Capodanno e calendario gregoriano invenzioni cattoliche

di Giorgio Nadali

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Calendario gregoriano e Anno bisestile

Fu il papa italiano Gregorio XIII (Ugo Boncompagni- 1502-1585) che nel 1582 inventò l’attuale calendario in uso nei Paesi cattolici, sostituendo il vecchio calendario giuliano, inventato dall’astronomo greco Sosigene di Alessandria nel I Sec. a.C. e adottato da Giulio Cesare nel 46 a.C.  Gregorio XIII introdusse il calendario gregoriano su base solare, con la bolla Inter Gravissimas. Entrò in vigore il 15 ottobre 1582. I Paesi protestanti, luterani e calvinisti non accettarono la riforma e mantennero il calendario giuliano – che prevedeva il capodanno il primo di aprile – sino al XVIII secolo. Da qui l’usanza di chiamare “sciocchi di Aprile” (April’s fools) coloro che non si erano adattati. Questo diede origine alla burla del pesce d’aprile. L’anno solare si discosta, anche dopo la riforma giuliana, di circa 11 minuti rispetto ai 365 giorni e 1/4 (bisestile). Ogni 128 anni si sommano differenze di circa un giorno, o l’equivalente di 3 giorni ogni 400 anni. Per questo papa Gregorio XIII nel 1582 introdusse una nuova riforma, sostenuta dal medico Aloysius Lilius (Luigi Giglio o Lilio), dal matematico gesuita Cristoforo Clavio e dal matematico e vescovo domenicano Ignazio Danti (al secolo Pellegrino Rainaldi Danti). La riforma gregoriana stabilì che gli anni secolari non divisibili per 400 non erano bisestili (quando previsto dal calendario giuliano), quindi dovevano avere 28 giorni in febbraio. Di conseguenza tutti gli anni che terminano con due zeri e sono divisibili per 4 non sono bisestili. Con la riforma gregoriana furono corretti gli errori del passato: il giorno successivo a quello di giovedì 4 ottobre 1582 fu venerdì 15 ottobre, con un salto di 10 giorni. Il periodo fu scelto in quei dieci giorni perché  non vi erano ricorrenze solenni. Il calendario gregoriano si è diffuso nella maggior parte degli stati in modo graduale. Furono ritardatari: Germania (1775), Gran Bretagna (1752), Svezia (1753), Russia (1918), Giappone (1873), Cina (1812 e 1949). Il calendario gregoriano ha un’approssimazione di errore di un giorno ogni 3000 anni. La riforma di papa Gregorio XIII corregge l’epatta – cioè l’età della Luna al 31 dicembre dell’anno precedente – chiamandola «equazione lunare». L’epatta gregoriana si ripete con un periodo di 5.700.000 anni.

 Capodanno

 L’usanza di celebrare l’inizio dell’anno il primo di gennaio fu voluta da papa Gregorio XIII nel 1582 (vedi sopra) in seguito alla sua riforma del vecchio calendario giuliano.

 Natale e calcolo degli anni dalla nascita di Gesù Cristo

 Il Natale non è presente tra i primi elenchi di festività cristiane di Sant’Ireneo e Tertulliano. Il monaco Dionigi il Piccolo nel 527 calcolò la data esatta della nascita di Cristo e introdusse l’usanza di contare gli anni ab Incarnatione Domini nostri Iesu Christi, cioè “dall’Incarnazione del nostro Signore Gesù Cristo”. Il processo che portò il 25 dicembre (antica data pagana della festa della luce, i lupercàli romani) a divenire la ricorrenza della nascita di Gesù Cristo per tutta la cristianità, iniziò solo nel III secolo e durò fino a quello successivo con variazioni temporali secondo le diocesi. Questa usanza si diffuse in tutto il mondo cristiano entro l’VIII secolo, sostenuta da Beda il Venerabile. La nascita di Cristo è avvenuta in realtà 6 o 7 anni prima dell’anno 1. Fu Dionigi a scoprire l’errore. Solo la nascita di Gesù Cristo ha diviso la storia in prima e dopo di lui ed è il calcolo del tempo più diffuso al mondo. Non esiste attualmente un calcolo del tempo che non parta da un fatto storico di una religione mondiale. Non esistono calendari “laici”.

 Giorgio Nadali

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La dieta religiosa halal e kosher: i cibi religiosi piacciono perché più leggeri

di Giorgio Nadali

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Animalisti forse scontenti per il terribile modo in cui sono macellati gli animali per l’alimentazione halal, secondo i precetti islamici e quelli kosher ebraici. Salutisti invece felici per la leggerezza di questi alimenti. Gli animali devono essere coscienti al momento dell’uccisione, anche se bendati. Il  macellaio musulmano deve girare la testa dell’animale verso la Mecca e pronunciare la formula della basmala – “In nome di Dio, Clemente, Misericordioso” prima di dissanguarlo con un solo colpo recidendo la trachea e l’esofago. Niente elettronarcosi o pistola a proiettile captivo usati nei mattatoi laici. La macellazione halal è vietata nella maggior parte dei paesi europei perché contravviene alle leggi internazionali sulla tortura degli animali. Due macellazioni simili, la halal islamica e la schechità ebraica eliminano tutti i grassi. Quest’ultima con una tecnica: la nikkùr. Al salutista interessa che Il grasso – lo chelev –  venga eliminato e non sa che questo ha anche un significato religioso. L’assorbimento dei grassi dell’animale rappresenta un accumulo egoistico e la loro metabolizzazione corromperebbe la natura altruistica dell’ebreo. Ma questo giova anche alla dieta di chi giudeo non è. E con tanto  di approvazione divina: “potrai ammazzare bestiame grosso e minuto che il Signore ti avrà dato, come ti ho prescritto” (Deuteronomio 12,21).  «Parla agli Israeliti e riferisci loro: Non mangerete alcun grasso, né di bue, né di pecora, né di capra ». (Levitico 7,23).

Nel 2010 è stato inaugurato un angolo per la carne kosher e halal nell’ Ipercoop Casilino di Roma, con soddisfazione di clienti musulmani, ebrei e salutisti e manifestazioni di protesta da parte di animalisti, davanti al negozio. La carne presenta la dicitura “conforme al rito islamico la procedura di stordimento preventivo”. In deroga al decreto legislativo 333/1998. Un imam presiede alle operazioni di sgozzamento presso l’esercizio commerciale.

Non solo carne però. I cibi kosher sono più leggeri anche perché non possono contenere strutto, olii e grassi animali idrogenati, additivi, ecc.  

Ogni anno nel mondo 2500 prodotti diventano kosher, per un mercato di 150 miliardi di dollari di cui 5 solo in Italia.

Il cibo Kosher si può suddividere in tre gruppi:

–          a base di carne

–          a base di latte 

–          “Parve” che significa “neutrale”. E’ il cibo che non contiene ingredienti né di carne né di latte, come la frutta e verdura. Un cibo neutrale, può inquinarsi a seguito della lavorazione o cottura.

Il vino e il succo d’uva possono essere approvati solo dai rabbini. Il pane è  a rischio se è cotto nello stesso forno di pane o dolci non Kosher, il che lo renderebbe automaticamente non Kosher: in effetti, nessun pane non controllato può essere considerato Kosher.  La margarina contiene grassi ed emulsionanti che possono avere un’origine animale e quindi si può impiegare solo quella approvata da un rabbino. In Italia 200 sono le aziende autorizzate Kosher, ma solo 20 usano il marchio.

