il diavolo” sembra non abbandonarla. Al contrario, ogni volta che qualcuno si avvicina al suo letto lei ha delle reazioni violente. Per questo, quando è ormai notte, si passa a un “rimedio” più duro “contro il demonio”. La ragazza viene incatenata a una croce e abbandonata in un vecchio capanno accanto al monastero dalle quattro consorelle alle quali l’abate aveva affidato il compito di “salvarla”. Nella sua bocca le suore spingono il lembo di un asciugamano che poi le legano forte dietro la testa. Lei si contorce, respira a fatica. Ma per loro e per padre Daniel è un buon segno: prima o poi gli spiriti maligni se ne sarebbero andati, predicono. Suor Irina resiste fino alla notte fra mercoledì e giovedì. L’autopsia dirà poi che è morta per “insufficienza cardio circolatoria” . Padre Daniel e le quattro consorelle sono indagate per sequestro e omicidio ma la gente del villaggio di Tanacu li difende. Tanto da organizzare una mini sommossa quando i rappresentanti del patriarcato ortodosso sono arrivati al monastero per privare padre Daniel del diritto di celebrare messa dopo la morte della suora». Il venti giugno 2005 sono stati celebrati «nel villaggio natale di Perieni, nella Romania orientale, i funerali di Irina Maricica Cornici, la suora di ventitré anni morta crocifissa, la scorsa settimana, nel monastero ortodosso di Tanacu durante un rito di esorcismo. Padre Daniel Corogenau e le quattro suore accusate del sequestro e dell’ omicidio di Irina Cornici, rischiano ora fino a venticinque anni di carcere per privazione della libertà e omicidio. Indagati tutti e cinque a piede libero, ieri sono stati nuovamente interrogati e hanno ripetuto: “Non era schizofrenica, come dicono i medici. Tremava quando si avvicinava ai crocefissi, era posseduta dal diavolo”».

 

L’esorcismo di 13 anni Robbie Mannheim, è stato l’ispirazione per il film «L’esorcista». L’evento reale è avvenuto nel 1949. Robbie rimase presumibilmente posseduto dopo l’utilizzo di una tavola Ouija di lettere e numeri per interrogare gli spiriti, durante i mesi successivi alla morte della zia. Dopo una serie di avvenimenti inspiegabili, presumibilmente soprannaturali, la famiglia di Robbie chiese a reverendo Luther Miles Schulze di osservare il bambino. Di notte notte, Schulze vide il lettino vibrare, vide una grande poltrona girarsi da sola su un fianco e sentì graffiare sulle pareti della stanza. Riferì il fatto a padre Edward Hughes, che eseguì l’esorcismo su Robbie. Durante l’esorcismo, Robbie estrasse una molla dal letto e con questa aggredì il sacerdote. Hughes ebbe bisogno di più di 100 punti per guarire dalla ferita. Dopo un periodo di tregua, il ragazzo subì un secondo esorcismo a St. Louis che durò sei settimane. Secondo testimoni, scosse il letto e gli oggetti volavano per la stanza. In seguito Robbie ha continuato ad per avere una vita relativamente normale, si è sposato, ha avuto avere figli ed è diventando nonno.

 

Il libro «Vattene Satana» dell’autore tedesco reverendo Carl Vogl tratta della possessione di Anna Ecklund a cavallo del XX secolo. Ecklund è nato in Iowa nel 1882 e cresciuto come cattolico. Il campanello d’allarme della possessione ha iniziato a squillare quando Ecklund sviluppò una repulsione per gli oggetti sacri, rifiutava di entrare in chiesa e iniziò a parlare di atti sessuali osceni all’ età di 14 anni. Fu mandata a vivere con sua zia Mina, una donna sospettata di essere una strega. Molti credettero che Mina causò la possessione della Ecklund aggiungendo delle erbe nei suoi pasti. Padre Theophilus Riesinger, un frate cappuccino dal Wisconsin, eseguì il primo esorcismo nel 1912. Tuttavia, Ecklund subì la possessione ancora nel 1928, quasi due decenni dopo il primo esorcismo.

 

Ancora una volta, padre Theophilus eseguì il rituale, utilizzando un vicino convento di suore francescane. Ecklund rifiutò il cibo benedetto offertole e sibilò come un gatto. L’esorcismo è durato 23 giorni, durante il quale la ragazza era così forte che doveva essere trattenuta da sei suore. Inoltre parlava senza muovendo le labbra, urinava interi secchi di urina, insultava e scherniva le monache sulla loro vita personale e predisse (erroneamente) che uno dei sacerdoti presenti sarebbe morto in un incidente d’auto. L’esorcismo è stato un successo: la mattina del 23 dicembre 1928, la possessione di Anna Ecklund era finalmente cessata.