Gli ebrei hanno ben 613 comandamenti – detti mitzvot– anche se non tutti vengono osservati oggi. I più religiosi ne osservano al massimo la metà. Gli altri sono in disuso. Quelli riferiti al cibo e osservati ancora oggi sono:

 

176 Esamina i segni degli animali per valutare se sono kasher o non kasher. – Lev. 11:2

177 Esamina i segni dei volatili per valutare se è kasher o non kasher. – Deut. 14:11

178 Esamina i segni dei pesci per valutare se sono kasher o non kasher. – Lev. 11:9

179 Esamina i segni degli insetti per valutare se sono kasher o non kasher. – Lev. 11:21

180 Non mangiare animali non kasher. – Lev. 11:4

181  Non mangiare volatili non kasher. – Lev. 11:13

182  Non mangiare pesci non kasher. – Lev. 11:11

183  Non mangiare insetti volanti non kasher. – Deut. 14:19

184  Non mangiare creature che strisciano sulla terra. – Lev. 11:41

185  Non mangiare larve. – Lev. 11:44

186  Non mangiare vermi trovati nei frutti della terra. – Lev. 11:42

187 Non mangiare creature che vivono nell’acqua e non sono pesci. – Lev. 11:43

188 Non mangiare la carne di animali che sono morti in maniera diversa dalla macellazione rituale. – Deut. 14:21

189 Non mangiare carne di un animale che abbia ucciso una persona. – Es. 21:28

190 Non mangiare la carne di animali feriti a morte. – Es. 22:30

191 Non mangiare parti di animali strappati ad animali ancora viventi. – Deut. 12:23

192 Non mangiare sangue. – Lev. 3:17

193 Non mangiare parti grasse di animali puri. – Lev. 3:17

194 Non mangiare il nervo sciatico. – Gen. 32:33

195 Non mangiare carne e latte cotti insieme. – Es. 23:19

196 Non cuocere carne e latte insieme. – Es. 34:26

197 Non mangiare pane ottenuto da grano fresco prima dell’offerta di un omer dovuta nel secondo giorno di Pesach. – Lev. 23:14

198  Non mangiare grano abbrustolito prima dell’offerta di omer. – Lev. 23:14

199 Non mangiare grano appena maturato prima dell’offerta di omer. – Lev. 23:14

200 Non mangiare i frutti di alberi che non siano piantati da almeno tre anni. – Lev. 19:23

201 Non mangiare frutti di semi differenti piantati in una stessa vigna (in Israele). – Deut. 22:9

202 Non mangiare i prodotti dai quail non siano state sottratte le decime. – Lev. 22:15

203 Non mangiare o bere alcunché che sia stato offerto in sacrificio agli idoli. – Deut. 32:38

204 Macella in maniera rituale un animale prima di mangiarlo. – Deut. 12:21

205 Non macellare un animale e i suoi figli lo stesso giorno. – Lev. 22:28

206 Ricopri con la terra il sangue di un animale macellato. – Lev. 17:13

Giorgio Nadali

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La matematica di Dio contro i professori atei e ignoranti

di Giorgio Nadali

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Albert Einstein diceva: «Senza la religione l’umanità si troverebbe oggi ancora allo stato di barbarie… E’ stata la religione che ha permesso all’umanità di progredire in tutti i campi». Un genio dotato di umiltà contro l’opinione laicista e superba, carica di odio e d’ignoranza convinta che la religione sia stata e ancora sia un ostacolo ai progressi scientifici. Non solo questa opinione è totalmente sbagliata, ma non sa che il contributo della religione al progresso dell’umanità va ben oltre le scoperte e le invenzioni in campo scientifico e tecnologico. Dagli occhiali al caffè cappuccino. Dalle note musicali ai caratteri ereditari della moderna genetica. Dal telescopio equatoriale all’uso dei segni più e meno in matematica, passando per le equazioni differenziali. E chi l’avrebbe mai detto che la funzione delle ovaie l’avesse scoperta un vescovo?

     Come la prenderebbe quel noto matematico piemontese anticlericale e superbo che oltre a non conoscere i progressi della sua disciplina dovuti proprio al Cristianesimo e all’Islam, si permette di sproloquiare in un libro sul motivo per cui – a suo parere – Dio non esiste? Secondo lui «la vera religione è la matematica». Ma senza la religione dovrebbe oggi fare un altro lavoro. Forse il matematico che lascia stare la fede. “Fede” che c’è anche in matematica. Non sa che la congettura di Golbach è un puro atto di “fede”. E’ data per vera, ma nessuno è mai riuscito a dimostrare che ogni numero pari maggiore di 2 può essere scritto come somma di due numeri primi. Una cosa creduta e non dimostrata! Uno dei maggiori problemi irrisolti della teoria dei numeri. Teoria – detto per inciso – formulata da Pierre de Fermat, grande estimatore della consulenza dei matematici gesuiti. Gli stessi che hanno scoperto  le funzioni iperboliche e le equazioni differenziali, l’iperbole rettangolare, le geometrie non euclidee, e così via. Tutti preti.

     Che scacco per quel professore superbo che in storia della matematica meriterebbe il voto inventato dai matematici induisti: lo zero. Un primo studio dello zero, dovuto a Brahmagupta, risale al 628. Allora, con molta umiltà e una buona dose di stupore forse è meglio conoscere ed essere grati a tanti uomini di scienza e di puro genio, che da Dio hanno ricevuto questo talento ed umilmente Gli sono stati grati. E noi a Lui per il loro ingegno. D’altra parte l’uomo è più grande quando si inginocchia – come diceva Alessandro Manzoni – e di conseguenza è ancora più piccolo quando dal basso della sua arroganza sfida Dio e per questo rimane cieco alla vera saggezza.  

     Nel Vangelo di Luca (10,21) Gesù esclama: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto». I piccoli sono le persone umili. E i geni che andremo a conoscere tra poco sono state tutte persone umili nella loro grandezza. Umili geni come Guglielmo Marconi, che disse: «La scienza è incapace di dare la spiegazione della vita; solo la fede ci può fornire il senso dell’esistenza: sono contento di essere cristiano». O come Louis Pasteur:  «Più studio e più acquisto la fede del contadino». O ancora Isaac Newton di cui quel professore arrogante è un grande estimatore:  «Questa notte io fui assorbito dalla meditazione della natura. Ammiravo il numero, la disposizione, la corsa di quei globi innumerevoli. Ma ammiravo ancor più l’Intelligenza infinita che presiede a questo vasto meccanismo. Dicevo a me stesso: Bisogna essere ben ciechi per non restare estasiati a questo spettacolo, sciocchi per non riconoscerne l’Autore, pazzi per non adorarlo… L’uomo che non ammette Dio è un pazzo».

 Algebra

 Il matematico persiano Abū Jaʿfar Muhammad ibn Mūsā al-Khwārizmī, (780 – 850) è l’autore dell’al-Kitāb al-mukhtaar fī isāb al-ǧabr wa al-muqābala, il primo libro che tratta soluzioni sistematiche di equazioni lineari e di secondo grado. Viene considerato pertanto il padre dell’algebra, titolo che divide con Diofanto.

 I segni più e meno

 L’introduzione dei segni “più” e “meno” nella matematica italiana, furono tutti successi tipici della Compagnia di Gesù (i Gesuiti), e scienziati influenti come Fermat, Huygens, Leibniz e Newton il non furono i soli a tenerli da conto come preziosi consulenti…

 Rapporto aureo

 Luca Bartolomeo de Pacioli o anche Paciolo (1445 circa – 1517). Sacerdote. Nel 1509 pubblicò una traduzione latina degli Elementi di Euclide e un testo che aveva già concepito alla corte di Ludovico il Moro, il De Divina Proportione (1497), con le celebri incisioni dovute a Leonardo da Vinci raffiguranti suggestive figure poliedriche. Sono le questioni attinenti al rapporto aureo che danno il titolo al libro, che si estende poi a questioni cosmologiche e matematiche connesse ai solidi platonici e ad altre tipologie di poliedri

  Teoremi per determinare la superficie ed il volume dei solidi di rotazione

 Habakkuk Guldin (Paolo Guldino) (1577-1643). Si converte dall’Ebraismo nel 1597 e diventa prete gesuita. nell’opera “Centrobaryca” (baricentri), edita in tre volumi (1635,1640,1641), si trovano i due teoremi che portano il suo nome.

 Primo teorema:

 L’area di una superficie di rotazione ottenuta ruotando di un angolo  attorno all’asse z una curva regolare semplice γ di supporto Γ è dove x è l’ascissa del baricentro della curva e  è la lunghezza di γ.

 Secondo teorema:

 Il volume di un solido di rotazione Ω ottenuto ruotando di un angolo  attorno all’asse z una figura piana K è dove x è l’ascissa del baricentro della figura piana e A è l’area di K,

  Numeri di Cullen nella teoria dei numeri

 I numeri di Cullen sono stati scoperti dal prete gesuita James Cullen (1867-1933). Fanno parte della teoria dei numeri –  quel ramo della matematica pura che si occupa delle proprietà dei numeri interi. Sono quei numeri naturali  indicati con:   Cn = n . 2 alla n + 1

 Monomi

 Nel 953 Abu Bekr ibn Muhammad ibn al-Husayn Al-Karaji o semplicemente al-Karkhi fu il primo a slegare l’algebra dalle operazioni geometriche per sostituirle con quelle aritmetiche che sono tutt’oggi il cuore dell’algebra. E’ stato il primo a definire i monomi x, x2, x3, … e 1 / x, 1 / x2, 1 / x3, …  e a dare regole per i prodotti di qualsiasi coppia di questi. Ha fondato una scuola algebrica che ha prosperato per secoli. Ha scoperto il teorema dei binomi per gli esponenti interi.

 Funzioni iperboliche ed equazioni differenziali

 Vincenzo Riccati (1707-1775). Prete gesuita. Figlio del matematico Jacopo Riccati. Tra  le equazioni differenziali anche quella che porta il suo nome

 Infinitesimali

 André Tacquet (1612-1660). Prete gesuita.

 Geometrie non euclidee

 Giovanni Girolamo Saccheri  (1667-1733). Prete gesuita. Considerato il padre, seppure inconsapevole, delle geometrie non euclidee.

Saccheri voleva provare il V postulato di Euclide sulle rette parallele attraverso una dimostrazione per assurdo. Il suo punto di partenza fu il quadrilato birettangolo isoscele, ovvero un quadrilatero con due lati opposti congruenti ed entrambi perpendicolari ad uno solo degli altri lati. Saccheri introdusse dunque tre ipotesi sugli angoli del quadrilatero opposti a quelli costruiti retti. Nel 1697 pubblicò un notevole trattato di logica e nel 1708 un trattato di statica. Nel 1733, l’anno della sua morte, uscì l’opera di maggiore importanza per la storia dei fondamenti della geometria e per la quale la sua figura è oggi ampiamente ricordata: “Euclides ab omni nævo vindicatus” (Euclide riscattato da ogni difetto). In essa, Saccheri dimostrò per assurdo il postulato delle rette parallele di Euclide.

 Iperbole rettangolare

 Gregory Saint Vincent, Prete gesuita (1584-1667) La scoperta fu essenziale per i logaritmi

 Tommaso Ceva, Prete gesuita  (1648 – 1737)  In Opuscola mathematica (1699) riunì varie note di matematica e di geometria, tra le quali la descrizione di uno strumento, da lui ideato, per ottenere meccanicamente la divisione di un angolo in parti uguali

 La difficile matematica induista

 Il bramino indù Baudhāyana nel IX secolo A.C. scrisse la Baudhayana Shrauta Sutra. – un’appendice dei testi sacri induisti chiamati Veda – con regole per la costruzione di altari, ma anche di importanti regole matematiche. C’è infatti più matematica che religione in questo testo sacro indù! Parla di sacrifici vedici, ma anche della quadratura del cerchio, del teorema di Pitagora – tre secoli prima della sua formulazione da parte del matematico greco – e della radice di 2.

 Lo Zero

 La prima esposizione sistematica dei numeri con lo zero è del matematico indiano Brahmagupta nel VII secolo d.C. Furono poi gli Arabi in questo 810 d.C. – con il matematico

 Muhammad ibn Al-Khwarizimi (780-850) – durante la loro dominazione a utilizzarli  (come concetto ma non come scrittura) e solo molto più tardi con a possibilità di fare risultati di aritmetica pratica, fu Leonardo Fibonacci (1170-1230) a diffonderli nell’Europa medioevale, con il suo trattato “Liber abaci”. Essendo notoriamente usati dagli arabi,     impropriamente si chiamarono numeri arabi, invece la scrittura vera e propria era quella indiana.

 L’uso dello zero come numero in sé è un’introduzione relativamente recente della matematica, che si deve ai matematici indiani. Un primo studio dello zero, dovuto a Brahmagupta, risale al 628.

 Brahmagupta diede notevoli contributi all’algebra: nella sua opera si trovano soluzioni generali alle equazioni di secondo grado, comprendenti due radici anche nel caso che una di esse sia negativa. Diede parecchi contributi anche allo sviluppo dell’analisi indeterminata. Fu il primo a dare una soluzione generale all’equazione diofantea lineare ax + by = c, dove a, b, c sono numeri interi. Perché questa equazione abbia soluzioni intere occorre che il massimo comune divisore di a e b divida anche c; Brahmagupta sapeva che se a e b sono primi fra loro, tutte le soluzioni dell’equazione sono date da x = p + mb, y = q – ma, dove m è un numero intero arbitrario. Suggerì anche l’equazione diofantea di secondo grado x2 = 1 + py2, che prende il nome da John Pell (1611-1685), ma che viene usata per la prima volta nel problema archimedeo dei buoi.

 L’equazione attribuita a Pell venne risolta per alcuni casi speciali da un altro matematico indiano di epoca posteriore, Bhaskara (1114-1185). Va a Brahmagupta il pieno merito di aver fornito tutte le soluzioni intere dell’equazione diofantea lineare, mentre Diofanto si era limitato a dare una soluzione particolare di un’equazione indeterminata.

 Giorgio Nadali


I cattivi maestri di black bloc, indignati e violenti

di Giorgio Nadali

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Amo l’odio, bisogna creare l’odio e l’intolleranza tra gli uomini, perché questo rende gli uomini freddi e selettivi e li trasforma in perfette macchine per uccidere“. Chi l’ha scitto? Che Guevara. Bandiere col suo volto alle manifestazioni di pacifisti, “indignati”, di semplici comunisti… Un volto, un programma di vita.  Il “Che” diceva: “Mi rendo conto di aver maturato in me qualche cosa che da tempo cresceva nel frastuono cittadino: l’odio per la civiltà, la rozza immagine di persone che si muovono come impazzite al ritmo di quel tremendo rumore”. Ed ecco pronte orde di animali in preda a deliri vandalici, perché  “La via pacifica è da scordare e la violenza è inevitabile. Per la realizzazione di regimi socialisti dovranno scorrere fiumi di sangue nel segno della liberazione, anche al costo di vittime atomiche”. Non c’è da meravigliarsi che un’ideologia basata sull’odio generi individui pronti alla violenza. D’altra parte, chi non è all’altezza di costruire può solo distruggere. 100 milioni le “vittime del comunismo”. In comune col Nazismo: entrambe le ideologie non accettano la natura umana. Vogliono cambiare l’uomo. In peggio. Il Nazional Socialismo (Nazismo) discrimina su base razziale. E’ una falsa biologia. Il Comunismo discrimina su base sociale. Lotta di classe. Proletari contro borghesi. Una fasa sociologia. L’invidia è alla sua base. Se hai delle qualità migliori degli altri, queste non possono emergere. Tutti devono appiattirsi all’ideologia. Ideologie contro. Mai “per”. Un cancro della società che oggi è malata anche di altri 3 grandi mali: il relativismo (opinioni assunte a verità, non vi sono verità valide per ogni uomo. Il bene e il male sono cose relative. Tranne poi compiacersi della carta universale dei diritti umani, nata in ambiente cristiano. Universale è il contrario di relativo). La proliferazione di presunti diritti. Oggi al parola magica per far passare ogni capriccio è “diritto”. E’ chiaro che il relativismo favorisce questo. Non essendoci una verità assoluta sull’Uomo, ogni opinione è buona. Ogni capriccio è un diritto. Terzo. La libertà senza la responsabilità. Deresponsabilizzando la persona la libertà diventa il terreno dell’utilitarismo più cinico.