 

Anneliese Michel

 

Originaria di Klingenberg, Germania, Anneliese non era la tipica persona giovane. La famiglia cattolica di Anneliese era molto devota e rigida. Nel 1960, mentre molti degli amici di Anneliese uscivano con gli amici a bere lei dormiva su un freddo pavimento di pietra facendo penitenza per i peccati di sua madre (Anna Michel aveva dato alla luce una figlia illegittima nel 1950). All’età di 17 anni, Anneliese soffriva di convulsioni. Nonostante le fosse stata diagnosticata l’epilessia grande male, alcuni dei suoi sintomi erano spiegabili, come le allucinazioni uditive che Anneliese sentiva durante la preghiera. Queste allucinazioni uditive le dicevano che lei era “maledetta” e che lei sarebbe “marcita all’inferno.” Dal 1973 soffriva di una grave depressione, e anche se era stato richiesto per lei un esorcismo al prete locale, due volte è stato negato. Anneliese eseguiva 600 genuflessioni al giorno (piegando il ginocchio a terra, che le provocò la rottura dei legamenti del ginocchio). Abbaiava come un cane per due giorni, mangiava ragni, leccava la propria urina e morsicava la testa di un uccello morto. Anneliese mostrava segni di schizofrenia, ma lei e la sua famiglia rifiutarono l’intervento medico. Nel 1975, Anneliese chiese un altro esorcismo e il vescovo di Wurzburg – Josef Stangl – accettò la sua richiesta. Un prete locale suggerì che Anneliese fosse posseduta da sei spiriti demoniaci, tra cui Lucifero, Giuda Iscariota, Nerone, Caino e Adolf Hitler. Fu sottoposta a 67 riti di esorcismo per nove mesi. Alla fine morì nel 1976 a causa dei digiuni che si autoimponeva — un disperato tentativo di liberarsi dalla stretta di Satana. Le sue ultime parole furono “Mamma, ho paura.”

 

I genitori di Anneliese furono messi sotto processo per l’omicidio della figlia e, insieme a due sacerdoti che eseguirono l’esorcismo, furono condannati per omicidio colposo. Tutti e quattro avuto la sospensione della pena di sei mesi di carcere e libertà vigilata tre anni. Sua madre affermò di non rimpiangere di aver chiesto l’esorcismo perché «aveva le stimmate e questo era un segno di Dio». La madre affermò anche che Anneliese «morì per salvare altre anime perdute e per espiare i loro peccati». Il film L’esorcismo di Emily Rose è vagamente basato sulla storia di Anneliese.

 

Nel 1906 a Umzinto, in Sud Africa, padre Erasmus Horner ha ascoltato una strana confessione Horner. Clara Germana Cele, membra della missione cattolica di Marianhill riferì a padre Horner di aver fatto un patto con il diavolo. Clara viveva nella missione dall’età di quattro anni. Padre Horner non credette alle parole di Clara, che però iniziò a comportarsi stranamente. Si stracciava i vestiti, ringhiava, parlava con amici immaginari in lingue che no conosceva, scaraventava delle suore attraverso la stanza, e emetteva terribili urla che una suora descrisse come «un vero e proprio branco di belve orchestrato da Satana». Morsicò un suora, lasciandole dei segni simili a quelli di un serpente. Padre Horner cedette ed eseguì un esorcismo. Riuscì ad espell lo spirito malvagio da Clara. Il demone annunciò che avrebbe lasciato il corpo di Clara dopo aver fatto levitare il suo corpo e così fu. Il demone tornò nel gennaio 1907, ma fu cacciato ancora una volta per non tornare mai più.

 

Michael Taylor, dalla città inglese di Ossett, era un membro del gruppo locale Christian Fellowship. Nel 1974, Taylor iniziò a comportarsi stranamente verso la responsabile del gruppo, Marie Robinson. Era aggressivo e spesso arrabbiato senza un motivo apparente. Col passare dei mesi, Taylor ammise finalmente di sentire il diavolo dentro di lui. Alla fine, il vicario locale intervenne e decise di eseguire un esorcismo su Taylor. La sessione notturna fu un successo, espellendo un totale di 40 demoni da Taylor. Purtroppo, la storia non finisce qui. Si pensava che Taylor non fosse più posseduto, ma era convinto che era la moglie 29enne lo fosse. Quella notte la assassinò brutalmente, strappandole gli occhi e la lingua. Poi corse in strada nudo e coperto di sangue, gridando, «È il sangue di Satana». Taylor è stata scagionato dell’omicidio della moglie a causa di infermità mentale, ma condannato a trascorrere due anni a Broadmoor, l’ospedale psichiatrico di massima sicurezza.

 Giorgio Nadali