Forse chi ha distrutto la statua della Madonna nei recenti scontri di Roma non sa che l’unica Religione che considera ogni uomo come un fratello è il Cristianesimo. Dovrebbe provare ad essere un lebbroso in India e subire il disprezzo dei sacerdoti indù che ti dicono che se sei così è frutto del tuo karma, che è peggio per te, che sei un fuori casta. Chi prende l’aereo e va ad aiutare quei poveracci sono i cattolici. Non per convertire, ma per amare ogni uomo in nome di un Dio che è “uno di noi”, che si è fatto “uno di noi”. Gli stessi che ti danno un piatto di minestra se non sai come mangiare all’ora di pranzo. Prova a a bussare al tuo centro sociale o al tuo Sindaco… E non ti chiederemo se sei bianco o nero, clandestino o regolare, musulmano o ateo. Neanche se sei un deficiente, o ti compiaci della tua ideologia distruttrice, hai per idoli dei criminali, o ti piace la morte, l’aborto, l’eutanasia, la droga, e tutto ciò che non ha niente a che fare con l’amore vero…  perché – lo sappiamo – lo scriveva Konrad Adenauer: “all’intelligenza Dio ha posto limiti, alla stupidità no”.
  

PACE CRISTIANA

PACIFISMO IDEOLOGICO
 X  E’ basata su 4 princìpi fondamentali:X  GIUSTIZIA, VERITA’, CARITA’, LIBERTA’ La Veritàdistingue il bene dal maleX  La Giustiziastabilisce diritti e doveri e li rispettaX  La Libertàtutela la dignità della persona X  La Caritàcrea le condizioni per la pace: Perdono (lo chiedo o lo offro). Aiuto di chi è in difficoltà (difesa, protezione, sostegno…)X  Il simbolo della pace è la Croce di Cristo: Colui che vincendo per noi la morte e il peccato ci ha riconciliati con Dio Padre.X  E’ impegno per la giustizia e frutto della caritàX  E’ dono di Dio. La shalombiblica è pienezza del bene e della verità.X  Ha 2000 anni

X  Non esiste pace senza giustizia e verità. La verità è qui il rispetto della dignità di ogni uomo, figlio di Dio.

X  Gesù dà la sua pace non come la dà il mondo. Vuol dire una pace duratura con Dio che mi fa rispettare e amare ogni figlio di Dio.

X  E’ pronta al sacrificio personale per ristabilire la pace, a costo della propria croce. L’indifferenza

X  non costruisce la pace

X  E’ pronta al dialogo

X  La non violenza è non odiare e cercare soluzioni pacifiche. Non vuol dire non difendersi

X  Prevede il diritto ad una legittima difesa

X  Prevede l’uso della forza, anche militare in caso di attacco esterno o quando ogni sforzo diplomatico è risultato inutile (ius ad bellum. S. Agostino). Gli stati hanno il diritto di difendersi.

X  Non è per il disarmo totale. Gli eserciti servono a mantenere la pace, come deterrente contro i violenti e per difendere la propria nazione. Ogni caserma ha un cappellano militare, un sacerdote col grado di ufficiale per assistere i militari cattolici. Esiste un Ordinario (un Vescovo) militare.

X  L’obiezione di coscienza contro il servizio militare non è (quindi) obbligatoria

X  “Vi è stato detto: Occhio per occhio, dente per dente” (Ain ta ha ain Shen ta ha shen). Ma io vi dico di non opporvi al malvagio. Anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra” (Gesù, Vangelo di Matteo 5,39)

        Non vuol dire subisci passivamente la violenza,

        ma dai un’altra possibilità al confronto pacifico.

        Gesù invita a rinunciare alla logica della 

        vendetta, ancora presente nell’Antico  

         Testamento.

X  In caso di assoluta necessità si può colpire l’aggressore.

X  Violenza è solo l’abuso delle proprie forze (fisiche, morali, psicologiche). La difesa di un innocente non è violenza. Solo l’aggressione lo è.

 

 

  • E’ lotta politica
  • E’ ideologia politica
  • Il simbolo della pace, è in realtà un simbolo anticristiano. La croce rovesciata e cerchiata. Nacque negli anni settanta quando alcuni movimenti pacifisti antireligiosi credevano che senza la religione ci sarebbe stata pace nel mondo. Essa rappresenta la croce del cristo con le braccia abbassate in segno di disperazione. Infatti il simbolo è anche la Runa della Morte nell’alfabeto runico Futhark
  • Mette sullo stesso piano aggrediti e aggressori
  • Nega il diritto ad uno stato di una difesa armata
  • Ha 36 anni (Berkley 1968)
  • E’ per il disarmo totale incondizionato
  • Nessun uso della forza, anche se necessario e inevitabile per aiutare un popolo oppresso da un regime violento.
  • E’ contrario all’invio di nostri militari per le missioni di mantenimento della pace (peace keeping) in stati che hanno appena ristabilito una precaria situazione di pace (Es. Kossovo, Afghanistan, ecc.)
  • Molti episodi violenti in manifestazioni pacifiste (rottura di vetrine, imbrattamenti con vernice, atti di vandalismo, ecc.)
  • E’ semplice quieto vivere
  • Odia chi la pensa diversamente
  • Obiezione di coscienza al servizio militare
  • Spesso si ispira ad un’ideologia politica che è presente in diversi stati come dittatura e negazione violenta dei diritti umani (Cuba, Corea del Nord, Cina, ecc.) e che ha causato 240 milioni di morti dissidenti dal regime negli ultimi cento anni.
  • E’ “antimperialista”
  • E’ fanatismo ideologico. Come ogni fanatismo dice: “Chi non è con noi è contro di noi”
  • La pace del mondo è una pace provvisoria e di tipo politico. C’è pace quando non c’è guerra. Non è la pace con Dio.
  • Parla di pace, ma odia qualcuno. (Es. l’America, Bush, ecc.). La Chiesa invita alla pace, ma non parla di pace condannando qualcuno.  
  • Agisce contro dei simboli (Questo è tipico di qualsiasi fanatismo)

 

Giorgio Nadali

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Svelati i segreti di Satana. Ecco cosa vuole da te

di Giorgio Nadali

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         1)     SUPERBIA.  a) Non hai bisogno di Dio (Non pregare, non adorare Dio)    b) Non pentirti di nulla (Il peccato non esiste)

        2) Dio ti toglie la libertà! Trasgredisci!   Falso. Gesù dice “La verità vi farà liberi”

        3) Fai di te stesso il tuo Dio. “Fai ciò che vuoi” è il motto delle sette sataniche moderne

        4) Il male è più forte del bene. Casa credi di fare? Falso! E’ l’amore che sostiene il mondo  ogni giorno. Il male fa solo più notizia, ma è molto meno diffuso del bene.

       5) Cerca scorciatoie. Il furbo va avanti. L’onesto no. (in realtà è il vincente che non ha bisogno di scorciatoie disoneste per dimostrare quanto vale. Satana mi tratta da stupido, invece Dio mi stima ed è quindi esigente con me perchè mi ama. Satana vuole che tu rifiuti il tuo dovere e tutto ciò che ti parla di Dio. 

      6) Non sperare e non sognare. Dio non si occupa di te e non ti ascolta! i tuoi errori sono irreparabili! Falso: “Cerca la gioia del Signore, esaudirà i desideri del tuo cuore”.  Salmo 35,4   

 7)    Vuole che tu ti crei una tua morale che ti dà sempre ragione. (“Diventerete come Dio” è la tentazione originale ad Adamo ed Eva. Molto attuale. Stabilisci tu ciò che è bene e male, come ti piace. Quando l’uomo si sostituisce a Dio vuol essere lui il dio degli altri e nascono grossi problemi a livello sociale, storico e personale. L’uomo non rispetta le regole della Creato e la dignità dell’essere umano). 

 8)    Relativismo morale —> il bene e il male sono cose relative. Tu sei la fonte dei tuoi valori. La verità non esiste. Satana è “padre della menzogna”, quindi genera illusioni. Da ludos = gioco. Si prende gioco di te. Cerca diritti che non esistono! —> proliferazione di presunti diritti (aborto, suicidio, eutanasia, ecc.) 

 9)   Ama tutto ciò che è conto la vita. (Dio mi invita invece ad amare la vita in ogni caso e in qualsiasi situazione si presenti, sana o malata, felice o triste, voluta o non voluta. La mia e quella degli altri. Distorce la realtà e vuole che tu punti all’eccesso facendoti credere che non puoi divertirti senza emozioni dannose (droga, alcol, ecc., roba da perdenti, insomma)

 10)  Cerca qualcosa che prenda il posto di Dio nella tu a vita —> Idoli moderni! Potere, denaro, sesso senza amore vero, usati come idoli, come droghe che ti rendono schiavo 

 11)  Non perdonare e non chiedere mai perdono. E’ da deboli. Falso: Il vero uomo e la vera donna sanno chiedere scusa quando sbagliano, senza abbattersi e sanno perdonare quando è necessario.

 12) Suggestiona i tuoi sensi per allontanarti dalla realtà. Ti fa credere che il piacere dà sempre la felicità. (Invece ci sono piaceri che ti rovinano o ti allontanano dagli altri, rendendoti solo —> droga, alcol, sesso egoistico). non ti rendono felice. Solo Dio dà la pace del cuore. L’inquietudine non viene da Do, ma da Satana. Satana vuole che tu no sia un vero uomo o una vera donna. Ti vuole bestia!

 13) Ti suggestiona in modo che tu cerchi la tua gloria e non Dio. Superbia. Invece cercando Dio tu realizzi ciò che non oseresti neppure immaginare. Oppure Satana ti abbatte affinché tu non realizzi ciò che Dio ha pensato di grande per te

 14)               Mischia verità e falsità per confonderti le idee

  15)            Non visitare mai  www.giorgionadali.it

ANTICO TESTAMENTO

 

1)      La tentazione originaria del peccato è “Fai ciò che vuoi”, cioè mettiti al posto di Dio. Non a caso questo è anche il motto del satanismo moderno, fondato a San Francisco nel 1966 da La Vey.

 2)     Analizzando il brano della tentazione di Adamo e Eva emerge un altro aspetto della tentazione: “Dio è un bugiardo e vuole limitare la tua libertà. Usa la tua libertà senza limiti morali”.

 3)     Un’altra tentazione base del maligno è questa: “Tu sei il dio di te stesso”. La madre di tutti i peccati è quindi la SUPERBIA.

 4)    Un’altra tentazione fondamentale è questa: “Il male è più forte e seducente del bene”.

 5)    Satana confonde l’uomo sul bene e sul male. Non esistono tentazioni che non siano attraenti. Solo con la Parola di Dio posso smascherare gli inganni diabolici, andando a rileggere quello che veramente Dio vuole da me, per la mia felicità.

 

6)  Nella Bibbia il male è il peccato. La sua conseguenza è la morte. « Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi […]. La morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo » (Sap 1,13; 2,24). Il peccato originale è l’inclinazione naturale che l’uomo ha verso il male. Il male è danneggiare se stesso e gli altri scegliendo una strada più facile in tantissime situazioni della vita.

 7)  Secondo la fede dei cristiani, questo mondo è stato « creato » ed è « conservato nell’esistenza dall’amore del Creatore »; questo mondo è « certamente posto sotto la schiavitù del peccato, ma liberato da Cristo crocifisso e risorto, con la sconfitta del maligno… ».

      8)    Il racconto della caduta (Gn 3) utilizza un linguaggio di immagini, ma espone un avvenimento primordiale, un fatto che è accaduto all’inizio della storia dell’uomo.  La Rivelazione ci dà la certezza di fede che tutta la storia umana è segnata dalla colpa originale liberamente commessa dai nostri progenitori.

9)         La caduta degli angeli

Dietro la scelta disobbediente dei nostri progenitori c’è una voce seduttrice, che si oppone a Dio,  la quale, per invidia, li fa cadere nella morte.  La Scrittura e la Tradizione della Chiesa vedono in questo essere un angelo caduto, chiamato Satana o diavolo.  La Chiesa insegna che all’inizio era un angelo buono, creato da Dio. « Diabolus enim et alii dæmones a Deo quidem natura creati sunt boni, sed ipsi per se facti sunt mali – Il diavolo infatti e gli altri demoni sono stati creati da Dio naturalmente buoni, ma da se stessi si sono trasformati in malvagi ». La Scrittura parla di un peccato di questi angeli.  Tale « caduta » consiste nell’avere, questi spiriti creati, con libera scelta, radicalmente ed irrevocabilmente rifiutato Dio e il suo Regno. Troviamo un riflesso di questa ribellione nelle parole rivolte dal tentatore ai nostri progenitori: « Diventerete come Dio » (Gn 3,5). « Il diavolo è peccatore fin dal principio » (1 Gv 3,8), « padre della menzogna » (Gv 8,44).

10)          La potenza di Satana però non è infinita. Egli non è che una creatura, potente per il fatto di essere puro spirito, ma pur sempre una creatura: non può impedire l’edificazione del regno di Dio. Sebbene Satana agisca nel mondo per odio contro Dio e il suo regno in Cristo Gesù, e sebbene la sua azione causi gravi danni – di natura spirituale e indirettamente anche di natura fisica – per ogni uomo e per la società, questa azione è permessa dalla divina provvidenza, la quale guida la storia dell’uomo e del mondo con forza e dolcezza. La permissione divina dell’attività diabolica è un grande mistero, ma « noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio » (Rm 8,28).

11)     La prova della libertà

Dio ha creato l’uomo a sua immagine e l’ha costituito nella sua amicizia. Creatura spirituale, l’uomo non può vivere questa amicizia che come libera sottomissione a Dio. Questo è il significato del divieto fatto all’uomo di mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male, « perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti » (Gn 2,17). « L’albero della conoscenza del bene e del male » (Gn 2,17) evoca simbolicamente il limite invalicabile che l’uomo, in quanto creatura, deve liberamente riconoscere e con fiducia rispettare. L’uomo dipende dal Creatore, è sottomesso alle leggi della creazione e alle norme morali che regolano l’uso della libertà.

 12)  Il male è la disarmonia. Nel racconto di Adamo ed Eva la vergogna “(si accorsero di essere nudi”), la paura (“si nascosero”)., le accuse reciproche tra Adamo ed Eva, iniziano dopo e in conseguenza del peccato. Il peccato non rende mai sereni.

 

NUOVO TESTAMENTO

 1)  Ci sono 7 episodi di possessione diabolica nei Vangeli. Gesù fu il primo esorcista.

 2)  Con la venuta di Cristo il male non ha più l’ultima parola. Il forte è vinto dal più forte. Dio permette il male, ma questo ha un tempo limitato. Cristo ha vinto la morte e Satana, a causa del quale la morte è entrata nella storia umana. Questo ci apre alla speranza cristiana che tutto è sotto controllo e che il male non è una realtà ultima e definitiva, grazie a Cristo.

 3)  Gesù dà il potere di esorcizzare ai discepoli. “Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo nome” (Lc. 10, 17). Questa autorità appartiene oggi ai successori degli apostoli, cioè ai Vescovi. Ogni vescovo può esorcizzare o dare l’autorità di farlo ad alcuni sacerdoti scelti che fanno parte del “Collegio degli Esorcisti” presente in ogni Diocesi.  Ogni battezzato ha ricevuto al momento del battesimo un esorcismo ordinario.

 4)  La peggiore possessione non è quella rarissima del corpo, ma quella molto diffusa del cuore. Solo quest’ultima può portare alla dannazione eterna nell’inferno, “nel fuoco eterno preparato per Satana e per i suoi angeli” Mt 25, 31-41. E’ la “possessione” di tante persone che nella vita hanno degli idoli che prendono il posto di Dio (potere, denaro, sesso, lavoro, successo) e che sono disposte a tutto per ottenerli, facendo del male agli altri.

 5)  Le norme morali servono a rispettare la libertà e la dignità di tutti, anche dei più deboli. Senza di queste avremmo una società basata esclusivamente sulla violenza del più forte.

 6)  L’uomo tende ad autogiustificarsi e se non si confronta col bene assoluto (Dio) e la sua natura, perde la coscienza del bene e del male. Ecco perché alcune persone fanno del male e ono convinte che non sia un male. Si autogiustificano per superbia. La loro coscienza è danneggiata dalla loro superbia e per l’abitudine al peccato. Se il peccato nono viene mai confessato e non viene mai chiesto il perdono di Dio e del prossimo, la coscienza viene danneggiata gravemente.

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La disgustosa falsità delle matrioske viventi

di Giorgio Nadali

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Le_Matrioske_Viventi_Giorgio_Nadali

Quanto può mentire una donna? Perché? Cosa scatta nella mente malata di una manipolatrice di uomini? Qual è il sottile piacere sadico che prova una donna nel giocare con i sentimenti di un uomo? Quali sono le sottili tecniche della menzogna in rosa? E’ in arrivo tra pochi giorni un nuovo libro: “Le matrioske viventi. Il business dell’inganno sentimentale tra Est e Ovest”, Edizioni Lampi di Stampa, Milano, 2011, 85 pagine, 9 Euro.  Due anni di inchiesta giornalistica e indagini sul posto nei Paesi dell’Est europeo. E nel capitolo quarto Desislava ci aiuta a capire i trucchi della menzogna femminile. Una filosofia di vita impostata sulla menzogna patologica, di cui il Vangelo dice che Satana è il padre. La cosa più odiosa è che queste “matrioske viventi” usano gli uomini come giocattoli per ottenere piacere, divertimento, beni materiali. Un giocattolo rotto o di cui ci si stanca si butta via senza dare spiegazioni. Loro fanno quello che vogliono quando vogliono. E’ il loro stile. Triste che qualcuno ancora ci caschi. Sono pronte a tutto! Stanno arrivando in libreria!  La parola a Desislava per un estratto del quarto capitolo…

“Un gruppo di donne che giocano, non per ricevere benefici materiali, ma per il gusto del gioco. Giocare per vincere. Giocano perché hanno esigenze interiori. Non sono interessate ad  altro, ma è importante per loro quello che vogliono vincere, perché se vincono significa che qualcuno ha perso. Si sentono forti, controllando la situazione e i desideri di qualcuno che dipende da loro[1]. Se non riescono a prevalere su un uomo si rivolgono al successivo e così via. Quando perdono interesse è il momento di passare alla prossima vittoria. A queste donne non importa quale mezzo usare, ma solo il principio: il fine giustifica i mezzi. Un  altro gruppo di donne che sono profondamente complessate e insicure di se stesse, che credono di non meritare nulla di buono, di non meritare amore, attenzione per “via normale” e l’unico modo per ottenere questo è mentire, manipolare e inventare strategie. Esse credono che la loro felicità dipenda proprio da queste bugie. Un ultimo gruppo di donne che vogliono semplicemente cambiare la loro condizione di vita, cercandone una più vantaggiosa economicamente. Queste donne non usano l’inganno come mezzo di manipolazione, ma semplicemente cercano un uomo per aiutarle a realizzare i loro piani”…


[1] E’ il caso di Desislava

QUARTA DI COPERTINA:

Matrioske. Una serie di diverse bambole senz’anima, una dentro l’altra. Ognuna ha una personalità da esibire per adattarsi a diverse situazioni. Tutte con un unico obiettivo. Ottenere cinicamente il massimo con il minimo sforzo da diversi uomini. Sul web – si sa – c’è chi cerca sesso e c’è chi cerca amore. L’uomo occidentale che frequenta i siti di incontri o i social network  è europeo o americano, dai 30 ai 60 anni. E’ scontento della donna occidentale. Spesso è separato o divorziato. Cerca una donna molto femminile, secondo l’immaginario maschile. Una donna di cui i bigodini e il pigiama di flanella non prendano il posto della passione dopo qualche anno di matrimonio. Loro sono tante, belle, giovani. Ricche di buone e romantiche intenzioni. Formare una famiglia. Avere una relazione seria… Almeno questo è quello che dichiarano. La realtà è molto diversa. Su questa è nato un business. Molti ci guadagnano. Quelli che ci perdono sono gli uomini occidentali. Sempre. Tutte le tecniche e le modalità della sottile menzogna in rosa.

Giorgio Nadali – Nato a Milano nel 1962. Giornalista, scrittore, docente, autore televisivo. Ha già pubblicato altri 6 libri. www.giorgionadali.it

INDICE:

Introduzione………………………………………………. 8

Dalla Russia con amore?…………………………….. 14

Il business dei siti online di incontri Est / Ovest 24

La mentalità della matrioska vivente……………. 28

La testimonianza di Desislava. Una matrioska

psicologa spiega perché le donne mentono….. 58

La terribile matrioska…………………………………. 67

Il pollo occidentale e la vera donna…………….. 75

Bibliografia…………………………………………………. 80

Dal 5 Ottobre 2011:

Le matrioske viventi.

Il business dell’inganno sentimentale tra Est e Ovest

Lampi di Stampa, Milano, 2011, ISBN: 978-88-488-1300-6

Brossura – Pagine: 85 – Prezzo: Euro 9,00

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-8a428767-4fc8-4e95-809d-37fcbbd2d032.html?77877277


Le matrioske viventi. Il nuovo libro di Giorgio Nadali

di Giorgio Nadali

www.giorgionadali.it

Matrioske. Una serie di diverse bambole senz’anima, una dentro l’altra. Ognuna ha una personalità da esibire per adattarsi a diverse situazioni. Tutte con un unico obiettivo. Ottenere cinicamente il massimo con il minimo sforzo da diversi uomini. Sul web – si sa – c’è chi cerca sesso e c’è chi cerca amore. L’uomo occidentale che frequenta i siti di incontri o i social network  è europeo o americano, dai 30 ai 60 anni. E’ scontento della donna occidentale. Spesso è separato o divorziato. Cerca una donna molto femminile, secondo l’immaginario maschile. Una donna di cui i bigodini e il pigiama di flanella non prendano il posto della passione dopo qualche anno di matrimonio. Loro sono tante, belle, giovani. Ricche di buone e romantiche intenzioni. Formare una famiglia. Avere una relazione seria… Almeno questo è quello che dichiarano. La realtà è molto diversa. Su questa è nato un business. Molti ci guadagnano. Quelli che ci perdono sono gli uomini occidentali. Sempre. Tutte le tecniche e le modalità della sottile menzogna in rosa.

 dall’Introduzione…

 Matrioska ‹matriòska› s. f. [adattamento fonetico e grafico del russo matrëška ‹matri̯òška›, probabile diminutivo familiare di Matrëna ‹matri̯òna›, nome proprio femminile che risale al latino matrona «matrona»]. – Caratteristica bambola di legno (un tempo chiamata baba, propriamente «contadina»), molto comune come giocattolo e soprammobile nei territori russi e di lì diffusa anche nei paesi limitrofi, raffigurante una florida contadina russa in abito vivacemente colorato con ampia gonna e fazzolettone in testa; è in realtà costituita di una serie di bambole, di forma all’incirca ovoidale e di figura simile ma di dimensioni diverse, che, contenute ciascuna nella cavità di quella immediatamente più grande, si possono via via estrarre in quanto tutte (tranne eventualmente la più piccola) composte di due metà innestate l’una sull’altra[1]

 Una serie di diverse bambole senz’anima, una dentro l’altra. Ognuna ha una personalità da esibire per adattarsi a diverse situazioni. Tutte con un unico obiettivo. Ottenere cinicamente il massimo con il minimo sforzo da diversi uomini.

     Sul web – si sa – c’è chi cerca sesso e c’è chi cerca amore. E loro sono tante, belle, giovani. Ricche di buone e romantiche intenzioni. Formare una famiglia. Avere una relazione seria… Almeno questo è quello che dichiarano, ovviamente. La realtà è molto diversa. Su questa realtà è nato un business. Molti ci guadagnano. Quelli che ci perdono sono gli uomini occidentali. Sempre.  

 Da una lunga ricerca sui decine di blog sembra però che la donna dei Paesi dell’ex Unione Sovietica sia particolare. E come vedremo, molto particolare! Il grande Giuseppe Verdi fa cantare al Rigoletto: «La donna è mobile Qual piuma al vento, Muta d’accento – e di pensiero. Sempre un amabile, Leggiadro viso, In pianto o in riso, – è menzognero. È sempre misero Chi a lei s’affida, Chi le confida – mal cauto il core!» Mai si sarebbe immaginato che centinaia di migliaia di utenti di Internet sarebbero d’accordo con lui, almeno ad osservare quello che dicono delle matrioske viventi[2]  su decine di blog.

 Senza nulla in comune – cultura, educazione, livello sociale, valori – spesso un’età molto distante, è ovvio che un matrimonio con una di queste donne è un fatto di interesse – non di amore. Il fenomeno antico – nato in realtà nel XVIII secolo negli Stati Uniti d’America – delle “mogli per corrispondenza”  (mail order brides) riguarda in pratica nei moderni siti web delle “mogli in vendita” al miglior offerente. Se per una donna occidentale è naturale valutare innanzi tutto l’intelligenza, il carattere, la personalità di un potenziale marito, per queste donne è assolutamente prioritario valutare la possibilità economica. Va da sé che non si innamorano per la personalità, ma per il conto in banca. Sradicandosi da un Paese ex sovietico con un livello di vita molto basso, è evidente che il potenziale marito debba farsi carico di tutto e di mantenere sua moglie, che si sposa non per amore, ma per interesse – se non proprio per fame. Di conseguenza è possibile trovare matrimoni con differenze di età decisamente improbabili in Occidente, anche di quindici o venti anni.  

 Ah, ma… la matrioska vivente è speciale! Vediamo i vantaggi e gli svantaggi. A seconda dei punti di vista, si intende. Per chi cerca avventure (facilissimo) o per chi cerca il vero amore disinteressato (difficile e improbabile). Parliamo di donne dai 18 ai 40 anni  prevalentemente in ambiente urbano. Ecco una sintesi delle osservazioni su di loro prese da molti blog in Internet. Pare che gli uomini siano concordi nel dire che…


[1] Enciclopedia Treccani

[2] Per “matrioska vivente” intendo qui in particolare una donna dai diciotto ai quaranta anni,  di alcuni Paesi dell’ex Unione Sovietica, come  Russia, Ucraina, Bielorussia, e ancora Moldavia, Bulgaria, ecc. che cerca online – su siti web di incontri sentimentali o social network –  diverse prede maschili per ottenere benefici materiali o per il semplice gusto della conquista, giocando con i sentimenti. Non mi riferisco dunque assolutamente a qualsiasi  donna dei Paesi dell’Est.

Giorgio Nadali – Nato a Milano nel 1962. Giornalista, scrittore, docente, autore televisivo. Ha già pubblicato altri 6 libri. www.giorgionadali.it

Indice

Introduzione …………………………………………….  8

Dalla Russia con amore? ………………………….  14

Il business dei siti online di incontri Est / Ovest     24

La mentalità della matrioska vivente…………. 28

La testimonianza di Desislava. Una matrioska psicologa spiega perché le donne mentono   58

La terribile matrioska………………………………. 67 

Il “pollo” occidentale e la vera donna………75

Bibliografia ……………………………………………….  80

 


Immagini rubate. Il vizietto dei social network

di Giorgio Nadali

www.giorgionadali.it

Madre natura non è stata generosa con te? Vuoi apparire come un’attrice o una modella e fai la badante? Niente paura. Basta cercare sulla Rete un’immagine da spacciare come tua e postarla sul tuo profilo di Facebook, Badoo, ecc. Decine di questi siti hanno diversi profili con immagini personali assolutamente false. Sostituzione di persona, direbbe il magistrato. Una  leggerezza da codice penale. Art. 494: Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino a un anno. Fortunatamente c’è il modo di smascherare i truffatori e i ladri di immagini. Google offre questo servizio alla pagina http://www.google.it/imghp?hl=it&authuser=0&tab=wi cliccando sulla macchina fotografica e inserendo l’immagine sospetta. Si avranno tutti i siti dove è stata posta l’immagine. Su Badoo diverse donne si spacciano per meno note showgirls rumene o altro. In questa pagina http://badoo.com/0249374562/?r=36&p=8 una signorina rumena spaccia le foto di due showgirls rumene diverse come sue per l’immagine del profilo, allo scopo di ottenere appuntamenti. Di certo non ha le caratteristiche delle interessate: Andreaa Berecleanu (presentatrice rumena) e Nicoleta Luciu (showgirl rumena). Per queste prodezze sia Facebook che Badoo chiudono il profilo. Prova a vedere se qualcuno si spaccia per te. Grottesco vedere che la foto della tua ex (straniera) venga usata come immagine del profilo di fanciulle (italiane) meno dotate. Oltre al danno, la beffa.  A proposito, non usate più questa foto. La vera titolare ha già fatto abbastanza danno dal vivo a suo tempo… Meglio dimenticare…. Vorresti essere come lei ? Credimi, è meglio di no.

Giorgio Nadali

www.giorgionadali.it

http://www.google.it/search?tbs=sbi:AMhZZiuKKjBfnmo2JYjVxAjOUt2fAtOdkO7_1aYec76r8bgRv21MyZi5yvxhbRUOujcJCffeJIj9oWmzmh33OI1DsJk6tHVBnTnO8Cb0eBxQEbDTGSf4gyjF9JMwxvtDQDyelp_1jdH3cLnhBHyD6jVqMEOCBr2ovHQ0-Se5DedX_1ujAs3hFqLR_1LgBCp5LL5GbaGgRbUshWR0y28lET7lCnvtLDEqp4jSZ6Cgluv-ncmU7SNpp3vgR_1bUgZMFt7mTSZ2cS1GumGWMpUILKpw0c8hZI2ZxCy967pg_1GfieZ6FZQcALq0hPMI0biNoukg3R5H-cjlGRt_1FvB71zD9R5nQVb92o8ELvcx5Z56YuMH_1WoQjPl0PH2zwfh7qWhkyNqBJDRUg7m-fHgvuiy3NrDM8hYOvdskQLV_1X8tnr0P8f7hnMwuAeqqn8nhkyPaesTsw2QddkHVT9orNFGuhaGPV0XS5eufJ3QtbPnmPfbcA4j5PGRL0MxasKc2QF47d3iqdJ3bFMNQY8SSOe17n-ICJW_1IfRPDsxEl1p6vp9He_1hTyjQHWL3qPNXwu3ueQz1Lg3W7xZVIhx9z9EF41zm3r3atax47B_1CDfhc5OTcM_14LpFmm6f8Co2aQS3CpEzNlwzQvrOweYHdND7zotG3XsrTf0u9P1R8YlzZLDrfEUdIasFO0UyOHxefSQoThvt3DH_1_1tUk0HB9lDujVj3r-PlNKu4kwF68qSFP3Agu-k5LO4qzIvq_1UYX89afEFH8q97F9X_1nU4mNzoQ77omvTnvVM4NBvcR2ZqEm2GUAGxfoR2oAoUWn7dKy0-kFvDfgI8hL-IV7PuBHMQ05rkEIUg6kB-44A-YpP-6xdYNAjDwKXuwxBcuBEAJbq3aDmlPpCrxsYu3PDVIkZVhqnd3PNkp7npnpDk14sFbXbcwnD_15MxFokJOx9rfRbkT6cEpRI9Ee_1L6MzZagnAJXrtIM0vUrpllU7Jqn3iZ5XX1jY_1KcV5b_12Oe5G_1RhxgE5oe6aluURe7I-ImKJoOznkXfhtmcV_12kbNRqpBO53btPN3_1thZVhMeBhMlMvHZdWeR5i5sKRnF3AzVsp-teve5OpIUEfTpm5rHpMvK4ZM3dYRuF5msknDuc56tQcDoS184wAOKMp3zF0x6foxCw4LRDyQBYU6rHsavntzSm1K18254uaaPNNPSmtDYyBlkpe1QqcjgnkLLfjYUl0gPbBXjVVlIO07Qki5UAodKuWJyrfoUpVC-YERLnaFvFZXvzr6X5Ho9legMhAJQkK4MFTwc9IfA70gt6_1RqRo5lOeIsTtPwRaopmoTfNpQl6_1SZq69I&=Cerca&num=10&hl=it&authuser=0&bih=937&biw=1920


GMG Madrid 2011. Cori di gioia e tifo religioso

dell’inviato Giorgio Nadali

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E’ possibile ascoltare cori di montagna in italiano a squarciagola su un vagone del metrò di Madrid? Girare per la città e ascoltare ovunque cori di gioia, vedere bandiere del vaticano sventolate da giovani a piedi nudi, insieme a quella americana, file di confessionali all’aperto, stands per invogliare alla vita consacrata… Tutto questo è possibile alla Giornata Mondiale della Gioventù. Un grande business per la città, ma anche una grande occasione per migliaia di giovani per aprire le porta a Cristo e caricarsi della forza della testimonianza per quando sarà decisamente meno facile essere dei cristiani coerenti, soprattutto fuori dal proprio territorio religioso. Santo Padre, mi scusi. I miei colleghi giornalisti hanno preferito prendere la loro navetta dal Centro Stampa dal Palazzo dei Congressi di Madrid e seguirla negli eventi ufficiali. Io ho preferito seguire soprattutto coloro per i quali Lei è venuto qui. Quelle centinaia di migliaia di giovani in festa. Sono stato pellegrino insieme a loro, nei loro spostamenti caotici sulle strade assolate e dentro i metrò. Nei negozi ad accaparrarsi la sua immagine e le magliette. In tutto o quasi, tranne che per l’albergo a cinque stelle. Quasi comodo come la Nunziatura, ma il Signore ci perdonerà qualche comodità. Dunque, folle oceaniche come semi nelle mani del Signore. Quanti cadranno sulla terra buona? Quanti cederanno alle seduzioni del mondo? La GMG sarà un bel ricordo di gioventù o una tappa per una fede che è pronta al sacrificio, alla testimonianza scomoda, all’apertura a chi è lontano dai valori cristiani? Come ad esempio quei fratelli che ieri sera manifestavano contro di lei e il Vaticano. Quanti pregheranno per loro e daranno una testimonianza credibile, quando coretti e bandiere non basteranno decisamente per darla? Quanti saranno coerenti al suo insegnamento morale gli stessi che ora esprimono il loro entusiasmo verso la sua persona? Intanto stasera, la grande veglia e domani la Messa all’aerodromo Cuatro Vientos. Dove volavano gli aerei, sino a domani voleranno alti i cuori e le speranze della Chiesa. Voi siete la mia speranza, diceva Giovanni Paolo II – che ha voluto queste giornate. E allora benvengano i cori stonati nella metro e i piedi nudi in chiesa. Aspettiamo i frutti.

Giorgio Nadali

www.giorgionadali.it


GMG Madrid 2011. Folclore cattolico nel caldo infernale

dell’inviato Giorgio Nadali

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Siate lieti, scriveva San Paolo ai Filippesi. Lieto è il milione di giovani che ha letteralmente invaso il centro di Madrid, oggi per l’arrivo di Papa Benedetto XVI nella capitale spagnola, in occasione della XXVI edizione della Giornata Mondiale della Gioventù. Una folla festante che ha preso sul serio l’invito dell’Apostolo delle Genti. Anche perché alla loro età é facile essere lieti, sventolare bandiere e innegiare coretti del tipo “Benedetto, Benedetto!” verso chi li ha riuniti dai cinque continenti. Quando le amarezze e le delusioni della vita non hanno ancora messo alla prova quella fede che qui sta tra il folclore e il tifo da stadio. Prima che la loro festaiola innocenza capisca che le cose belle durano poco, che c’è solo qualche momento di felicità in un mare di sofferenza e si chiedano se a Dio importi qualcosa di questo. Un’altra prova di forza e di tenuta per la Chiesa Cattolica in piena crisi vocazionale e di consensi. Quanti di loro, smesse le magliette colorate e cessati i coretti sapranno farsi testimoni credibili verso quell’oceano di indifferenza là appena fuori del proprio comodo orticello cattolico? Quanto questa fede sarà utile quando capiranno che seguire Cristo vuol dire portare la croce, non uno zainetto colorato rosso, giallo e arancione con scritto JMJ Madrid 2011? Quanti sapranno amare chi nella vita ha sbagliato molto e ora è come Zaccheo, il Figliol Prodigo, la peccatrice perdonata? Quanti tenderanno loro la mano, la stessa che ora sventola bandiere variopinte? Alla cattedrale dell’Almudena i giovani si fanno fotografare davanti alla Madonna, come se fosse la cantante americana ormai in declino. Ma anche pie suore. Più in là qualcuno fa respirare su un banco i nudi piedi stanchi. Nessuno esce dalla cattedrale facendosi il segno di croce, forse troppe bandiere anche lì sventolate hanno fatto dimenticare il senso del luogo sacro. E allora Benedetto, Benedetto, il Catholic Pride di Madrid sta funzionando nell’immagine. Dio vedrà la sostanza. Intanto aspetto qui nella Calle della Virgen de los Peligros il tuo passaggio in Papamobile. Ti affido a Lei, Santità, anche per il pericolo che la Chiesa sta correndo. Più santità e meno folclore forse gioverebbero. Solo tornando al “Padre, che tutti siano una cosa sola” di Gesù, potrà esserci un’inversione di tendenza. L’unità di tutte le Chiese senza alcuna divisione. Unità nella sostanza, lasciando perdere tutto il resto.  Chissà cosa ne pensa quella donna senzatetto che da sotto un ponteggio della Carrera de San Jeronimo li guarda passare mentre (ancora) sbandierando cantano: “este è la juventud del Papa” (questa è la gioventù del Papa).

Giorgio Nadali

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